http://www.larena.it/stories/Home/519720_quarantaduenne_si_iscriveal_poligono_e_poi_si_spara/Quarantaduenne si iscrive
al poligono e poi si spara
DRAMMA. La tragedia al tiro a segno del quartiere Catena. Inutili i soccorsi: quando è arrivata Verona Emergenza per l'uomo non c'era ormai più niente da fare. In macchina tre lettere L'istruttore: «Mi era parso tranquillo, era impossibile sospettare il suo gesto»
Carabinieri e sanitari accorsi immediatamente sul luogo della tragedia FOTO FADDA
Si era presentato al poligono di tiro del quartiere Catena verso le 15,30. Alle 16 aveva ottenuto di fare il corso di abilitazione, insieme ad altre due persone. Un'ora e mezzo di lezione durante la quale, come racconta il suo istruttore (ex carabiniere, istruttore da 18 anni) si era mostrato molto tranquillo ed esperto di armi. Ottenuta l'abilitazione, ha deciso - così hanno pensato gli istruttori - di cominciare subito ad allenarsi: ha noleggiato prima una 357, poi una Beretta 9X21. Un centinaio di colpi, poi si è puntato l'arma alla gola e ha fatto partire il colpo fatale contro se stesso. Così ieri alle 18,30 si è ucciso un quarantaduenne veronese: la conferma che non sia stato un errore nel maneggiare l'arma è arrivata, oltre che dai medici e dai rilievi dei carabinieri, dalle lettere trovate nella sua auto. Un altro gesto estremo in pochi giorrni. «Stavo compilando un documento, lo avevo visto, sparava bene», spiega sconvolto Luciano Magrini, direttore di linea in quel momento. «Doveva avere pianificato tutto», osserva Giorgio Bistaffa, neodirettore del tiro a segno. Alle linee di tiro in quel momento c'era solo un'altra persona, Luca Comper, iscritto da un paio di mesi: «Avevo le cuffie per cui non sentivo i rumori, ma ho avvertito qualcosa che rotolava per terra, era la protezione, e nel frattempo ho sentito un tonfo: l'uomo caduto a terra». Sul posto è arrivata Verona Emergenza, ma ogni soccorso è stato inutile: gli operatori non hanno potuto che constatare il decesso. Poi i rilievi dei carabinieri. «Tutti i documenti erano in regola, il certificato del medico di base è del 30 maggio», prosegue l'istruttore. «Mi è capitato molte volte di rifiutare l'abilitazione ad alcune persone perchè vedevo che non erano abbastanza sicure o tranquille: quello che è accaduto questa volta non era davvero immaginabile». A.G.
