x jurejurese vuoi 'giocare' con le armi, di qualunque natura, è meglio che un idea delle leggi in merito tu te la faccia, se non hai tempo... fai pure, inutilmente, il corso da odontoiatra!!!
, se il dentista sbaglia, chi ne risponde?
Quando vai per strada con l'auto, il codice lo tieni a mente oppure no??? opure fai come ti pare?
Se accade qualcosa con le TUE armi sei sempre e solo tu il responsabile, non il poliziotto o carabiniere di turno...
x Chebeti capisco perchè tutti, penso, abbiamo a che fare a volte con funzionari troppo zelanti, a volte presuntuosi e qualche volta anche ignoranti... nessuno è perfetto...
Fino ad ora, fortunatamente, ho avuto a che fare con persone 'ragionevoli', che mi hanno ascoltato quando ho avuto qualcosa da dire loro, riflettuto, e poi accolto le mie istanze
(non sai la fatica per il rilascio della licenza prefettizia per la detenzione di munizioni in quantità superiore a limite del porto d'armi, per finalità agonistiche..., però ho creato un precedente, e chi l'ha chiesta dopo di me, ne è risultato avvantaggiato...), ma come ha ben detto
Lumau una denuncia deve essere SEMPRE accettata, a meno di errori e/o omissioni formali da renderla inefficace, giusto o sbagliato che sia, quanto denunciato è sotto la reponsabilità del denuciante non di chi l'accoglie.
Presonalmente credo che l'assunzione di responsabilità detenendo armi e utilizzandole nei vari contesti non può prescindere dalla cultura della legalità e dalla conoscenza delle leggi, capisco che costi fatica e tempo ma lo ritengo di fondamentale importanza, soprattutto per la prevenzione.
Penso che questo possa essere un buon argomento per la nuova UITS, ovvero diffondere la cultura tecnico/legale in materia di armi a tutti frequentatori e soci dei TSN
(enti con finalità pubblicistiche quindi al servizio del cittadino) istituendo seminari e corsi appositi, magari con frequenza obbligatoria per i titolari di licenze, che prevedano anche la presenza di funzionari di PS ed esperti legali, in modo che si ragioni tutti insieme sulle leggi che ci riguardano. Credo che il risultato potrebbe essere impagabile sotto tutti gli aspetti, soprattutto quelli pratici e quelli derivanti dal fatto che crescerebbe il rispetto e la fiducia reciproca tra cittadini 'armati' e funzionari.
La girisprudenza è tutto fuorchè statica, le leggi cambiano e a volte sentenze di cassazione stabiliscono precise forme di interpretazione, quindi fermarsi al solo testo, o peggio, al sentito dire, potrebbe rivelarsi assai rischioso.
Concordo anche con la proposta di
jurejure sull'istituzione di un nuovo titolo di porto per finalità esclusivamene 'sportive' (purchè non limitato alle sole armi sportive), anche se credo che una semplificazione risolverebbe alla radice la cosa: porto per difesa e licenza di trasporto.
Un tiratore agonista o meno, appassionato o collezionista, che bisogno hanno di una licenza di 'porto'
non è forse sufficente una semplice licenza al 'trasporto' di qualunque arma alle condizioni già indicate dalla legge vigente?
Oppure si cambi il nome al porto di fucile uso tiro a volo in "non per caccia e difesa personale"
x Xiannon capisco il senso del dover scendere a compromessi con un funzionario di PS...
non siamo mica al mercato
Un ringraziamento particolare va certo rivolto al
Dott.Mori, che da appassionato opologo e osservatore attento, ci permette tramite i suoi scritti di capire le implicazioni legali riferite al nostro sport e alla passione che ci accomuna: le armi
ps:
mi spiace spesso dover constatare che ci sia chi continua a chiamare le armi 'attrezzi sportivi', pensando di fare un favore al settore, non capendo che di fatto si corre il rischio che in futuro una gara di Ex-Ordinanza o di BR possa rimanere appannaggio di titolari di licenza di porto di fucile per difesa personale o uso caccia...