Credo, invece, che ci siano altri utenti del Sistema a pensarla come te |V|,
non la maggioranza, ma senz’altro un certo numero di persone afferenti il Sistema, Unio in testa.
Ecco perchè sono qui a parlare di tanti argomenti, non solo degli sportivi.
L’UITS ha diversi compiti mandatori (ossia di mandato, come esplicitato nello Statuto), tra i principali:
1. la gestione, in rappresentanza delle Sezioni, delle problematiche inerenti l’addestramento all’uso delle armi, con la cura dei rapporti verso i ministeri referenti;
2. l’uso sportivo delle stesse, con tutte le tematiche discendenti per le discipline olimpiche;
3. l’uso sportivo per le specialità non ISSF.
ed indubbiamente non è che sia tutto facile nelle relative gestioni, ed univocamente determinabile.
Lo Statuto pone però tutto nelle responsabilità di azione di una sola persona, il Presidente della UITS, il titolato ente citato nello Statuto per la gestione di queste cose, cose fatte da uomini, che per assunto possono essere fallaci.
Ed allora è chiaro che bisogna accettare le critiche, riscoprire la bellezza di poter fare le cose senza continuare a sbagliare, innovarsi, forma che può rappresentare il modo di cambiare i modi di gestione del Sistema, al fine di migliorarsi nella gestione, superando gli ostacoli di una società in continua evoluzione, e tante volte sotto gli occhi di tanti riflettori.
Non avete idea di quante cose ho proposto come innovamento al tempo della stanza dei bottoni, e sapevo che non potevo che rimanere altro che inascoltato, ma intanto si poneva all’attenzione il nuovo modo di un pensare giovane e innovatore, ma che faceva scontro:
- con una filosofia di scelta con un meccanismo a collo di bottiglia, le decisioni del Presidente, che non può affrontare analiticamente tutte le tematiche,
- e con le attribuzioni di un Ente visto come entità quasi intoccabile (si è sempre fatto così, così si continuerà a fare, per non rischiare di sbagliare, questo già citato in altri post).
Nell’analisi delle priorità si stilava un calendario con le relative gravosità, e gli esiti sono quelli che ancora oggi vediamo. Per la parte sportiva ISSF ci si è affidati ad un nuovo sistema, innovando nelle scelte degli uomini, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non bisognava aspettare Malagò per vedersi rappresentati in un nuovo approccio alle tematiche dello Sport italiano, che già oggi gode di un successo europeo nell’ambito del tiro frutto di precedente gestione.
Bisogna saper apprezzare la pazienza e i frutti dell’attesa, quando si sa di essersi comportati bene e di aver scelto una via (ritenuta giusta) da percorrere, i frutti non maturano all’istante, occorre avere fiducia nella sapienza delle scelte intraprese. E può anche succedere di non raggiungere i frutti attesi, allora davvero bisogna essere pronti a cambiare metodo, o la scelta degli uomini chiave, ma questa è insita nel Sistema nell’approccio di scelta alle cariche elettive. Nulla è imposto, nulla è già scritto.
Ma occorre stare attenti, la vita è spesso costellata di nuvole, di diversa e svariata origine. Nuvole che possono proiettare ombre sul cammino percorso o da percorrere.
Qualcuno può vivere le preoccupazioni, gli affanni, le paure e i timori per alcune scelte effettuate da gente di Sistema che non ha condiviso in elezione, ma vivono ombre se non si è illuminati dai razionali delle scelte effettuate. Questo è un aspetto che andrebbe senz’altro migliorato, tante volte mi sono ritrovato a dirlo, occorre migliorare la comunicazione. Di tante cose che si fanno sono invece in pochi a saperlo, e se si vuole si può iniziare a elencare le spese nell’albo pubblico senza aspettare di anno in anno. La Pubblica Amministrazione, ad esempio, da anni pubblicizza, con appositi avvisi, certi esiti tematici di spesa .
Per il resto sportivo godiamoci questi risultati, frutto di pregressa programmazione, di fiducia in uomini chiave, rappresentando purtroppo che lo Sport è anche amarezza, o meglio, nulla può essere assolutamente raggiunto, questo analizzando i risultati di Nicco e Petra, due assoluti outsider che hanno dovuto cedere la titolarità di pronostico.
Un caro saluto a tutti