caro mimmo,
queste cose erano già state ampiamente discusse ed evidenziate, 6 mesi fà in un paio di topic...
ma all'epoca l'intervento di alcuni utenti (forse componenti del consiglio) e di loro probabili sostenitori ne fuorviavano continuamente l'interpretazione... cosa a mio avviso del tutto illegittima, come tu appunto sostieni...
questa faccenda dei bilanci a mio avviso è roba che non stà ne in cielo ne in terra, ha perfettamente ragione il sig. Marisei, quest'organo amministrativo è decaduto esattamente il primo anno che non ha presentato e fatto approvare i bilanci all'assemblea (sovrana... ciò significa, reptetita iuvant, che se l'organo non si comporta correttamete l'assemblea, i presidenti, hanno il potere di mandarli a casa).
Quindi anche quando fino ad ora al massimo, consapevoli o meno di questa ignobile irregolarità, avrebbero dovuto limitarsi all'ordinaria amministrazione... cosa che non è affatto avvenuta...
purtroppo però, debbo altresì sottolineare che non capisco come mai i presidenti non hanno agito per tempo di fronte a tale atteggiamento da regime, capisco che forse agli inizi ci si aspettasse una correzione di rotta, ma dopo due anni consecutivi senza un assemblea generale qualche sospetto avrebbe dovuto pervadere almeno i più informati dal punto di vista legale/amministrativo...
invece si è lasciato, in barba a statuti federali e sezionali, che costoro, il consiglio in carica già decatuto nel 2005, facessero il bello e il cattivo tempo...
si abbia il coraggio di bocciare senza alcun timore questo bilancio, qualunque cosa contenga, e qualuque siano le conseguenze
come tempo fa venne proposto in questo forum, oltre che dal ill.mo giudice Mori, nel caso si costituisca una nuova federazione sportiva a cui i TSN inreressati si possano affiliare, mentre per gli aspetti istituzionali una nuova associazione dei presidenti dei TSN che li rappresenti di fronte i Ministeri competenti... così come per i sindacati la plurariltà di rappresentanza non avrebbe che l'effetto di giovare alla democrazia...
a Mestre, cari sig. Presidenti, mandateli a casa!