REGIONE VENETO - TSN MIRANO

[VENDETTA]

A proposito di corbellerie pensavo di averne sentito tantissime nel 2014.

http://www.gazzettino.it/PAY/VENEZIA_PAY/tiro_a_segno_vietato_ai_disabili_manca_l_ok_da_roma_per_adeguarlo/notizie/879400.shtml

Tiro a segno "vietato" ai disabili: manca l'ok da Roma per adeguarlo
«Sono 3 anni che non faccio più niente». Armando Masiero 63 anni di Chirignago vive in carrozzella ed il suo stato d'animo lo porta a lottare contro quella che lui stesso definisce un'ingiustizia o forse una complessa pratica burocratica che nessuno vuole risolvere una volta per tutte. «Dal 1989 andavo a sparare con la carabina al tiro a segno di Mirano dove mi sono sempre divertito. Uno svago che mi ha sempre alzato il morale». Masiero si è sempre contraddistinto sul piano sportivo nel tiro dai 50 metri con la carabina tanto da vantare numerosi successi agonistici. Da tre anni però le cose sono cambiate in quanto la postazione da dove ha sempre sparato nel poligono con la carabina è stata eliminata o meglio non è più idoneo per la sua condizione di disabile. Eppure il sito della sezione di Mirano del tiro a segno nazionale lo stand delle carabine non indica esclusioni come quella per la disabilità di Armando Masiero. Nella guida nazionale dei poligoni di tiro edita nel 1992 la sezione di Mirano figura come abilitata per i disabili.
Per il presidente della sezione di Mirano Giuseppe Gasparin invece la verità è un'altra. «La sezione che rappresento ha fatto la domanda a Roma quasi 2 anni fa - afferma - e a tutt'oggi non abbiamo avuto alcuna risposta se non quella che ci sono delle trattative tra l'Unione Italiana del Tiro a Segno e l'associazione disabili sportivi per arrivare ad una soluzione dell'adeguamento delle postazioni in questione anche per i disabili». Gasparin assicura tutto il suo interessamento per il caso di Armando Masiero arrivando addirittura a pagare il tesseramento alla sezione di Treviso dove le postazioni sono adeguate anche per i disabili con la carabina. «Per adesso non abbiamo alcuna direttiva per adeguarci - spiega il presidente - alle necessità dei disabili mentre se la postazione fosse fatta nuova ecco che le normative verrebbero applicate».
© riproduzione riservata

[Franz]

Allibisco nel leggere queste "corbellerie", da anni seguo il tiro a segno disabili come tecnico sezionale e consigliere sezionale e in tale veste ho girato l'Europa accompagnando tiratori paralimpici di livello internazionale, a parte le troppe barriere architettoniche nei poligoni che ormai sono un'esclusiva tutta italiana, i tiratori disabili si sono saputi adattare a tutte le situazioni, anche le più scomode, forti delle difficoltà che quotidianamente debbono affrontare, chiedono solo la possibilità di "esserci”.  Armando Masiero, che se ricordo bene ha partecipato alle Paralimpiadi di Sydney ed è stato anche medaglia d’argento ad un campionato europeo e che sicuramente in carriera ne ha viste di tutti i colori, potrebbe avere in tasca la soluzione del problema, basterebbe ascoltare e usare un minimo di buonsenso ed elasticità, non mi sembra occorrano particolari normative o speciali autorizzazioni per un disabile che voglia cimentarsi nei 50 metri a terra.

[pratesi]

Forse manca la voglia di farlo sparare nella sua sezione !
A qualsiasi regolamento si può portare modifiche, senza "scomodare" roma (minuscolo voluto)
Pratesi