Autore Topic: EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???  (Letto 3351 volte)

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Offline gunny

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EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« il: Dicembre 28, 2011, 13:49:58 pm »
vi racconto una storiella kafkiana e vera, accaduta a un amico e tiratore agonista regolarmente isciritto e assiduo frequentatore presso la mia stessa sezione, persona proba, integra moralmente e buon padre di famiglia.

In data 8 dicembre u.s., poco dopo le nove di sera il nostro protagonista viene allertato da una vicina di casa casualmente affacciata al balcone del proprio appartamento al piano rialzato nel condominio in cui entrambi abitano sito nella prima periferia cittadina, che un auto in manovra negli spazi adibiti a parcheggio su un lato della carreggiata della strada su cui affaccia l'abitazione, stava letteralmente "giocando all'autoscontro" con l'auto del protagonista e quella della moglie, l'una parcheggiata a pochi metri dall'altra, tra le quali appunto il "pirata" aveva precendentemente parcheggiato e stava appunto cercando di uscire.

Il protagonista, ormai pronto per andare a letto dato che tutte le mattine si sveglia alle 5 per andare al lavoro, dopo aver aperto l'uscio di casa alla vicina, si lancia senza esitazione in strada in pigima e pantofole per constatare cosa stava accadendo non riuscento per altro a fermare e identificare il "pirata", quindi constanta la modesta l'entità dei danni subiti decide di spostare una delle proprie auto all'interno del cortile di casa dopo che la moglie anche'essa accorsa in strada per portagli le chiavi di detta auto; nel montare in auto egli sfila da pigiama il telecomando della tivù che si era portato con sè dopo l'allarme della vicina, e lo appoggia sul cruscotto dell'auto durante la manovra per riprenderlo e riportarlo con se in casa percorrendo per alcuni metri il marciapiede che lo riporta all'ingresso del condominio.

Il tutto è ovviamente avvenuto in una manciata di minuti e ad assistere alla scena oltre alla moglie e alla vicina del nostro protagonista, dall'altro lato della strada ci sono altre due persone con le quali non c'è alcun tipo di dialogo o interazione.

Ora viene il bello...

Passati una ventina di minuti dal rientro in casa, il protagonista uscendo sul balcone per fumarsi una sigaretta prima di coricarsi, si ritrova una gazzella dei carabinieri proprio di fronte casa e i due militi a colloquio con le due persone testimoni del fatto precedente gia gitate; lì per lì ha pensato che le due persone oppure la vicina avessero chiamato i Carabinieri per denunciare il "parcheggiatore pirata", invece una volta affacciato al proprio balcone una delle due persone puntano il dito verso il protagonista, alchè i carabinieri lo invitano a scendere in strada per un confronto diretto.

Nel confronto esce la tesi di una delle due persone (l'autore della chiamata al 112) secondo cui il protagonista nel frangente sopra esposto, sarebbe uscito di casa armato di pistola incudendogli paura e sgomento.

Uno dei due carabnieri ha quindi chiesto la versione dei fatti al protagonista, ovviamente differente e avente per oggetto un telecomando tivù al posto di una postola; successivamente il carabiniere ha chiesto di poter vedere la pistola rogolarmente detenuta; il protagonista accoglie quindi nella propria abitazione uno dei due militi e gli mostra appunto che la stessa stava chiusa in valiggetta con caricatore sfilato e vuoto, ben imboscata all'interno di un armadio.

Tornati in strada il carabiniere inizia a verbalizzare sull'accaduto e sui primi rilievi, chiedendo esplicitamente alla persona "allarmata" se il protagonista l'avesse minacciato o avessero avuto una discussione, domanda a cui viene risposto negativamente; il nostro protagonista ribandendo in tutta tranquillità di non aver avuto alcun tipo di interazione con le due persone, sottolineando nuovamente di essere uscito con il telecomando della tivù prima infilato nei pantaloni del pigiama e poi in mano al rientro in casa e che sia la vicina che la moglie avrebbero potuto confermalo.

La persona però insisteva sul fatto di aver visto una pistola e di essersi spaventato e che si sarebbe rivolto al proprio avvocato.

Nel confronto durato diversi minuti durante il quale il protagonista è stato calmo e disponibile, ne esce che la persona abita nel condominio sul lato opposto della strada e risulta informata del fatto che il protagonista detenesse armi; ribadito che comuque tra i due non vi è stato alcun contatto fino all'intervento dei carabinieri, il protagonista ritendo chiarita la sua posizione si congeda lasciando in strada carabinieri e "allarmati".

Successivamente in data 19 e 21 diceombre, il nostro protagonista ha subito atti vandalici a danno della propria auto con sfregi prima sul cofano e poi su una fiancata, atti debitamente denunciati agli stessi carabinieri verso ignoti per potersi vedere risarcito dall'assicurazione.

Ieri, 27 dicembre alle 13.30, i carabinieri chiamano il protagonista che si trova sul luogo di lavoro, e lo avvisano che debbono procedere immediatamente al ritiro cautelativo di armi e munizione detenute nonchè del porto d'armi, il protagonista esce dal lavoro con il permesso del datore di lavoro e un volta a casa trova un maresciallo e un carabiniere ad aspettarlo e procedono al ritiro concendendo al protagonista di separare le meccaniche di fucili e carabine da claciature e cannocchiali, rassicurandolo del fatto che si tratta solo di una misuta preventiva in base all'articolo 39 del TULPS, in attesa che la questura a seguito del verbale interveto del 8 dicembre u.s. si esprimesse in merito alla conferma del ritiro o meno.

Essendosi loro già preventivamente accertati della integerrima condotta del protagonista, si sentono di escludere complicazioni di sorta ma invitano il protagonista a depositare una memoria sui fatti della sera dell'8 dicembre, possibilmente assistito da un avvocato, anche se non risulta alcuna denuncia a suo carico nè alcun reato oggettivamente riscontrato, solo l'ipotesi di colui che quella notte ha allertato i carabinieri.
Addirittura  il maesciallo avrebbe affermato che i due militi di pattuglia avrebbero dovuto procedere subito al ritiro delle armi e per questo verranno richiamati disciplinarmente.

fine della storia

convenite con me che bisogna stare molto attendi a non uscire di casa con un telecomando!!!

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cosa fareste voi al posto del protagonista?
secondo voi come andrà a finire?

basta un'illazione per vedere sottoposto a misure restrittive della libertà un cittadino onesto e probo?

basta un'illazione per consentire alla pubblica sicurezza per procedere a un "ritiro cautelativo" postumo senza un decreto prefettizio o della richiesta del giudice di turno, ma soprattuto in assenza di una denuncia o notizia di reato?

i tutori dell'ordine che pensano di aver agito per questioni urgenti di pubblica sicurezza e per prevenire un potenziale uso non lecito delle armi detenute legalmente da una persona oggettivamente onesta e affidabile a cui oltretutto non viene imputato alcun reato, rispondono poi del loro operato?

come mai come spesso accade in questi casi al protagonista, vista l'evidente buona fede, non è stato bonariamente consigliato di cedere temporaneamente le proprie armi ad amici o a un armiere?

una persona "esperta", tiratore agonista e abituale frequentatore del poligono sà perfettamente quali limiti la legge imponga riguardo il porto d'armi e di certo per un'auto sbocciata non corre il rischio di beccarsi una denuncia per porto abusivo con tutte le conseguenze del caso sapendo di precludersi soprattutto l'attività sportiva a cui dedica con passione il proprio tempo libero

ho omesso volutamente diversi particolari, più o meno importanti, sul protagonista e sulle persone oggetto della storia per non condizionare il giudizio degli eventi nudi e crudi, ma vi assicuro che definirmi basito per questa faccenda è decisamente riduttivo
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a brusa suta l' Susa

Offline coccinellabella

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #1 il: Dicembre 28, 2011, 14:32:00 pm »
Carissimo Gunny,
sono dispiaciuta per il tuo amico ma non mi stupisco per niente, il mondo è pieno di gente pronta a rigirare la frittata e comunque quanta solerzia nel ritirare le armi ad una persona tranquilla quando poi a chi è veramente pericoloso non viene fatto assolutamente niente!
Spero che risolva presto e senza ripercussioni certi racconti lasciano la bocca amara.....
un saluto

Offline Franz

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #2 il: Dicembre 28, 2011, 18:13:18 pm »
Purtroppo questa è la legge, non c'è stato nessun sopruso e nessuna violazione del diritto di un cittadino che, avendone i titoli, detiene un'arma. Chi non ha compiuto il dovere sino in fondo è stata la pattuglia che avrebbe dovuto seguestrare le armi, a scopo cautelativo, perchè la legge di fronte a reati (o presunti tali) con coinvolgimento di armi lo impone. Tutti gli appassionati di armi, agonisti o collezionisti, sanno bene che basta un diverbio tra automobilisti, anche solo verbale, a far scattare il sequestro, compreso l'etilometro, e questa è una realtà accaduta poche settimane or sono, per non parlare della responsabilità oggettiva se un famigliare scantona o se da di matto. Purtroppo "sparare sul pianista" (inteso come detentore di armi) è sempre facile e redditizio, un bel verbalino, un sequestro cautelativo, un articolo sulle cronache locali come se avessero stanato Al Capone poi tutto si spegne, generalmente sul tavolo del GIP con un "non luogo a procedere", intanto rogne, incazzature, spese di avvocato, mettiamoci anche lo sputtanamento per poi finire prosciolti e se tutto va bene finisce così, però, perchè c'è sempre un però, alla prima occasione, rinnovi, acquisti, licenze, richeste di porti d'arma ecc, queste cosuccie tornano a galla e allora? ricorsi, altre spese, bah, forse è meglio darsi alla pesca!
Voglio esprimere la mia solidarietà all'amico tiratore di Parma con l'augurio che tutto si risolva nel migliore dei modi e che l'anno nuovo porti in dote un po più di sale in zucca ai tanti che ne sono deficitari (compresi i vicini del "criminale).

Offline elnegher

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #3 il: Gennaio 04, 2012, 22:11:04 pm »
Tra moglie e marito non ci mettere il dito !
lo stesso vale per cose riportate ...... pigiama ..... telecomando TV la moglie che lo rincorre con le chiavi ? SE il poveretto che aveva parcheggiato precedentemente cosa doveva fare ? ..... CHI gli ha messo le macchine strette strette ...... spero me lo possiate permettere .....non ci credo !!!! .
 SE aveva il posto macchina perchè non ha parcheggiato subito dove doveva .... o forse cercava rogna ? beh! la ha trovata

Offline gunny

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #4 il: Gennaio 05, 2012, 12:27:06 pm »
Tra moglie e marito non ci mettere il dito !
lo stesso vale per cose riportate ...... pigiama ..... telecomando TV la moglie che lo rincorre con le chiavi ? SE il poveretto che aveva parcheggiato precedentemente cosa doveva fare ? ..... CHI gli ha messo le macchine strette strette ...... spero me lo possiate permettere .....non ci credo !!!! .
 SE aveva il posto macchina perchè non ha parcheggiato subito dove doveva .... o forse cercava rogna ? beh! la ha trovata

credi quello che vuoi, ma sei fuori strada Elnegher, se tu hai già deciso che di rogna cercata si tratta, probabilmente è perchè sai qualcosa di più del sottoscritto
altrimenti almeno il beneficio del dubbio potresti per solidarità concederlo, visto che ci troviamo al momento in assenza di reato/denuncia

come già scritto, mi sono limitato ai fatti e ho omesso molti particolari per non scrivere un romanzo e per evitare di trarre facili e fuorvianti conclusioni, ma forse è il caso di aggiungere qualcosa

i condomini a schiera in questione sono la classica edilizia popolare di fine anni '50 inizio '60, 5/6 piani,  pochi e piccoli garage per auto al massimo di dimensioni pari a una utilitaria attuale, cortili interni per manovrare in debita proporzione senza possibilità di ampliamento perchè a ridosso di un tratto ferroviario. Il lato sulla strada è a non più di 3 metri dalla carreggiata (strada a senso unico). Parcheggiare in strada sul lato sinistro (consentito) non è una scelta.

una delle due auto, l'utilitaria e più vecchia e piccola, è stata solo successivamente ricoverata all'interno del cortiletto (non cortile con posti auto) perchè rilevato al momento dei fatti che si era liberato lo spazio sufficiente, l'altra comuqne è rimasta in strada.

Ma il probema non è questo, anche perchè secondo un successivo dettaglio dei fatti emerso con l'arrivo della pattuglia dei carabinieri (da me non corretamente compreso inizialmente), l'auto del "pirata" non era tra le due auto del "protagonista", bensì secondo il seguente ordine: auto A del protagonista, auto B del pirata, auto C utilitaria di sconosciuti non abitanti nella via, auto D utilitaria della moglie del protagonista.

In pratica l'auto del pirata per farsi spazio (oppure per presunta scarsa esperienza in manovre di parcheggio o incapacità di guida), è arrivata a far sì che l'auto C incocciasse con l'auto D, oltre ad aver urtato l'auto A in retromarcia (questo a detta della vicina che ha assistito in diretta all'evento e immediatamente allertato il protagonista.

Sempre a seguito dell'intervento della pattuglia di carabinieri, è stato possible anche per il nostro protagonista arrivare a a sapere che il "pirata" in realtà era la moglie di colui che ha chiamato il 112...
Sempre i militi hanno comuque rilvato che il protagonista quando è sceso in strada si è limitato a rilevare che l'auto C era a ridosso dell'auto D, e che la sua auto (A), non presentava comunque apparenti segni di danno.
Non sapendo quale fosse l'auto B nè tanto meno che fosse guidata dalla moglie di chi ha chiamato i carabinieri, ha ignorato del tutto la presenza del tizio sul marciapiede, che a questo punto si può pensare che non fosse li per caso...
Ai militi sia il protagonista che l'autore della chiamata hanno dichiarato non esserci stato alcun dialogo, quindi che non vi è stato alcun alterco ne tanto meno minaccia e/o minaccia a mano armata.

Non esistendo ultretutto precedenti di liti e/o diverbi di alcun tipo tra tutti i protagonisti, non si capisce a quale "rischio" di abuso delle armi legittimamente detenute si potesse incorrere.

E comunque, pur continuando a tralasciare molti altri particolari, il problema è che pur non risultano notizie di reato o denuncie a carico del protagonista, rimane di dubbia legittimità il sequesto preventivo non ancora confermato dal Prefetto, come prescrive appunto l'art. 39 del TULPS.

Il mio personalissimo punto di vista è che forse qualcuno all'inizio della vicenda si è voluto parare il culo, poi forse qualcun'altro ha scaricato il barile lasciando ad altri l'onere di valutare il "rischio" per la sicurezza più o meno concreto e/o contingente.

Come spesso accade, quando qualcuno è sospettato di reati di un certo peso o sotto indagine, il sequestro delle armi e/o l'arresto preventivo viene fatto tendenzialmente in momenti in cui si può trovare il soggetto più indifeso e impreparato, ovvero nel cuore della notte.
Mentre in questo caso i carabinieri hanno agito con rispetto e cortesia, 10 giorni più tardi rispetto al fatto contestato (probabilmente il rischio d'abuso non era poi così contingente), avvisando la persona sul luogo di lavoro e attendendola sotto casa alle 13.30 del pomeriggio rassicurandola del fatto che si trattava solo di un atto dovuto e che molto probabilmente in pochi giorni si sarebbe risolto tutto con la restituzione di quanto preventivamente "ritirato" proprio perchè non vi erano denunce a suo carico.
« Ultima modifica: Gennaio 05, 2012, 12:56:10 pm da gunny »
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a brusa suta l' Susa

Offline Franz

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #5 il: Gennaio 05, 2012, 15:18:48 pm »
quoto Gunny, l'unico dato certo della vicenda è l'"intempestivo e inspiegabile" sequestro preventivo delle armi, un atto dovuto ma che purtroppo, quando servirebbe veramente  viene eseguito a  "giochi fatti", quando la frittata è stata fatta.
Il caso raccontato da Gunny potrebbe essere solo il capitolo di una diatriba tra vicini, anche solo una ripicca dovuta al parcheggio in uno spazio che qualcuno riteneva, a torto o a ragione, di sua pertinenza.  Ad un conoscente (presidente di TSN) residente in un centro storico cittadino,  venne contestato lo sparo ai cani molesti del vicino, dietro segnalazione del vicino stesso, mentro i botti altro non erano che alcuni petardi lanciati  da ragazzi in transito. La faccenda è andata a buon fine perchè ha dimostrato che nell'occasione si trovava fuori città e in casa sua non c'era nessuno, e anche il fatto di essere "persona conosciuta"  (il presidente di TSN è registrato presso la Questura e la Prefettura) gli ha consentito di chiarire il fatto prima del sequestro preventivo, altrimenti... addio armi e relativo porto d'armi.

Offline chelestin

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #6 il: Gennaio 09, 2012, 11:04:32 am »
Usa/ "C'è un uomo in casa mia, posso sparargli?". Le dicono di sì e uccide l'uomo
Venerdì, 6 gennaio 2012 - 20:30:00
Lei si chiama Sarah McKinley, diciottenne dell’Oklahoma. E per lei gli ultimi giorni dell'anno non sono stati affatto dei migliori: prima, suo marito è morto di cancro ai polmoni. Una settimana dopo, ha dovuto uccidere un uomo: un 24enne che voleva entrare, armato, in casa sua, insieme ad un complice. Ha chiamato la polizia e al telefono ha detto: "Posso sparargli?". Gli agenti hanno risposto di sì, e lei lo ha fatto: "Non avrei voluto, ma si trattava di difendere il mio bambino: e non c’è niente di più pericoloso di una donna con un bambino", racconta Sarah, che non sarà incriminata perché avrebbe agito "chiaramente per legittima difesa".

SOLA A CASA – "Le leggi dell’Oklahoma parlano chiaro, si può sparare ad un uomo non autorizzato che sia entrato in casa", spiegano le forze di polizia, che hanno invece incriminato Dustin Louis Stewart, complice di Justin Shane Martin, l’uomo che Sarah ha ucciso. Due anni fa, ad un rodeo, Martin aveva conosciuto Sarah; una settimana prima di capodanno, il marito di Sarah è morto, e Martin si è presentato al funerale dicendosi "un vicino di casa" che era venuto a salutare: ma Sarah non l’aveva lasciato entrare. Allora, la notte di capodanno, Martin ha portato il suo complice Stewart e ha forzato la porta di casa di Sarah: la donna ha "dato il biberon al figlio", ha messo il divano davanti alla porta ha preso il fucile e ha chiamato il 911.
 
LA TELEFONATA – "Sono qui da sola con il mio bambino, posso parlare subito con un operatore?", ha detto Sarah al pronto intervento, con cui è stata al telefono per 20 minuti. "Ho due armi in mano, posso sparargli se entrano in casa?", ha chiesto la donna all’operatore: "Non posso dirvi quello che dovete fare, vi dico solo che dovete proteggere il bambino", ha risposto l’operatore. Quando Martin è entrato nella porta, la donna ha fatto fuoco, uccidendolo: solo in seguito ha "ricostruito la vicenda" e si è resa conto che l’uomo che aveva ucciso era lo stesso che l’aveva precedentemente importunata. Il sopravvissuto, Stewart, è imputato di omicidio anche se non ha sparato a nessuno perché, per il complice di un crimine in cui uno dei perpetratori muore, l’incriminazione è possibile.
 


 
ANCHE IN ITALIA......









Offline gunny

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #7 il: Gennaio 09, 2012, 11:37:49 am »
in Italia, il perbenismo prima protegge Caino, mentre Abele doveva stare più attento, anzi è colpa sua visto che con il suo modo di fare ha istigato Caino... che l'ha fatta franca, noi siamo figli di Caino...

l'Italia la fanno gli italiani quindi non è che poi ci si possa lamentare se l'appropriazione indebita e la violazione della proprietà privata sono derubricate a reati di poca importanza mentre la legittima divesa un inesorabile boomerang di atti giudiziari

è cronaca recente della brianza che una banda di ladri (area balcanica) sia stata colta in flagrante dal padrone di casa che con l'aiuto di un solerte vicino è riuscito a bloccarne uno (il più sfigato...) e successivamente chiamare le forze dell'ordine... ebbene lo sfigato era fuori dalla caserma prima di loro mentre padrone di casa e vicino, impegnati a far denuncia, hanno rischiato l'incrimazione per sequestro di persona...

forse non basterebbero 3 generazioni per cambiare questa mentalità, benessere diffuso, pigrizia e incapacità di fare quadrato per difendere quelli che sono sacrosanti diritti di onesti cittadini trasversali a qualunque corrente di pensiero e/o partito politico alle quali continuiamo anacronisticamente far riferimento anche se ci mettono le mani in tasca e tarpano i nostri diritti
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a brusa suta l' Susa

Offline diamante

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #8 il: Gennaio 09, 2012, 23:28:41 pm »
è cronaca recente della brianza che una banda di ladri (area balcanica) sia stata colta in flagrante dal padrone di casa che con l'aiuto di un solerte vicino è riuscito a bloccarne uno (il più sfigato...) e successivamente chiamare le forze dell'ordine...
Se l'azione delittuosa fosse accaduta nella loro nazione, di certo la polizia avrebbe gettato le chiavi in mare aperto.
Ciao

Offline gunny

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Re:EMILIA ROMAGNA - stato di polizia???
« Risposta #9 il: Gennaio 19, 2012, 12:31:30 pm »
aggiornamento

il Prefetto ha confermato il provvedimento amministrativo di ritiro preventivo di armi e P.A. tramite la Questura... ci hanno impiegato quasi 20 giorni

ora il malcapitato assistito da un legale depositerà una memoria difensiva sui fatti e chiederà l'accesso agli atti che riguardano l'accaduto e le motivazione del provvedimento amministrativo, perchè ancora non è dato di sapere se c'è o meno una denuncia e/o una notizia di reato, soprattutto per cosa.

in ogni caso i tempi non saranno rapidi come prospettato, oltre a tutto quanto ne consegue sul piano personale, anche il rischio di non poter rinnovare l'iscrizione al TSN, in ogni caso la stagione agonistica per il malcapito è compromessa, anzi azzerata.
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