La gran parte dei tiratori neofiti ha il primo contatto con la sezione del tsn attraverso lo stand di aria compressa.
Questo è abbastanza logico, infatti cominciare l'attività di tiro con un'arma a fuoco non è a mio avviso consigliabile.
L'ambiente dell'aria compressa è quello più propenso a recepire "il gesto tecnico", l'arma ad aria è inoltre più facile da aquisire a livello mentale da parte del neofita almeno nei primi momenti.
Questo fa si che lo stand di a.c. sia per le sezioni del tsn una specie di vetrina che la gente osserva con curiosità.
Andiamo ora a vedere come è questa nostra vetrina, cerchiamo di capire come noi ci proponiamo a chi non conosce noi e il nostro sport.
Spesso e volentieri gli stand di a.c. non sono molto curati, il servizio in alcuni casi e a dir poco approssimativo, nessun tecnico presente , a volte di servizio troviamo un commissario non molto capace , tanto come spesso dicono i dirigenti "l'aria c. non è pericolosa , per fare servizio basta un commissario.
Il neofita entra dunque nel nostro mondo, con dei preconcetti e dei luoghi comuni frutto di un immagine sbagliata che aleggia intorno al nostro mondo.
Il mio presidentea volte dice" molti nuovi tiratori vengono a provare , ma poi non tornano più" sarebbe utile fare una riflessione su questa affermazione, e chiedersi come mai non tornano più.
Come già detto prima , molta gente viene a provare il tiro, rimane con noi magari un paio di ore e poi se ne va, bene, noi in quelle due ore abbiamo una possibilità, quella di convincere una persona che non conosce noi e il nostro sport della bellezza del nostro sport, per fare questo noi dovremmo mettere anima e corpo, impegno e determinazione, dovremmo curare in maniera maniacale la nostra vetrina, e dimostrare competenza e serietà.
A mio avviso non sempre questo accade, e credo che questo sia una delle cause principali della scarsità di giovani che si dedicano al tiro.
In un contesto simile le ultime vicissitudini legate al nuovo statuto delle sezioni imposto dall'uits e la circolare del min interno sulla possibilità di far sparare i minorenni forse non sono cosi negative come potrebbero sembrare, almeno adesso dovrà essere una persona competente che si dedica ai minorenni.
Chissa che avendo dei tecnici veri e propi che si dedicano all'insegnamento delle basi del tiro qualcosa si muova, non tutto il male viene per nuocere.
Saluti chebe