La ricostruzione storico-giuridica di Gunny è pregevole.
da un lato mi ha chiarito alcuni aspetti; per altro verso mi ha accresciuto i dubbi.
A livello normativo mi sembra di capire (io sono un frequentatore; non sono "addentro" alla gestione di qualche Sezione) che vi sia un po' di commistione ed un po' di confusione.
la confusione regna sovrana e l'omertosa anarchia determina le interpretazioni ad-cazzum
nella confusione, ci si inventano le cose più strampalate, come ad esempio quella di voler imporre statuti a entità terze con organi sovrani... qualcuno, dall'alto della propria sapiente scienza forense dovrebbe saperle certe cose... invece pare proprio agire contro ogni logica aspettativa, UITS non può imporre un bel niente, semmai dovrebbe dare indicazioni e principi per una corretta definizione dello statuto che poi ogni singola sezione deciderà di adottare in relazione alla propria realtà
Quello che si può accettare è un modello nel quale per primi vengono preservati i valori costituzionali e le norme del codice civile, poi il rispetto dei principi di democraticità, alternanza, trasparenza, infine il rispetto dei principi sportivi, dopo di ché tutto il resto può essere tolto, inserito, modificato secondo logica e razionalità, purché non si violi alcuna delle leggi superiori.
Ha ragione Pierpu, le leggi ci sono, vanno lette, ma combinate e applicate nell'ordine corretto, uno statuto non potrà mai cambiare una legge, un regolamento interno non potrà mai cambiare lo statuto!!!
1) Se le sezioni NON sono emanazioni territoriali dell'UITS, questa, in base a quali titoli le può Commissariare?
Infatti ogni azione di commissariamento, tesa a destituire l'organo amministrativo regolarmente eletto dall'assemblea dei soci che è SOVRANA, è del tutto illegittima, salvo il caso in cui la sezione si ritrovi per i motivi più disparati in assenza di un consiglio.
Un conto è l'attività ispettiva e di vigilanza, queste si un compito e un dovere per UITS, tese a correggere e/o denunciare azioni gestionali o organizzative fuori dagli schemi statutari e legali, a seconda dei casi l'organo vigilante, se il campo delle presunte irregolarità esce dal confine della giustizia sportiva, ha l'obbligo di segnalare eventuali illeciti alle autorità competenti
2) ciascuna Sezione -a quanto mi spiegate, costituita sotto forma di Associazione ex artt. 14 e ss. Cod. Civ.-ha uno Statuto (che può essere anche risalente a molti anni fa) ma che è stato modificato dopo il 2004?
Esatto, ma a dirla tutta la prima versione che fu diramata era lacunosa al punto che il Min.Difesa pretese una modifica per non far perdere alle sezioni i pre-requisiti della funzione pubblica, ciò a conferma che l'ASD è secondaria alle finalitù pubblicistiche del TSN!!! E le sezioni tale finalità ce l'anno dal 1935 mentre a UITS è stata attribuita solo nel 2010, senza peraltro toglierla alle sezioni.
Domanda? con quali armi, munizioni, poligoni e personale può certificare o addestrare UITS?
Il suo compito era ed è quello di vigilare... facesse almeno quello
3) un'Associazione sportiva (come potrebbe essere la bocciofila di Roccacannuccia) può rilasciare attestati aventi efficacia pubblica in una materia delicata qual è quella delle armi da fuoco?
Si, se una legge dello stato attribuisse a determinati soggetti la funzione pubblica specifica!
Nei campi di tiro privati si può sparare, ma senza licenza del prefetto e idonee strutture non vi si può detenere ne' armi né munizioni, ma anche quando ciò non basta per riconoscere loro funzioni certificatorie... se FITAV con la sua forza e le sue aderenze politiche, ricordiamoci che Luciano Rossi è stato parlamentare per diversi mandati e componente delle commissioni parlamentari difesa, i bottoni li ha avuti sotto le dita ma i campi privati legati affiliati a FITAV, per ora, sono ancora non possono certificare un bel nulla.
Sembrerebbe facile cambiare le leggi, ma a quanto pare, anche se vetuste non lo è...
Se le sezioni perdessero la certificazione, oppure la dovessero condividere con attori privati, probabilmente perderebbero anche la gratuità sull'utilizzo dei beni demaniali, per semplice questione di pari opportunità. E qui poi ci sarebbe da ridere.
4) può darsi che come diceva Mao Tze Tung "grande confusione sotto il cileo; la situazione è eccellente"! Cioè: fuori di citazione storiche: questa confusione fa un po' comodo a tutti?
Scusate la valanga di domande. ma, credetemi; più leggo, più mi appassiono, più imparo e.......meno di sembra di capirne.
Come già detto spesso la confusione è montata ad arte per "mascherare" altre questiono di certo forse meno nobili e forse molto più legate a interessi personali