esistono delle leggi molto chiare in merito
se ci si lascia confondere le idee dal primo poliziotto di turno all'ufficio armi, si rischia di arrivare a Roma al Ministero degli Interni per chiedere un porto d'armi.
Il libretto di porto di fucile uso tiro a volo abilita al trasporto di qualunque arma comune, sportiva o da caccia per tutta la sua durata dal giorno del rilascio 6 anni. Negli anni 92/93 furono introdotte restrizioni, come quelle accennate, successivamente rimosse.
Non è necessario dimostrare l'iscrizione a una sezione TSN ne tanto meno a un club o socitetà di Tiro a Volo, la legge impone solamente a chi non ha prestato il servizio militare volontario od obbligatorio di effettuare un corso di abilitazione al maneggio delle armi prima del rilascio di qualunque licenza o nulla osta al acquisto/trasporto, corso erogato presso le sezioni TSN (il che obbliga di fatto almeno l'iscrizione per almeno un anno).
Personalmente sono a favore dell'istituzione di una frequentazione minima obbligatoria di almeno 1 seduta di tiro ogni 3 mesi per chi in possesso di porto d'armi a qualunque titolo, presso un TSN o un TAV, in questo modo si eviterebbe tanta ignoranza e parecchi incidenti 'domestici'.
Le armi di libera vendita non necessitano di alcun titolo di porto, ma solo di un giustificato motivo per il loro impiego e trasporto al di fuori della dimora di residenza, quindi se si trasporta un arma di libera vendita da casa a un campo di gara, TSN, campo di tiro di Field Target, campo di tiro d'avancarica o altro luogo comunque deputato al tiro, di per se potendo dimostrare l'iscrizione/prenotazione alla gara o iscrizione/tesseramento a società sportiva, di problemi non ne può porre nessun agente di PS, a meno che si stia compiendo una rapina, un attentato terroristico oppure bracconaggio...
Anche gli agenti di PS sono esseri umani, quindi qualcuno di loro può anche non conoscere a fondo la legge in merito oppure compiere errori di interpretazione in perfetta buona fede, credo molto più importante che siano i singoli dententori d'armi o titolari di licenze a dover conoscere bene le leggi in merito in modo da sapere sempre come atteggiarsi nelle varie situazioni ed eventualmente saper sostenere le proprie ragioni e i propri diritti con un operatore di PS.
Spesso ci si lascia intimorire senza giustificato motivo, un agente di PS si guarda bene dal compiere atti di abuso di potere se conscio di poter essere in difetto, ma se siamo noi per primi a credere di essere in difetto in pratica la nostra sottomissione ci rende rei confessi.
Una adeguata conoscenza delle leggi e delle regole, evita un sacco di situazioni spiacevoli e problemi a tutti... ma siamo pigri... molto pigri... perchè leggere ormai è diventata l'ottava delle fatiche di Ercole!!!