L'argomento del post non poteva che far porre a chiunque un dubbio, che era poi la conclusione dell'articolo: "è giusto?"
In ognuno di noi saranno nate delle note di pensiero, anche a me l'argomento ha suscitato riflessione, ora ho un pò di tempo per esternarla.
Chi può dire, in assoluto, cosa sia giusto e cosa sia sbagliato? Secondo me, nessuno di noi.
Le risorse sono poste in campo dal CONI, con tutto l'avallo politico che c'è ovviamente dietro. Questo dà solo l'idea di quanto vale un oro olimpico in termini di pubblicità PRO PATRIA, vedere sventolare il tricolore e fare inorgoglire tutti gli italiani del mondo.
da sempre la molla dell'uomo è stato il denaro, in questo modo si vuole dare lo stimolo a chi ne ha le capacità di superarsi oltremodo, sono purtroppo finiti i tempi di Dorando Petri (non so se qualcuno ha visto lo sceneggiato che ne ha ricordato le gesta ... dove poi anche il denaro ha trovato la sua dimensione), quando l'orgoglio personale davvero faceva la differenza, alle parole "sono io il più forte" non si contrapponeva nulla. Poi anche in quel caso arrivarono premi in denaro e ricompense.
Il SISTEMA ha adottato questo stratagemma al pari di tante altre nazioni che seguono la COSTRUZIONE dei risultati sportivi e fanno riferimento alla forza di volontà dell'individuo. Come in ogni cosa, la giustezza delle cose deve avere misura equilibrata e, nel sistema etico adottato, il denaro come fattore motivante si può porre in rapporto ai risultati solo con regole note da sempre, e non come escamotage. ossia ripiego o espediente.
Come abbiamo letto "valgono gli stessi premi di Pechino" (e per qualcuno è già stata scelta etica visto il periodo di crisi, quindi senza aumenti), e via così ..., i premi in denaro credo siano stati corrisposti da sempre, e non è vero che il risultato non conta, conta eccome, e in questo caso il Sistema ITALIA si è orientato ai risultati, cioè, il fine giustifica i mezzi.
In valore assoluto vengono ricompensate le qualità personali e tanto, tanto lavoro, il lavoro di un quadriennio se non della vita. Se il Sistema può permettersi di affrontare questi costi, ben vengano i premi per gli ATLETI, è anche questa una molla per fare risultato e il compenso per fatiche personali che tante volte vanno davvero fuori dai normali limiti umani.
Un caro saluto a tutti