stamattina mi sono svegliato ,forse,un pò polemico.
perchè,mi chiedo, non si può disgiungere l'attività sportiva da quella istituzionale?
cosa ce ne frega di poter utilizzare delle strutture dove spesso siamo mal visti,se non tacciati di essere degli approfittatori perchè portiamo dispendio di risorse,risorse così duramente realizzate da chi nelle sezioni lavora
ora mi chiedo se tutte le polemiche che puntualmente leggo nel forum non siano dettate da situazioni di contrasto tra dirigenti(presidenti)con l'uits e che gli stessi pur lamentandosi non riescono a distaccarsi dai facili guadagni dell'istituzionale.
quale è il motivo per cui non si può fare come nei campionati di calcio et simili dove basta realizzare l'associacione,dare determinate garanzie,versare dei soldini e quindi accedere ai campionati con la propia squadra?
pensate a quanti campi di tiro già esistenti(alcuni molto attivi anche nel sociale,uno che conosco organizza gare in continuazione,che siano di tiro a volo o freccette,tiro con aria compressa e manifestezioni dedicate ai diversamente abili,t.d.s. o altro)si muovono molto più della sez.tsn dove sono tesserato,eppure a questa sez.non mancano certo i soldi.vero è che gli impiegati dopo aver svolto il loro lavoro poco gliene frega del resto.
con questo mi pare di capire che anche il consiglio ha altre motivazioni diverse dallo sport.
tornando a fagiolo,se le sezioni assumessero a pieno titolo,lo stato ente pubblico,dove le entrate e le uscite siano gestite come gli altri uffici statali e i dipendenti passati di fatto a dipendenti pubblici con onori
ed oneri di tale categoria,forse a quel punto sia le sez. che l'uits appagate dalla certezza del ruolo potrebbero lasciare liberi gli sportivi di realizzare finalmente lo sport del tiro a segno.
sarà allora che si potrà vedere chi nelle sez.ci stava solo per interesse e chi lo fà per passione.
realizzare degli stand ad aria compressa non è affatto impresa titanica e allenarsi in campi di tiro per le discipline a fuoco è meno costoso e dà più soddisfazione che farlo in certe sezioni.
sono sempre più convinto che venuta meno l'uits a curare lo sport del tiro(visto che si vogliono occupare di tuttaltro) abbiamo bisogno di fare delle scelte,forse non facili,sicuramente costose a livello emotivo,ma credo oramai irrinunciabili se si vogliono gettare le basi per la realizzazione di uno sport che sia vero sport e non un giochino per pochi appassionati.