Buongiorno Paolo,
concordo con le tue osservazioni ma:
1) la personalità giuridica confermo essere un falso ideologico nello statuto delle sezioni (penalmente perseguibile), NESSUNA sezione ne è realmente dotata, nessuna sezione è iscritta nel registro apposito della Prefettura di competenza.
Per avere il riconoscimento della personalità giuridica occorrono diversi elementi patrimoniali e gestionali, oltre che un fondo di garanzia (l'equivalente del capitale sociale) che il 90% delle sezioni avrebbero difficoltà a implementare.
A me risulta che l'unica sezione ad aver fatto richiesta della personalità giuridica sia quella di Parma, processo avviato nel 2017, ma a oggi non risulta ancora essere giunta a compimento... qualcosa non torna.
2) se è pur vero che nel nostro ordinamento una società sportiva può essere di "capitale", ciò riguarda la sua costituzione e il suo statuto, la natura giuridica è una sola, e al momento la legge dice che le sezioni sono enti a base associativa, non societaria.
2.bis) la costituzione di una società per capitali comporta il rischio di impresa, cosa impensabile in realtà che hanno bilanci annuali che difficilmente superano i 150.000/200.000 euro l'anno, anche perché la gestione fiscale ed amministrativa sarebbe al pari di una qualunque attività commerciale, quindi particolarmente onerosa, soptrattutto fiscalmente.
2.ter) attualmente le sezioni in quanto enti senza fine di lucro, hanno in dotazione aree e poligoni dello stato (demanio difesa) a titolo gratuito, come potrebbe configurarsi una cosa di questo tipo con un ente di natura "commerciale"?
3) in una associazione di persone non esiste responsabilità disgiunta, ovvero essendo l'assemblea sovrana, gli amministratori (in qualunque forma), a questa rispondono, quindi non hanno alcuna libertà decisionale al di fuori del mandato assembleare. Solo per questioni straordinarie e contingenti possono decidere su spese urgenti le quali poi devono comunque poi essere approvate dall'assemblea.
Questo è il motivo per cui si approva un bilancio consuntivo e uno preventivo, proprio perché l'organo amministrativo deve solo amministrare e attuare le decisioni assembleari nell'interesse comune.
Quello del CD che "comanda" è un falso mito, o se vogliamo più concretamente un abuso di ufficio (o di potere), che può facilmente sconfinare nel peculato e/o nel danno erariale (Fidenza docet)