Rispetto il tuo punto di vista, le mie erano battute ironiche (penso si evincesse), però allo stesso tempo mi pare di dubbia correttezza che quanto pubblicato su una rivista di settore a pagamento divenga di domino pubblico.
Forse mi faccio troppi scrupoli al riguardo ma cerco di rispettare anche chi campa scrivendo articoli e vendendo giornali
e forse qualcuno che ne capisce più di me di questioni legali può o meno dirci se è corretto mettere on-line alla mercé pubblica tali contenuti senza esplicita autorizzazione pur citando la fonte.
Sulla partigianeria tutta "commerciale" di quasi tutte le italiche riviste di settore, mi trovi perfettamente allineato ma non possiamo ovviarvi noi qui e in questo momento, se le redazioni non sanno (o non possono) essere super partes e adeguatamente critiche come le omologhe d'oltre oceano, ce ne facciamo purtroppo una ragione e criticamente mi limito a leggerle e acquistarle quando ritengo che i contenuti, anche in minima parte meritino attenzione.
Tornando al merito, la lettera di Fanini, a mio personale avviso merita l'acquisto della rivista, così ho ritenuto di versare il mio obolo.
Comunque anche se non ti piacciono i filtri, in modo netto, deciso e senza tanti complimenti, quanto scritto da Fanini rappresenta una sintesi di buona parte di tante proposte discusse in questo forum dal 2008 a oggi, con riferimenti espliciti all'ultimo manifesto e al distacco di UITS dalla realtà delle sezioni.
E' un approfondimento di quanto già precedentemente dichiarato nell'intervista di Stefano Franceschetto, pubblicata su Tiropratico.com, nulla di nuovo nei contenuti, che possono essere più o meno condivisi e rispettabili, la novità sta nel fatto che si è messo in gioco in prima persona e sono veramente curioso di leggere le future repliche di chi è stato chiamato in gioco.