Salve a tutti, avevo visto gli articoli relativi al tiro nelle scuole usciti su Italia Oggi, La Padania ed Il Giornale e mi ero indignato per il modo con cui alcuni giornalisti scrivono di argomenti che disconoscono, con il solo scopo di attaccare un avversario politico. Ho postato un commento al blog di Foa precisando i reali termini della questione che sottopongo alla vostra attenzione:
Egregio Sig. Foa,
intervengo nella discussione per chiarire alcuni punti che sono sfuggiti sia a Lei che al giornalista che ha sollevato lo “Scandalo” del Tiro a segno nelle scuole.
I Campionati Studenteschi prevedono lo svolgimento di tutte le discipline sportive (che non sono tutte Olimpiche), il Tiro a Segno facendo parte degli sport Olimpici non poteva certo essere escluso dal CONI, è chiaro quindi che il Ministro Fioroni non ha fatto altro che riconfermare l’elenco delle discipline da sempre esistenti ai Campionati Studenteschi e questa è la prima inesattezza nell’informazione fornita dal Suo collega.
La seconda inesattezza è relativa alle modalità con cui vengono svolte le competizioni ai Campionati Studenteschi, che il giornalista ed anche Lei ha dimostrato di ignorare, infatti il Programma Tecnico prevede che per il Tiro a Segno, a seguito delle deliberazioni del Comitato Misto M.P.I. - C.O.N.I. del 19.02.98, Prot. n°. 525/Al, non è consentita agli alunni alcuna prova pratica con le armi.
Anche se questo può sembrare ridicolo, in realtà non lo è, poiché anche le specifiche previste per altri sport come il Pugilato, Karate ecc. viene previsto analogamente che non vi possono essere contatti fisici tra allievi.
Lo spirito dei Campionati Studenteschi non è infatti quello di fare esercitare gli allievi o fargli svolgere agonisticamente uno sport ma semplicemente quello di far conoscere agli studenti quali sono gli sport che possono essere praticati, le loro regole, le positività derivanti dal loro svolgimento e le attitudini necessarie in ognuno di essi in termini di abilità, forza e destrezza, tutto questo al fine di consentire loro di valutare quale possa essere il più idoneo da praticare.
Se il giornalista invece di “Sparare” sul Ministro avesse letto il regolamento tecnico dello svolgimento dei Campionati Studenteschi di Tiro a Segno avrebbe scoperto che le prove devono essere effettuate con simulatori elettronici di tiro e che quindi le armi non solo non vengono usate ma viene simulato il gesto sportivo senza alcuna emissione di gas o rumore.
Ovviamente il “Giornalista”, anche se non avesse voluto perdere tempo in affannose ricerche documentali, avrebbe potuto comunque assistere ad una prova dei Campionati Studenteschi per fornire una corretta informazione, sebbene temo che il suo reale obiettivo fosse l’attacco al Ministro Fioroni.
Purtroppo quando si portano attacchi politici molte volte non si tiene conto delle realtà che vengono colpite ingiustamente, mi riferisco ai tecnici, ai docenti ed a tutti coloro che nello sport del Tiro a Segno si impegnano con grande sacrificio e dedizione per motivare gli allievi e coinvolgere il maggior numero di ragazzi in una disciplina che non solo non ha alcun riferimento alla violenza ma che richiede grande impegno in termini di destrezza e concentrazione.
Nel Tiro a Segno non solo non vi è stato mai alcun fenomeno di doping ma l’ambiente che si frequenta è improntato a criteri di lealtà, cordialità ed amicizia non esistendo scontri diretti tra concorrenti ma competizioni in cui ognuno si confronta con se stesso nella ricerca della perfezione del gesto tecnico, le Medaglie non si vincono per raccomandazioni o per giudizi arbitrali più o meno corretti ma con allenamenti continui e dedizione, sono pochi gli sport che possono vantare al giorno d’oggi questi valori e questo è dovuto anche alle rigide regole che si devono osservare all’interno delle palestre di tiro incompatibili con il bullismo e la prevaricazione.
I Campionati Studenteschi sono uno dei principali mezzi utilizzati da tutte le Federazioni sportive per reperire i giovani e creare gli atleti che dovranno rappresentare l’Italia nei Campionati Internazionali ed alle Olimpiadi, per questo motivo tali attività promozionali vengono svolte spesso a titolo gratuito da tecnici o appassionati nella speranza di “Scoprire” il talento che difenderà i colori nazionali.
Denigrare il lavoro portato avanti da oltre duecento Sezioni di Tiro a Segno in Italia, dalla Federazione dai Tecnici e dagli Atleti che sono riusciti a conquistare per Pechino 2008 un numero di Carte Olimpiche mai ottenuto negli anni precedenti, sembra sia diventato lo sport nazionale, d’altronde distruggere è stato sempre più facile che costruire.
Altri sport, spesso in risalto nelle cronache per il doping, la violenza, gli imbrogli ecc. vengono trattati con i guanti bianchi da giornalisti che attribuiscono le azioni al singolo atleta, tifoso, arbitro, allenatore, società quando invece talvolta le responsabilità risiedono negli interessi economici che drogano lo sport mercificandolo.
Non pretendo con quanto esposto di riuscire a cambiare la Sua opinione in merito ai “corsi di tiro nelle scuole” ma spero di averLe dato elementi reali di valutazione per rivedere il Suo punto di vista e consiglio non solo a Lei ma anche alle altre persone che hanno espresso interventi sull’argomento di entrare almeno una volta in una delle tante sezioni di Tiro a Segno che esistono in Italia per constatare i valori che vengono trasmessi e di intervistare qualcuno dei ragazzi che dopo aver conosciuto lo sport del Tiro a Segno con i Campionati Studenteschi hanno deciso di sceglierlo come impegno agonistico.
Luigi Tripodi