Ciao Mimmo e ciao a tutti,
come non risponderti dopo tanto richiesto e ricercato intervento? Battute a parte, esprimo soltanto la mia opinione, che può essere condivisa o meno, senza bistrattare nessuno, come i 55milioni di tecnici della nazionale di calcio verso gli 11 in campo.
Perché i risultati o non risultati conseguiti non giustificano la valenza dei tiratori convocati, che ipotizzo sia stata demandata agli accompagnatori ufficiali, in concordamento con i vertici della Nazionale. Il tiro è anche una giornata storta nella quale, a quell’ora, mal di pancia o meno, devi tirare: maledici il momento e fai il tuo meglio. Non c’è tiratore che non cerchi il 10. Non è facile colpirlo, e questa è la difficoltà che ognuno degli appassionati incontra sui campi di tiro. E poi ci possono essere difficoltà tecniche, armache non funziona bene perchè il trasporto l'ha compromessa, ... e via così. Le cose devono solo poi essere rese note se si vuole, con dettagliato rapporto tecnico, ma questa è altra competenza.
Io credo che le medaglie conquistate siano medaglie importanti, di valore internazionale, ma la cosa più bella è sapere che questi risultati possono essere quelli del futuro, e che la coppia tosco/trentina (con slang americano) possa essere di esempio per molti. Credo che non ci sarà bisogno di inviarli da ripetenti alle medesime future prossime competizioni, il retro cresce, bisogna invece cercare di avere valenza di risultato, che è difficile da conquistare se non a prezzo di sacrifici enormi nel nostro amato sport. E quindi avere caparbietà e determinazione, doti sempre più rare nel personale umano sempre meno impegnato e applicato nei comparti ove ci vuole fatica, a meno degli appassionati ed entusiasti dello sport del tiro. Che vanno seguiti e fatti crescere. Con la passione e caparbietà anche di chi ha vertice locale, come fanno tanti presidenti e allenatori nelle Sezioni del TSN sparse sul territorio. Altrimenti davvero non c’è futuro.
Oltre ai primi posti individuali non dobbiamo far passare da meno il primo posto di Team nella C10 uomini, a 6 punti dal record del mondo, e il bel 1169 di Nicco nella 3P, dove nelle serie in piedi ha sparato in modo esemplare (ha fatto 6 punti più che a terra - è chiaro che poteva fare di più a terra, anche , perdendo solo 6 punti sui 400 disponibili, e perdondone poi altri 13 in ginocchio).
E per tutti non dobbiamo dimenticare l’esperienza di aver partecipato ad una competizione di SPORT internazionale, di tipo olimpico, con la vita di villaggio, un’organizzazione di eventi sportivi di livello primario, un’esperienza di vita che fa crescere personalmente, non so se anche la voglia e la determinazione di raggiungere risultati sportivi che sono alla propria portata.
Come medaglie assolute l’ITALIA lascia Shenzhen al 6° posto assoluto, con notevole contributo fornito dalle discipline di tiro olimpico (e anche tiro a volo: 2 primi posti individuali e 1 di squadra per le medaglie d’oro), sperando che questi risultati aiutino finanziamenti e tutto quello che viene dietro nella gestione economico finanziaria del mondo sportivo italiano, devoluta al CONI.
Io mi sento di dire solo un grazie a tutti, perché non ha senso voler fare dietrologie. Lo sport è impegno, e se non si raggiungono risultati è anche merito della bravura degli altri. E la giornata nera può sempre venire. Un caro saluto a tutti