Autore Topic: Tiro a segno nelle scuole  (Letto 5383 volte)

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Offline fabio

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Tiro a segno nelle scuole
« il: Novembre 30, 2007, 09:26:36 am »
Salve amici.
Volevo segnalarvi un aricolo di Franco Bechis su "Italia Oggi " di qualche giorno fa, dove si esprime una becera critica all'iniziativa, approvata dall'attuale ministro della pubblica istruzione, di avvicinare gli studenti delle superiori al nostro sport.
A seguito del commento del giornalista (Marcello Foa) che conduceva Prima Pagina la scorsa settimana, c'è stato uno scambio di mail e ora c'è un mio intervento sul Blog di Foa all'interno del sito de "Il Giornale" mi trovo tra molti interventi denigratori dell'iniziativa e del nostro sport.
Sarebbe opportuno che qualcuno di voi mi desse man forte.
A presto

Offline Daniele Puccioni

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #1 il: Novembre 30, 2007, 09:45:30 am »
Io provo a trovare la cosa su google, ma sarebbe meglio che inserissi il link.
Credo che ci possiamo provare...

Offline Daniele Puccioni

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #2 il: Novembre 30, 2007, 10:21:34 am »
Questo è il link:

http://blog.ilgiornale.it/foa/2007/11/21/lultima-di-fioroni-la-scuola-puo-insegnare-a-sparare

ed ho aggiunto naturalmente un mio commento che è questo:

Citazione
Trovo questa discussione stimolante ed interessante.
Faccio Tiro da quando avevo 17 anni, e cioè dal 1974.
Posso senz’altro affermare che questa “esperienza” mi ha cambiato la vita rendendomi una persona migliore, e sinceramente non avrei pensato che questo sport potesse arrivare a tanto. Non sto cercando di dire quanto è bello il mio sport, ma semplicemente di informare, avendo tutte le informazioni possibili ognuno potrà liberamente esprimere un giudizio con cognizione di causa.
In questo sport, come in tutti gli sport individuali, il vero avversario siamo noi stessi, con le nostre debolezze, le nostre insicurezze. Molti cominciano e pochi continuano, perchè è difficile combattere questo avversario, ed essere a contatto con le proprie debolezze. Spesso preferiamo ignorarle.
Dirigo un sito ed una rivista di tiro, nella quale sono trattati i più vari argomenti, dalla tecnica, alla preparazione agonistica, alla “filosofia di vita” (passatemi il termine), alla preparazione mentale, a quella fisica e all’alimentazione.
Da un indagine da me fatta su alcuni studenti che praticavano tiro a segno, ho verificato che il rendimento scolastico è migliorato molto dopo quasi due anni di pratica del nostro sport.
E questi sono i fatti.
Penalizzare uno sport perchè c’è qualcuno che usa le armi per una rapina o simili,mi sembra un pò riduttivo.
Con questo metro di giudizio, dovremo colpevolizzare il calcio ad esempio, e tanti altri sport, si arriverebbe allora ad eliminare i coltelli da cucina(?).
Altro dato: nelle statistiche degli incidenti negli sport, il nostro è ultimo come numero di eventi, di gran lunga distaccato dal penultimo.
Chi avesse interesse o la buona volontà di informarsi, questo è l’indirizzo del sito, per rendersi conto del vero significato del nostro sport:
www.concentrica-online.it

Per vedere i contenuti è necessario registrarsi
Sono convinto che avendo le informazioni giuste e corrette saprete esprimere un corretto giudizio.
L’informazione è alla base della conoscenza e della crescita personale.
Grazie per l’attenzione.
Daniele Puccioni

Leonardo66

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #3 il: Novembre 30, 2007, 11:19:09 am »
Non poveto esimermi dal lasciare anche un mio commento al Dott. FOA...
Ma sentite un pò questo... roba da matti...
Chiunque entri nel suo blog, per cortesia, lasci un commento...
Non possiamo permettere che questo signore ci accosti a dei formatori di "bulli"...

Offline gunny

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #4 il: Novembre 30, 2007, 12:09:13 pm »
non potevo sottrarmi anche io al dovere...
l'ignoranza gratuita mi provoca l'orticaria

ribadisco quanto già asserito in altre sedi e altri contesti, siamo noi i primi a dover uscire dalla 'tana' e far capire che il tiro a segno non è uno strumento di violenza o di prevaricazione

basta che il primo giornalista di turno, pur ignorante in materia, scriva delle fesserie di prim'ordine che il gregge lo segue ingrossando la 'piena' delle fesserie...

diamoci la sveglia e arginiamo l'ignoranza!!!

buona giornata
« Ultima modifica: Novembre 30, 2007, 12:11:25 pm da gunny »
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a brusa suta l' Susa

Online biagio

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #5 il: Novembre 30, 2007, 18:02:33 pm »
anch'io non mi son potuto sottrarre!
penso che gunny abbia ragione quando dice "siamo noi i primi a dover uscire dalla 'tana' e far capire che il tiro a segno non è uno strumento di violenza o di prevaricazione".
Però, ed è un fatto, non di rado (perlomeno qui a La Spezia) la stampa locale (in particolare La Nazione) non pubblica gli articoli che vengono proposti; in questo caso cosa si fa?

PS: Gunny sul blog il tuo intervento non compare mentr il mio è visualizzato anche se in attesa del moderatore
« Ultima modifica: Novembre 30, 2007, 18:07:03 pm da biagio »

Offline Alex

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #6 il: Novembre 30, 2007, 18:33:35 pm »
Ecco cosa scrive Italia Oggi, foglio economico del Il Giornale:
Giuseppe Fioroni finisce nel mirino. l'accusa di «proporre alle scuole il tiro a segno come educazione fisica», parte da Italia Oggi, scegliendo come foto di prima pagina una scena tratta dal film di Sergio Leone Il buono, il brutto e il cattivo.
Sul «buono» e il «brutto» il dibattito è aperto, mentre sul ruolo di «cattivo» attribuito a Fioroni non ci sono dubbi. Ma cosa ha denunciato il quotidiano economico? «Nelle ultime settimane il ministero dell’Istruzione ha proposto agli istituti superiori di ogni ordine di mettere in mano ai ragazzi che li frequentano, fra i 14 e i 18 anni, una pistola o un fucile ad aria compressa».
A stretto giro di posta arriva da viale Trastevere la precisazione (una volta tanto, piacevolmente spiritosa): «Il tiro a segno è una delle 66 discipline olimpiche che dal 1968 costituiscono gli ambiti di gara dei Giochi Sportivi Studenteschi organizzati dal Coni insieme al ministero della Pubblica Istruzione e istituiti per promuovere discipline e valori olimpici. Delle discipline olimpiche, per la cronaca, fa parte anche il tiro con l’arco, senza che questo autorizzi a sostenere che la scuola addestra a fare la guerra tra indiani e cowboys». Quindi nessun «corso di tiro a segno alternativo alla più classica ora di educazione fisica», come scritto da Italia Oggi.
L’elenco completo delle 66 discipline accompagna ogni anno, dal 1968, la circolare con la quale il ministero della Pubblica Istruzione comunica alle scuole italiane le modalità per partecipare alle diverse fasi dei Giochi (di istituto, provinciali, regionali). E, a memoria di studente, nessuno ricorda di essersi mai sfidato in appassionanti gare a colpi di pistola e fucile ad aria compressa.
«I Giochi - spiega Fioroni, nell’ingrato compito di bersaglio fisso - non hanno nulla a che vedere con l’ora di educazione fisica perché la preparazione alle competizioni viene effettuata in orario diverso da quello delle lezioni».
Partecipare ai Giochi è una libera scelta degli studenti e delle loro famiglie; i ragazzi, per aderire al gruppo sportivo scolastico relativo alla disciplina scelta, devono presentare autorizzazione scritta dei genitori oltre che ovviamente la certificazione medica.

Offline Guido380

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #7 il: Novembre 30, 2007, 21:52:47 pm »
Sono d'accordo con tutti voi, ma al ministro hanno spiegato che si può mettere in mano hai ragazzi anche dei simulatori di tiro che sono uguali in tutto a delle pistole e carabine vere? Forse iniziando con le prime lezioni con i simulatori per poi passare alle armi vere ad aria compressa, si può calmare tutto quel branco di giornalisti che non sanno nemmeno cosa esce dalla loro penna per fare gli articoli.

Offline Ricky

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #8 il: Dicembre 01, 2007, 00:06:16 am »
Salve a tutti, voglio sottoporre alla vostra attenzione un mio commento che ho inviato al Blog di FOA. Chissà come andra a finire:
"Un caro saluto a tutti gli utenti di questo Blog e a Marcello Foa che, implicitamente, ha permesso un’altra eco (più ampia di quella normalmente a disposizione, forse …) allo sport del Tiro a Segno.
La notizia, cosi come loggata, ha permesso a ognuno di poter esprimere le proprie opinioni e i punti di vista, ciascuna da rispettare.
Chi le scrive è consigliere nazionale della Unione Italiana Tiro a Segno, eletto in seno all’Organo Federale in rappresentanza degli atleti, unitamente ad altre 2 atlete di cui una è stata medaglia d’argento alle ultime Olimpiadi di Atene. Rappresento quindi anche i piccoli atleti che dedicano parte del loro tempo libero alla pratica di questo sport e i cui campionati italiani Giovanissimi si svolti a Brescia il 10 e 11 novembre scorsi.
Uno dei manifesti dell’Unione ne ricorda ed esalta le figure. Promuovere la diffusione e praticare sport minori non è facile, nel nostro caso poi ci si scontra con mentalità che vedono nella figura di impugnare un’arma un potenziale gesto di offesa. E tutti sappiamo che lo sport non è questo. Lo sport promuove e disciplina altre peculiarità.
Quindi, personalmente, grazie per diffondere sportivamente un pensiero sul Tiro a Segno, quanto proposto da Signor Ministro altro non è che una circolare annuale del ministero tesa a favorire l’attività di tutti gli sport olimpici per promuoverne l’attività e richiamare quindi atleti più giovani per potenziali futuri sviluppi oltre a favorire il ricambio generazionale di quelli in attività.
Infatti lo stesso ministero ha poi spiegato, con apposita nota, che l’iniziativa di inserire il tiro a segno nelle attività sportive scolastiche riguarda le attività da svolgere nell’ambito della preparazione ai Giochi di Istituto che aprono la strada a quelli Regionali, Provinciali: iniziative del Coni e del Ministero della Pubblica Istruzione e non quindi nel curriculum scolastico di obbligatoria attuazione.
Quest’anno, forse solo perché si è data maggiore attenzione, la normale esecuzione di un programma di attuazione dei Giochi sportivi studenteschi ha portato la notizia in primo piano.
L’elenco completo delle 66 discipline previste accompagna ogni anno, dal 1968, la circolare con la quale il ministero della Pubblica Istruzione comunica alle scuole italiane le modalità per partecipare alle diverse fasi dei Giochi (di istituto, provinciali, regionali). E, a memoria di studente, nessuno ricorda di essersi mai sfidato in appassionanti gare a colpi di pistola e fucile ad aria compressa.
Tornando al blog e alla discussione aperta:
-   si rifuggano quindi gli auspici di guerra di Franceso G.;
-    gli organi di Governo hanno avuto sempre buon senso nell’applicazione degli ordinari meccanismi di diffusione per pubblicizzare la diffusione sportiva, non dimentichiamo che a tutti fa piacere vedere il tricolore sventolare nelle manifestazioni sportive internazionali, ciò e possibile anche grazie a questi meccanismi.
Negli ultimi Campionati Europei svoltisi a Granada (Spagna) e Campionati Mondiali svoltisi a Zagabria del 2006 il tricolore è più volte sventolato sui pennoni. E alle prossime Olimpiadi parteciperemo con 7 atleti nelle 10 discipline olimpiche di questo sport (6 maschili e 4 femminili).
Ringrazio Fabio Marioli, Daniele Puccioni e Leonardo Mele per aver spezzato più di una lancia per evocare le peculiarità di questo sport,
e grazie a Marcello per avere eliminato la foto che non esaltava la peculiarità sportiva.
Grazie, in ultimo, per avere permesso di diffondere un minimo di notizie sportive ad una massa di utenti magari poco attenta a questi comunicati.
Viva lo sport e viva l’Italia.
Riccardo"

Offline elleti

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Re: Tiro a segno nelle scuole
« Risposta #9 il: Dicembre 01, 2007, 02:08:42 am »
Salve a tutti, avevo visto gli articoli relativi al tiro nelle scuole usciti su Italia Oggi, La Padania ed Il Giornale e mi ero indignato per il modo con cui alcuni giornalisti scrivono di argomenti che  disconoscono, con il solo scopo di attaccare un avversario politico. Ho postato un commento al blog di Foa precisando i reali termini della questione che sottopongo alla vostra attenzione:

Egregio Sig. Foa,
intervengo nella discussione per chiarire alcuni punti che sono sfuggiti sia a Lei che al giornalista che ha sollevato lo “Scandalo” del Tiro a segno nelle scuole.
I Campionati Studenteschi prevedono lo svolgimento di tutte le discipline sportive (che non sono tutte Olimpiche), il Tiro a Segno facendo parte degli sport Olimpici non poteva certo essere escluso dal CONI, è chiaro quindi che il Ministro Fioroni non ha fatto altro che riconfermare l’elenco delle discipline da sempre esistenti ai Campionati Studenteschi e questa è la prima inesattezza nell’informazione fornita dal Suo collega.
La seconda inesattezza è relativa alle modalità con cui vengono svolte le competizioni ai Campionati Studenteschi, che il giornalista ed anche Lei ha dimostrato di ignorare, infatti il Programma Tecnico prevede che per il Tiro a Segno, a seguito delle deliberazioni del Comitato Misto M.P.I. - C.O.N.I. del 19.02.98, Prot. n°. 525/Al, non è consentita agli alunni alcuna prova pratica con le armi.
Anche se questo può sembrare ridicolo, in realtà non lo è, poiché anche le specifiche previste per altri sport come il Pugilato, Karate ecc. viene previsto analogamente che non vi possono essere contatti fisici tra allievi.
Lo spirito dei Campionati Studenteschi non è infatti quello di fare esercitare gli allievi o fargli svolgere agonisticamente uno sport ma semplicemente quello di far conoscere agli studenti quali sono gli sport che possono essere praticati, le loro regole, le positività derivanti dal loro svolgimento e le attitudini necessarie in ognuno di essi in termini di abilità, forza e destrezza, tutto questo al fine di consentire loro di valutare quale possa essere il più idoneo da praticare.
Se il giornalista invece di “Sparare” sul Ministro avesse letto il regolamento tecnico dello svolgimento dei Campionati Studenteschi di Tiro a Segno avrebbe scoperto che le prove devono essere effettuate con simulatori elettronici di tiro e che quindi le armi non solo non vengono usate ma viene simulato il gesto sportivo senza alcuna emissione di gas o rumore.
Ovviamente il “Giornalista”, anche se non avesse voluto perdere tempo in affannose ricerche documentali, avrebbe potuto comunque assistere ad una prova dei Campionati Studenteschi per fornire una corretta informazione, sebbene temo che il suo reale obiettivo fosse l’attacco al Ministro Fioroni.
Purtroppo quando si portano attacchi politici molte volte non si tiene conto delle realtà che vengono colpite ingiustamente, mi riferisco ai tecnici, ai docenti ed a tutti coloro che nello sport del Tiro a Segno si impegnano con grande sacrificio e dedizione per motivare gli allievi e coinvolgere il maggior numero di ragazzi in una disciplina che non solo non ha alcun riferimento alla violenza ma che richiede grande impegno in termini di destrezza e concentrazione.
Nel Tiro a Segno non solo non vi è stato mai alcun fenomeno di doping ma l’ambiente che si frequenta è improntato a criteri di lealtà, cordialità ed amicizia non esistendo scontri diretti tra concorrenti ma competizioni in cui ognuno si confronta con se stesso nella ricerca della perfezione del gesto tecnico, le Medaglie non si vincono per raccomandazioni o per giudizi arbitrali più o meno corretti ma con allenamenti continui e dedizione, sono pochi gli sport che possono vantare al giorno d’oggi questi valori e questo è dovuto anche alle rigide regole che si devono osservare all’interno delle palestre di tiro incompatibili con il bullismo e la prevaricazione.
I Campionati Studenteschi sono uno dei principali mezzi utilizzati da tutte le Federazioni sportive per reperire i giovani e creare gli atleti che dovranno rappresentare l’Italia nei Campionati Internazionali ed alle Olimpiadi, per questo motivo tali attività promozionali vengono svolte spesso a titolo gratuito da tecnici o appassionati nella speranza di “Scoprire” il talento che difenderà i colori nazionali.
Denigrare il lavoro portato avanti da oltre duecento Sezioni di Tiro a Segno in Italia, dalla Federazione dai Tecnici e dagli Atleti che sono riusciti a conquistare per Pechino 2008 un numero di Carte Olimpiche mai ottenuto negli anni precedenti, sembra sia diventato lo sport nazionale, d’altronde distruggere è stato sempre più facile che costruire.
Altri sport, spesso in risalto nelle cronache per il doping, la violenza, gli imbrogli ecc. vengono trattati con i guanti bianchi da giornalisti che attribuiscono le azioni al singolo atleta, tifoso, arbitro, allenatore, società quando invece talvolta le responsabilità risiedono negli interessi economici che drogano lo sport mercificandolo.
Non pretendo con quanto esposto di riuscire a cambiare la Sua opinione in merito ai “corsi di tiro nelle scuole” ma spero di averLe dato elementi reali di valutazione per rivedere il Suo punto di vista e consiglio non solo a Lei ma anche alle altre persone che hanno espresso interventi sull’argomento di entrare almeno una volta in una delle tante sezioni di Tiro a Segno che esistono in Italia per constatare i valori che vengono trasmessi e di intervistare qualcuno dei ragazzi che dopo aver conosciuto lo sport del Tiro a Segno con i Campionati Studenteschi hanno deciso di sceglierlo come impegno agonistico.
Luigi Tripodi