Ho recuperato il discorso di Fanini all'assemblea.
Ho sensazione che i Presidenti di Sezione hanno avuto paura della trasparenza e dello sforzo che Fanini li ha invitati a fare per la crescita delle sezioni.
Sarebbe bello vedere cosa ne pensa la base che non ha partecipato
all'assemblea.
Cari amici, è mia premura, fatti i dovuti scongiuri, rendervi noto che le mie condizioni di salute sono state e sono tuttora ottime, benché io abbia attribuito le mie dimissioni a delle diplomatiche condizioni di salute. Purtroppo le vere ragioni delle mie dimissioni sono riconducibili ad una delusione che ha sempre più maggiormente accompagnato il mio percorso da Vicario ed anche da qualche perfido suggerimento fattomi da esimio collega . Tale suggerimento era di dimettermi , per ben due volte , e per ben due volte non è stata assunta alcuna posizione da parte del Presidente.
La non concretizzazione di quanto promesso quattro anni fa a voi, presidenti atleti e tecnici, mi ha convinto che il mio ruolo all’interno dell’attuale Consiglio fosse un tradimento ai miei e vostri ideali. La spaccatura al nostro interno, iniziata già con gli statuti sezionali, poteva essere sanata con il dialogo aprendo alla collaborazione con persone che comunque hanno dimostrato di conoscere le problematiche delle sezioni.
Io al Presidente ed ai miei ex colleghi chiedevo questo, solo apertura verso chi ci segnalava che la medaglia aveva due facce.
Avremmo comunque verificato da che parte stava la ragione, ma saremmo rimasti uniti. I commissariamenti congelati, vedi i tre anni per fare le elezioni nelle Marche e gli attuali quasi quattro per l’Umbria, le ostinate posizioni del presidente nei confronti di chi rivendicava diritti in generale, e le continue interdizioni dal sistema intranet verso i denominati ribelli . Pure io sono stato definito mascalzone e difensore di gentaglia .
Queste ed altre sono state le cause della mia malattia, una grande delusione che giorno dopo giorno ha consumato il mio entusiasmo.
Ho letto con grande attenzione, nei giorni scorsi, le dichiarazioni del presidente Obrist attraverso le quali tracciava un bilancio del suo mandato e riproponeva soluzioni future già appartenute alla fase elettorale 2004.
In quelle dichiarazioni troviamo la prova tangibile che quello che avevamo promesso quattro anni fa non siamo riusciti a realizzarlo, tant’è che ce lo ritroviamo ancora oggi lì come cose da fare, fingere quindi di non aver sbagliato è molto grave.
Il senso della umiltà , come già Le avevo detto caro Presidente , non Le si addice.
Lei dichiara le sue intenzioni future in 13 punti:
- riordino dell’Ente e quadro normativo più chiaro?
Caro Presidente, balle, se pensiamo che fino alla finanziaria 2007 nessuno di noi aveva sentito parlare di scioglimento.
Il nuovo Statuto UITS tanto promesso alla base dove’è?
Avevamo fatto anche una supercommissione,
riunita una sola volta in tre anni.
- consolidare i rapporti con i Ministeri ed i comandi militari?
Caro Presidente, ma quali rapporti?
Forse quelli che ci hanno fatto subire l’imposizioni dello statuto delle sezioni, o l’approvazione annuale dei bilanci, o forse la diffida da parte del Genio Militare inviata a causa del problema agibilità?
Diffida mai resa nota alle Sezioni nonostante ci fosse stato imposto di farlo.
Se questi sono i rapporti da consolidare si salvi chi può!
la struttura centrale più snella con meno dipendenti?
Caro Presidente, andiamo nei Ministeri a difendere un Ente Pubblico che non ha neanche un dipendente in pianta organica!
- formazione di dirigenti,quadri, e tecnici?
Caro Presidente, ci eravamo spesi molto con le promesse, addirittura individuando la possibilità di costituire una scuola dello sport, i risultati li conosciamo tutti, quattro anni nei quali gli unici a crescere sono stati coloro che parlavano il tedesco .
- ampliare le prospettive delle Sezioni che devono fronteggiare la concorrenza di altre strutture?
Caro Presidente, qui cadiamo proprio nel ridicolo,
parlare di campi di tiro ed altro per offrire nuove opportunità anche nei nostri poligoni dopo aver preso a calci nel sedere avancarica, bench rest, ed tiro pratico, dimostra che non sarete mai in grado di fronteggiare la concorrenza.
- elaborare un programma quadriennale per gli interventi economici alle Sezioni per lavori ai poligoni?
Caro Presidente, dopo la delibera del luglio scorso che assegnava oltre 300.000 euro alle Sezioni per l’acquisto di armi e bersagli elettronici, senza prestare un minimo di attenzione al problema delle agibilità in momenti dove nonostante le tue dichiarazioni all’Espresso nelle quali parli di poligoni “sicuri”, la gente purtroppo muore in poligoni non agibili chi può ancora credere a Lei ed alla promessa di contributi per lavori ai poligoni?
- assistenza legale, sicurezza e soluzioni all’inquinamento acustico?
Caro Presidente, ma perché propone per domani ciò che avrebbe dovuto già avere fatto. La sentenza che farà giurisprudenza, caro Lei, non risolve il problema del rumore, le soluzioni devono essere tecniche non pezze a colori e sulla sicurezza forse prima di parlare di 626 dovrebbe parlare di agibilità, Le ricordo che esiste una norma statutaria che prevede lo svolgimento dei “corsi di tiro” solo in poligoni agibili, la ricordi?
- attività promozionale giovanile potenziando i centri tecnici federali
Caro Presidente, giuro che conosco un solo centro tecnico federale, e sta a Civitavecchia, ma forse successivamente alle mie dimissioni Caldaro e Candela lo sono diventate!
- Londra 2012
Caro Presidente, sicuramente una Olimpiade rappresenta l’obiettivo principale di una Federazione Sportiva ma sentirla parlare in maniera così disinvolta a così breve distanza dal dato di Pechino, suscita in me il sospetto che Lei sia uno dei pochi che non ha ancora compreso che per la prima volta nella nostra storia il tiro a segno italiano ha fatto “flop”! Gli atleti a Pechino hanno fatto il loro dovere e per questo li ringrazio, ma credo che Lei ne difenda il dato tecnico negativo descrivendolo in positivo per pura e banale propaganda elettorale.
- consolidare i rapporti internazionali nel Consiglio della Confederazione Europea?
Caro Presidente, sicuramente la Sua conoscenza delle lingue Le ha consentito di comunicare più rapidamente con i nostri interlocutori internazionali, ma Le ricordo che questo non Le è bastato per entrare nell’esecutivo ISSF, ha dimenticato la Sua bocciatura a Cipro quando al posto di Orati si è candidato ed avendo perso ha dato all’Italia del tiro a segno un ruolo di secondo piano?
- bilanci?
Caro Presidente, La prego non parliamo di bilanci, specialmente al termine di un quadriennio dove più che bilanci grida vendetta la parola trasparenza; siamo arrivati in questa Assemblea con un solo bilancio da sottoporre all’approvazione di presidenti,atleti, e tecnici. In contrasto con qualsiasi norma statutaria ha presentato una relazione che lascia capire a chiunque quanto sia poco importante per lei il principio della trasparenza. Come è ingenuo nella sua propaganda!
- autonomia ai Comitati Regionali?
Caro Presidente, i Comitati non possono essere autonomi sono organi periferici dell’UITS ed in tal senso devono operare. E’bene ricordarle però che le Sezioni sono autonome. I Comitati devono ricevere le deleghe per operare in nome e per conto dell’Unione, devono, per esempio, poter effettuare il tesseramento federale, o le graduatorie per i contribuiti sulla base di reali esigenze della Regione.
- comunicazione interna tra Sezioni ed UITS?
Caro Presidente, già abbiamo conosciuto il concetto di comunicazione. Censurare ogni voce che rappresentava esigenza o pensiero diverso dai suoi. Ha tolto anche a noi consiglieri la possibilità di comunicare con le sezioni attraverso intranet. Ora è arrivato il momento di fare, prima della comunicazione, l’informazione vera, cosa che a parte le sue foto in ogni pagina della rivista federale non è mai avvenuta pur regalando molti denari allo Studio Ghiretti.
Ma non vede che ogni rivista specializzata del nostro settore le attribuisce pesanti critiche?
Ora vorrei rivolgermi solo a voi, cari amici presidenti, atleti e tecnici, liberandomi dal desiderio di ulteriori contestazioni seppur legittime, illustrandovi i punti del mio programma di governo di cui sicuramente molti di voi già ne conoscono il contenuto, essendo stato pubblicato e commentato da media e da molti uomini del tiro a segno.
Un programma di governo e non elettorale, che molte persone che stimo hanno condiviso e sottoscritto dai candidati che oggi sono qui a Mestre.
Le dodici persone che hanno deciso di essere con me una Squadra
Per lavorare bene quattro anni occorrono idee chiare ed una profonda conoscenza del contesto in cui si opera, ed è per questo che lavoreremo sui seguenti aspetti:
1) Un quadro normativo rinnovato con Statuti e Regolamenti in grado di soddisfare le reali esigenze dell’UITS e delle Sezioni, confermando in maniera sempre più chiara che le Sezioni godono di autonomia amministrativa e gestionale e la consapevolezza che l’UITS debba garantire alle Sezioni stesse servizi e consulenze adeguate, ed al contempo esserne il tramite con le istituzioni dello Stato. L’UITS del futuro sarà ridisegnata sulle reali esigenze delle Sezioni, e lo faremo insieme con un nuovo Statuto ed il suo Regolamento di attuazione.
2) Gli uffici e gli organi periferici dell’UITS dovranno soddisfare celermente ed efficientemente le esigenze delle Sezioni. Noi abbiamo previsto una riorganizzazione degli uffici offrendo anche più dignità a chi ci lavorerà. Gli organi periferici dell’UITS meglio individuati come Comitati Regionali e Provinciali e che rappresentano territorialmente l’UITS dovranno avere maggiori funzioni e competenze con il conseguente incremento di risorse economiche.
3) Ad essi andranno attribuiti i compiti relativi al tesseramento federale, alla vigilanza sul rispetto delle norme impartite alle Sezioni attraverso il Manifesto, all’individuazione di esigenze per l’erogazione di contributi, ed ogni altro compito di collegamento con l’UITS. L’attività di promozione sportiva e quella propriamente tecnica dovranno essere supportate dall’UITS garantendo periodici corsi di aggiornamento dei tecnici secondo una linea federale comune per tutti, dalle Alpi alla Sicilia.
4) Sarà indispensabile porre attenzione alle grandi e piccole Sezioni, facendo un distinguo tra coloro che svolgono attività sportiva e certificatoria, o solo quella sportiva. Siamo, infatti, ricchi di piccole Sezioni che grazie ad una appassionante spinta propulsiva dei propri dirigenti promuovono il nostro sport, con grandi sacrifici, ma nel loro lavoro sono molto spesso schiacciati da pesanti obblighi amministrativi che andrebbero, in questo specifico caso, semplificati. Ritenere che una piccola Sezione, che non rilascia certificati, debba comunque operare con la “tesoreria”, o adempiere a tutti gli onerosi obblighi previsti dalle attuali norme statutarie è assurdo. Tutto il mondo tende alla semplificazione amministrativa ed anche noi andremo in questa direzione. Le Sezioni, piccole o grandi che siano, dovranno trovare nell’UITS una risorsa ed un partner nel faticoso e spesso impervio percorso che i Presidenti di Sezione quotidianamente svolgono. Offriremo alle Sezioni un diretto e costante contatto con esperti in materia amministrativa, giuridica, e tecnica.
5) La nostra attività sportiva non soddisfa le esigenze di crescita di cui il nostro sport ha bisogno, nè tanto meno riesce ad essere un buon veicolo di promozione. Sappiamo tutti che l’incremento del numero dei tesserati sbandierato in questi ultimi giorni dall’attuale presidente, altro non è che il risultato di una lotta all’evasione di cui molte sezioni si rendevano protagoniste. I numeri reali sono ben diversi! A nostro avviso occorre una sua revisione considerando che quello attuale presenta evidenti problematiche, e per questo intendiamo svolgere le seguenti azioni:
eliminare la rigidità relativa al numero dei componenti delle squadre nelle fasi preliminari del CIS
inserimento di una gara Interregionale al termine delle 5 prove ufficiali previste dal PSF
eliminazione se non ridigitata della Team Cup, e creazione di una gara individuale aperta a tutte le categorie che preveda una fase di qualificazione e la fase finale.
ogni altra azione utile a rendere il nostro sport più divertente e spendibile all’esterno con concrete azioni promozionali. Abbiamo bisogno di “chioschi del tiro da mettere in mezzo alla gente
L’UITS, pur mantenendo il ruolo di riferimento per tutte le realtà del tiro, dovrà necessariamente ridisegnare i propri rapporti anche con il mondo dell’avancarica, del bench rest, del tiro dinamico, e dell’ex ordinanza.
La recente esperienza che ha visto l’UITS contrapporsi alla CNDA e viceversa, non è ammissibile.
Nel pieno rispetto di ogni singolo percorso e di ogni singola storia, occorre offrire a queste realtà la disponibilità ad accedere, nell’ambito UITS, come discipline associate, o su specifica richiesta dei singoli organismi come proprie discipline.
Il tesseramento sarà effettuato dalle Sezioni del TSN sotto il
Controllo dei Comitati Regionali che forniranno le tessere. L’attuale procedura online risulta disagevole per le piccole Sezioni, ed onerosa per le grandi, che in considerazione dell’elevato numero dei tesserati costringe a dedicare risorse umane per questo evitabile ed oneroso compito.
Caro Presidente, siamo alla resa dei conti, è arrivato il momento di parlare di cose serie e di smettere con la propaganda, resa ridicola da promesse non mantenute e riproposte con una verginità sconcertante.
Vorrei concludere il mio intervento con una osservazione che estendo, la Sua presidenza si è caratterizzata principalmente per la spietatezza e cocciutagine nei confronti di chi ha in questi quattro anni espresso pensieri e teorie diverse, io, e zio mi è testimone, ho cercato di farle riconsiderare posizioni e provvedimenti intrapresi nei confronti di questi uomini del tiro a segno e delle loro Sezioni.
Si, Lei ha amplificato ed esasperato ogni piccola frattura presente al nostro interno, trasformandola in una incolmabile voragine.
Ricorda quante volte le ho chiesto di aprire uno spiraglio, e di cercare l’unità compattando il nostro movimento. Le sue risposte sono state ben diverse, ed ancora oggi certe sue affermazioni dimostrano che differentemente da quanto avevo creduto lei non potrà mai essere il presidente di tutti. E’ veroPresidente, io ci avevo creduto, questa è la mia grande colpa per la quale oggi chiedo l’assoluzione all’Assemblea, essermi illuso quattro anni fa che lei era l’uomo giusto, quella persona migliore di me e di noi tutti per prendere le redini di una UITS che faceva acqua. Il tempo ci ha dimostrato, invece, che lei non è l’uomo adatto ed è per questo che mi candido, per recuperare quell’errore di quattro anni fa quando con un duro lavoro ho sostenuto la sua candidatura alla presidenza UITS.
Su riviste e siti internet ho sentito spesso fare riferimento a bagagli, io non voglio essere così cattivo, ma cari amici presidenti , atleti e tecnici, è arrivato il momento di presentare il conto, di tracciare la nuova strada che ci porterà ad essere ciò che abbiamo sempre sognato di essere, una grande Unione di uomini operosi ed entusiasti che giorno dopo giorno tracceranno un profondo solco nel futuro dell’UITS, delle Sezioni, e degli uomini del tiro a segno.
Ciao