Per usare l'avancarica nei poligoni del Tiro a Segno Nazionale, vista la complessità e la particolarità della disciplina, c'è l'indicazione data dall'UITS e recepita dai presidenti delle sezioni per far seguire un breve corso tenuto da personale del TSN abilitato.
C'è però un altro capitolo controverso su questo argomento, nell'accordo del settembre 2009 tra CNDA e UITS era previsto che anche CNDA potesse abilitare al tiro ad avancarica attraverso le proprie compagnie, ora quest'accordo è stato stracciato lo scorso anno da UITS, unilateralmente, mentre per CNDA è tutt'ora valido, motivo per cui è il presidente della sezione TSN che decide come muoversi e se un tiratore sino all'anno scorso era abilitato all'avancarica, tale rimane.
E' corretto quanto scritto da Franz, e affidare tale compito a chi ha esperienza adeguata sarebbe la cosa più logica da farsi. Non in tutte le sezioni esistono le compagnie di avancarica affiliate a CNDA, qundi è altrettanto logico che se in quelle sezioni ci sono tiratori esperti che possono svolgere la funzione di "abilitazione al maneggio" di armi ad avancarica, ben venga, altrimenti bisogna chiedere aiuto a risorse esterne, le quali più sono qualificate meglio é.
Alla fine la responsabilità è sempre del direttore di tiro, egli infatti può o meno autorizzare chiunque ad effettuare esercitazioni di tiro con qualunque arma idonea con l'agibilità della struttura. Quindi se per l'avancarica la sezione stabilisce che si debba superare un corso o un periodo di tirocinio, ciò non può che essere visto positivamente in quanto concorre a garantire la sicurezza e l'incolumità di tutti, dal tiratore fino al DT.
Le eventuali imposizioni di UITS in tal senso, se non basate da logica ferrea e inoppugnabile, lasciano il tempo che trovano, chi rischia di rimetterci sono i DT, i tiratori e in ultima analisi i dirigenti della sezione, quindi è logico quanto auspicabile che siano questi soggetti a decidere come normare la questione a livello di regolamento interno.