@Franz
non credo che le sezioni abbiano la "necessità" di dover essere seguite ad ogni gara come bambini di 1a elementare. Ormai è dal 2006 che tra ex-ordinanza, br22 e altre specialità gradualmente ufficializzate dalla federazione, tante sezioni hanno "imparato" a gestire eventi sportivi diversi dal tiro ISSF.
E poi alla fine è la scoperta l'acqua calda.
Tutte le cose elencate e non, erogate come servizi da CNDA sono encomiabili ma siamo sicuri che siano "necessarie" se si fà un accordo con la federazione?
Un delegato, ben formato sarebbe più che sufficente, averne due e "contrapporli" mi sembra un atto voluto nel creare precedenti e scuse.
Che spendete poco per il sito web e la pubblicazione delle classifiche si vede.
Puoi anche cercare di sviare come credi dalla questione "Parma", quel che è successo non me lo sono sognato, non essendo di animo vendicativo e pure io faccio affidamento ai "posteri", il tempo come sempre saprà essere galantuomo.
CNDA è una struttura, privata, che organizza e coordina le compagnie d'avancarica, qualcuna esistente da molto prima della stessa CNDA.
Le compagnie d'avancarica sono composte da tiratori innazi tutto soci di una o più sezioni, poi tesserati agonisti UITS solo per loro libero arbitrio hanno scelto di aderire anche queste entità terze, federandosi e iscrivendosi quindi pagando tessere aggiuntive di fatto non necessarie per praticare l'avancarica a qualunque livello.
O meglio, fino al campionato CNDA 2008-2009 era necessario essere iscritti a una compagnia per poter disputare le gare.
Forse sarebbe il caso di fare qualche passo indietro e valutare meglio l'ordine di importanza dovuta alle varie appartenenze, perchè temo che senza sezioni TSN funzionanti e agibili, i primi ad averne danno sarebbero proprio i tiratori sportivi.
Perchè debbo pure io essere costretto a concorrere al mantenimento di strutture terze come CNDA? UITS mi basta e avanza sotto questo punto di vista. Mi sà che qui gli "affamati" e gli "orticultori" non sono solo alcuni presidenti di sezione, come qualcuno sostiene.
Questo "modus operandi", a mio avviso sbagliato, è presente anche per altre discipline come la Production 22LR a 50mt, dove dei 21 euro di iscrizione ben 5 vanno a una associazione privata, AIBR22. Molte sezioni che ospitano tali gare criticano in ugual misura tale consuetudine, scarsamente condivisa.
Se i campionati nazionali sono "Italiani" e ufficialmente riconosciuti dalla federazione, quest'ultima è TENUTA alla premiazione finale e a supportare TUTTE LE SPESE dei tiratori chiamati nelle rappresentative nazionali di incontri internazionali "importanti" come campionati europei e mondiali, dove di fatto viene dato lustro allo sport agonistico italiano. Questo criterio dovrebbe valere per tutte le discipline, dato che è il CONI che di fatto finanzia questi progetti.
Capisco e comprendo che la federazione debba dare la priorità alle specialità olimpiche e ISSF, ma non credo che le risorse necessarie per una manisfestazione annuale di caratura internazionale per ogni singola disciplina non ISSF, che poi alla fine al momento sono tre: avancarica, BR centerfire e BR22 rimfire, possano essere negate visto quando si spende per tutto il resto anche a fronte del ritorno di interesse che di fatto queste discipline hanno sul territorio a favore delle sezioni.
Dove sono i rappresentati dei tiratori??? Ce ne sono ben 3 in consiglio.
Potrebbe essere un circolo virtuso, invece ci si misura su chi sputa più lontano.
Se CNDA rappresenta, come credo, il movimento dell'avancarica italiana, a questo dovrebbe puntare. Non tanto al voler ambire a fare la "federazione di se stessa" generando doppioni inutili, bensì pretendendo che la federazione UITS faccia la sua parte fino in fondo nell'interesse dei tiratori e della disciplina, dato che UITS grazie ai contributi CONI ha risorse più che adeguate per fare le cose nel modo dovuto.
Con una federazione che funziona, e un accordo ben fatto, a CNDA, che attualmente rappresenta la quasi totalità dei tiratori partecipanti al campionato Italiano circa 280, non resterebbe che coltivare le relazioni internazionali con il benestare UITS e promuovere l'avancarica sul territorio con corsi e trofei organizzati insieme alle sezioni tramite le compagnie.
Quel giorno, se mai verrà, mi iscriverò pure io a SPTA ritenendo speso bene l'obolo in favore della promozione sportiva del tiro a segno, pur non praticando la disciplina, così come faccio già, per libera scelta, con altre realtà parallele e/o affini al mondo UITS/TSN.
Magari ci fosse "una CNDA" così fatta per ogni disciplina non ISSF!
Di fatto, sarebbe quasi un modello organizzativo come quello auspicato da Mimmo, un organo centrale unico che garantirebbe il coordinamento nazionale e "divisioni" che raggruppano discipline affini che garantirebbero le competenze tecnico-sportive specifiche.
@Mimmo
ci vorrebbe una "bomba atomica" che faccia il punto zero per poter pensare di arrivare alla federazione unica
mi metto in lista tra i volontari che vorrebbero premere il pulsante rosso!
Concordo, il progetto sarebbe notevole e risolutivo di molte questioni, ma forse non basterebbe una legge in parlamento per portarlo a compimento nei prossimi vent'anni, vedo l'orizzonte molto, ma molto lontano.
Nel frattempo le sezioni devono tirare a campare, tra vari problemi non ultimo l'agibilità che nel centro-nord comincia a "pesare"; le associazioni private hanno i loro legittimi obiettivi, la federazione cerca di mettere il capello a tutto e a tutti, in attesa di vedersi approvato uno statuto ormai da 9 mesi dormiente nei ministeri, dilettandosi con maldestri tentativi di ingerenza per scalzare la rappresentatività in varie discipline sportive non ISSF a chi come CNDA e altre associazioni private che negli anni hanno acquisito tramite attività e relazioni internazionali.
Resta l'anomalia sul perchè si debba concedere un trattamento di favore, privilegi, a un gruppo di tiratori, mentre tutti gli altri pagano quello che c'è da pagare.
Sarà anche una "misera" questione di +0- 5 euro ma resta sostanziale in merito all'impegno richiesto per gestire una gara di 200 prestazioni o più, se l'aumento delle tariffe comporterà una contrazione (a mio avviso lieve) nel numero delle prestazioni, sarà comunque una condizione di miglior rendimento con costi di manutezione e ricondizionamento degli ambienti dalla polvere nera incombusta decisamente notevole e più "pericolosa" rispetto qualunque altra specialità.
Probabilmente nel momento in cui gli stessi tiratori d'avancarica o i loro rappresentati nelle compagnie e di conseguenza CNDA non accettano aprioristicamente di discutere la questione, di fatto significa che molto egoisticamente pensano solo al proprio tornaconto... se le sezioni chiedono qualcosa di più non è certo per "guadagnarci".
Il tutto però in sintesi non rispecchia altro che il diffuso atteggiamento dei soci in poligono, i più vengono sparano e se ne vanno, danno per scontato che il poligono esista e funzioni, ma non hanno la benchè minima idea del lavoro necessario per garatire il loro divertimento... poi ovviamente c'è sempre quello che dice che nel tal'altro posto la linea costa meno, però poi non considera che per spendere meno deve metterci tre volte tanto di benzina e tempo di viaggio, e che quel poligono con cui fà il paragone ha un unico e striminzito impianto a 25 metri
La retorica sui "padroni di casa" è stata volutamente calcata e inevitabilmente di parte, penso che pochi, proprio pochi siano stati realmente impressionati o condizionati da quel discorso, ma si sà la politica sappiamo tutti avere un suo linguaggio, anche qualche presidente ha voluto dar sfoggio di capacità retoriche con discorsi teorici sui "massimi sistemi" e sul come e cosa bisognerebbe fare. Personalmente ero a Brescia per rivendicare un riposizionamento dell'accordo a favore delle sezioni, e come del resto fatto nei precedenti incontri ho espresso il mio pensiero senza remore o troppi complimenti per nessuno.
@gianvi
non tutti i presidenti sono uguali e non tutti hanno la stessa "fame"