http://www.romagnaoggi.it/emilia/2009/1/9/112360/REGGIO EMILIA - La recente cerimonia di commemorazione della strage dei sette fratelli Cervi, avvenuta il 28 dicembre 1943, sarebbe stata organizzata all'interno del poligono di Reggio Emilia, di proprietà del Ministero della Difesa e gestito dalla UITS (Unione italiana tiro a segno), anziché all'esterno come negli anni precedenti.
Ne dà notizia il consigliere regionale di fi-pdl Fabio Filippi in un'interrogazione, evidenziando che alcune persone, che lavoravano all'interno del poligono, avrebbero rassegnato le dimissioni per il motivo che "il poligono e le attività che vi si svolgono non hanno alcuna valenza politica", quindi "qualsiasi manifestazione che abbia un qualunque richiamo politico deve rimanere all'esterno, indipendentemente dall'importanza e dal valore della celebrazione".
Filippi ricorda che "è doveroso rispettare la sensibilità di tutti, utenti e personale, anche in considerazione del fatto che sono state molte le persone trucidate all'interno del poligono anche a guerra finita" e che "la reazione di alcuni istruttori" sarebbe determinata dal fatto che, "pur rispettando la memoria dei defunti", avrebbero intravisto "un'ingerenza politica in un luogo adibito ad altro".
L'esponente di fi-pdl spiega infatti che il poligono reggiano, "tristemente noto per l'eccidio dei fratelli Cervi", a cui è dedicato un parco che si estende al suo esterno, è oggi adibito "esclusivamente ad attività di allenamento ed addestramento sportivo ed istituzionale", con istruttori che insegnano l'uso delle armi alle forze dell'ordine e certificano l'idoneità dei cittadini al loro utilizzo.
Filippi chiede quindi alla Giunta regionale se non ritenga opportuno che si eviti di organizzare manifestazioni di questo tipo in luoghi adibiti ad attività che nulla hanno a che fare con la dimensione politica.