Provo, se possibile, a sintetizzare gli avvenimenti evitando di entrare troppo nei dettagli, poi spetterà ad altri smentire o confermare quel che scrivo. Dopo un primo approccio tra la CNDA e l'UITS (2004) che faceva ben sperare le strade si sono allontanate per questioni d'interesse di parte. La CNDA cercava e cerca un riconoscimento dal CONI perchè le sue compagnie possano assumere lo status di Associazioni Sportive Dilettantistiche, la strada più semplice, come suggeriva il CONI, era ed è la DSA (disciplina sportiva associata all'UITS) attenzione, non una nuova Federazione Sportiva, ma una disciplina autonoma all'interno e sotto l'ombrello dell'UITS, la CNDA, unica ad aver organizzato in Italia l'avancarica, avrebbe portato in dote oltre trent'anni di lavoro, le sue strutture organizzative ed il titolo MLAIC per partecipare alle gare internazionali. Caso volle che proprio in quel periodo l'UITS si interessasse, per la prima volta, alle discipline parallele, e , forte della sua posizione egemone, avendo avuto vita facile con due discipline che non avevano alle spalle un'organizzazione consolidata, il bench rest e l'ex ordinanza, ritenne di assorbire l'avancarica italiana senza curarsi della CNDA, mirando esclusivamente al titolo MLAIC, e quì iniziarono i dolori. La prima perla di spessore, che contrubuì ad accendere la miccia, furono le pressioni fatte al presidente del TSN di Brescia per annullare gli accordi già presi per l'organizzazione dell'Europeo, poi dirottato a Parma (precludendo a quella sezione l'incasso dei 15.000 €uro, pattuiti con la CNDA ma , pare, mai rimborsati dall'UITS) Questa battaglia venne ed è ancora portata avanti da un paio di consiglieri UITS che ancora oggi dimostrano di non aver tratto nessun giovamento dalle sonore battute d'arresto subite (leggi fallimento del campionato d'avancarica parallelo ed in contrapposizione alla CNDA, i ripetuti rifiuti del MLAIC al riconoscimento internazionale e buon ultimo, il tentativo di boicottare il calendario CNDA invitanto alcuni presidenti, pavidi, di TSN a rinnegare accordi già sottoscritti negando alla CNDA gli impianti per le gare) Alla CNDA si può certamente imputare la chiusura della porta ai vertici dell'UITS in occasione del Campionato Europeo di Parma, ma gli inviti erano partiti da chi non ne aveva titolo per farlo e senza interpellare la CNDA, i rapporti erano già tesi per la faccenda di Brescia, e per una lettera mendace inviata dall'UITS al CONI, ma un po più di accortezza e diplomazia da entrambe le parti, avrebbero portato ad un ravvicinamento. L'occasione dell'Europeo a Parma era ghiotta ed andava sfruttata al meglio, la vetrima era di assoluto valore come immagine, il patrocinio del Ministro Giovanna Melandri (non certo ottenuto per l'interessamento dell'UITS) rendeva prestigioso ed autorevole un tavolo delle trattative. Il muro contro muro ha portato a questa posizione di stallo, anche le trattative tra i due Presidenti sono ad un punto morto, fermi entrambi sulle proprie posizioni, l'unico che continua a dibattersi alzando polvere è il consigliere Finokki che, in palese difficoltà nel cercare di rendere credibile un campionato nato già fallito come lo scorso anno,(bastino le oltre 180 prestazione della CNDA a Ravenna pur senza linee a 100 metri e la trentina o poco più di prestazioni dell'avancarica UITS a Codogno con tanto di linee a 100 metri e oltre) e, così facendo, non fa che inasprire ulteriormente gli animi. La soluzione potrebbe arrivare direttamente dal CONI, giudice super partes, e sarebbe una decisione inappellabile, e pare che da quelle parti qualcosa si sta muovendo in tal senso. Ai posteri l'ardua sentenza!