Signor Buscaglia, mi scusi ma non ce la faccio più a leggerla e basta!
Tra le sue numerose dissertazioni ho letto più volte “Scuola di Palermo” e, se non le spiace, sarei curioso di sapere cosa sottintende con ciò lei significare (per dirla alla Montalbano) nel contesto della Sezione TSN di Palermo. La invito però, cortesemente, ad usare un lessico più terra terra evitando parole del tipo "apologetico" da lei usata giorni fa e che nel leggerla, non conoscendone il significato a causa della mia ignoranza, mi ha costretto a consultare un vocabolario per scoprire che, per far capire meglio e subito ciò che lei intendeva dire, sarebbe bastato più semplicemente che lei avesse utilizzato al suo posto la più usuale parola “esaltazione”. Non crede?
Inoltre, leggendo il post da lei stesso pubblicato giorni fa con i risultati elettorali delle recentissime elezioni svoltesi presso il TSN di Palermo, ho rilevato che lei dai circa 150 votanti ha ricevuto, compreso il suo, solo 15 voti e mi chiedo, e le chiedo, come mai nonostante il suo impegno quasi giornaliero nel proporsi “salvatore della patria” e nel mettere pubblicamente in evidenza errori, malefatte, costanti omissioni, occorse a suo dire durante l’attuale commissariamento della sezione, ha avuto un tale insignificante e mortificante esito?
Infine, mi sembra opportuno rammentarle e rendere noto a chi leggerà questo mio post, che il commissariamento della sezione, che lei stesso più volte si è dato l’esclusivo merito di avere determinato, in realtà la UITS lo ha disposto unicamente a seguito della improvvisa e non autorizzata sospensione di tutte le attività della sezione, presa senza alcun preavviso dalla passata dirigenza e provocando la grave contestuale interruzione di un pubblico servizio.
La saluto pregandola di non ripetersi o tentare di dare ulteriori lezioni sul concetto dell’anonimato, ritenendolo, per le esaustive risposte che già le sono state date, un argomento chiuso. Grazie.
P.S. - Signor Buscaglia, a proposito poi del suo ostentare il titolo accademico di ingegnere, mi permetta di invitarla a leggere quanto segue, estratto da un articolo trovato in rete su laurea e umiltà:
“...i valori del sapere emergono proprio non dall’ostentazione di un titolo accademico ma piuttosto dall’umiltà di riconoscere i propri limiti e dall’agire in forma sinergica. Solo così si può essere maggiormente utili alla collettività. Del resto, sappiamo tutti che nessun luminare nella storia (accademico o no) ha mai realizzato qualcosa in forma autonoma, ed è noto che l’unica saggezza che possiamo sperare di acquisire è quella dell’umiltà.”
Buon giorno Sig. Akkura (che in siciliano significa "fai attenzione").
Per favore legga la delibera DC 35/19, la trova sul sito UITS, li, ad una attenta lettura, troverà le risposte alle sue domande.
Inoltre, per linguaggio, sappia che sono contrario ad un lessico appiattito su pochi lemmi, e con struttura popolare, disponendone la lingua italiana di oltre 150.000.
Per altro un parlar forbito ritengo debba sempre essere apprezzato, è infatti nell'individuazione del vocabolo che più si attaglia alla necessità dell'espressione e del concetto, che si permette una migliore comunicazione. Si evitano cosi ridondanze e si concede una migliore e più diretta comprensione.
Quanto alla Sua nota circa le mie preferenze all'ultima elezione, denota che ella non ha colto il significato dei post, la rinvio quindi ad un momento successivo quando attesi eventi mostreranno le ragioni. Per altro non chiami "mortificante" il risultato di una consultazione elettorale ancora da confermare, e poi mi vorrebbe spiegare cosa c'è di mortificante? Mortificanti nelle consultazioni elettori sono i brogli che precedono e seguono non certo i candidati che da soli si presentano agli elettori.
Circa l'anonimato (del quale lei gode...) sono stato chiaro, ma evidentemente non a sufficienza per alcuni come Lei.
Le considerazioni fatte in merito sono sempre state solo personali (*).
Circa il titolo, esso viene usato per dare una dovuta collocazione sociale a chi scrive, non certo per umiliare chi non l'ha.
Se lei dovesse essersi sentito umiliato voglia accertare le mie scuse.
Saluti
(*) Per una migliore comprensione: Che afferiscono esclusivamente al pensiero della persona.
Signor Buscaglia ma che mi combina, sfugge alle mie domande o tenta invano e ingenuamente di “acchianari mura lisci” (salire sugli specchi) credendosi forse, in perfetta coerenza con la sua immodestia, un nuovo Spiderman?
Esordisce con l’invitarmi a leggere una precisa delibera della UITS, che reperita da me con enorme difficoltà per la mia scarsa attitudine all’uso del computer, mi crea poi confusione visto che il titolo che appare è: Delibera Commissario Straordinario n.35/19 - TSN L'Aquila - Contributo Campionato nazionale Universitario. Naturalmente non mi sono addentrato per saperne di più capendo che si trattava di argomento d’altro tipo.
Le avevo chiesto il significato del suo ricorrente “Scuola di Palermo” e non mi da alcuna risposta. L’avevo cortesemente invitata ad usare parole di più facile comprensione e lei mi risponde che usare un vocabolo “che più si
attaglia alla necessità” secondo lei “permette una migliore comunicazione” …. “e una più diretta comprensione”. Mah, mi verrebbe spontaneo prendere in prestito la battuta storica del gruppo comico napoletano i Trettrè
… a me me pare na …. , perché a leggere attentamente la motivazione da lei scritta, è fin troppo evidente che alla fine si contraddice da solo.
A proposito poi del fatto che lei giudichi improprio l’uso da me fatto della parola “mortificante” al riguardo del suo fin troppo evidente insuccesso alle recenti elezioni sezionali, mi pare invece che ben si
attaglia a ciò e, contemporaneamente, risulti riconducibile a lei il detto “chi si contenta gode”, ma senza il bisogno di tirare in ballo presunti brogli elettorali che guarda un po’, come lei asserisce, non riguardano chi si presenta da solo agli elettori. Accetti quindi la sconfitta con umiltà e serenità senza mettere in dubbio l’onestà dei votanti e di chi ha gestito materialmente, prima durante e dopo, le elezioni in questione, cercando invece di capire meglio i veri motivi della sua pesante sconfitta.
D’altra parte, signor Buscaglia, lei alle sconfitte elettorali è già avvezzo visto che, da quello che pubblicamente emerge digitando in rete il suo nome e cognome, alle ultime elezioni comunali di Palermo del 2017 sui circa 293.000 votanti, al partito nella cui lista lei si era candidato come consigliere furono assegnati poco più di 4.000 voti, ed il suo modestissimo apporto risultò essere di soli 35 (trentacinque) voti!!!
Ogni commento a tal proposito mi pare del tutto superfluo visto che anche in questa citata precedente tornata elettorale bastano solo i numeri per capire che in qualsiasi tipo di competizione elettorale il motto, forse a lei caro, di Pierre de Coubertin “L’importante non è vincere ma partecipare” non si può applicare, perché per raggiungere risultati meno mortificanti può bastare più semplicemente essere credibili.
Mi pare invece opportuno spendere ancora due parole circa il titolo accademico da lei tanto esibito e che dichiara le serve per darsi e dare una “dovuta collocazione sociale” e quindi, presuntuosamente, lo applica anche in questo forum frequentato da amici che con modestia e passione hanno a cuore il tiro a segno, precisando poi di non volere umiliare chi il titolo non l’ha e scusandosi anticipatamente con me se mi sentissi eventualmente umiliato da questa mia eventuale carenza di titolo.
Allora (signor?) Buscaglia, umiliato da una persona come lei? Ma vuole scherzare? Sarebbe alla stessa stregua del sentirsi umiliati da un pappagallo che ripete le parole senza che abbiano una logica o un vero senso discorsivo, darei, da cogl…… che le assicuro non sono, troppa importanza ad una povera bestia che chiuso nella sua gabbia a volte può solo produrre pietosa ilarità anche se non parla.
Infine, sulla sua risposta riferita all’anonimato mi pare inutile, a differenza di lei, ritornarci sopra, anzi, per completezza, al mio cognome Akkura le fornisco anche il mio nome di battesimo Katythaliu.
Saluti.