Fonti attendibili riferiscono un 10% di presidenti del Nord e tantissimi del Sud.
Sempre in controtendenza e che sicuramente ignoravano i contenuti dello statuto!
Parere della commissione parlamentare
«La Commissione,
esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica recante «Regolamento di riordino dell'Unione italiana tiro a segno»;
considerato l'articolo 2, comma 634, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, come modificato dall'articolo 26 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
valutato che lo schema di decreto in esame prevede una riduzione dei componenti degli organi statutari e una razionalizzazione strutturale dell'ente;
ritenuto che tali misure appaiono conformi all'obiettivo di riduzione della spesa di funzionamento delle amministrazioni pubbliche e di miglioramento dell'efficienza e della qualità dei servizi, indicato dal citato articolo 2, comma 634, della legge n. 244 del 2007;
preso atto del parere favorevole espresso dalla sezione consultiva del Consiglio di Stato nell'adunanza del 7 maggio 2009;
viste la relazione tecnica, la relazione sull'analisi tecnico-normativa (ATN) e l'analisi di impatto della regolamentazione (AIR), a corredo dello schema di decreto;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole:
a condizione che venga soppresso il riferimento ai "comuni con oltre centomila abitanti", previsto dall'articolo 3, comma 3, per poter costituire una o più delegazioni per ciascuna sezione di tiro a segno nazionale,
e con le seguenti osservazioni:
poiché lo schema di regolamento comporta una forte riduzione dell'autonomia delle sezioni di tiro a segno nazionale (TSN), appare opportuno che la sua approvazione definitiva sia preceduta da un'ampia consultazione con le medesime, ove già non effettuata e che sia verificata la compatibilità del nuovo assetto con il rispetto del principio di sussidiarietà, costituzionalmente garantito;appare anomalo che il presidente nazionale sia nominato dal Ministro della difesa, come prevede invece l'articolo 2, comma 3;
ai fini di chiarezza normativa, all'articolo 3, comma 1, primo periodo, il riferimento alle "disposizioni legislative e regolamentari" andrebbe sostituito con la menzione specifica delle disposizioni stesse;
all'articolo 3, comma 2, secondo periodo, andrebbe verificata l'efficacia dell'affidamento di compiti di coordinamento, vigilanza e controllo sulle sezioni TSN a ben tre enti: Unione italiana tiro a segno (UITS), Ministero della difesa e Ministero dell'interno;
andrebbe valutata una formulazione dell'articolo 3, comma 4, che chiarisca la possibilità per le sezioni TSN di provvedere, anche direttamente, all'ammodernamento degli impianti di tiro da loro utilizzati;
andrebbe esaminata l'eventualità di fare riferimento, all'articolo 4, comma 1, anziché alle "norme generali regolatrici", ai "principi" contenuti nelle suddette norme;
la quota prevista dall'articolo 5, comma 1, lettera a), andrebbe stabilita come limite massimo e non come quota fissa e immutabile; per contro, la determinazione della percentuale, fissata dall'articolo 4, comma 2, lettera f), potrebbe essere lasciata alla valutazione degli organi competenti;
andrebbe valutata l'opportunità di raccordare le due previsioni contenute nell'articolo 5, rispettivamente al comma 1, lettera d) e al comma 2, eventualmente unificandole in una riformulazione della lettera d) del seguente tenore: "d) eventuali contributi pubblici, con esclusione dei finanziamenti a carico del bilancio dello Stato";
il Governo dovrebbe, infine, fornire alla Commissione, successivamente all'approvazione definitiva dello schema di regolamento, indicazioni dettagliate sul recepimento dei rilievi sopra formulati ovvero sulle motivazioni di un eventuale mancato accoglimento degli stessi».
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Gli schiavi hanno sempre lottato per diventare uomini liberi.
I Presidenti da uomini liberi sono diventati diciamo, per essere buoni, MENO AUTONOMI.