CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)

Quattro amici al bar => Discutiamo di... tutto => Topic aperto da: mimmo - Agosto 23, 2011, 15:37:35 pm

Titolo: ATLETI DI STATO
Inserito da: mimmo - Agosto 23, 2011, 15:37:35 pm
http://it.wikipedia.org/wiki/Atleta_di_stato

Atleta di stato
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
La dizione atleta di stato ha definito per lungo tempo, genericamente, la situazione di fatto di quegli atleti, principalmente dell'Europa comunista, che erano inquadrati e stipendiati all'interno di amministrazioni statali al solo scopo di fare sport e vincere per il Paese di appartenenza. Per alcuni studiosi italiani di storia dello sport (Angela Teja) tale dizione sarebbe la parafrasi di altra, cioè sembrerebbe trarre origine dagli studi e dagli scritti di Pierre Arnaud, che definiva “athlètes de la République” gli atleti coltivati in apposite accademie per vincere, dare lustro al paese e alimentare il sentimento nazionalista nei paesi europei occidentali e orientali (P. Arnaud, Les Athlètes de la République. Gymnastique, sport et idéologie républicaine, 1870/1914, L'Harmattan, Paris, 1988).
Anche Gianni Brera ha usato tale dizione, con riferimento alla prima partecipazione dell'Unione Sovietica ai Giochi Olimpici di Helsinki 1952: "Ai giochi Olimpici di Helsinki (1952) appare ufficialmente l'U.R.S.S. e domina il campo …Si accusano apertamente i governi totalitari di coltivare la mala pianta dell’atleta di Stato" (G. Brera, Introduzione, in Sport enciclopedia, enciclopedia degli sport e degli atleti, Luciano Landi Editore, San Giovanni Valdarno, 1964, vol. I, pp. 15-71). Una dizione quindi spesso usata in modo spregiativo o comunque non elogiativo. Una recente pubblicazione di Stefano Frapiccini ha titolo anch’essa “Atleti di Stato” (S. Frapiccini, Atleti di Stato, Edizioni Progetto Cultura, Roma, 2008).
Nel saggio viene riassunta la storia dello sport militare in Italia, viene descritto il succedersi delle norme pubbliche sullo sport dei militari e dei poliziotti, vengono analizzate l’organizzazione, la struttura e la composizione dei gruppi sportivi delle Forze armate (Esercito italiano, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri), dei Corpi di Polizia (Fiamme Gialle della Guardia di finanza, Fiamme Oro della Polizia di Stato, Associazione Sportiva Dilettantistica Astrea e G.S. Fiamme Azzurre della Polizia penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato) e dei Vigili del fuoco. Tutte queste amministrazioni pubbliche sono beneficiarie delle norme della Legge 31 marzo 2000 n. 78 (Delega al Governo in materia di riordino dell’Arma dei carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di finanza e della Polizia di Stato. Norme in materia di coordinamento delle forze di polizia, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 4 aprile 2000, n. 79) con la quale sono state autorizzate all’assunzione diretta di atleti di interesse nazionale previa emanazione di apposito regolamento. Attualmente la Repubblica italiana stipendia nelle sue forze armate e nei suoi corpi di polizia sopra elencati circa 2500 tra atleti, tecnici e dirigenti sportivi ed è il primo paese occidentale in quanto ad "atleti di stato", in termini di successi sportivi, secondo solo a paesi ex-comunisti (Russia, Cina, Germania); ciò e dimostrato anche dal medagliere delle varie edizioni dei Giochi Mondiali Militari. Il saggio, nel quale si abbozza un tentativo di misurazione dei costi di questo piccolo esercito di atleti, è corredato da un'appendice contenente i successi olimpici degli atleti italiani appartenenti ai gruppi sportivi militari e di polizia.

Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: mimmo - Agosto 23, 2011, 16:12:09 pm
http://www.direttanews.it/2010/11/28/generale-tricarico-scandaloso-spendere-per-atleti-militari/

Tuesday, August 23, 2011

Generale Tricarico: scandaloso spendere per atleti militari
GEN.TRICARICO CONTESTA SPESE PER ATLETI MILITARI – In un tempo di vacche magre per la Difesa come l’attuale, in cui scarseggia il carburante per gli aerei e le risorse per l’Esercizio dello strumento militare hanno subito un taglio di 320 milioni, «è scandaloso che per un dubbio e fatuo ritorno d’immagine si continuino ad arruolare atleti e sostenerne le forti spese collegate». Lo afferma il Generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, secondo cui «tra le voci facilmente epurabili senza impatto sull’efficienza operativa vi è lo sport».

«Ma quanti davvero sanno – osserva Tricarico – che Andrew Howe è un militare dell’Aeronautica, soprattutto quando lui si guarda bene dall’evidenziare la propria appartenenza e la madre-allenatrice indossa durante le gare il berretto della Polizia? A che serve sostenere sport quali la ginnastica ritmica o altre discipline per nulla riconducibili all’attività militare operativa?». Secondo Tricarico, «analogo discorso vale a maggior ragione per la Commissione Internazionale di Sport Militare (Cism), un’organizzazione nata durante la Guerra fredda per favorire il dialogo anche tra avversari ma oggi superata dalla storia. Gli stessi atleti vedono malvolentieri la partecipazione a campionati militari, di basso valore sportivo e forte intralcio al vero calendario agonistico, quello delle Olimpiadi o dei mondiali».

Fonte: Ansa
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: Ricky - Agosto 25, 2011, 10:32:34 am
Buongiorno a tutti,
a prescindere dalla “parterre” comunista che ha imposto l’arruolamento per “servizi di stato” di tutti i migliori atleti di tutte le discipline sportive (chi non partecipava era considerato dissidente), ogni nazione ha da sempre trovato o cercato di trovare il modo di favorire le attività sportive per avere risultati di “lustro” e far sventolare la propria bandiera sui podi internazionali. Lo SPORT come competizione è anche questo, la sfida è da sempre nell’animo degli uomini, e quindi dei popoli. E prevalere è il risultato di sfida che tutti cercano, radicata nell’antropologia più regressa dell’essere umano.
Cosa non si fa per vincere? Chi non si inorgoglisce quando vede il nostro tricolore sventolare qualsiasi sia l’attività sportiva di cui si sta parlando, magari anche misconosciuta?
E il Sistema Stato ci tiene, ovviamente, a che l’Italia come Paese sia vanto di orgoglio di tutti gli italiani, sparsi in tutto il mondo, e non a caso ha generato una legge che delega agli Stati Maggiori di Forza Armata la possibilità di arruolare gli atleti come già citato. Il Parlamento ha sancito la cosa, quindi il massimo livello di decisione politica del paese: è politica determinare che per favorire il lustro del nostro Paese nel mondo, chi fa sport non professionistico (come i calciatori) possa essere aiutato a raggiungere risultati di rilievo favorendo l’esecuzione della sola attività sportiva con l’elargizione di uno stipendio (di agente, 1.000 € al mese all’assunzione) che tranquillizzi l’atleta dal problema primario di fare reddito, per se e per eventuale famiglia, con l’assunzione in una “Forza Armata”, che dovrà prendersi anche la briga di dovere gestire queste cose, come DOVERE di Stato.
Con tanto di osservanza verso la persona del Generale Tricarico, i fondi destinati all’esecuzione dei servizi di Forza Armata non sono decisi a “Forfait”, ma calcolati, e quindi finanziati, con un Bilancino che tiene conto di tutte le voci sommatorie di spesa per far fronte alle esigenze deputate, che lo Stato Maggiore di Forza Armata stila per ogni anno solare in funzione degli impegni che gli sono affidati. E ogni voce è numerata e siglata in funzione di priorità. Se tra le priorità rientra quella di dover gestire gli Atleti, questo va fatto. Da buoni militari e basta, quali servitori dello Stato. La priorità di spesa la gestisce poi tutto il sistema di approvazione del Bilancino, fino al Ministro della Difesa e poi al Parlamento. Se poi un Atleta è inorgoglito o meno di indossare una divisa questo è un altro conto, basti pensare che anche Alberto Tomba vestiva la divisa da Carabiniere, con il suo carattere poliedrico di esuberanza. Nel 2011 ha senso parlare di Sport Militare? Le stesse persone e gli organismi che hanno deputato la nascita del CISM, ne deputeranno l’elisione, decisioni politiche di Sistema globale.
Un saluto a tutti
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: mimmo - Agosto 25, 2011, 11:50:39 am
lanfrancopalazzolo.blogspot.com/2008/09/ecco-la-casta-degli-atleti-di-stato

Perchè lo Stato controlla lo sport italiano?

''Voce Repubblicana'' del 13 settembre 2008

In Italia la vittoria sportiva è frutto dell’intervento dello Stato. Lo ha detto in questa intervista Stefano Frapiccini, autore del libro “Atleti di Stato” (Edizioni progetto cultura). In questo libro l’autore di occupa della “storia, struttura e medaglie olimpiche dei gruppi sportivi delle forze armate e dei corpi di polizia” e spiega quanto costano alle tasche degli italiani le vittorie dei nostri campioni.

Stefano Frapiccini, come è nata l’idea di questo libro e cosa ha voluto denunciare con “Atleti di Stato”?

“Il libro nasce dall’esigenza di approfondire la massiccia presenza nello sport di atleti dipendenti dallo Stato nelle forze armate e nei corpi di polizia nelle ultime sette edizioni delle olimpiadi. Volevo capire perché questo numero cresceva sempre di più. Quando ho studiato questa materia sono arrivato ad una legge che fu approvata nel 2000. Si trattava di una legge che prevedeva il riordino delle forze di polizia, la quale stabiliva che l’Arma dei carabinieri dovesse diventare la quarta arma dello Stato. In questa legge c’era anche una norma che prevedeva l’assunzione diretta degli atleti del CONI nei corpi armati dello Stato”.

Però gli atleti erano già presenti in questi corpi?

“Si la loro esistenza in questi corpi risaliva a prima del 2000. Diciamo che con questa legge vi è stata una legalizzazione di una prassi”.

Quanti sono questi atleti stipendiati?

“Si parla di 2000, 2500 atleti stipendiati dallo Stato. La considerazione sugli ‘atleti di Stato’ nasce da quella definizione dispregiativa che veniva affibbiata agli atleti dell’Europa dell’Est. Questi sportivi venivano presentati come dei dilettanti. In realtà erano stipendiati dallo Stato solo per fare sport. Anche in Italia abbiamo gli atleti di Stato che sono stipendiati solo per fare sport. La legge prevede che siano assunti quegli atleti che siano riconosciuti di interesse nazionale dalla loro federazione sportiva. E’ una sorta di titolo necessario per la partecipazione ai concorsi che periodicamente vengono emanati per far assumere questi atleti nelle pubbliche amministrazioni statali. La differenza con i paesi dell’Est è che l’Italia non è mai stato un Paese comunista. Ne potevamo fare a meno”.

Chi è responsabile di questa scelta politica?

“Non c’è una responsabilità specifica. All’epoca vi era un Governo di centrosinistra. Ma l’approvazione di questa parte del provvedimento che consentiva l’ufficializzazione degli atleti di Stato è stata trasversale. Dal 2000 la vittoria sportiva è stato un aspetto della vita pubblica di questo paese da colmare con l’intervento dello Stato. In questo caso si tratta di un intervento diretto. Quando viene bandito un concorso si sa anche chi verrà assunto. E questi atleti avranno uno stipendio garantito per tutta la vita”.
Atleti di Stato.
Storia, struttura e medaglie olimpiche dei gruppi sportivi delle forze armate e dei corpi di polizia


Caro Richy penso che gli atleti di Stato siano "Invenzione" nei primi anni del 20° secolo dell'europa, dei paesi dell'EST e dell'asia.
Le migliori performance negli sport, comunque, si hanno con i Civili (per l'Italia i pluri medagliati F.lli Abagnale - etiopi- jamaicani -americani - australiani ecc.).
Non è proprio vero però che gli atleti di stato vivono solo di quei 1.000 euro mensili, nel nostro caso (Tiro a segno) basta vedere l'operazione trasparenza sul sito di Brunetta e t'accorgi che ci sono tiratori che hanno ricevuto dai 15.000,00 ai 40.000,00 euro di premio annuale (sono curioso di vedere quanto danno alla Turisini ma dobbiamo aspettare la pubblicazione degli elenchi 2010) senza considerare gli sponsor o i premi esentasse per i medagliati Olimpici, se non ricordo male, dai 30.000, ai 60.000,00 euro in funzione del colore della medaglia.

In ogni caso a me andrebbe pure bene il ragionamento che fai se non fosse per il fatto che "il sistema è malato".

Le domande nascono spontanee:
 
1) Perchè i bandi d'assunzione nominativa non sono pubblicizzati alle sezioni?
2) Perchè i tiratori meritevoli non sono convocati in nazionale?
3) Perchè un tiratore che non è più competitivo resta nel GSM?
4) Perchè c'è un'altissima percentale di tiratori pugliesi nei GSM?
5) Chi fa le relazioni positive (segnalazioni) alle amministrazioni dei GSM?

Di domande ce ne sarebbero ancora altre ma mi fermo qui.

Il Gen. Tricarico ha detto la sacrosanta verità.

Gli atleti di stato e l'apparato gerarchico del CONI, per quanto mi riguarda, così come strutturati sono solo uno spreco.

Ciao
 

Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: mimmo - Agosto 25, 2011, 12:41:26 pm
http://www.vercellimeteo.it/dett_news.asp?titolo=SCHERMA_-_Elisa_Uga:_possibile_l%92addio_alle_Fiamme_Oro_-_La_campionessa_sceglie_la_famiglia_e_gli_affetti&titolo=SCHERMA_-_Elisa_Uga:_possibile_l%92addio_alle_Fiamme_Oro_-_La_campionessa_sceglie_la_famiglia_e_gli_affetti&id=7623
28/11/2009 - Vercelli Città - Sport
SCHERMA - Elisa Uga: possibile l’addio alle Fiamme Oro - La campionessa sceglie la famiglia e gli affetti

Elisa Uga


(p.p.) – A Vercelli è un’atleta conosciutissima ed amata, orgoglio della Pro Vercelli Scherma e della Nazionale Italiana. Parliamo di Elisa Uga, la plurititolata schermitrice che vanta, a livello individuale, un oro in Coppa del Mondo, un argento alle Olimpiadi del ’96, la vittoria degli Europei del ’98, un argento agli Europei del ’99, nove Campionati Italiani Assoluti. A livello di squadra, la Uga ha vinto l’Europeo del ’99, un argento in Coppa del Mondo a Denver nel ’89, due bronzi ai Mondiali del ’90 a Lione e del ’92 a l’Havana. Tifosa dell’Udinese (il suo ex allenatore, Andrea Magro, è di Udine ed è stato ds della squadra di calcio della città friulana) e madre di un meraviglioso bimbo di 4 anni, Elisa Uga è attualmente in forza alla squadra atletica della Polizia di Stato, le famose Fiamme Oro, con le quali ha da poco vinto la medaglia d’argento a squadre, assieme alle compagne Silvia Rinaldi (Roma), Veronica Rossi (Pisa) e Giulia Rizzi (Udine), ai Campionati Italiani Assoluti, venendo sconfitte in finale dalla squadra dell’Aeronautica Militare. Elisa vive a Vercelli, dove è nata ed ha sempre vissuto, allenandosi da sempre all’interno della struttura della Pro Vercelli, società che le ha dato i natali ed i trionfi sportivi ed alla quale l’atleta prosegue a portare punteggio, dato che il regolamento prevede che le vittorie con le Fiamme Oro valgano anche per la società di appartenenze ed allenamento dei singoli atleti. Ma per quanto ancora Elisa rimarrà tra gli atleti in divisa? «Attualmente sono membro della formazione – spiega Elisa – perché, come tutti sanno, l’iter vuole che i gruppi delle Forze Armate e di Polizia in genere ‘acquistino’ gli atleti di una certa levatura, al fine di allenarli e farli gareggiare ai massimi livelli nazionali ed internazionali. È un modo per garantire uno stipendio base agli atleti, permettendo loro di dedicarsi esclusivamente all’attività agonistica. Ora che per me è già passato qualche anno e che le regole sportive stanno cambiando, forse è giunto il momento di voltare pagina». La Uga è entrata tramite concorso generico nella Polizia di Stato nel 1999, e da aprile di quell’anno fa parte delle Fiamme Oro. Quando l’attività agonistica cala d’intensità, agli atleti si prospettano tre soluzioni: rimanere nel corpo come allenatori e preparatori, oppure congedarsi, oppure svolgere la professione in divisa. «Io sono ancora in agonismo al momento – prosegue Elisa – ed ho anche già svolto il corso da poliziotta nel ’99, quando superai il concorso pubblico. Mi sarebbe piaciuto fermarmi per allenare le forze giovani, ma dal 2010, però, per lavorare come allenatori ci si deve obbligatoriamente trasferire a Roma, alla sede centrale, ed io non sono incline a questa scelta. Ecco perché probabilmente chiederò il trasferimento alla Questura di Vercelli, se possibile, per stare vicino ai miei famigliari. Questa, in soldoni, è la situazione, ma rimanderò ogni decisione definitiva all’anno nuovo». Infatti, Elisa sarà impegnata il 12 dicembre prossimo nelle gare di qualifica per i Campionati Open Italiani in programma a Ravenna: «Mi allenerò come sempre qui alla Pro Vercelli – chiosa la schermitrice – e vedrò di conquistare altri punti per me, per la squadra e per la società. Poi, dopo Natale, deciderò il da farsi». Ad maiora, campionessa!

Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: gunny - Agosto 25, 2011, 15:21:03 pm
a mio avviso ci potrebbe essere la semplice soluzione che gli "atleti di stato" mantengano lo status in funzione dei risultati (meritocrazia) e che la ferma sia a tempo determinato rinnovabile se le condizioni sportive lo consentono

per chi volesse entrare in un corpo militare, polizia o guardia forestale, sappiamo che oggi come oggi, è praticamente impossibile in quanto i bandi sono quasi esclusivamente riservati a chi abbia fatto una ferma di almeno 4 anni nell'esercito

un atleta di stato, a seconda della disciplina può essere più o meno longevo, ed è comprensibile che al termine della carriera agonistica, se idoneo, possa entrare nei "quadri tecnici"

offrire loro anche l'opportunità a termine carriera come "effettivi" mi fà sporgere spontanea una domanda: ma a far cosa? visto che la preparazione operativa è praticamente assente?
Inoltre a che età, in funzione sempre della disciplina praticata, potrebbe avvenire tale "metamorfosi", perchè si tenga conto che chi ha esperienza operativa pari a ZERO mica può avanzare di grado gratuitamente nè tanto meno scalare la gerarchia dell'anzianità (che porta quasi sempre a incarichi dietro una scrivania), quindi corre il rischio di ritrovarsi a 40 anni o più a fare il "piantone".

chiaramente per chi ha una longeva carriera sportiva all'interno di un GSM, sorge il problema di trovare un impiego per campare al termine della stessa se non di persegue la carriera tecnica, perchè ovviamente se uno ha fatto il professionista per tanti anni, salvo aver coltivato interessi e/o attività parallele (nel limite del legalmente consentito) che altro può fare? quale bagaglio di esperienza può vantare per il mercato del lavoro "ordinario". Inoltre uno sportivo professionista appartenente a un GSM quali redditi straordinari può mai aver intascato (premi in danaro, sponsor importanti), per potersi auto-prepensionare come ad esempio un calciatore??? anche perchè in questo caso non avrebbe avuto bisogno di appartenere a un GSM...

d'altra parte in discipline "povere" di sponsor e poco visibili come il tiro a segno, come potrebbe essere possibile fare attività agonistica professionale se non per tramite di un GSM che garantisca almeno una dignitosa soppravvivenza? In questo concordo con Ricky, di fatto si tratta di una situazione che fà comodo soprattutto all'atleta "povero" o privo di sponsor che possano sostituire il GSM, a maggior ragione l'appartenenza e permanenza a un GSM dovrebbe essere soggetta a meritocrazia, costanza di rendimento quindi verifica periodica, altrimenti ricadiamo sempre nel solito ritornello dei metodi demagogici, nepotistici e clientelari, in pratica l'ordinaria amminsitrazione nel nostro "Bel Paese"
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: kalo - Agosto 26, 2011, 10:13:34 am
...........
un atleta di stato, a seconda della disciplina può essere più o meno longevo, ed è comprensibile che al termine della carriera agonistica, se idoneo, possa entrare nei "quadri tecnici"
Comprensibile? "umanamente comprensibile"...si, ma "tecnicamente ed economicamente comprensibile"...credo proprio di no.
Quali quadri tecnici? quelli del GSM (problemi dell'arma di riferimento) o quelli della Nazionale (problema nostro, di tutti i tesserati)?
Ha mai fatto esperienza presso le Sezioni o i Comitati Regionali per ALMENO un quadriennio per vedere se è idoneo o se "gli piace"?
E lo stipendio? Prima gli veniva dato perchè faceva l'atleta, e adesso?
Forse è il caso che ringrazi di avere un posto di lavoro e si tolga di mezzo!


offrire loro anche l'opportunità a termine carriera come "effettivi" mi fà sporgere spontanea una domanda: ma a far cosa? visto che la preparazione operativa è praticamente assente?
Inoltre a che età, in funzione sempre della disciplina praticata, potrebbe avvenire tale "metamorfosi", perchè si tenga conto che chi ha esperienza operativa pari a ZERO mica può avanzare di grado gratuitamente nè tanto meno scalare la gerarchia dell'anzianità (che porta quasi sempre a incarichi dietro una scrivania), quindi corre il rischio di ritrovarsi a 40 anni o più a fare il "piantone".
perchè, fare il piantone è disonorevole?

chiaramente per chi ha una longeva carriera sportiva all'interno di un GSM, sorge il problema di trovare un impiego per campare al termine della stessa se non di persegue la carriera tecnica, perchè ovviamente se uno ha fatto il professionista per tanti anni, salvo aver coltivato interessi e/o attività parallele (nel limite del legalmente consentito) che altro può fare? quale bagaglio di esperienza può vantare per il mercato del lavoro "ordinario". Inoltre uno sportivo professionista appartenente a un GSM quali redditi straordinari può mai aver intascato (premi in danaro, sponsor importanti), per potersi auto-prepensionare come ad esempio un calciatore??? anche perchè in questo caso non avrebbe avuto bisogno di appartenere a un GSM...
...un pò contorto, non trovi?
d'altra parte in discipline "povere" di sponsor e poco visibili come il tiro a segno, come potrebbe essere possibile fare attività agonistica professionale se non per tramite di un GSM che garantisca almeno una dignitosa soppravvivenza? In questo concordo con Ricky, di fatto si tratta di una situazione che fà comodo soprattutto all'atleta "povero" o privo di sponsor che possano sostituire il GSM, a maggior ragione l'appartenenza e permanenza a un GSM dovrebbe essere soggetta a meritocrazia, costanza di rendimento quindi verifica periodica, altrimenti ricadiamo sempre nel solito ritornello dei metodi demagogici, nepotistici e clientelari, in pratica l'ordinaria amminsitrazione nel nostro "Bel Paese"

E allora cosa dire di chi non è riuscito ad entrare in un GSM?

Esiste una istituzione che si chiama "prendere l'aspettativa dal servizio"!
Come atleta ti giustifico e ti aiuto, non certo come tecnico!!
Se vuoi fare il Tecnico, chiedi l'aspettativa e lascia che qualche altro giovane abbia la possibilità di entrare nel GSM.
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: gunny - Agosto 28, 2011, 22:24:38 pm
Ignoro gli aspetti tecnico-formali del rapporto che un atleta di stato ha con il corpo del GSM che lo ha reclutato. Ma siamo appunto in un forum dove penso sia giusto arricchire e correggere le informazioni, tramite le discussioni.

Resto dell'idea che l'istituto dell'atleta di stato non sia da buttare alle ortiche, se utilizzato per agevolare carriere agonistiche non supportabili da sponsor, inoltre convengo sul fatto che la carriera tecnica non sia diretta conseguenza del fine carriera agonistica.

Quindi a fine carriera di fatto l'atleta non è ne carne ne pesce, però ha comunque l'opportunità di continuare (iniziare) la carriera militare o paramilitare senza dover fare concorsi, e già questo è un vantaggio non indifferente.
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: mimmo - Agosto 28, 2011, 23:12:12 pm
Quindi a fine carriera di fatto l'atleta non è ne carne ne pesce, però ha comunque l'opportunità di continuare (iniziare) la carriera militare o paramilitare senza dover fare concorsi, e già questo è un vantaggio non indifferente.

Caro Gunny parole sante, ma ti farò vedere che le componenti dei GSM in particolare quelle della forestale sarà difficile che inizino la Carriera se non con l'INPDAP :'( :'( :'( :'( :'( :'(.
 ;D ;D

Ciao 
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: kalo - Agosto 29, 2011, 08:48:37 am
Ignoro gli aspetti tecnico-formali del rapporto che un atleta di stato ha con il corpo del GSM che lo ha reclutato. Ma siamo appunto in un forum dove penso sia giusto arricchire e correggere le informazioni, tramite le discussioni.

Resto dell'idea che l'istituto dell'atleta di stato non sia da buttare alle ortiche, se utilizzato per agevolare carriere agonistiche non supportabili da sponsor, inoltre convengo sul fatto che la carriera tecnica non sia diretta conseguenza del fine carriera agonistica.

Quindi a fine carriera di fatto l'atleta non è ne carne ne pesce, però ha comunque l'opportunità di continuare (iniziare) la carriera militare o paramilitare senza dover fare concorsi, e già questo è un vantaggio non indifferente.

Ovviamente non è da buttare alle ortiche... non ci sono altre possibilità per fare sport ad alto livello!!

E' a fine carriera sportiva che scatta il meccanismo, umanamente comprensibile, di non volere uscire dal giro.
Anzi, piano piano, si instaura una sorta di "diritto" di rimanere nel GSM e di passare direttamente alla fase di tecnico/allenatore..... della Nazionale, NON a tecnico/allenatore e basta.

E' corretto secondo voi, che un atleta della nazionale appartenente ad un GSM, a fine carriera sportiva, passi direttamente "per grazia ricevuta" a fara una attività federale remunerata profumatamente (con contratto o escamotage-simil-contratto) continuando a percepire lo stipendio dal GSM?

Mi chiedo: ma hai veramente voglia di fare il tecnico/allenatore o lo fai solo perchè di fatto ti moltiplicano lo stipendio x2 o x3 o ancora di più?
Sono soldi "nostri", dei tesserati e dei cittadini: ci credi veramente? Vai in aspettativa!!

Questa è la cosa assurda e oggetto di "nepotismo"!

Questo capita SOLAMENTE in Italia: negli altri stati europei (Francia e Germania in particolare) il neo-tecnico deve "dimostrare" di avere, dopo la formazione, "capacità" e "voglia" di fare il tecnico.
E lo dimostra facendo un tirocinio di uno o due quadrienni nei club e nelle regioni, prima di eventualmente accedere alla Nazionale.
E puoi avere tutte le medaglie olimpiche che vuoi: massimo rispetto per ciò che hai fatto, ma qui si tratta di un'altro LAVORO!

Comunque in Germania, a 40 anni, vieni espulso dal GSM
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: Ricky - Agosto 29, 2011, 12:49:40 pm
Citazione
Quindi a fine carriera di fatto l'atleta non è ne carne ne pesce, però ha comunque l'opportunità di continuare (iniziare) la carriera militare o paramilitare senza dover fare concorsi, e già questo è un vantaggio non indifferente
Ciao Gunny, e ciao a tutti,
anche per entrare nei GSM di forza armata, pur solo se da atleta, occorre superare un concorso di idoneità, ad esempio Badaracchi non è stato accettato in Polizia, poi ha vinto la selezione in Forestale.
Restare poi in forza armata sembra cosa dovuta per come sono organizzate le cosa ora, lo Stato (quindi noi con le tasse) paga poi a vita chi ha cercato di fare primeggiare lo stato Italia nei consensi mondiali. La legge infatti che prevede l'allocazione dell'atleta  nulla cita circa la "dislocazione" ad altra attività. E deve valere allora la legge degli uomini, l'intelligenza...
Mimmo giustamente si pone una serie di interrogativi, per quanto attiene la radice sudista degli atleti, in particolare pugliese, che dire? posso solamente pensare che forse la scuola è buona, ... e che la maggior parte dei partecipanti a concorso nello Stato è di regionalizzazione sudista, in ogni campo di attività.
I concorsi di assunzione sono già banditi con Gazzetta Ufficiale, l'organo istituzionale deputato alla cosa, chi altri bisogna avvisare? E per quale fine? Gli Atleti già sanno che si organizzano i concorsi, la pubblicità è fatta, cosa altro occorrerebbe fare? Credo poi che le relazioni positive se li faccia il GSM stesso, con organi interni di supporto, ai vari campionati li vedo sempre presenti in tuta ginnica. Qualcosa faranno!!
Un caro saluto a tutti
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: kalo - Agosto 29, 2011, 13:35:58 pm
,,,,,,,,,
Restare poi in forza armata sembra cosa dovuta per come sono organizzate le cosa ora, lo Stato (quindi noi con le tasse) paga poi a vita chi ha cercato di fare primeggiare lo stato Italia nei consensi mondiali. La legge infatti che prevede l'allocazione dell'atleta  nulla cita circa la "dislocazione" ad altra attività. E deve valere allora la legge degli uomini, l'intelligenza..
Mimmo giustamente si pone una serie di interrogativi, per quanto attiene la radice sudista degli atleti, in particolare pugliese, che dire? posso solamente pensare che forse la scuola è buona, ... e che la maggior parte dei partecipanti a concorso nello Stato è di regionalizzazione sudista, in ogni campo di attività.
I concorsi di assunzione sono già banditi con Gazzetta Ufficiale, l'organo istituzionale deputato alla cosa, chi altri bisogna avvisare? E per quale fine? Gli Atleti già sanno che si organizzano i concorsi, la pubblicità è fatta, cosa altro occorrerebbe fare?
............

La legge cita la dislocazione come "atleta", quindi tutto il resto dovrebbe essere permesso o vietato?
Io credo che se parla di "atleta" il resto DEVE essere vietato!!
Ripeto: puoi prenderti l'aspettativa e poi scegli cosa fare da grande!!!

Per il bando, è curioso osservare che sulla GU il bando può assumere una forma del tipo, ad esempio, "un tiratore donna, di carabina, di età non superiore a  xx anni, che abbia vinto almeno un CI...ecc ecc" manca solo il nome, ed il gioco è fatto.

Alla "italica" maniera è salvata la forma e la legittimità del bando, ma di fatto...
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: mimmo - Agosto 29, 2011, 14:38:05 pm
Citazione
Quindi a fine carriera di fatto l'atleta non è ne carne ne pesce, però ha comunque l'opportunità di continuare (iniziare) la carriera militare o paramilitare senza dover fare concorsi, e già questo è un vantaggio non indifferente
Ciao Gunny, e ciao a tutti,
anche per entrare nei GSM di forza armata, pur solo se da atleta, occorre superare un concorso di idoneità, ad esempio Badaracchi non è stato accettato in Polizia, poi ha vinto la selezione in Forestale.
Restare poi in forza armata sembra cosa dovuta per come sono organizzate le cosa ora, lo Stato (quindi noi con le tasse) paga poi a vita chi ha cercato di fare primeggiare lo stato Italia nei consensi mondiali. La legge infatti che prevede l'allocazione dell'atleta  nulla cita circa la "dislocazione" ad altra attività. E deve valere allora la legge degli uomini, l'intelligenza...
Mimmo giustamente si pone una serie di interrogativi, per quanto attiene la radice sudista degli atleti, in particolare pugliese, che dire? posso solamente pensare che forse la scuola è buona, ... e che la maggior parte dei partecipanti a concorso nello Stato è di regionalizzazione sudista, in ogni campo di attività.
I concorsi di assunzione sono già banditi con Gazzetta Ufficiale, l'organo istituzionale deputato alla cosa, chi altri bisogna avvisare? E per quale fine? Gli Atleti già sanno che si organizzano i concorsi, la pubblicità è fatta, cosa altro occorrerebbe fare? Credo poi che le relazioni positive se li faccia il GSM stesso, con organi interni di supporto, ai vari campionati li vedo sempre presenti in tuta ginnica. Qualcosa faranno!!Un caro saluto a tutti

Penso che le relazioni, ma è un mio pensiero, si facciano di concerto con la federazione e chiaramente i "Consiglieri Pugliesi " di riferimento non penso che siano stati con le mani in mano.
Oggi con la Turisini che è la responsabile TSN per la forestale nonchè DT della federazione deve decidere solo dove scriverla la relazione se in viale Tiziano o presso la sede del GS.
Non credo che per lo passato le cose siano andate diversamente.....ma è giusto che sia così visto che conveniamo tutti, spero, che il sistema è sbagliato.
Il sistema virtuoso lascia spazi a nuove leve l'attuale reclutamnto e permanenza nei GSM porta scarsi risultati e poca competizione all'interno.
Ciao
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: gunny - Agosto 30, 2011, 17:06:49 pm
,,,,,,,,,
Restare poi in forza armata sembra cosa dovuta per come sono organizzate le cosa ora, lo Stato (quindi noi con le tasse) paga poi a vita chi ha cercato di fare primeggiare lo stato Italia nei consensi mondiali.
............
e se in realtà di grandi risultati poi l'atleta non ne ha conseguiti, o meglio, se altri atleti non GSM fanno anche meglio, come la mettiamo?!? ci facciamo dare indietro i soldi... e il posto pubblico?

sarcasmo a parte, caro Ricky, se Badaracchi non è entrato in polizia ma in forestale è perchè in polizia è entrato qualcun'altro... è solo una questione di mera "convenienza" e "opportuità", non credo che nessuno di questi ragazzi, fatta qualche eccezione, in realtà ambisca minimamente alla carriera militare!!!

La legge cita la dislocazione come "atleta", quindi tutto il resto dovrebbe essere permesso o vietato?
Io credo che se parla di "atleta" il resto DEVE essere vietato!!
Ripeto: puoi prenderti l'aspettativa e poi scegli cosa fare da grande!!!

Per il bando, è curioso osservare che sulla GU il bando può assumere una forma del tipo, ad esempio, "un tiratore donna, di carabina, di età non superiore a  xx anni, che abbia vinto almeno un CI...ecc ecc" manca solo il nome, ed il gioco è fatto.

Alla "italica" maniera è salvata la forma e la legittimità del bando, ma di fatto...
quoto integralmente!

facendo le cose in chiaro si eviterebbero un sacco di sterili polemiche, qualcuno forse negherebbe a Campriani o Zublasing di poter godere di tali benefici?!? Semmai c'è da chiedersi cosa ci fanno tutti gli altri che se và bene portano a casa una o due medaglie e qualche buon piazzamento in tutta la carriera... mentre ci sono giovani leve in vetta al ranking che si "arrangiano" alla bene meglio
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: kalo - Agosto 30, 2011, 18:37:48 pm
facendo le cose in chiaro si eviterebbero un sacco di sterili polemiche, qualcuno forse negherebbe a Campriani o Zublasing di poter godere di tali benefici?!? Semmai c'è da chiedersi cosa ci fanno tutti gli altri che se và bene portano a casa una o due medaglie e qualche buon piazzamento in tutta la carriera... mentre ci sono giovani leve in vetta al ranking che si "arrangiano" alla bene meglio
Esatto! Questo è il vero nocciolo della questione!!

I "responsabili" dei GSM contattano direttamentei ragazzi senza preoccuparsi di verificare più di tanto con gli allenatori della Nazionale (men che meno adesso che il DS è abbastanza di parte......) caso mai cercando anche di infatuare i genitori (ma secondo voi un genitore che vede la possibilità di "sistemare" il figlio per la vita, cosa credete che faccia?)
La presenza di qualche atleta nel GSM, "giustifica" l'esistenza del GSM stesso e quindi del posto di lavoro del "responsabile" stesso. Chiaro adesso?

Ma qui lo sport è solo una scusa.... di fatto siamo alla politica federale!!
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: gunny - Maggio 02, 2012, 13:37:14 pm
Colgo l'occcasione di ravvivare questo topic, grazie all'intervento del sig. Giuseppe Giordano proprio su questo forum che ha voluto rispondere alle critiche per il suo interveno su Facebook, poi qui riportato: http://www.concentrica-online.it/smf2/index.php/topic,2877.msg21435.html#msg21435

Non capita spesso che su Concentrica si possa ascoltare la voce degli "atleti di interesse olimpico", l'ultima volta è accaduto con Di Donna, guarda caso in occasione di altro spiacevole episiodio (ricordate le terga al vento di Fort Benning?!?)

Rintengo decisamente apprezzabile il gesto che il sig. Giordano ha voluto riservaci, questo significa che Concentrica è strumento di informazione conosciuto e seguito anche nelle "alte sfere", un mondo che a quanto pare di capire non ci appartiene e misconosciuto.

Allo stesso tempo penso che il Sig. Giordano sia cosciente che le scuse, dovute a Carlo Amato e pure a noi, non bastano. Non voglio entrare in polemica però nell'articolata risposta ci sono alcuni elementi degni di riflessione e dibattito, alcuni positivi altri meno.

Mi permetto quindi di riprendere estratti di quanto dal Sig. Giordano per far seguire alcuni personalissimi commenti, a cui spero che il Sig. Giordano ed eventualmente altri suoi colleghi "nazionali", se avanza loro tempo, vogliano controbattere per aiutarci eventualmente a comprendere quanto per noi "semplici" appassionati e praticanti di tiro potrebbe risultare ostico.

Citazione da: giuseppe giordano
...allora, premetto che le mie primissime scuse vanno verso chi ha avuto la spiacevole sorpresa di leggere  una reazione di ira tradotta in tante parolacce! ...omissis...

Ero lì a farmi due risate con amici e riempiendo lo scritto in modo provocatorio pensando alla tua reazione in seguito... tant'è che mi ha dato piú fastidio un altro tuo post dove ti ho risposto a tono, ma senza parolacce... omissis...
Mi faccia capire, prima si scusa per l'ira tradotta in parole, poi ci dice che si stava facendo due risate?!? Com'è andata realmente? Visto dalla nostra parte c'era poco di scherzoso sia nelle sue parole sia in quelle del sig. Ricci e della Sig.ra Nardelli.
Comunque sia proviamo a prendere per buona la versione "giocosa".

Citazione da: giuseppe giordano
...omissis... hai pubblicato questo messaggio anche quí nel forum, e mi dispiace perchè come già detto io non avevo intenzione di pubblicarlo ne di renderlo noto. Ora cosí facendo, tu hai dato ancora piú risalto e visibilità a parole che involontariamente ho pubblicato.
Poi posso capire gli insulti, ma tu conoscendomi sai benissimo che anche volendolo, non ti aggredirei mai, ne lederei fisicamente la tua persona. Hai mai assistito ad un mio litigio o discussione con qualcuno in poligono? Credo di essere la persona piú disponibile ad aiutare i tiratori a Napoli. O no? Qualcuno si è mai lamentato di me?
Mi spiace per lei, però io ho visto quanto da Lei scritto prima su Facebook, poi qui su queto forum; riguardo la pubblicità della cosa non può che ritenersi unico responsabile anche se il contenuto è stato inviato involontariamente.
Non ho idea di ciò che Lei faccia a Napoli al TSN e quale sia la Sua reputazione e/o l'aiuto fornito alla sezione, ma mi auguro che quanto Lei afferma sia vero non avendo motivo ne elementi per pensare il contrario.

Citazione da: giuseppe giordano
Poi questi tizi che parlano senza conoscermi io sinceramente non li capisco! Come Sinceramente non capisco come mai tra i tuoi post c'è sempre una critica velata nei confronti di noi tiratori e della nazionale... omissis ...
Questi signori magari hanno avuto modo di conoscerla, magari anche solo per un saluto o una battuta, Lei che ne sà? Tra questi signori ci potrebbero essere persone con un passato da atleti nazionali, potrebbero esserci tecnici e allenatori di qualunque livello, così come tiratori e neofiti che magari hanno o avevano in Lei e altri suoi colleghi nazionali un esempio da seguire.

A quanto pare non le piace la critica e l'eventualmente ironia che ne può derivare... ma è un problema tutto Suo.
L'esposizione alla critica di un atleta nazionale di interesse olimpico è inevitabilmente maggiore di quella di un tiratore di interesse nazionale, a me pare abbastanza logico e normale.
Così come logico e normale è avere grandi aspettative da coloro che sono stati chiamati a rappresentare nelle gare internazionali la nazione.

Citazione da: giuseppe giordano
Carlo, ora tu hai tutto il diritto di girare la frittata come voi... omissis ...
Ora,le scuse vanno a te che hai letto qualcosa di molto duro nei tuoi confronti anche se involontariamente fatto... Io di pensieri pesanti verso tante persone ne ho piena la testa... ma per il buon senso sono costretto ad usare un determinato linguaggio ed a farlo senza offendere. Quindi ribadisco, erano parole che non dovevano essere pubblicate e questo mi addolora, conscio che le mie scuse non possono cancellarle.
Carlo non mi pare abbia girato la frittata e direi che tutti abbiamo letto più di qualcosa di molto duro ad egli rivolto.
Il fatto che con tanta disinvoltura Lei ammetta di avere la testa piena di pensieri pesanti, non depone a Suo favore.
Se è sbottato dopo tanto contenimento le rinnovo l'invito ad assumersi la responsabilità di quanto scritto, anche se fatto involontariamente.

Citazione da: giuseppe giordano
Ma una parola va anche a Voi che vi permettete di giudicarmi senza mai aver avuto nulla a che fare con la mia persona.
Voi, mi additate solo a fronte di uno scritto che tra l'altro non vi riguarda ne che tocchi assolutamente nulla di quello che vi circonda. Voi, avete subito caricato le armi e voltate verso di mè senza sapere niente! Nulla!! Assolutamente niente!!!... Vi sarà sembrato certamente strana la mia reazione, e quello scritto avrà sicuramente scandalizzato. Ma per que pochi che veramente mi conoscono avrebbero capito subito che c'era qualcosa di strano in quello scritto... Voi, Non sapete niente di me ma parlate, giudicate e condannate. Voi che non centrate nulla in questa storia.
Vede non è che l'additiamo, ma il suo scritto sarebbe quanto meno da censura visto l'ambito in cui ci troviamo.
Io ho avuto a che fare con Lei qualche anno fa alla prima finale della Team Cup, ero un componente dello staff della sezione di Parma a supporto dell'evento.
Il ricordo purtroppo non è di quelli da incorniciare, visto che quando Le chiesi gentilmente di rimuovere la Sua attrezzatura di gara  dal tavolo adibito alle premiazioni, Lei reagì stizzito spostando di malavoglia le sue cose e mandandomi a quel paese... 1+1=2, forse è solo una coincidenza e chissà forse potrei ricredermi.

Debbo farle notare che pure Lei e la Sig.ra Nardelli vi siete infilati con le vostre esternazioni in uno scritto che non Vi riguardava direttamente e non vi chiamava in causa. Carlo Amato ha rivolto un apprezzamento diretto a Campriani e De Nicolo; il sig. Ricci è partito come l'Orlando Furioso a spada tratta a difesa di tutti gli altri nazionali... così è nato il battibecco Amato-Ricci, nel quale si è infilato, come già detto a sproposito, pure Lei.

Nessuno di noi l'ha condannata... si sono criticate le Sue inappropriate esternazioni, solo la procura federale può ammonirla o condannarla.

Citazione da: giuseppe giordano
E poi mi dispiace ammetterlo ma Carlo non credo possa avere un diritto di cronaca ne tantomeno giudicare le prestazioni sportive svolte da me e dalla nazionale. Questo spetta a professionisti che prima di tutto si informano su tutto quello che ha o non ha determinato una data gara o risultato. Puó tranquillamente riportare (copiare) notizie e classifiche ma limitandosi a fare solo questo (senza velate, ma comprensibilissime critiche).
Tra me e Carlo non ci sono stati mai scontri e quindi la questione tra di noi è aperta... ma voi come potete giudicarmi solo da alcune righe lette? Quanta presunzione da tutti voi!
da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_di_cronaca
diritto di cronaca
Il diritto di cronaca consiste nel diritto a raccontare i fatti per come accadono, con ogni mezzo ritenuto idoneo. Tale diritto deriva direttamente dalla norma che tutela la libertà di espressione, sancita dall'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Il diritto di cronaca si applica in primis ai giornalisti. Con i propri articoli, un giornalista ha il diritto a raccontare dell'avvenimento di un evento di pubblico interesse. Il diritto di cronaca si estende a chiunque, anche non iscritto all'albo dei giornalisti, voglia raccontare ad altri vicende avvenute. Il diritto di cronaca si manifesta quindi attraverso la narrazione di fatti, rivolgendosi alla collettività indiscriminata.


Le ribadisco che noi non giudichiamo, prendiamo atto di ciò che ha scritto e ne critichiamo liberamente il contenuto.

Citazione da: giuseppe giordano
Io ogni giorno lavoro dalle 09:00 alle 20:00. Natale, capodanno, Pasqua ed ad ogni festività... Non faccio un periodo di ferie da almeno 3 anni! E in tutti questi giorni io vivo solo per il tiro a segno.
Allenamenti, raduni e gare mi tengono lontano da amici, famiglia e ragazza... Sono costretto a vivere ogni momento della mia giornata di tiro e preparazione fisica (per il tiro) proprio perchè sono conscio di non essere un talento e per tanto necessito di tantissimo allenamento... Io vivo di pane e tiro sotto ogni forma e sostanza!
Perdoni ma ho sintetizzato questa parte strappa lacrime della Sua risposta, degna di essere inserita come nuovo episodio del libro "Cuore".
Ma si rende conto che nessuno la costringe a far l'atleta?!?
Con quello che ha scritto quasi ci offende.

Pure noi abbiamo un lavoro a cui dedichiamo grande parte della nostra vita con sacrifici. La grossa e notevole differenza è che Lei e i suoi colleghi siete pagati per fare tiro a segno ai massimi livelli, il vostro impegno è semplicemente dovuto, mentre noi con altri sacrifici cerchiamo di fare attività sportiva al meglio possibile disputando gare federali, nazionali e mandando avanti con opera volontaria le sezioni, le quali riversano contribuiti di cui anche Voi atleti nazionali usufruite.
Siete quasi tutti dipendenti statali appartenenti a GSM o di polizia... non mi pare ci sia di che lamentarsi, visto che terminata la vita agonistica nessuno vi "licenzierà"...

Non dovete preoccuparvi di quanto costa la trasferta per una gara, nemmeno di quanto costano le munizioni match o per allenamenti, gli impianti per allenarvi li trovate sempre e gratuitamente a vostra disposizione.

Se poi Lei non si ritiene un talento, beh allora ci fà sorgere spontanea la domanda:" ma che ci sta a fare li?"
Anche il talento senza allenamento prima poi schiatta... l'allenamento serve appunto per far si che talento e predisposizione non siano lasciati al caso.
Volgio sinceramente credere che Lei è un talento, altrimenti sarebbe opportuno che si faccia da parte per cedere l'opportunità a qualcun'altro.

Citazione da: giuseppe giordano
Voi vi permettete di giudicare noi tiratori quando tiriamo male o sbagliamo una gara e questa cosa mi rattrista molto perchè non lo fate da tifosi delusi che posso sicuramente capire. Ma vi atteggiate a grandi esperti e dotti maestri... Noi il tiro lo viviamo in modo completamente diverso da come lo potete immaginare. Noi il tiro lo sperimentiamo, lo sviluppiamo e lo scindiamo all'infinito per poi abbinarlo con psicologia sportiva e strategie. Proviamo nuove tecniche, nuove posture e un infinitá di altre cose anche per i futuri tiratori che verranno... Il tiro che noi facciamo, voi non potete capirlo, ma non perchè non ne sareste capaci, semplicemente perchè non siete circondati da professionisti che lavorano e studiano per questo ogni giorno. ...omissis ...

Tutto questo lavoro che purtroppo tutti voi non sapete esistere, mi stanca sia fisicamente sia mentalmente.
... omissis ...
La mia non è una passione, è una ragione di vita... Quando sbaglio,il dolore è tale che penso anche a tutte le persone che ho trascurato nel tempo intercorso per fare spazio al tiro per non inquinarlo in nessun modo. La pizza con gli amici, a casa con la famiglia, l'uscita con la ragazza... tutte cose che ho rinunciato ad avere per il tiro... Il sudore in palestra, il cuore che mi esplode in petto in pista a correre e la stanchezza la sera quando sfinito mi corico. I dolori ai miscoli...
Il primo a criticare me stesso sono io.
Il primo ad avere i dubbi sulle mie abilità sono io e la mia critica è tanto violenta feroce e dura che ne basterebbe il 10% ad abbattere ogni motivazione ad ognuno di voi... Ma sono così caparbio, testardo e tenace che ad ogni mia brutta gara, quando le mie lacrime nascoste si asciugano mi preparo e mi rialzo per affrontare nuovamente ogni fatica e lasciare che amici, ragazza e famiglia non disturbino la mia preparazione...
Come vi elogiamo quando fate buoni risultati ebbene si, vi critichiamo quando non li fate! E' il gioco delle parti, se ne faccia una ragione.
Non le sorge il dubbio che siate Voi a vivere in un idilio che vi tiene lontani anni luce dalla base dei tiratori?!?

Voi siete dei professionisti, anche se il tiro a segno non è uno sport professionistico come calcio, tennis e pochi altri dove appunto gli atleti non hanno bisogno di essere dipendenti statali, quindi come già ribadito poco importa se noi sappiamo o meno dei vostri allenamenti e/o esperimenti, ci basta immagininarlo, ed è giusto che sia così, è il vostro LAVORO, SIETE RITENUTI I MIGLIORI TIRATORI D'ITALIA E SIETE PAGATI PER ALLENARVI, SPARARE E FARE RISULTATI!

Se la pressione agonistica e la critica le procurano troppo stress, tanto da sbottare come ha avuto modo di fare, allora si prenda un periodo di aspettativa e si faccia dare una licenza ordinaria per riposarsi un po.

Citazione da: giuseppe giordano
Carlo, sinceramente non credo che tu e purtroppo in molti altri abbiate capito questo mondo che si chiama tiro a segno. Per molti è sicuramente un modo per fare qualcosa più tosto che un'altra.
A voi chiedo invece, di non sparare alla cieca, ma di informarvi un pó di piú sul personaggio prima di esprimere un giudizio senza dubbi...
Sinceramente, credo che Lei non abbia capito che noi comprendiamo perfettamente cosa sia il tiro a segno, a molti di noi piacerebbe potersi allenare tutti i giorni ed essere seguiti da super tecnici... purtroppo la realtà è inversa alla vostra, il tempo libero che ci rimane con sacrificio (anche economico) lo dedichiamo a questo sport e magari alla nostra sezione togliendolo pure noi al riposo e alla famiglia; dal momento in cui neanche tanto "velatamente" lei ci addita come coloro che hanno scelto un passatempo "tosto", della serie siamo masochisti e ci sentiamo superiori perché "giochiamo" con un arma in mano, forse ci potremmo risentire ancora di più di quanto non sia stato fino ad ora.
Non siamo noi quelli che sparano alla cieca.

Dalle Sue parole pare abbastanza chiaro che in questo caso l'atleta di stato, vivendo il suo idilio, non rappresenta la base dello sport che pratica, quindi perché mai visto che già vi sosteniamo economicamente dovremmo pure riservarVi un trattamento di favore acritico?

Se Lei e altri suoi colleghi pensate veramente che noi "miseri tiratori del fine settimana" ci facciamo strane idee su di voi, provate a scendere qualche volta dal piedistallo e venite a farVi conoscere e magari spiegarci qualcosa di quello che sapete e avete appreso, forse chissà che non ne traite qualcosa di costruttivo anche per la vostra attività.
Sta a voi decidere se lasciare il distacco con la base che dovrebbe e vorrebbe orgogliosamente tifare per voi.
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Maggio 02, 2012, 13:47:10 pm
Gunny, quoto in pieno quanto hai detto.
Ciao
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Maggio 02, 2012, 13:55:55 pm
STRAQUOTO
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: DiecipuntoNove - Maggio 02, 2012, 14:12:21 pm
Avevo anche io affrontato la questione "Atleti di Stato" su queste pagine tempo fa....povero me! Attenzione, ammesso che la "casta" legga ed intervenga, credo che il protezionismo purtroppo rimarrà.
PS- Chiedo all' autore del topic: posso inserire il link del topic sulla mia pagina di Facebook? Ti chiedo il permesso in quanto solo tu puoi concedermelo. A presto
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: giorgio - Maggio 02, 2012, 14:18:32 pm
Colgo l'occcasione di ravvivare questo topic, grazie all'intervento del sig. Giuseppe Giordano proprio su questo forum che ha voluto rispondere alle critiche per il suo interveno su Facebook, poi qui riportato: http://www.concentrica-online.it/smf2/index.php/topic,2877.msg21435.html#msg21435

Non capita spesso che su Concentrica si possa ascoltare la voce degli "atleti di interesse olimpico", l'ultima volta è accaduto con Di Donna, guarda caso in occasione di altro spiacevole episiodio (ricordate le terga al vento di Fort Benning?!?)

Rintengo decisamente apprezzabile il gesto che il sig. Giordano ha voluto riservaci, questo significa che Concentrica è strumento di informazione conosciuto e seguito anche nelle "alte sfere", un mondo che a quanto pare di capire non ci appartiene e misconosciuto.

Allo stesso tempo penso che il Sig. Giordano sia cosciente che le scuse, dovute a Carlo Amato e pure a noi, non bastano. Non voglio entrare in polemica però nell'articolata risposta ci sono alcuni elementi degni di riflessione e dibattito, alcuni positivi altri meno.

Mi permetto quindi di riprendere estratti di quanto dal Sig. Giordano per far seguire alcuni personalissimi commenti, a cui spero che il Sig. Giordano ed eventualmente altri suoi colleghi "nazionali", se avanza loro tempo, vogliano controbattere per aiutarci eventualmente a comprendere quanto per noi "semplici" appassionati e praticanti di tiro potrebbe risultare ostico.

Citazione da: giuseppe giordano
...allora, premetto che le mie primissime scuse vanno verso chi ha avuto la spiacevole sorpresa di leggere  una reazione di ira tradotta in tante parolacce! ...omissis...

Ero lì a farmi due risate con amici e riempiendo lo scritto in modo provocatorio pensando alla tua reazione in seguito... tant'è che mi ha dato piú fastidio un altro tuo post dove ti ho risposto a tono, ma senza parolacce... omissis...
Mi faccia capire, prima si scusa per l'ira tradotta in parole, poi ci dice che si stava facendo due risate?!? Com'è andata realmente? Visto dalla nostra parte c'era poco di scherzoso sia nelle sue parole sia in quelle del sig. Ricci e della Sig.ra Nardelli.
Comunque sia proviamo a prendere per buona la versione "giocosa".

Citazione da: giuseppe giordano
...omissis... hai pubblicato questo messaggio anche quí nel forum, e mi dispiace perchè come già detto io non avevo intenzione di pubblicarlo ne di renderlo noto. Ora cosí facendo, tu hai dato ancora piú risalto e visibilità a parole che involontariamente ho pubblicato.
Poi posso capire gli insulti, ma tu conoscendomi sai benissimo che anche volendolo, non ti aggredirei mai, ne lederei fisicamente la tua persona. Hai mai assistito ad un mio litigio o discussione con qualcuno in poligono? Credo di essere la persona piú disponibile ad aiutare i tiratori a Napoli. O no? Qualcuno si è mai lamentato di me?
Mi spiace per lei, però io ho visto quanto da Lei scritto prima su Facebook, poi qui su queto forum; riguardo la pubblicità della cosa non può che ritenersi unico responsabile anche se il contenuto è stato inviato involontariamente.
Non ho idea di ciò che Lei faccia a Napoli al TSN e quale sia la Sua reputazione e/o l'aiuto fornito alla sezione, ma mi auguro che quanto Lei afferma sia vero non avendo motivo ne elementi per pensare il contrario.

Citazione da: giuseppe giordano
Poi questi tizi che parlano senza conoscermi io sinceramente non li capisco! Come Sinceramente non capisco come mai tra i tuoi post c'è sempre una critica velata nei confronti di noi tiratori e della nazionale... omissis ...
Questi signori magari hanno avuto modo di conoscerla, magari anche solo per un saluto o una battuta, Lei che ne sà? Tra questi signori ci potrebbero essere persone con un passato da atleti nazionali, potrebbero esserci tecnici e allenatori di qualunque livello, così come tiratori e neofiti che magari hanno o avevano in Lei e altri suoi colleghi nazionali un esempio da seguire.

A quanto pare non le piace la critica e l'eventualmente ironia che ne può derivare... ma è un problema tutto Suo.
L'esposizione alla critica di un atleta nazionale di interesse olimpico è inevitabilmente maggiore di quella di un tiratore di interesse nazionale, a me pare abbastanza logico e normale.
Così come logico e normale è avere grandi aspettative da coloro che sono stati chiamati a rappresentare nelle gare internazionali la nazione.

Citazione da: giuseppe giordano
Carlo, ora tu hai tutto il diritto di girare la frittata come voi... omissis ...
Ora,le scuse vanno a te che hai letto qualcosa di molto duro nei tuoi confronti anche se involontariamente fatto... Io di pensieri pesanti verso tante persone ne ho piena la testa... ma per il buon senso sono costretto ad usare un determinato linguaggio ed a farlo senza offendere. Quindi ribadisco, erano parole che non dovevano essere pubblicate e questo mi addolora, conscio che le mie scuse non possono cancellarle.
Carlo non mi pare abbia girato la frittata e direi che tutti abbiamo letto più di qualcosa di molto duro ad egli rivolto.
Il fatto che con tanta disinvoltura Lei ammetta di avere la testa piena di pensieri pesanti, non depone a Suo favore.
Se è sbottato dopo tanto contenimento le rinnovo l'invito ad assumersi la responsabilità di quanto scritto, anche se fatto involontariamente.

Citazione da: giuseppe giordano
Ma una parola va anche a Voi che vi permettete di giudicarmi senza mai aver avuto nulla a che fare con la mia persona.
Voi, mi additate solo a fronte di uno scritto che tra l'altro non vi riguarda ne che tocchi assolutamente nulla di quello che vi circonda. Voi, avete subito caricato le armi e voltate verso di mè senza sapere niente! Nulla!! Assolutamente niente!!!... Vi sarà sembrato certamente strana la mia reazione, e quello scritto avrà sicuramente scandalizzato. Ma per que pochi che veramente mi conoscono avrebbero capito subito che c'era qualcosa di strano in quello scritto... Voi, Non sapete niente di me ma parlate, giudicate e condannate. Voi che non centrate nulla in questa storia.
Vede non è che l'additiamo, ma il suo scritto sarebbe quanto meno da censura visto l'ambito in cui ci troviamo.
Io ho avuto a che fare con Lei qualche anno fa alla prima finale della Team Cup, ero un componente dello staff della sezione di Parma a supporto dell'evento.
Il ricordo purtroppo non è di quelli da incorniciare, visto che quando Le chiesi gentilmente di rimuovere la Sua attrezzatura di gara  dal tavolo adibito alle premiazioni, Lei reagì stizzito spostando di malavoglia le sue cose e mandandomi a quel paese... 1+1=2, forse è solo una coincidenza e chissà forse potrei ricredermi.

Debbo farle notare che pure Lei e la Sig.ra Nardelli vi siete infilati con le vostre esternazioni in uno scritto che non Vi riguardava direttamente e non vi chiamava in causa. Carlo Amato ha rivolto un apprezzamento diretto a Campriani e De Nicolo; il sig. Ricci è partito come l'Orlando Furioso a spada tratta a difesa di tutti gli altri nazionali... così è nato il battibecco Amato-Ricci, nel quale si è infilato, come già detto a sproposito, pure Lei.

Nessuno di noi l'ha condannata... si sono criticate le Sue inappropriate esternazioni, solo la procura federale può ammonirla o condannarla.

Citazione da: giuseppe giordano
E poi mi dispiace ammetterlo ma Carlo non credo possa avere un diritto di cronaca ne tantomeno giudicare le prestazioni sportive svolte da me e dalla nazionale. Questo spetta a professionisti che prima di tutto si informano su tutto quello che ha o non ha determinato una data gara o risultato. Puó tranquillamente riportare (copiare) notizie e classifiche ma limitandosi a fare solo questo (senza velate, ma comprensibilissime critiche).
Tra me e Carlo non ci sono stati mai scontri e quindi la questione tra di noi è aperta... ma voi come potete giudicarmi solo da alcune righe lette? Quanta presunzione da tutti voi!
da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_di_cronaca
diritto di cronaca
Il diritto di cronaca consiste nel diritto a raccontare i fatti per come accadono, con ogni mezzo ritenuto idoneo. Tale diritto deriva direttamente dalla norma che tutela la libertà di espressione, sancita dall'art. 21 della Costituzione della Repubblica Italiana.

Il diritto di cronaca si applica in primis ai giornalisti. Con i propri articoli, un giornalista ha il diritto a raccontare dell'avvenimento di un evento di pubblico interesse. Il diritto di cronaca si estende a chiunque, anche non iscritto all'albo dei giornalisti, voglia raccontare ad altri vicende avvenute. Il diritto di cronaca si manifesta quindi attraverso la narrazione di fatti, rivolgendosi alla collettività indiscriminata.


Le ribadisco che noi non giudichiamo, prendiamo atto di ciò che ha scritto e ne critichiamo liberamente il contenuto.

Citazione da: giuseppe giordano
Io ogni giorno lavoro dalle 09:00 alle 20:00. Natale, capodanno, Pasqua ed ad ogni festività... Non faccio un periodo di ferie da almeno 3 anni! E in tutti questi giorni io vivo solo per il tiro a segno.
Allenamenti, raduni e gare mi tengono lontano da amici, famiglia e ragazza... Sono costretto a vivere ogni momento della mia giornata di tiro e preparazione fisica (per il tiro) proprio perchè sono conscio di non essere un talento e per tanto necessito di tantissimo allenamento... Io vivo di pane e tiro sotto ogni forma e sostanza!
Perdoni ma ho sintetizzato questa parte strappa lacrime della Sua risposta, degna di essere inserita come nuovo episodio del libro "Cuore".
Ma si rende conto che nessuno la costringe a far l'atleta?!?
Con quello che ha scritto quasi ci offende.

Pure noi abbiamo un lavoro a cui dedichiamo grande parte della nostra vita con sacrifici. La grossa e notevole differenza è che Lei e i suoi colleghi siete pagati per fare tiro a segno ai massimi livelli, il vostro impegno è semplicemente dovuto, mentre noi con altri sacrifici cerchiamo di fare attività sportiva al meglio possibile disputando gare federali, nazionali e mandando avanti con opera volontaria le sezioni, le quali riversano contribuiti di cui anche Voi atleti nazionali usufruite.
Siete quasi tutti dipendenti statali appartenenti a GSM o di polizia... non mi pare ci sia di che lamentarsi, visto che terminata la vita agonistica nessuno vi "licenzierà"...

Non dovete preoccuparvi di quanto costa la trasferta per una gara, nemmeno di quanto costano le munizioni match o per allenamenti, gli impianti per allenarvi li trovate sempre e gratuitamente a vostra disposizione.

Se poi Lei non si ritiene un talento, beh allora ci fà sorgere spontanea la domanda:" ma che ci sta a fare li?"
Anche il talento senza allenamento prima poi schiatta... l'allenamento serve appunto per far si che talento e predisposizione non siano lasciati al caso.
Volgio sinceramente credere che Lei è un talento, altrimenti sarebbe opportuno che si faccia da parte per cedere l'opportunità a qualcun'altro.

Citazione da: giuseppe giordano
Voi vi permettete di giudicare noi tiratori quando tiriamo male o sbagliamo una gara e questa cosa mi rattrista molto perchè non lo fate da tifosi delusi che posso sicuramente capire. Ma vi atteggiate a grandi esperti e dotti maestri... Noi il tiro lo viviamo in modo completamente diverso da come lo potete immaginare. Noi il tiro lo sperimentiamo, lo sviluppiamo e lo scindiamo all'infinito per poi abbinarlo con psicologia sportiva e strategie. Proviamo nuove tecniche, nuove posture e un infinitá di altre cose anche per i futuri tiratori che verranno... Il tiro che noi facciamo, voi non potete capirlo, ma non perchè non ne sareste capaci, semplicemente perchè non siete circondati da professionisti che lavorano e studiano per questo ogni giorno. ...omissis ...

Tutto questo lavoro che purtroppo tutti voi non sapete esistere, mi stanca sia fisicamente sia mentalmente.
... omissis ...
La mia non è una passione, è una ragione di vita... Quando sbaglio,il dolore è tale che penso anche a tutte le persone che ho trascurato nel tempo intercorso per fare spazio al tiro per non inquinarlo in nessun modo. La pizza con gli amici, a casa con la famiglia, l'uscita con la ragazza... tutte cose che ho rinunciato ad avere per il tiro... Il sudore in palestra, il cuore che mi esplode in petto in pista a correre e la stanchezza la sera quando sfinito mi corico. I dolori ai miscoli...
Il primo a criticare me stesso sono io.
Il primo ad avere i dubbi sulle mie abilità sono io e la mia critica è tanto violenta feroce e dura che ne basterebbe il 10% ad abbattere ogni motivazione ad ognuno di voi... Ma sono così caparbio, testardo e tenace che ad ogni mia brutta gara, quando le mie lacrime nascoste si asciugano mi preparo e mi rialzo per affrontare nuovamente ogni fatica e lasciare che amici, ragazza e famiglia non disturbino la mia preparazione...
Come vi elogiamo quando fate buoni risultati ebbene si, vi critichiamo quando non li fate! E' il gioco delle parti, se ne faccia una ragione.
Non le sorge il dubbio che siate Voi a vivere in un idilio che vi tiene lontani anni luce dalla base dei tiratori?!?

Voi siete dei professionisti, anche se il tiro a segno non è uno sport professionistico come calcio, tennis e pochi altri dove appunto gli atleti non hanno bisogno di essere dipendenti statali, quindi come già ribadito poco importa se noi sappiamo o meno dei vostri allenamenti e/o esperimenti, ci basta immagininarlo, ed è giusto che sia così, è il vostro LAVORO, SIETE RITENUTI I MIGLIORI TIRATORI D'ITALIA E SIETE PAGATI PER ALLENARVI, SPARARE E FARE RISULTATI!

Se la pressione agonistica e la critica le procurano troppo stress, tanto da sbottare come ha avuto modo di fare, allora si prenda un periodo di aspettativa e si faccia dare una licenza ordinaria per riposarsi un po.

Citazione da: giuseppe giordano
Carlo, sinceramente non credo che tu e purtroppo in molti altri abbiate capito questo mondo che si chiama tiro a segno. Per molti è sicuramente un modo per fare qualcosa più tosto che un'altra.
A voi chiedo invece, di non sparare alla cieca, ma di informarvi un pó di piú sul personaggio prima di esprimere un giudizio senza dubbi...
Sinceramente, credo che Lei non abbia capito che noi comprendiamo perfettamente cosa sia il tiro a segno, a molti di noi piacerebbe potersi allenare tutti i giorni ed essere seguiti da super tecnici... purtroppo la realtà è inversa alla vostra, il tempo libero che ci rimane con sacrificio (anche economico) lo dedichiamo a questo sport e magari alla nostra sezione togliendolo pure noi al riposo e alla famiglia; dal momento in cui neanche tanto "velatamente" lei ci addita come coloro che hanno scelto un passatempo "tosto", della serie siamo masochisti e ci sentiamo superiori perché "giochiamo" con un arma in mano, forse ci potremmo risentire ancora di più di quanto non sia stato fino ad ora.
Non siamo noi quelli che sparano alla cieca.

Dalle Sue parole pare abbastanza chiaro che in questo caso l'atleta di stato, vivendo il suo idilio, non rappresenta la base dello sport che pratica, quindi perché mai visto che già vi sosteniamo economicamente dovremmo pure riservarVi un trattamento di favore acritico?

Se Lei e altri suoi colleghi pensate veramente che noi "miseri tiratori del fine settimana" ci facciamo strane idee su di voi, provate a scendere qualche volta dal piedistallo e venite a farVi conoscere e magari spiegarci qualcosa di quello che sapete e avete appreso, forse chissà che non ne traite qualcosa di costruttivo anche per la vostra attività.
Sta a voi decidere se lasciare il distacco con la base che dovrebbe e vorrebbe orgogliosamente tifare per voi.

Gunny...chapeau!!! :) :) :)
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: Daniele Puccioni - Maggio 02, 2012, 17:29:26 pm

Citazione da: giuseppe giordano
Io ogni giorno lavoro dalle 09:00 alle 20:00. Natale, capodanno, Pasqua ed ad ogni festività... Non faccio un periodo di ferie da almeno 3 anni! E in tutti questi giorni io vivo solo per il tiro a segno.
Allenamenti, raduni e gare mi tengono lontano da amici, famiglia e ragazza... Sono costretto a vivere ogni momento della mia giornata di tiro e preparazione fisica (per il tiro) proprio perchè sono conscio di non essere un talento e per tanto necessito di tantissimo allenamento... Io vivo di pane e tiro sotto ogni forma e sostanza!
Perdoni ma ho sintetizzato questa parte strappa lacrime della Sua risposta, degna di essere inserita come nuovo episodio del libro "Cuore".
Ma si rende conto che nessuno la costringe a far l'atleta?!?
Con quello che ha scritto quasi ci offende.

Pure noi abbiamo un lavoro a cui dedichiamo grande parte della nostra vita con sacrifici. La grossa e notevole differenza è che Lei e i suoi colleghi siete pagati per fare tiro a segno ai massimi livelli, il vostro impegno è semplicemente dovuto, mentre noi con altri sacrifici cerchiamo di fare attività sportiva al meglio possibile disputando gare federali, nazionali e mandando avanti con opera volontaria le sezioni, le quali riversano contribuiti di cui anche Voi atleti nazionali usufruite.
Siete quasi tutti dipendenti statali appartenenti a GSM o di polizia... non mi pare ci sia di che lamentarsi, visto che terminata la vita agonistica nessuno vi "licenzierà"...

Non dovete preoccuparvi di quanto costa la trasferta per una gara, nemmeno di quanto costano le munizioni match o per allenamenti, gli impianti per allenarvi li trovate sempre e gratuitamente a vostra disposizione.

Se poi Lei non si ritiene un talento, beh allora ci fà sorgere spontanea la domanda:" ma che ci sta a fare li?"
Anche il talento senza allenamento prima poi schiatta... l'allenamento serve appunto per far si che talento e predisposizione non siano lasciati al caso.
Volgio sinceramente credere che Lei è un talento, altrimenti sarebbe opportuno che si faccia da parte per cedere l'opportunità a qualcun'altro.

Intanto rispondo a questo riservandomi in seguito di aggiungere eventualmente altro.
Gunny, in questa parte hai una visione troppo semplicistica del problema. Ha Ragione Giuseppe quando dice che ci si può rendere veramente conto quando si prova sulla propria pelle. E questo è una verità universale. Hai descritto una visione della cosa senza il carico psicologico che ne deriva, che è poi la cosa più importante.
Spesso leggo che viene idealizzata la vita dell'atleta di stato come una specie di paese dei balocchi, dove si fa la bella vita e niente di più. Certo qualcuno lo farà senz'altro nella stessa misura di tanti altri che sono pagati per il proprio lavoro senza fare niente. Credo che nessuno metta indubbio i loro privilegi specialmente se confrontati con quello dell'operaio di fabbrica, ma credo che non si ha la reale misura delle pressioni che si ricevono prendendo sul serio il lavoro del tiratore a tempo pieno. Anche l'operaio di fabbrica che ha il lavoro più pesante quando finisce il turno arriva a casa e si lascia tutto alle spalle... Avete idea di cosa vuol dire essere "lì" con la testa 24 su 24 per 365 giorni l'anno?
Io lo dico con molta sincerità mi piacerebbe essere uno di loro, ma lo vorrei VERAMENTE fare?
Un'altra cosa. L'ammissione di Giuseppe sul "discorso talento" ha tutto il mio rispetto. Ha dimostrato coscienza di se, e umiltà nel fare questa affermazione. Devo ancora vederne un altro di tiratori che ammette una cosa del genere.
La tua risposta gunny mi fa capire che non hai ben chiaro il significato di talento, anche se poi tutto questo ha poco significato perchè quello che conta (talento o no) sono i punti, se uno i punti li fa si entra in nazionale). Il cosiddetto Talento non è altro che il raggiungimento dei risultati con più facilità degli altri. Maggiore è il talento e più alti saranno i risultati conseguiti. E' una definizione veloce e parziale ovviamente. Io personalmente non ritengo che AVERE TALENTO sia indispensabile nel tiro a segno. Ho conosciuto un tiratore che non era un grosso talento e che è stato in nazionale per molto tempo, ma lo considero un GRANDE tiratore. Ha costruito la sua carriera anno dopo anno sudando punto dopo punto, raggiungendo discreti punteggi ma un'affidabilità da invidiare, una tenuta di gara e sangue freddo invidiabile.
Per arrivare a fare punti come già detto ci vuole ben altro.
E poi gunny dai... il discorso costi è molto relativo... anche tra noi c'è chi paga tutto e chi non paga niente...

E poi mi sembra che anche qui si faccia come al solito le cose all'italiana, si spara a zero sui nostri e si esaltino gli "altri" dell'estero. Difficilmente ho visto qui comprensione o incoraggiamento nei momenti difficili o per gli eventuali errori dei nostri tiratori. Qualche raro "applauso" per una medaglia d'oro e soprattutto sparare a zero per il primo errore commesso o podio non raggiunto. Questo lo trovo un pò vergognoso. E' facile salire sul carro dei vincitori... Dovremmo invece dare tutto il nostro sostegno e incoraggiamento proprio nel momento del bisogno, quando i risultati non arrivano come sperato e non fare il contrario!

Cmq... questa era una discussione che avevo già chiuso, ma se rimane con i toni fino ad ora raggiunti la lascerò aperta. Ai primi segnali di polemica o flame ingiustificato provvederò a chiudere anche questa.
Lo scopo di questo post deve essere SOPRATTUTTO la comprensione e il dialogo.

Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Maggio 02, 2012, 17:43:59 pm

Cmq... questa era una discussione che avevo già chiuso, ma se rimane con i toni fino ad ora raggiunti la lascerò aperta. Ai primi segnali di polemica o flame ingiustificato provvederò a chiudere anche questa.
Lo scopo di questo post deve essere SOPRATTUTTO la comprensione e il dialogo.



Passo la mano
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: gunny - Maggio 02, 2012, 20:20:30 pm
caro Daniele
quando ho scritto i commenti, già immaginavo che qualcuno mi avrebbe tacciato di populismo generalista, l'avevo messo in conto.

Ciò che ha affermato il sig. Giordano, e che tu hai ribadito, lo capisco benissimo, mica abito al polo nord.
Qualche atleta di professione lo conosco pure io e non solo del tiro, ovvio che fare l'agonista sia difficile quanto essere un bravo e competente professionista in altri ambiti lavorativi, è chiaro e pacifico.

Il sig. Giordano, forse mi sbaglio o forse no, ha a mio avviso esagerato nell'accampare scuse e giustificazioni, non adeguate al ruolo che ricopre, in relazione a quanto egli ha scritto. Errare è umano, ok.
Da un professionista credo sia lecito aspettarsi un comportamento diverso e pretendere meno errori possibile.
L'umiltà è cosa diversa dalla falsa modestia.

La cruda realtà è che al momento abbiamo un solo tiratore che si sta esprimendo all'altezza delle aspettative con una resa notevole su 3 discipline.
Ho l'impressione che farlo notare dia fastidio.

Il mondo non è fatto di soli operai, chi lavora in proprio ha sempre la testa sul lavoro e oltre ad accontentare i clienti, il fisco e la famiglia, deve pure preoccuparsi di recuperare i crediti, che di questi tempi è diventato un secondo lavoro (a perdere).

La pressione psicologica ce l'hanno avuta senza saperla gestire anche quegli imprenditori che in questi mesi si sono tolti la vita perché oppressi dalla crisi, da fallimenti e debiti. Non glie ne facciamo certo una colpa, pace all'anima loro, ma tutta la vita è fatta di pressioni e condizionamenti, santificare un atleta mi pare troppo.

Avere la possibilità di poter coltivare uno sport, anche economicamente (visto che il tiro non è uno sport a basso costo), che piace aiuta a staccare la spina qualche ora la settimana è un grande toccasana... però quando ti lasci trascinare nell'agonismo e ti stanchi di partecipare alle gare con spirito decubertiano, allora anche lo sport diventa un'attività seria, come un lavoro. Ottenere e mantenere certi risultati, almeno nella media della fascia in cui si gareggia è abbastanza impegnativo, soprattutto quando non c'è la possibilità di allenarsi liberamente perché il poligono è aperto solo qualche giorno la settimana e fa orari diversi dai tuoi.
Ok c'è l'allenamento in bianco lo puoi fare a casa, ma non è sufficiente (soprattutto a fuoco).

Il sacrificio di un dilettante che punta a fare risultati di soddisfazione e degni di nota, magari con la legittima ambizione di qualificarsi per gli italiani, a mio avviso non è inferiore con le dovute proporzioni, a quello di un atleta professionista, che appunto gode di facilitazioni, benefici, strutture e tecnici a sua disposizione h24, e non ha il problema dello stipendio a fine mese.

La realtà del tiro "agonistico-dilettantistico" sai meglio tu di me in che condizioni versa e quali gli investimenti soprattutto da parte della federazione che preferisce fare un buco di 600.000 euro per un europeo faraonico... stendiamo un velo pietoso... forse ci saranno anche grandi sezioni con bilanci milionari (Roma, Milano, Napoli, ecc) dove è possibile investire adeguatamente sullo sport dilettantistico, ma purtroppo per la stragrande maggioranza delle sezioni non è così.

Forse non sono stato abbastanza chiaro, la mia critica non è tanto sull'agonista o "atleta di stato" in quanto tale, semmai sull'atteggiamento e sul rispetto che anche un "eletto" dovrebbe riservare alla platea di "esseri umani" che lo ergono a beniamino ed eroe soprattutto quando è un vincente.

Non si può pretendere che ci sia comprensione e solidarietà nei confronti di coloro che non ti considerano loro pari, come da recente dimostrazione.

Questo è lo sport, contano i risultati e il rendimento, la costanza conta soprattutto a livello squadra. Il tiro a segno è sport individuale quindi se sei nei primi 8 della finalina, meglio ancora se chiudi a podio, bene, hai fatto il tuo lavoro ed è quello che ci si deve aspettare da un professionista, chiaramente non può essere sempre così, ma nemmeno esserne quasi sempre esclusi e lontani... e quando va male significa che si sbaglia qualcosa, inutile accampare scuse. I tecnici ci sono anche per quello, per capire e rimediare agli errori.
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Maggio 02, 2012, 22:45:16 pm
caro Daniele
quando ho scritto i commenti, già immaginavo che qualcuno mi avrebbe tacciato di populismo generalista, l'avevo messo in conto.

Ciò che ha affermato il sig. Giordano, e che tu hai ribadito, lo capisco benissimo, mica abito al polo nord.
Qualche atleta di professione lo conosco pure io e non solo del tiro, ovvio che fare l'agonista sia difficile quanto essere un bravo e competente professionista in altri ambiti lavorativi, è chiaro e pacifico.

Il sig. Giordano, forse mi sbaglio o forse no, ha a mio avviso esagerato nell'accampare scuse e giustificazioni, non adeguate al ruolo che ricopre, in relazione a quanto egli ha scritto. Errare è umano, ok.
Da un professionista credo sia lecito aspettarsi un comportamento diverso e pretendere meno errori possibile.
L'umiltà è cosa diversa dalla falsa modestia.

La cruda realtà è che al momento abbiamo un solo tiratore che si sta esprimendo all'altezza delle aspettative con una resa notevole su 3 discipline.
Ho l'impressione che farlo notare dia fastidio.

Il mondo non è fatto di soli operai, chi lavora in proprio ha sempre la testa sul lavoro e oltre ad accontentare i clienti, il fisco e la famiglia, deve pure preoccuparsi di recuperare i crediti, che di questi tempi è diventato un secondo lavoro (a perdere).

La pressione psicologica ce l'hanno avuta senza saperla gestire anche quegli imprenditori che in questi mesi si sono tolti la vita perché oppressi dalla crisi, da fallimenti e debiti. Non glie ne facciamo certo una colpa, pace all'anima loro, ma tutta la vita è fatta di pressioni e condizionamenti, santificare un atleta mi pare troppo.

Avere la possibilità di poter coltivare uno sport, anche economicamente (visto che il tiro non è uno sport a basso costo), che piace aiuta a staccare la spina qualche ora la settimana è un grande toccasana... però quando ti lasci trascinare nell'agonismo e ti stanchi di partecipare alle gare con spirito decubertiano, allora anche lo sport diventa un'attività seria, come un lavoro. Ottenere e mantenere certi risultati, almeno nella media della fascia in cui si gareggia è abbastanza impegnativo, soprattutto quando non c'è la possibilità di allenarsi liberamente perché il poligono è aperto solo qualche giorno la settimana e fa orari diversi dai tuoi.
Ok c'è l'allenamento in bianco lo puoi fare a casa, ma non è sufficiente (soprattutto a fuoco).

Il sacrificio di un dilettante che punta a fare risultati di soddisfazione e degni di nota, magari con la legittima ambizione di qualificarsi per gli italiani, a mio avviso non è inferiore con le dovute proporzioni, a quello di un atleta professionista, che appunto gode di facilitazioni, benefici, strutture e tecnici a sua disposizione h24, e non ha il problema dello stipendio a fine mese.

La realtà del tiro "agonistico-dilettantistico" sai meglio tu di me in che condizioni versa e quali gli investimenti soprattutto da parte della federazione che preferisce fare un buco di 600.000 euro per un europeo faraonico... stendiamo un velo pietoso... forse ci saranno anche grandi sezioni con bilanci milionari (Roma, Milano, Napoli, ecc) dove è possibile investire adeguatamente sullo sport dilettantistico, ma purtroppo per la stragrande maggioranza delle sezioni non è così.

Forse non sono stato abbastanza chiaro, la mia critica non è tanto sull'agonista o "atleta di stato" in quanto tale, semmai sull'atteggiamento e sul rispetto che anche un "eletto" dovrebbe riservare alla platea di "esseri umani" che lo ergono a beniamino ed eroe soprattutto quando è un vincente.

Non si può pretendere che ci sia comprensione e solidarietà nei confronti di coloro che non ti considerano loro pari, come da recente dimostrazione.

Questo è lo sport, contano i risultati e il rendimento, la costanza conta soprattutto a livello squadra. Il tiro a segno è sport individuale quindi se sei nei primi 8 della finalina, meglio ancora se chiudi a podio, bene, hai fatto il tuo lavoro ed è quello che ci si deve aspettare da un professionista, chiaramente non può essere sempre così, ma nemmeno esserne quasi sempre esclusi e lontani... e quando va male significa che si sbaglia qualcosa, inutile accampare scuse. I tecnici ci sono anche per quello, per capire e rimediare agli errori.

Quoto e straquoto.

Se l'atleta sapesse quel che penso di lui ma non lo posso dire,  così come lui asseritamente pensa degli altri in

negativo ma non lo dice, finalmente l'individuo comprenderebbe che ha bisogno di tornare a fare la gavetta e non

per questa gravissima circostanza  ma nella considerazione di un reiterato comportamento e stile di vita

insofferente alle relazioni sociali (cattiva reazione ad un invito a spostare la roba).

Le scuse non servono.
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: Daniele Puccioni - Maggio 03, 2012, 01:52:29 am
In questo ultimo post, gunny, sono pienamente d'accordo con te...
Vorrei solo che ogni tanto si unissero anche pensieri di incoraggiamento e comprensione anche quando ci sono momenti "bui" e che non ci fossero solo critiche.
Lungi da me voler santificare, ci mancherebbe altro... vorrei solo raggiungere obiettività, nient'altro.
Io credo che gli atleti tutti ci mettono il massimo impegno e che magari i rimedi si trovassero altrove. Non so se negli ultimi tempi le cose sono cambiate, ma in uno sport come il nostro, quasi esclusivamente "di testa", l'impegno e l'allenamento mentale viene ancora considerato come magia o almeno non data l'importanza che deve.
Ricordiamo ancora che noi siamo ITALIANI e non tedeschi o di altre nazionalità che hanno caratteristiche mentali ed emotive diverse
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: DiecipuntoNove - Maggio 03, 2012, 12:09:45 pm
In questo ultimo post, gunny, sono pienamente d'accordo con te...
Vorrei solo che ogni tanto si unissero anche pensieri di incoraggiamento e comprensione anche quando ci sono momenti "bui" e che non ci fossero solo critiche.
Lungi da me voler santificare, ci mancherebbe altro... vorrei solo raggiungere obiettività, nient'altro.
Io credo che gli atleti tutti ci mettono il massimo impegno e che magari i rimedi si trovassero altrove. Non so se negli ultimi tempi le cose sono cambiate, ma in uno sport come il nostro, quasi esclusivamente "di testa", l'impegno e l'allenamento mentale viene ancora considerato come magia o almeno non data l'importanza che deve.
Ricordiamo ancora che noi siamo ITALIANI e non tedeschi o di altre nazionalità che hanno caratteristiche mentali ed emotive diverse

Parli di allenamento mentale.......Allora le reazioni incontrollate dopo una sconfitta presuppongono alterazioni pschiche o mancanza di allenamento mentale. Questo fa riflettere non trovi?
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: Daniele Puccioni - Maggio 03, 2012, 12:34:07 pm
E' appunto questo che voglio dire... ripeto non so adesso e non mi voglio pronunciare, ma in un recente passato ho avuto modo di appurare da alcuni come l'allenamento mentale fosse considerato solo una scocciatura... io ho cominciato a praticarlo dagli anni 90 per conto mio... ho provato a far leggere i miei scritti a xxxx e qualcuno mi ha anche confessato di non saperne niente...
su questo campo siamo indietro anni luce (eravamo indietro?)
il problema non è tanto trovare persone competenti che insegnano, quelle ci sono, ma è la profonda convinzione da parte degli atleti di doverla fare e che è più importante questa di andare a sparare 1000 colpi al giorno (si fa per dire)
Quello che so l'ho sperimentato e provato sulla mia pelle e vi assicuro che i punti vengono non importa se hai la febbre se sei incazzato o se hai problemi... uno dei miei migliori punteggi l'ho fatto con la febbre a 38...
non fatemi parladei di preparazzione mentale sennò addio...  ;D ;D ;D
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Maggio 03, 2012, 17:46:35 pm


http://sport.tiscali.it/calciomercato/feeds/12/05/03/t_11_407528.html?calciomercato


Lo Psicologo consola Delio Rossi
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Maggio 03, 2012, 18:52:31 pm
Prima che il Comitato Regionale mi togliesse tutti gli incarichi Uno degli obiettivi prefissi da me e dal gruppo di cui facevo parte era proprio quello di creare una"scuola di tiro" proprio per i tiratori cosidetti "altri".

Come mai?
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: Daniele Puccioni - Maggio 03, 2012, 18:56:19 pm
Diciamo per... divergenze che non avevano niente a che vedere con la mia figura di tecnico.
Come ebbi a dire a suo tempo, non li devo altro che ringraziare, è in merito a questo fatto che è nata concentrica...  ;D ;D
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Maggio 03, 2012, 22:59:59 pm
La polizia di Stato non ha messo posti a concorsi per il TSN.

Il posto è occupato da anni da persona non competitiva ma che ha un altisonante cognome.

Se non ci sarà un ricambio nel vertice federale nulla cambierà per le "Fiamme oro" che saranno destinate a bruciare

in eterno dalla metà classifica in giù.




http://www.cliclavoro.gov.it/news/Pagine/23_giovani_atleti_Polizia_Stato.aspx

La Polizia di Stato ha indetto un concorso pubblico, per titoli, per l’assunzione di 23 atleti da assegnare ai gruppi sportivi di Polizia di Stato – Fiamme Oro che saranno inquadrati nel ruolo di agenti e assistenti della Polizia di Stato , riservato ad atleti riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (Coni) o dalle Federazioni sportive nazionali.

I posti messi a concorso sono suddivisi nel modo seguente:

    *
      1 atleta, di sesso femminile, disciplina sci alpino
    *
      1 atleta, di sesso femminile, disciplina snowboard
    *
      2 atleti, di sesso maschile, disciplina atletica leggera
    *
      1 atleta, di sesso femminile, disciplina judo
    *
      1 atleta, di sesso maschile, disciplina pesistica
    *
      3 atleti, di sesso maschile, disciplina pugilato
    *
      2 atleti, una di sesso maschile e una di sesso femminile, disciplina nuoto
    *
      1 atleta, di sesso maschile, disciplina tuffi
    *
      2 atleti, di sesso maschile, tiro a volo
    *
      2 atleti, una di sesso maschile e una di sesso femminile, disciplina scherma
    *
      4 atleti, di sesso maschile, disciplina rugby
    *
      1 atleta, di sesso maschile, disciplina canoa-kayak
    *
      1 atleta, di sesso maschile, disciplina nuoto di fondo
    *
      1 atleta, disciplina equitazione

Fra i requisiti previsti ci sono:

    *
      Cittadinanza italiana
    *
      Età compresa tra i 17 e i 34 anni
    *
      Diploma di scuola secondaria di primo grado
    *
      Essere stato riconosciuto da parte del Coni o dalle Federazioni sportive nazionali atleta di interesse nazionale ed essere in possesso di uno dei titoli valutabili inseriti nell’art. 5 del bando

Possono partecipare al concorso anche i minori i quali, però, dovranno presentare l’autorizzazione dei genitori all’arruolamento nella Polizia di Stato. I candidati dovranno allegare alla domanda di partecipazione un modulo compilato dalla Federazione nazionale interessata sul quale verranno indicati i titoli sportivi che si intendono far valere.

Le domande di partecipazione al concorso andranno redatte tenendo conto dell’apposito modulo allegato al bando che è scaricabile dalla pagina web della Gazzetta Ufficiale.

Le istanze dovranno essere presentate esclusivamente alla Questura della provincia di residenza a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno. La scadenza è fissata al 10 maggio. 


Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Maggio 03, 2012, 23:35:13 pm
Intervista a Stefano Frapiccini autore de "Atleti di Stato".



http://www.radioradicale.it/scheda/262104/atleti-di-stato-intervista-a-stefano-frapiccini
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: DiecipuntoNove - Maggio 04, 2012, 08:19:44 am
Leggete quello che ha scritto come nota a margine IL MESSAGGERO qualche tempo fa.

Gli Atleti di Stato italiani a Pechino sono 175 su 347.

Più precisamente sono 42 su 49 nell'atletica; 14 su 16 nella canoa-kayak; 11 su 23 nel canottaggio (ho contato anche l'ultimo “assunto” dalle Fiamme Oro della Polizia), 7 su 17 nel ciclismo; 8 su 19 nella ginnastica (anche ritmica); 8 su 8 nel judo; 2 su 2 nella lotta; 9 su 33 nel nuoto; 2 su 2 nel nuoto di fondo; 4 su 4 nel pentathlon moderno; 4 su 4 nei pesi; 6 su 6 nel pugilato; 15 su 16 nella scherma (ma il 16° è un ex atleta di stato); 3 su 6 negli sport equestri; 3 su 3 nel taekwondo; 6 su 7 nel tiro a segno; 7 su 8 nel tiro al volo; 4 su 6 nel tiro con l'arco; 3 su 4 nel triathlon; 8 su 8 nei tuffi e 9 su 18 nella vela. Forse 175 su 347 può apparire una ripartizione equa; in realtà va considerato che 72 sono gli atleti (non statali) degli sport di squadra (calcio, pallanuoto, pallavolo), perciò gli atleti statali negli sport individuali, o quasi, complessivamente, sono più della metà ed alla fine saranno loro che vinceranno la quasi totalità delle medaglie italiane.   
Inoltre circa il 50% sono dipendenti pubblici. O meglio atleti assunti in qualità di atleta all'interno delle Amministrazioni statali, forze armate e corpi di polizia, tutto ciò in base alle vigenti norme di legge. 


Il fatto in se non sarebbe un problema; la statalizzazione degli atleti nelle forze armate, definiti perciò atleti di stato, è un fenomeno diffuso nel mondo, riguarda l'Italia, i paesi ex comunisti (Russia, Germania, ecc.), quelli ancora comunisti o pseudo tali (Cina), paesi emergenti (Barhein, Qatar) e paesi in via di sviluppo (Kenia). Lascia un po' perplessi non tanto i 160-170 che andranno a Pechino, ottimi atleti, quanto i 2500 circa complessivamente stipendiati dalla collettività, di cui circa 1300 sono appartenenti alle forze dell'ordine (esclusa Polizia penitenziaria). Notizia di ieri: 900 militari delle forze armate coadiuveranno le forze di polizia nel corso dell'estate. Paradossale questa collaborazione per cui i militari fanno i poliziotti e i poliziotti fanno gli atleti, gli allenatori, i commissari tecnici sportivi ed i musicisti, insomma tutto tranne che i poliziotti. Personalmente ritengo un male che lo sport italiano si debba basare sulla pubblicizzazione/statalizzazione dei migliori atleti del Paese, ma è solo la mia opinione, che forse vale meno di niente rispetto al silenzio della stampa che conta. Potrei suggerirvi qualche lettura in materia ma la redazione di il messaggero.it riterrebbe la cosa scorretta, certamente a ragione, e quindi non lo farò. Però credo di potervi dire di aver letto su una rivista di sci una caustica intervista di un certo Mario Cotelli che, almeno sugli sport invernali, condivide il mio punto di vista. Nessun lettore o giornalista de il messaggero ha interesse a parlare di questa particolare storia italiana?
L'Italia è il primo paese per numero di "atleti di stato.

Questo è ciò che si trova su Wikipedia sull’ argomento “Atleta di Stato”

La dizione atleta di stato ha definito per lungo tempo, genericamente, lo stato di quegli atleti, principalmente dell'Europa comunista, che erano inquadrati e stipendiati all'interno di amministrazioni statali al solo scopo di fare sport e vincere per il Paese di appartenenza. Per alcuni studiosi italiani di storia dello sport (Angela Teja) tale dizione sarebbe la parafrasi di altra, cioè sembrerebbe trarre origine dagli studi e dagli scritti di Pierre Arnaud, che definiva “athlètes de la République” gli atleti coltivati in apposite accademie per vincere, dare lustro al paese e alimentare il sentimento nazionalista nei paesi europei occidentali e orientali (P. Arnaud, Les Athlètes de la République. Gymnastique, sport et idéologie républicaine, 1870/1914, L'Harmattan, Paris, 1988). Anche Gianni Brera ha usato tale dizione, con riferimento alla prima partecipazione dell'Unione Sovietica ai Giochi Olimpici di Helsinki 1952:
"Ai giochi Olimpici di Helsinki (1952) appare ufficialmente l'U.R.S.S. e domina il campo …Si accusano apertamente i governi totalitari di coltivare la mala pianta dell’atleta di Stato" (G. Brera, Introduzione, in Sport enciclopedia, enciclopedia degli sport e degli atleti, Luciano Landi Editore, San Giovanni Valdarno, 1964, vol. I, pp. 15-71). Una dizione quindi spesso usata in modo spregiativo o comunque non elogiativo. delle Forze armate (Esercito italiano, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri), dei Corpi di Polizia (Fiamme Gialle della Guardia di finanza, Fiamme Oro della Polizia di Stato, Associazione Sportiva Dilettantistica Astrea e G.S. Fiamme Azzurre della Polizia penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato) e dei Vigili del fuoco. Tutte queste amministrazioni pubbliche sono beneficiarie delle norme della Legge 31 marzo 2000 n. 78 (Delega al Governo in materia di riordino dell’Arma dei carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di finanza e della Polizia di Stato. Norme in materia di coordinamento delle forze di polizia, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 4 aprile 2000, n. 79) con la quale sono state autorizzate all’assunzione diretta di atleti di interesse nazionale previa emanazione di apposito regolamento. Attualmente la Repubblica italiana stipendia nelle sue forze armate e nei suoi corpi di polizia sopra elencati circa 2500 tra atleti, tecnici e dirigenti sportivi ed è il primo paese occidentale in quanto ad "atleti di stato", in termini di successi sportivi, secondo solo a paesi ex-comunisti (Russia, Cina, Germania); ciò e dimostrato anche dal medagliere delle varie edizioni dei Giochi Mondiali Militari.
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Agosto 16, 2012, 22:22:01 pm
http://www.ilgiornale.it/news/sport/faremmo-senza-aiuti-pubbliciil-commento-2-829944.html


Aggiornamento su atleti di stato Londra 2012
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Giugno 30, 2013, 23:01:49 pm
http://www.lindipendenza.com/se-il-contribuente-finanzia-le-medaglie-olimpiche/

SE IL CONTRIBUENTE FINANZIA LE MEDAGLIE OLIMPICHE

di MARCO PARISI*

Com’è noto, nella suggestiva cornice londinese, si sono tenuti lo scorso agosto i giochi della XXX Olimpiade. Un successo, anche sotto l’aspetto tecnico-sportivo, con diversi record infranti da prestazioni memorabili. Proprio questo ha fatto sorgere dubbi sulla liceità degli atleti, in particolare di quelli cinesi. Larga parte del mondo sportivo occidentale li guarda con scetticismo, alludendo all’assunzione di sostante dopanti e al sistema di organizzazione sportiva messo in piedi dalla PRC nell’ultima decade. “In Cina gli ultimi atleti di Stato”, titolava il Sole 24 ore a ridosso della rassegna olimpica. Prescindendo da accuse tutte da dimostrare, il sostenere tutto ciò è sensato o è al contrario ha l’aspetto di un’affermazione intrisa di geloso nazionalismo? In epoca recente l’espressione “atleta di Stato” è stata utilizzata in senso dispregiativo per etichettare gli atleti dei Paesi condotti da regimi totalitari, gli atleti-soldato. Come nella Germania nazionalsocialista, anche gli atleti che gareggiavamo per l’Unione Sovietica erano una “questione di Stato”.

L’attuale organizzazione della Cina non è molto diversa, e in Italia? A ogni medaglia, e non solo, abbiamo sentito gli atleti italiani ringraziare le Fiamme di ogni colore; ma cosa c’entrano, ad esempio, le Fiamme Gialle con le Olimpiadi? Visti gli ultimi rumorosi blitz della Guardia di Finanza potremmo pensare che sono in corso delle perquisizioni, ma siamo in Inghilterra. Più semplicemente l’atleta sta ringraziando il corpo militare di appartenenza. Ai giochi londinesi, la rappresentanza italiana contava infatti quasi 290 atleti dei quali circa 2/3 appartenenti a corpi “statali” e, se non consideriamo pallavolo, pallanuoto, tennis e ciclismo maschile, la quota sale oltre l’80%, stessa percentuale sul totale che si è contata alle ultime olimpiadi invernali. Sebbene, la tradizione sportivo-statale italiana nacque a fine ottocento sotto il regno dei Savoia e si consolidò durante il fascismo, è stata la legge n.78 del 2000, incredibile ma vero, a dare piena legittimità a questo sistema, prevedendo l’assunzione tramite concorso degli atleti di «livello nazionale» nei gruppi sportivi militari (v.: S. Frapiccini, Atleti di Stato, 2008). I reclutati sono esentati dal servizio ordinario per dedicarsi interamente all’attività agonistica e, a fine carriera sportiva o se non ottengono risultati rilevanti, passano nei ruoli ordinari. Lo Stato italiano cioè assume e paga propri dipendenti per fare sport come una qualsiasi polisportiva professionistica. Una caratteristica tipica dei vecchi regimi totalitari che utilizzavano lo sport come arma di propaganda, che ha creato apparati di potere, le federazioni, che fanno capo al CONI, il governo dello sport italiano.

I costi per mantenere gli atleti e l’intera organizzazione che ruota intorno ad essi sono enormi, ma nessuno sembra accorgersene. Anche il governo dei “tecnici”, che per fare cassa non ha esitato ad aumentare le imposte e tassare qualunque bene, non è stato neanche sfiorato dall’idea di azzerare queste spese inutili (il contributo statale al CONI è stato ridotto di soli 39 milioni rispetto all’anno precedente, ma continuiamo a destinarne ben 409), lasciando lo sport alla libera iniziativa di gruppi sportivi privati, e ha preferito incidere sui beni di prima necessità! L’altra faccia delle medaglie olimpiche (e del conto economico) ci dice che le carceri sono sovraffollate e mancano i soldi per il funzionamento ordinario dell’apparato giudiziario: oltre il danno, la proverbiale beffa. Ma come disse, da burocrate a burocrate, il generale Monti al colonnello Petrucci durante l’ultima campagna militare «Complimenti, continuate così, vi sto seguendo. Estenda i complimenti a tutti gli atleti e a tutti i tecnici».

*In collaborazione con Liber@mente n. 5/2012
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: pratesi - Agosto 14, 2013, 18:33:40 pm
Francamente, non ritengo una cosa sbagliata che gli atleti siano "di stato". Nessuna società sportiva privata può sovvenzionare un atleta il quale, se vuole fare bene il suo "lavoro" deve trascurare un altro lavoro che può dargli uno stipendio.  O ha del suo da spendere, o deve dividere il tempo giornaliero tra il lavoro normale e il tempo di allenamento. Ho conosciuto nostri atleti  "civili" arrivati ai massimi livelli, olimpiadi e simili, ma alle spalle avevano famiglie che potevano mantenerli o datori di lavoro appassionati di quello sport che assumevano l'atleta ma non lo impiegavano dell'azienda. Non stò a fare nomi ma senz'altri molti di voi hannno conosciuto tiratori in qieste condizioni.  Non sò se possiamo fare a meno delle Forze Statali.
E io non sono militare, anzi ricordo uno scontro a tale proposito avuto con uno di voi proprio su concentrica molti anni fa .
A meno che non si trovi sponsor civili, il che non è impossibile, ma neanche facile.
Parliamone. Ma senza arrabbiarsi !
Pratesi
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Agosto 14, 2013, 23:00:27 pm
Il percorso di un atleta di stato:
il TSN di appartenenza lo fa crescere;
la federazione lo preleva per la Nazionale;
il G.S.M. lo assume...diventando così atleta di Stato.

Alla fine al TSN un pugno di mosche................

Ciao
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: pratesi - Agosto 15, 2013, 18:38:26 pm
Per diamante 
Mah, non credo un pugno di mosche. Per campanilismo ci sentiamo orgogliosi quando un nostro concittadino, che ha iniziato nel nostro poligono, raggiunge traguardi importanti. Caso mai sarà l'atleta a ricordare e far sapere dove ha imparato a tirare i primi colpi. E se non lo fà, pazienza. Dentro chi lo ha aiutato rimarrà sempre la soddisfazione di aver fatto il massimo che poteva.
Pratesi
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Settembre 24, 2013, 09:12:15 am
Con lo sport del tiro a segno non centra nulla, però...

Roma, 23 settembre 2013 - Per tentare di eludere i test aveva riempito di urina ‘pulita’ un pene finto, ma è stato scoperto e già mercoledì dovrà presentarsi negli uffici della Procura Antidoping, a Roma, che ha aperto un fascicolo d’urgenza nei suoi confronti.

L’atleta smascherato nel fantasioso tentativo di illecito e’ il fondista dell’Aeronautica Militare Devis Licciardi che sabato scorso era stato controllato a Molfetta (Bari) dopo la gara del campionato italiano individuale assoluto dei 10 km su strada.

Lo sport italiano non ha bisogno di questi atleti! :'(

Vediamo come andrà a finire


Ciao
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: gunny - Settembre 24, 2013, 11:44:37 am
che razza di imbecille!!!  >:(

nella vita hai avuto la fortuna di fare dello sport il tuo mestiere e per pigrizia (perché allenarsi seriamente è un lavoro duro in qualunque sport), scegli la scorciatoia del doping! oltretutto infangando l'onore di una divisa... non so se in questi casi è prevista ma ci vorrebbe la corte marziale!

se reo, ma a quanto pare non c'è molto a sua discolpa, sarebbe da radiare a vita e a qualunque livello dallo sport...


Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Settembre 24, 2013, 13:07:53 pm

se reo, ma a quanto pare non c'è molto a sua discolpa, sarebbe da radiare a vita e a qualunque livello dallo sport...

Ecco perchè l'ha fatto....

Dal mondo dell'atletica arriva una notizia incredibile: nelle scorse ore il quotidiano rosa piu famoso aveva dato notizia che la procura antidoping aveva denunciato alle autorità competenti il tentativo di aggirare un controllo a seguito dei campionati italiani di 10km su strada disputati a Molfetta lo scorso weekend con un metodo incredibile: l'atleta avrebbe infatti tentato invano di consegnare una provetta di urina "pulita" effettuando il test con un pene di plastica, tentativo non andato in porto grazie all'estrema attenzione dei controllori che da qualche settimana avrebbero seguito costantamente l'atleta per alcuni sospetti.

Poichè la gara era aperta a anche ai non professionisti e ad atleti stranieri in pochi si aspettavano un "nome noto" e invece ecco la sorpresa: il nome è quello dell'atleta Devis Licciardi, 28enne dell'Aeronautica Militare tra i piu forti specialsti azzurri dei 3000 siepi.
Da segnalare inoltre un fatto che, di certo non vuole andare a giustificare l'azione dell'atleta, ma che puo far riflettere sull'accaduto: negli scorsi mesi infatti l'Aeronautica aveva comunicato al varesino che dalla stagione 2014 avrebbe dovuto abbandonare il gruppo sportivo per prestare servizio militare, decisione davvero discutibile poichè, nonostante non sia di livello internazionale, l'atleta da ormai molte stagioni risulta essere ai vertici delle graduatorie nazionali. Dopo la comunicazione, Licciardi, che evidentemente era disposto a tutto pur di non perdere il posto, decide di cambiare allenatore e casa, correndo su tempi molto piu bassi dei suoi e quindi destando sospetti che hanno portato all'incredibile fatto di Molfetta.

Ciao
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: gunny - Settembre 24, 2013, 14:26:47 pm
sarebbe giustificabile o forse comprensibile?!?

se il gruppo sportivo non intendeva più investire su di lui, legittimamente gli ha comunque offerto l'opportunità di rimanere in aeronautica... se l'ipotesi non era gradita bastava congedarsi, trovarsi un lavoro e correre come non professionista, oppure trovare uno sponsor per fare il professionista ancora per qualche anno...

noto invece con piacere nella notizia fornita da Diamante, che la federazione dell'atletica pare non vedere di buon occhio i professionisti "mescolati" con agonisti non professionisti... che ritengano impari il confronto a scapito dei non professionisti?!?

come già scritto, sostengo che i tiratori dei GSM facenti parte della nazionale non dovrebbero partecipare agli italiani
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: armageddon - Settembre 24, 2013, 14:34:15 pm
sarebbe giustificabile o forse comprensibile?!?

se il gruppo sportivo non intendeva più investire su di lui, legittimamente gli ha comunque offerto l'opportunità di rimanere in aeronautica... se l'ipotesi non era gradita bastava congedarsi, trovarsi un lavoro e correre come non professionista, oppure trovare uno sponsor per fare il professionista ancora per qualche anno...

noto invece con piacere nella notizia fornita da Diamante, che la federazione dell'atletica pare non vedere di buon occhio i professionisti "mescolati" con agonisti non professionisti... che ritengano impari il confronto a scapito dei non professionisti?!?

come già scritto, sostengo che i tiratori dei GSM facenti parte della nazionale non dovrebbero partecipare agli italiani

cattivo,vorresti lasciare la maggior parte di loro senza palmares :D
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Settembre 24, 2013, 22:03:09 pm
come già scritto, sostengo che i tiratori dei GSM facenti parte della nazionale non dovrebbero partecipare agli italiani

Basta fare una classifica a parte. :P

Ciao
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Aprile 29, 2014, 17:53:43 pm
http://www.newsgargano.com/eventi/item/2595-i-valori-scendono-in-campo-chi-e-elsa-caputo

I Valori scendono in campo... Chi è Elsa Caputo...
•   Written by  Redazione
•   font size   
 
Sabato 11 gennaio, in occasione del convegno "I valori scendono in campo", saranno ospiti due illustri campioni del mondo dello sport. Ambedue sono tesserati Fiamme Oro e hanno all'attivo un medagliere di tutto rispetto. Uno di loro, ma presenteremo anche l'altro, è Candela Elsa Caputo.
La ventunenne di Candela Elsa Caputo si è aggiudicata il titolo nazionale nella carabina 10 metri. Il verdetto è arrivato ai Campionati Italiani Assoluti di tiro a segno, svoltisi al poligono della Cagnola di Milano.
La Caputo appartiene all’affermata scuola di Tiro di Candela (FG) ed è allenata da Antonio Verlicchi. Nonostante la giovane età, per la sua classe e la costanza dei risultati
Elsa é una delle punte di diamante di quella Nazionale di Tiro Italiana che ormai, sotto la guida del commissario tecnico Aldo Vigiani, è diventata oggi tra le rappresentative di tiro più forti del mondo.
Nella finale della carabina 10 metri donne, è stata protagonista di un avvincente duello con la triestina Marianna Pepe. Un solo punto divideva le due dopo la fase di qualificazione, ma in finale Elsa non si è fatta scavalcare e ha saputo gestire con efficacia il suo vantaggio, senza alcun calo di concentrazione.
Mettendo a segno peraltro una prestazione egregia anche dal punto di vista del punteggio: stabilito infatti anche il primato italiano di finale della specialità, con 498.6.
Scheda Tecnica:
Nome e Cognome: Elsa Caputo
Luogo e data di nascita: Foggia 26/11/1984
Professione: agente di polizia
Sezione/gruppo sportivo: Fiamme Oro 
Hobby: Lettura, Musica   
Sogno nel cassetto: migliorarmi sempre
Come ha iniziato: all’età di 10 anni spinta da mio padre
Punto di forza: determinazione.
Segreti per prepararsi al meglio: allenarmi in modo da essere cosciente delle mie capacità
Gesti di scaramanzia: nessuno.
Momento più bello della carriera: la vittoria a Monaco nel 2006 dove ho preso la carta olimpica;
Momento più brutto della carriera: i Campionati Italiani 2007.
Medagliere
2003    Campionati Italiani    oro    Carabina sportiva 3p
     Campionati Italiani    oro    Carabina sportiva a terra
     Coppa Italia    oro    Carabina a 10m jun.
2004    Campionati Europei Gyor    bronzo a sq.    Carabina a 10m jun.
2005    Giochi del Mediterraneo Almeria    7°    Carabina a 10m
2006    Coppa del Mondo Monaco    oro    Carabina a 10m
     Gran Prix Liberation    4°    Carabina a 10m
2007    Campionati Europei Deauville    7°    Carabina a 10m
     Campionati Europei Deauville    bronzo a sq.    Carabina a 10m
     Comp. internazionale Innsbruck    argento    Carabina a 10m
2008    Competizione Int.Dortmund    8°    Carabina a 10m




Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Aprile 29, 2014, 18:55:48 pm
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3661645d-f41c-41c3-8248-9370c37f5e7f.html

Su Report si parlerà anche di Atleti di Stato.
Che bello essere atleta di stato figlia di un consigliere di federazione.
Ciao
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Gennaio 20, 2015, 23:53:25 pm
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3661645d-f41c-41c3-8248-9370c37f5e7f.html

Su Report si parlerà anche di Atleti di Stato.
Che bello essere atleta di stato figlia di un consigliere di federazione.
Ciao


Ancora per poco!!!
IL 2015 dovrebbe essere l'ultimo per la figlia del consigliere.
Ciao
 
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Agosto 25, 2019, 06:11:57 am
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3661645d-f41c-41c3-8248-9370c37f5e7f.html

Su Report si parlerà anche di Atleti di Stato.
Che bello essere atleta di stato figlia di un consigliere di federazione.
Ciao


Ancora per poco!!!
IL 2015 dovrebbe essere l'ultimo per la figlia del consigliere.
Ciao
 

Siamo al 2019 e la figlia dell'ex consigliere è ancora nel giro come accompagnatrice.

Non so come si faccia a diventare atleta di stato ma di sicuro avere un padre, al tempo, consigliere federale ha aiutato senz'altro.

L'ex consigliere si muove per candidarsi alle prossime elezioni dovremo accendere un pò i riflettori.

Forse report sarà nuovamente interessato sull'affascinante mondo dello sport, mondo fatto di valori.......economici........per i quali, i praticoni, sono

pronti a scannarsi.
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Agosto 25, 2019, 07:44:39 am
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-3661645d-f41c-41c3-8248-9370c37f5e7f.html

Su Report si parlerà anche di Atleti di Stato.
Che bello essere atleta di stato figlia di un consigliere di federazione.
Ciao


Ancora per poco!!!
IL 2015 dovrebbe essere l'ultimo per la figlia del consigliere.
Ciao
 

Siamo al 2019 e la figlia dell'ex consigliere è ancora nel giro come accompagnatrice.

Non so come si faccia a diventare atleta di stato ma di sicuro avere un padre, al tempo, consigliere federale ha aiutato senz'altro.

L'ex consigliere si muove per candidarsi alle prossime elezioni dovremo accendere un pò i riflettori.

Forse report sarà nuovamente interessato sull'affascinante mondo dello sport, mondo fatto di valori.......economici........per i quali, i praticoni, sono

pronti a scannarsi.






http://www.uits.it/homepage/news/9-sportiva/11133-la-squadra-juniores-a-plzen-per-gli-shooting-hopes.html

La squadra juniores a Plzen per gli Shooting Hopes
Dall'11 al 15 luglio 2018 il poligono di Plzen ospiterà il Meeting of the Shooting Hopes, competizione sportiva riservata agli atleti della categoria juniores nelle specialità di pistola e carabina a fuoco e ad aria compressa. A rappresentare l'Italia il team composto da Sofia Benetti (Appiano San Michele), Nicole Gabrielli (Appiano San Michele), Paola Paravati (Roma), Sofia Ceccarello (Ravenna), Virginia Lepri (Roma), Carmine Formichella (Tivoli), Marco Suppini (Fiamme Oro), Alexandros Chatziplis (Verona), Riccardo Ranzani (Roma), Giulia Campostrini (Verona), Margherita Veccaro (Treviglio), Maria Varricchio (Benevento), Chiara Giancamilli (Roma), Paolo Monna (Carabinieri), Andrea Morassut (Pordenone), Simone Saravalli (Mantova), Federico Maldini (Bologna) e Massimo Spinella (Reggio Calabria). I tiratori saranno accompagnati da Horst Geier (Direttore Sportivo squadra juniores), Giuseppe Fent (tecnico carabina), Elsa Caputo (tecnico carabina), Ida Sabine Marta (tecnico pistola), Paolo Ranno (tecnico pistola) e Luigi Moffa (tecnico pistola).
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: armageddon - Agosto 25, 2019, 10:43:10 am
trovare un tecnico che non sia stato atleta,anche per poco, è difficile nella uits,pare che sia un passaggio obbligato,abbiamo più tecnici della Cina ma facciamo risultati da San Marino
Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: diamante - Agosto 26, 2021, 18:53:32 pm
Pubblicato il 26/08/2021

N. 09391/2021 REG.PROV.COLL.

N. 04296/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4296 del 2012, proposto dal signor -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avvocato Luigi Parenti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico ex art.25 c.p.a. eletto presso lo studio dello stesso in Roma, viale delle Milizie, 114;

contro

Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in persona dei legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento, previa sospensiva,

del provvedimento prot. n. 7.7 2952 del 29.03.2012 (notificato al ricorrente in data 02.04.2012) con cui il Direttore del Centro Polifunzionale Scuola Tecnica di Polizia - Roma - ha inflitto la sanzione disciplinare del "RICHIAMO SCRITTO" per la mancanza sintetizzata nella seguente motivazione "in relazione al programma di allenamento, per iscritto rappresentava, senza i necessari presupposti, la negligenza del superiore tecnico, nella stesura del programma di allenamento, nonostante il medesimo fosse stato elaborato dal competente staff, specificamente per la S. V."; della nota del 13.01.2012 del dirigente il C.N.FF.00.; della contestazione degli addebiti del 02.02.2011 e tutti gli atti del procedimento disciplinare instaurato a carico dell'odierno ricorrente; di ogni altro atto presupposto, conseguente, connesso o, comunque ad esso collegato, ancorché non cognito, in quanto illegittimo e lesivo,

NONCHÉ PER L'ACCERTAMENTO del diritto del ricorrente ad ottenere la cancellazione della sanzione disciplinare del richiamo scritto dal foglio matricolare

CON CONSEGUENTE CONDANNA dell'Amministrazione resistente al risarcimento del danno subito e subendo dall'odierno ricorrente in conseguenza dell'illegittimo provvedimento gravato, nonché degli interessi e della rivalutazione monetaria fino all'effettivo soddisfo.


Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio del Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l’art. 25 d.l. 28 ottobre 2020, n.137, conv. con mod. in legge 18 dicembre 2020, n.176;

Relatore nell'udienza pubblica del giorno 8 giugno 2021, svoltasi con modalità in videoconferenza, il Cons. Mariangela Caminiti e presenti per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.


FATTO e DIRITTO

1.Il Sig. -OMISSIS-, Assistente della Polizia di Stato in servizio, in qualità di atleta, presso il Centro Polifunzionale - Scuola Tecnica di Polizia - C.N.FF.00. (Centro Nazionale Fiamme Oro) di Roma, settore tiro a segno, riferisce che in data 16 gennaio 2009 è stato sospeso dall’attività sportiva fino a data da destinare ed impiegato nei servizi di vigilanza, senza formalizzazione e notifica dell’atto e senza conoscere la motivazione posta a base della disposta sospensione d'ufficio.

Espone di aver inoltrato in data 3.12.2009 istanza di chiarimenti in merito alla propria posizione che non è stata riscontrata dall’Amministrazione, a cui ha fatto seguito la notifica di una diffida in data 27.1.2012, anch’essa rimasta senza risposta.

Riferisce che dopo circa tre anni di inattività a causa della predetta sospensione dall'attività sportiva in data 17.12.2011 si è recato presso il poligono "Umberto I", sito in Roma, Viale di Tor di Quinto, al fine di effettuare il primo giorno di allenamento e di aver ricevuto dal Sostituto Commissario Colusso, Coordinatore degli " Sport d'Armi”, il programma di allenamento all'uopo predisposto dall'Ass. C. -OMISSIS-, redatto comunque senza alcuna indicazione in merito ai tempi di recupero tra un esercizio e un altro, ai carichi di lavoro (ai pesi) da utilizzare per l'effettuazione degli esercizi.

Il sig. -OMISSIS- rappresenta di essersi trovato in difficoltà nell’eseguire correttamente l’allenamento prescritto a seguito della inattività per lungo periodo e vista l’assenza sui campi di allenamento di alcun Direttore Tecnico o di Tecnico del Gruppo Sportivo, al quale poter chiedere ausilio riguardo all'interpretazione del programma di allenamento da seguire, con nota prot. n. 7181 del 20 dicembre 2011 ha comunicato al proprio Dirigente la situazione di difficoltà incontrata per l’assenza dei tecnici sui campi di allenamento circostanza che avrebbe impedito all’interessato di relazionarsi con l’Assistente Coordinatore redattore del programma di allenamento ovvero con altro personale qualificato in grado di fornire i chiarimenti ovvero assumersi la responsabilità di indicare tempi e modalità di espletamento dell'allenamento.

Con nota prot. n. 7262 del 27 dicembre 2011 il Coordinatore degli Sport d'Armi ha confermato l'assenza sul campo di allenamento dello "staff tecnico", dichiarando tuttavia la presenza dell'Assistente - atleta anziano in servizio - definendolo quale "sostituto allenatore della disciplina", riguardo al quale il sig. -OMISSIS- si duole che nessuna informazione sarebbe stata fornita riguardo alla presenza del predetto atleta in occasione del suo allenamento.

In data 03.02.2012 è stata notificata la nota prot. n. 1112 del 02.02.2012 del Centro Polifunzionale - Scuola Tecnica di Polizia, recante la formale contestazione degli addebiti in relazione ai fatti rappresentati dall’interessato con la nota sopracitata (prot. n. 7181 del 20 dicembre 2011) circa le difficoltà incontrate durante il primo giorno di allenamento e, contestualmente, è stato invitato a presentare le relative giustificazioni, successivamente prodotte in data 20.02.2012.

Con provvedimento prot. n. 7.7 2952 del 29.03.2012 il Direttore del Centro Polifunzionale Scuola Tecnica di Polizia - Roma - ha inflitto al sig. A.-OMISSIS-, la sanzione disciplinare del "richiamo scritto" per la seguente motivazione "in relazione al programma di allenamento, per iscritto rappresentava, senza i necessari presupposti, la negligenza del superiore tecnico, nella stesura del programma di allenamento, nonostante il medesimo fosse stato elaborato dal competente staff, specificamente per la S. V.".

1.1.Avverso il suddetto provvedimento ha proposto ricorso denunciando articolati motivi di violazione di legge in materia di sanzioni e di eccesso di potere sotto svariati profili, rilevando 1) la inesistenza dei presupposti previsti dalla legge ai fini dell'irrogazione della sanzione disciplinare: dalla lettura della ricostruzione dell'iter fattuale del provvedimento impugnato risulterebbe evidente l'illegittimità e la irragionevolezza dello stesso perché privo di qualsivoglia fondamento logico e giuridico e di adeguata motivazione riguardo alla violazione dei doveri specifici e generici del servizio, essendosi limitato il ricorrente a rappresentare una difficoltà incontrata nell'espletamento dell'allenamento ordinato dall'Amministrazione resistente e dalla stessa, evidentemente, non sufficientemente ed adeguatamente programmato. Dopo 3 anni di inattività e di allenamento il programma di allenamento consegnato al ricorrente sarebbe stato privo di specifica indicazione riguardo ai tempi di recupero tra un esercizio e un altro, ai carichi di lavoro da utilizzare per l'effettuazione degli esercizi stessi, con grave difficoltà per lo stesso nell'effettuare correttamente l'allenamento programmato. Dal comportamento del ricorrente non sarebbe neppure ravvisabile alcuna conseguenza negativa per l'Amministrazione ovvero per il servizio non risultando configurabile un illecito disciplinare.

2) Sul difetto di istruttoria ed assenza di motivazione dei provvedimenti impugnati: nel momento di difficoltà del ricorrente nel corso dello svolgimento degli esercizi prescritti nessuno avrebbe informato lo stesso della possibilità di rivolgersi all'Assistente atleta più anziano per chiedere aiuto e delucidazioni in merito, individuato quale "sostituto allenatore della disciplina", ma figura non prevista nello Statuto e Regolamento dei Gruppi Sportivi della Polizia di Stato - Fiamme Oro, quale responsabile ovvero coordinatore dell'attività di allenamento, rilevando la circostanza che nessun incarico risulterebbe formalmente conferito dall' Amministrazione allo stesso. L’assenza del Direttore Tecnico e del Tecnico sarebbe in contrasto con quanto previsto dall'art. 10 comma 1, art.12 comma 2, punto 3, art 13 comma 2, punto 3 dello "Statuto e Regolamento" dei Gruppi Sportivi Fiamme Oro, emanato con decreto del Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 30 giugno 1998. Inoltre il programma di allenamento "redatto ad hoc" per il ricorrente sarebbe stato elaborato senza aver sottoposto lo stesso ad alcun test fisico, tenuto anche conto della circostanza della frequenza del ricorrente del poligono e non della palestra, durante il periodo di sospensione, senza alcun tipo di allenamento negli ultimi 3 anni. La sanzione irrogata sarebbe priva di giustificazione e non rispondente al vero, tenuto conto della istruttoria superficiale, generica, astratta e comunque non congrua e grave rispetto agli addebiti, in violazione delle norme sul procedimento e sul diritto di difesa, risultando preclusa la possibilità al ricorrente di fornire eventuali giustificazioni maggiormente dettagliate sul suo comportamento.

3. Sulla mancata valutazione dell'idoneità della sanzione disciplinare irrogata e sulla mancata motivazione della scelta della stessa piuttosto che altra e meno afflittiva sanzione; violazione del principio di gradualità: l’Amministrazione non avrebbe considerato la possibilità di irrogare la più lieve sanzione del richiamo orale prevista in fattispecie analoghe a quelle contestate al ricorrente. La sanzione irrogata sarebbe illegittima e sproporzionata rispetto al fatto contestato in quanto non costituirebbe una condotta riprovevole l'aver segnalato una difficoltà riscontrata nell’espletamento di un "ordine" impartito dall'ufficio competente, risultando omessa una congrua motivazione sulle ragioni della scelta discrezionale operata, sindacabile tenuto conto del palese travisamento dei fatti.

4) Sulle contraddittorie dichiarazione rese dallo ''staff tecnico": sia il Coordinatore Sostituto Commissario Colusso che il Tecnico della disciplina Assistente Capo -OMISSIS-avrebbero ammesso la semplicità ed accessibilità del programma di allenamento con la scelta di esercizi adeguati per la preparazione fisica, gli stessi avrebbero espresso considerazioni contraddittorie come riportato nella relazione del 5.3.2012 sull’allenamento dell’atleta anche senza ausilio del tecnico.

5) Violazione degli artt. 12, 13 e 14 del Regolamento Gruppi Sportivi della Polizia di Stato Fiamme Oro; Difetto di motivazione e di istruttoria; Eccesso di potere sotto svariati motivi: la violazione delle norme rubricate sussisterebbe per l’assenza nel primo giorno di allenamento del ricorrente del Direttore Tecnico e del Tecnico, senza adeguata motivazione sulla circostanza. Conclude parte ricorrente con la domanda di annullamento degli atti impugnati, previa sospensione dell’efficacia degli stessi, con accertamento e declaratoria del diritto del ricorrente al risarcimento del danno subito in ragione dell’illegittimo disposto richiamo scritto.

1.2. Si è costituito in giudizio il Ministero intimato in resistenza ed ha depositato documentazione relativa al procedimento tra cui le relazioni dello staff tecnico interessati alla seduta di allenamento del ricorrente recanti la descrizione dei fatti avvenuti.

1.3.Con ordinanza n. 2522 del 2012 è stata respinta la suindicata domanda cautelare.

1.4. A seguito di avviso da parte della Segreteria di perenzione del ricorso parte ricorrente ha presentato istanza di fissazione di udienza ex art. 82 cpa, atteso l’interesse al ricorso.

1.5. In prossimità dell’odierna udienza parte ricorrente ha depositato memoria conclusiva insistendo per l’accoglimento del ricorso alla luce delle censure dedotte riguardo alla illegittimità della sanzione disciplinare del richiamo scritto inflitta allo stesso, tenuto conto del suo comportamento tale da giustificare l’applicazione di una sanzione più lieve proporzionata alla gravità del fatto.

Alla udienza pubblica dell’8 giugno 2021 la causa è stata trattenuta in decisione.

2.La controversa vicenda verte sulla legittimità dei provvedimenti indicati in epigrafe relativi agli addebiti e alla irrogazione della sanzione disciplinare del richiamo scritto ex art.3 del d.P.R. 737 del 1981 inflitta al ricorrente, di cui contesta nella sostanza la inesistenza dei presupposti previsti dalla legge ai fini dell'irrogazione della sanzione disciplinare essendosi limitato il ricorrente a rappresentare una difficoltà incontrata nell'espletamento dell'allenamento ordinato dall'Amministrazione resistente, non sufficientemente e adeguatamente programmato dalla stessa (primo motivo), il difetto di istruttoria e l’assenza di motivazione dei provvedimenti impugnati, rilevando l’assenza del Direttore Tecnico e del Tecnico all’assistenza dell’attività di allenamento e della mancata informazione da parte di alcuno dei presenti della possibilità di rivolgersi all'Assistente atleta più anziano per chiedere delucidazioni sul programma di allenamento redatto ad hoc senza tuttavia aver sottoposto lo stesso a test fisico, tenuto conto del periodo di sospensione degli allenamenti, denunciando così una istruttoria superficiale e astratta (secondo motivo), la mancata valutazione dell'idoneità della sanzione disciplinare irrogata e la mancata motivazione della scelta di altra sanzione meno afflittiva in relazione al comportamento contestato, con violazione del principio di gradualità (terzo motivo), le contraddittorie dichiarazioni rese dallo staff tecnico (quarto motivo) e la violazione degli artt.12, 13 e 14 del Regolamento Gruppi sportivi della Polizia di Stato Fiamme Oro per l’assenza nel primo giorno di allenamento del ricorrente del Direttore Tecnico e del Tecnico, senza adeguata motivazione sulla circostanza (quinto motivo).

2.1.Le censure come esposte non sono fondate per le seguenti considerazioni.

Rileva il Collegio che il provvedimento sanzionatorio impugnato con cui è stato inflitto il richiamo scritto è stato adottato sulla base dei presupposti indicati nelle premesse con le seguenti indicazioni “VISTE le segnalazioni effettuate dal dirigente il C.N.FF.OO. con nota del 13 gennaio 2012, nonché la contestazione degli addebiti effettuata in data 02/02/2011 e tutti gli atti del procedimento disciplinare instaurato a carico dell’Ass.della Polizia di Stato -OMISSIS-……”; richiamando altresì nelle premesse le giustificazioni dell’interessato “VISTE le giustificazioni prodotte dall'interessato in data 5 marzo 2012; CONSIDERATO che le giustificazioni prodotte dal dipendente non escludono la mancanza commessa, in quanto il comportamento da lui tenuto non è stato consono alla qualifica rivestita;” e concludendo le premesse “VALUTATI i precedenti disciplinari e di servizio; Tenuto conto di quanto previsto dall' art.13 del citato D.P .R.”; quindi il titolare dell’azione disciplinare ha disposto la irrogazione della sanzione con la seguente motivazione "in relazione al programma di allenamento, per iscritto rappresentava, senza i necessari presupposti, la negligenza del superiore tecnico, nella stesura del programma di allenamento, nonostante il medesimo fosse stato elaborato dal competente staff, specificamente per la S. V……….3^punizione; art. 3, n.3 del D.P.R.737/81; mancanza commessa ed accertata in data 20 dicembre 2011”.

L’art. 3 del d.P.R. n. 737 del 1981 disciplina la sanzione del richiamo scritto stabilendo che “è una dichiarazione di biasimo con la quale vengono punite: 1) la reiterazione in lievi mancanze; 2) la negligenza in servizio; 3) la mancanza di correttezza nel comportamento; 4) il disordine nella divisa o l'uso promiscuo di capi di vestiario della divisa con altri non pertinenti alla stessa; 5) il pernottamento senza autorizzazione fuori della caserma o dell'alloggio collettivo di servizio; 6) il contegno comunque scorretto verso superiori, pari qualifica, dipendenti, pubblico”.

La questione controversa prende avvio dalla relazione di servizio in data dicembre 2011 redatta dal ricorrente per fatti accaduti in data 17 dicembre 2011 presso la palestra del Centro Sportivo Tor di Quinto della Polizia di Stato, che rappresenta “per doverosa conoscenza e per le eventuali decisioni da adottare”. Il ricorrente afferma che gli è stato consegnato un programma di allenamento, dopo lungo periodo di inattività e riferisce che “non avendo competenze specifiche per quanto riguarda l'esecuzione degli esercizi previsti, vistosi solo cercava di eseguirli nel migliore dei modi in totale autonomia con fa speranza di non causarsi dei traumi senza nessuno che potesse verificarne la corretta esecuzione degli stessi, ma soprattutto senza nessuno che controllasse che tali esercizi venissero svolti in modo corretto a tutela della salute e dell’incolumità del sottoscritto. Si fa presente che tale programma di allenamento è stato redatto senza conoscere il livello di preparazione fisica del sottoscritto, senza prevedere carichi di lavoro né tempi di recupero, e vista l’assenza sia del Direttore Tecnico che del Tecnico, lo scrivente era impossibilitato nel richiedere chiarimenti sulla corretta esecuzione degli stessi”.

Dalla documentazione depositata in atti dall’Amministrazione resistente risulta che il Direttore C.N.FF.OO., destinatario della predetta relazione del ricorrente, in data 21 dicembre 2011 ha chiesto approfondimenti sulla questione prospettata, invitando il Coordinatore Sport d’Armi -OMISSIS-a riferire al riguardo. Quest’ultimo con nota in data 23 dicembre 2011 ha fornito i chiarimenti in merito alla vicenda rappresentando che in data 16 dicembre 2011 nel corso del controllo dei piani di allenamento delle varie discipline sportive presso il proprio Ufficio “ricordava che nella giornata del sabato 17 dicembre 2011 sarebbe stato il primo giorno di allenamento dell'Assistente -OMISSIS- dopo una lunga assenza dall’attività agonistica (come del resto lo stesso dipendente riferisce nella propria relazione)” ed ha interpellato l’Ass.Capo -OMISSIS-, tecnico della disciplina Tiro a segno, per formulare un programma di preparazione fisica specifico per il ricorrente, che predisposto dalla stessa è stato sottoposto alla sua attenzione e confermato nel contenuto risultando “sia di facile comprensione sia di facile esecuzione e non particolarmente impegnativo”. Il Coordinatore riferisce di aver fatto recapitare presso il poligono al ricorrente il programma di allenamento in data 17 dicembre 2011 e di aver telefonato alle ore 9.00 all’Ass. -OMISSIS-, quale responsabile del servizio in tale giornata, in quanto atleta anziano della disciplina (“da tempo un valido aiuto quale sostituto allenatore della disciplina in assenza di tecnici......laureato sia in Scienze Motorie che in Fisioterapia”), ricordandogli la presenza del ricorrente da tempo assente dai campi di allenamento e di averlo contattato telefonicamente a fine mattina “per accertarsi se l’allenamento fosse andato bene”, ottenendo conferma in tal senso dall’Ass. -OMISSIS-.

Tali circostanze sono confermate dalla relazione dell’Ass. -OMISSIS- in data 4 gennaio 2012 che riferisce di aver svolto il proprio allenamento nella stessa palestra insieme al ricorrente e che “Durante lo svolgimento della seduta di preparazione fisica a chi scrive non veniva posto nessun quesito in merito al programma di allenamento da parte dell'Ass. -OMISSIS-, né il sottoscritto notava difficoltà da parte dello stesso nell'esecuzione degli esercizi, pertanto, terminata la seduta d'allenamento prevista, entrambi lasciavamo il Circolo della Polizia di Stato alle ore 12,30 circa”, comunicando al Coordinatore il normale andamento dell’allenamento.

Anche l’Ass.Capo -OMISSIS- ha riferito con relazione in data 4 gennaio 2012 di aver elaborato un programma ad hoc di allenamento in vista della ripresa dell’attività del ricorrente formulandolo in modo “accessibile ad un Atleta che aveva alle spalle più di dieci anni di attività sportiva agonistica” e con la proposta di esercizi “tali da risultare di facile svolgimento e scelti….appositamente per un primo giorno di preparazione fisica (essendo la scrivente diplomata ISEF conosce bene come comportarsi nei casi su descritti)”.

Il Direttore del C.N.FF.OO. nella segnalazione di cui alla nota del 13 gennaio 2012, richiamata nell’atto impugnato, ha evidenziato quanto sopra allegando le relazioni di chiarimenti e note dello staff tecnico, come sopra indicate, concludendo che “L 'Assistente Capo -OMISSIS- …riferisce che durante la sessione d'allenamento l' Ass.-OMISSIS- non ha palesato né difficoltà nell'eseguire gli esercizi prescrittigli, né ha avanzato richieste di assistenza di qualsivoglia genere”.

Dai chiarimenti forniti dallo staff tecnico e documentati in atti riguardo ai contorni di detta vicenda risultano smentite le circostanze addotte dal ricorrente, risultando confermato il giudizio del Coordinatore sul grado di facilità e di comprensione del programma, facilmente eseguibile come risultante per tabulas anche dalla “scheda di lavoro in palestra”, contenente l’indicazione delle diverse attività di allenamento da praticare e i tempi di esecuzione, depositata in causa (con la previsione di “un buon recupero fra un esercizio e l’altro”), programma predisposto da tecnici professionisti.

I fatti per i quali è stata disposta la sanzione disciplinare - consistenti in «una mancanza commessa in quanto il comportamento ….tenuto non è stato consono alla qualifica rivestita» - sono riferiti alle segnalazioni effettuate dal dirigente C.N.FF.OO. con nota 13 gennaio 2012 e alla contestazione degli addebiti e agli atti del procedimento e concretano un comportamento che appare certamente non opportuno e non rispettoso degli obblighi di correttezza che, nell'adempimento dei propri doveri, i dipendenti della Polizia di Stato devono rispettare, non risultando le asserite negligenze del superiore tecnico, come dimostrato dalle relazioni dei soggetti coinvolti dello staff tecnico. Da ciò risultano infondati il primo e secondo motivo di impugnazione.

Da quanto rilevato nessun rilievo di illogicità e irragionevolezza può riscontrarsi nel procedimento conclusosi con l'impugnata sanzione disciplinare. In tale quadro, non appare giustificata e sproporzionata l'adozione della sanzione del richiamo scritto, posto che il senso del dovere, della correttezza nel comportamento e della disciplina costituiscono per gli appartenenti alla P.S. dei capisaldi essenziali nell'assolvimento dei compiti istituzionali e che, con riguardo agli stessi, manchevolezze in altri settori della P.A. non particolarmente significative assumono invece connotazioni tali da farle ritenere meritevoli delle sanzioni previste dall'ordinamento.

Nella specie, osserva il Collegio che l’atto di contestazione, richiamato nel provvedimento sanzionatorio, contiene gli elementi necessari per consentire al destinatario la comprensione dei fatti contestati nonché il pieno esercizio del diritto alla difesa, come emergente dalla partecipazione attiva del ricorrente al procedimento con la produzione delle giustificazioni e dalla articolazione di argomentazioni difensive nel ricorso.

Va rilevato altresì che non risulta evidente alcuna contraddittorietà tra la contestazione e la sanzione, come invece censurata dal ricorrente, in quanto la mancanza disciplinare della correttezza nel comportamento facendo riferimento ad asserite negligenze dei responsabili tecnici, sono risultate indimostrate e smentite dai fatti descritti e comprovati dalle relazioni dello staff tecnico in atti, con conseguente infondatezza del quarto motivo.

Il comportamento del dipendente è stato ricondotto alla fattispecie di cui all’art.3, n.3 del dPR n. 737 del 1981, in quanto ritenuto espressione di una “mancanza di correttezza nel comportamento”, in relazione alla contestazione degli addebiti come indicati, rilevando altresì anche la valutazione dei precedenti disciplinari e di servizio del ricorrente, come espressamente indicato nella premessa del provvedimento sanzionatorio, trattandosi nella specie della 3^punizione inflitta e con il richiamo scritto viene punita anche la reiterazione in lievi mancanze (art. 3, n. 1).

Il Collegio osserva che in relazione alle sanzioni disciplinari l'Amministrazione dispone di un ampio potere discrezionale nell'apprezzare in via autonoma la rilevanza disciplinare dei fatti sicché, una volta valutati gli stessi l'accertamento della proporzionalità della sanzione all'illecito disciplinare contestato e la graduazione della sanzione stessa, risolvendosi in giudizi di merito da parte dell'Amministrazione, sfuggono al sindacato del giudice amministrativo, salvo che non si riveli una loro manifesta illogicità o contraddittorietà, nella specie non rilevate (cfr. Cons. Stato, sez. I , 31 gennaio 2012, n. 4680; id, sez. IV, 29 marzo 2021, n.2629; Tar Lazio, sez. I quater, 4 marzo 2021, n. 2639; Lombardia, Milano, sez. III, 17 luglio 2019, n.1656).

Riguardo alla dedotta carenza di istruttoria e di motivazione del provvedimento impugnato, va rilevato che dalla documentazione in atti si evince che l’Amministrazione ha ricostruito i fatti e gli atti relativi alla fase istruttoria, precedentemente elencati, indicando le ragioni alla base della determinazione assunta. Il procedimento ha avuto inizio dalla nota del Dirigente dei Gruppi Sportivi Fiamme Oro che ha trasmesso la segnalazione del comportamento disciplinarmente rilevante, corredata dalle relazioni e note di chiarimenti dei soggetti appartenenti allo staff tecnico coinvolti nella vicenda. L’Amministrazione ha proseguito l’iter istruttorio avvalendosi delle note trasmesse dall’ufficio segnalante nonché della documentazione acquisita relativa alle giustificazioni rese dall’ interessato. Le motivazioni concrete sul comportamento ritenuto non consono dell’interessato che hanno determinato tale scelta risultano desumibili dagli atti endoprocedimentali posti in essere e ai quali all’interessato stesso è stata consentita la partecipazione attraverso la contestazione degli addebiti, la presentazione di memorie giustificative, sulle quali l’Amministrazione ha espresso le proprie valutazioni indicandole nell’atto di irrogazione della sanzione.

Né varrebbe sostenere, come anche da ultimo insiste parte ricorrente, la illegittimità della sanzione per la mancata valutazione circa l’opportunità di infliggere una sanzione diversa dal richiamo scritto, in quanto l’onere della motivazione può ritenersi assolto risultando la sanzione correttamente collegata all’illecito - coerentemente e logicamente graduata ove si tenga conto dell'accertata condotta per la mancanza di correttezza nel comportamento, con riferimento all’inquadramento dei fatti e la reiterazione della condotta disciplinare (3^ punizione) - nella fattispecie di cui all’art. 3, n.3 del d.P.R. 737 del 1981, e quindi alla previsione della sanzione più lieve (dopo il richiamo orale) tra quelle previste dal citato art. 1, d.P.R. n. 737 del 1981, con conseguente infondatezza del terzo motivo di impugnazione.

Infine non assume rilevanza la denunciata assenza nella palestra del Direttore Tecnico e del Tecnico nel giorno di allenamento del ricorrente, senza adeguata motivazione sulla circostanza, censurata con il quinto motivo, risultando invece confermata la presenza nella palestra dell’Ass. -OMISSIS-, responsabile del servizio nella giornata dell’allenamento in questione, assicurando quindi la presenza quale atleta anziano della specialità sportiva, il quale nel corso dell’allenamento non è stato interpellato con richieste di assistenza dal ricorrente, che non ha altresì palesato difficoltà nell’eseguire gli esercizi programmati, come indicati nella scheda di lavoro specificamente elaborata dal tecnico incaricato per l’avvio dell’attività di allenamento del ricorrente, trattandosi di un programma accessibile da un atleta, come nella specie; pertanto nessuna necessità di una motivazione specifica sulla circostanza dell’assenza del Tecnico si profila in quanto l’asserita assenza risulta smentita dalla presenza di un responsabile del servizio, come dimostrato.

3.In definitiva il ricorso in quanto infondato va respinto. L’infondatezza dell’azione di annullamento determina l’infondatezza della domanda di condanna dell’Amministrazione al risarcimento del danno, che presenta un tenore di assoluta genericità e che va anch’essa respinta in quanto non è stata accertata alcuna illegittimità dell’azione amministrativa.

La particolare natura della vicenda contenziosa giustifica la compensazione delle spese di giudizio tra le parti.

P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Quater), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge unitamente alla domanda di risarcimento dei danni.

Spese del giudizio compensate tra le parti.

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Ritenuto che sussistano i presupposti di cui all'articolo 52, commi 1 e 2, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (e degli articoli 5 e 6 del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016), a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, manda alla Segreteria di procedere all'oscuramento delle generalità.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 8 giugno 2021, svoltasi con modalità in videoconferenza, con l'intervento dei magistrati:

Salvatore Mezzacapo, Presidente

Mariangela Caminiti, Consigliere, Estensore

Lucia Gizzi, Consigliere

       
       
L'ESTENSORE      IL PRESIDENTE
Mariangela Caminiti      Salvatore Mezzacapo
       
       
       
       
       

IL SEGRETARIO



Qualcuno sa di chi si tratta?
Ciao





Titolo: Re:ATLETI DI STATO
Inserito da: VENDETTA - Agosto 26, 2021, 22:01:35 pm
Poro Cocco....buttato fuori per far spazio ad una atleta degna figlia di suo padre!