Leggo con piacere gli apprezzamenti espressi per la candidatura presentata dal Presidente della sezione TSN di Perugia Marco Billi quale rappresentante degli atleti. Anche io voglio dire che la accolgo piu' che favorevolmente. In primis perche' arriva da una persona che conosco personalmente e che stimo. Poi perche' conosco il suo valore e il suo impegno come presidente di sezione, sempre teso a promuovere e favorire lo sviluppo dell' attivita' sportiva e sempre impegnato dalla parte degli atleti, dei quali anche lui fa parte con non poco valore (Essendo alquanto schivo ci ha taciuto del suo recente secondo posto ai campionati italiani in PA). Questo e' dimostrato dai notevoli successi ottenuti dalla sezione di Perugia nel recente passato, che ormai la collocano nelle prime posizioni della classifica nazionale, con atleti che regolarmente arrivano sul podio in svariate manifestazioni nazionali, non ultimi i passati campionati italiani.
Quello che piu' e' importante, sopratutto, e' che non si tratta della candidatura del solito noto. Marco Billi oltre ad essere un buon presidente di sezione e' uno di noi, un atleta che viene dalla base degli atleti, e che come tale ha esperienza diretta di quali siano le problematiche e le esigenze del popolo dei tiratori. Ritengo infatti che dei tre consiglieri eletti in rappresentanza degli atleti almeno uno dovrebbe provenire dalla base degli atleti, dal popolo dei comuni mortali. Non e' possibile che in consiglio direttivo si discutano esclusivamente le problematiche degli atleti di vertice e della Nazionale. Queste sono sicuramente importanti, forniscono visibilita' a tutto il nostro movimento sportivo e ci procurano nuovi adepti. Ma poi lo sport lo fanno gli atleti di base, gli amatori che fanno la garetta sezionale, le gare regionali, i trofei. E si tratta di un popolo numeroso che spesso finisce per non avere voce in capitolo sulle decisioni che lo riguardano. Chi ci rappresenta realmente in consiglio direttivo? L' atleta della Nazionale che fa quasi esclusivamente gare internazionali e che ormai e' quasi avulso dalla realta' delle piccole sezioni? Puo' un calendario sportivo essere costruito solo in funzione degli impegni dei pochi tiratori di alto livello? E' possibile che le sedi di gara vengano decise solo per compiacere alcuni presidenti, a scapito di sezioni che meriterebbero ben altra considerazione e quel che e' peggio, senza rispetto per i tanti atleti che si trovano a dover effettuare trasferte assurde e costosissime per gareggiare in impianti al limite della praticabilita'? Tutte queste cose Marco Billi le sa. E le conosce perche' le vive nella sua realta' di atleta tiratore, con il vantaggio di poterle guardare da una posizione di osservatore privilegiato, in quanto anche Presidente di sezione. Conosce quindi sia i disagi e le necessita' degli atleti, sia i disagi e le necessita' delle sezioni che quegli atleti devono mandare a gareggiare. Ben venga quindi questa candidatura. Auguro a Marco, anzi auguro al Tiro a Segno italiano, che Marco Billi venga eletto come rappresentante degli atleti perche' sono certo che sapra' infondere nuove idee e nuova spinta al nostro sport, come ha saputo fare con la sua Sezione. E perche' da una persona come Marco Billi mi sentirei veramente rappresentato.