I dubbi posti sono più che legittimi. Ma non parlerei di intelligenza, ognuno ha la propria e quella meno apprezzata, ma vincente, è l'intelligenza che da a ciascun essere vivente la capacità di adattarsi alle situazioni di difficoltà. Grazie a questa intelligenza che la specie umana, evolvendosi, ancora sopravvive sulla terra. Ma altrettanto hanno saputo fare le formiche e i virus. Qui non si tratta, quindi, di intelligenza ma di responsabilità. Tutti abbiamo una voglia matta di riprendere gli allenamenti e con essi avere quella scarica di adrenalina delle gare ufficiali. Ma che senso ha un campionato? Certo non senso sportivo perchè tutto è falsato. A maggior ragione del bench rest che mi risulta basi molto i risultati sull'attrezzatura e sulle munizioni. E in questa fase forse non tutti sono stati messi nelle stesse condizioni. Forse è un bene fare delle gare interne per l'avvio, in sicurezza, e tra persone che già si frequentano delle attività, ma pensare o sperare di mischiare (in finale) siciliani, calabresi, sardi che poco hanno avuto a che fare con la pandemia con tiratori di regioni che ancora non hanno del tutto arginato il covid-19 è un auspicio, piuttosto che una reale ipotesi. L'assenza di solo uno di questi tiratori (che prudenzialmente resterebbe a casa) darebbe meno senso al campionato e al valore delle medaglie. Per non parlare del fatto che l'età media dei tiratori di bench rest corrisponde a quella dei soggetti più vulnerabili. Lo sport è anche responsabilità, responsabilità e sacrificio. E rinunciare ad un titolo, che peraltro verrebbe subito messo in dubbio, ma avere la coscienza di aver contribuito a non complicare una situazione già complicata, è certo più saggio. Poco si parla di crisi economica ma gli effetti della pandemia sono stati devastanti. Dobbiamo ripartire da zero. Vedere l'incoscienza dei giovani della movida fa un po' rabbia. Noi adulti dovremmo dimostrare maggiore senso civico ed essere da esempio. Lo ripeto, responsabilità e sacrificio. Auspico prevalga questa linea.