Che dire, non c'è da stupirsi.
Del resto sono mesi che si vocifera di una sua candidatura, e quando venne in Lombardia nelle sue parole c'erano già indicazioni abbastanza pecise in merito.
Poi sull'opportunità di un comunicato come quello, nei tempi e nei modi, forse è solo il frutto della regia di qualcun'altro preoccupato di perdere la poltrona ben retribuita, che se non fosse per Soro forse avrebbe già perso.
Si definisce rigoroso e preciso affermando che sono 2 anni che è Commissario, quando invece è passato poco più di un anno (14 mesi).
Parla di empatia ma la spontaneità è prossima allo zero dato che pare leggerlo il suo discorso.
Già l'intervista di poco tempo fa era abbastanza posticcia, capisco che sia uomo di cerimoniale, ma ci sta facendo rimpiangere perfino l'intercalare germanofono di Obrist!
Sarà anche amico di Malagò, ma un conto è fare il commissario, un altro è essere eletti da una base che nemmeno si conosce e non si è mai vissuto, e che si vorrebbe rappresentare.
Sarebbe una svolta preoccupante se i presidenti di TSN dopo aver richiesto a gran voce proprio a lui elezioni presto e subito, avergli poi contestato i poteri straordinari con particolare riferimento allo statuto, arrivando a portarlo fino al TAR, lo preferissero a qualche altro candidato con esperienza almeno decennale vissuta nel nostro ambiente. A me pare manchi completamente qualunque affinità o compatibilità.
Il fatto che il suo incarico non abbia un termine e che per la prima volta in 4 anni sia pure retribuito, ci mette nella condizione di nutrire più di un dubbio riguardo al fatto che si vada per le lunghe, e che ben pochi, oltre a lui che ora è stipendiato, potrebbero permettersi una campagna elettorale di mesi in lungo e in largo per le sezioni TSN.