Questa discussione è il continuo e derivata da questa, che chiudo per utilizzarne una nuova per cominciare a definire i dettagli.
Discussione d'origine:
http://www.concentrica-online.it/smf/index.php/topic,1437.0.html
Vediamo se si riesce a fare il punto della situazione, anche in funzione di ciò che è stato discusso in questi giorni.
La prima cosa (come sempre ho cercato di fare ) è fare una analisi oggettiva dello stato delle cose per porsi degli obiettivi intermedi e finali e che soprattutto siano realistici e raggiungibili (tiro a segno docet!).
Questa proposta è nata da una discussione telefonica tra me ed Alberto Sevieri, analizzando sulle necessità sorte in Concentrica e attraverso questi anni con la conclusione delle elezioni recenti.
ANALISI DELLA SITUAZIONE E DESCRIZIONE DEI FATTI:1. Il nuovo CD è stato eletto attraverso un sistema democratico per votazione dei rappresenti di Sezione
2. Ritengo che sia prematuro valutare adesso l’operato futuro del CD recentemente eletto, al di là delle considerazioni sui nuovi o vecchi eletti dello stesso. Dando valutazioni in questo senso rischiamo di fare un processo alle intenzioni. Io sono abituato a ribattere sui fatti reali, il resto è filosofia. Nel momento che ci saranno fatti da commentare avremo allora qualcosa di concreto da analizzare.
3. Da quello che è emerso credo che una necessità sentita da tutti sia quella di potersi esprimere e farsi ascoltare a partire dai livelli più bassi della scala gerarchica delle Sezioni, e qui mi riferisco all’opinione dell’iscritto alla Sezione stessa.
4. Manca un’interfaccia che faccia da tramite alle opinioni sopra citate.
5. E’ vero il fatto che in Concentrica ci sono più di mille iscritti e una piccola percentuale di partecipanti. Questo ci deve far riflettere e ne dobbiamo dedurre che se molti leggono e pochi scrivono forse non c’è abbastanza interesse sugli argomenti, oppure manca l’abitudine alla partecipazione, o mancano ancora dei contenuti che includano altre persone, magari finalizzati a qualcosa di concreto. Questo mi porta ad deduzione: la maggior parte degli iscritti dei TSN ha bisogno di stabilità (un segno forse è dato dalle elezioni), che ci sono interessi legati solo alla pratica sportiva e al divertimento in qualunque condizione esso venga fatto, e magari chi ha opinioni contrarie o opinioni da esprimere non trovi modo di esprimersi.
6. Esiste una difficoltà concreta sulla comunicazione capillare e sull’informazione su larga scala.
Questi sono solo alcuni punti e sicuramente ce ne sono altri.
PORSI DEGLI OBIETTIVI E SCOPO DELL’ASSOCIAZIONESempre da quella chiacchierata iniziale e successivi sviluppi in altre discussioni, credo che occorra pensare a stabilire i primi passi con cui muoverci, e per farlo occorre stabilire un punto di partenza che sia condiviso da tutti, o se non altro da una larga maggioranza.
Non si tratterà di qualcosa di definitivo, né di qualcosa che sconvolga abitudini consolidate nel tempo.
Se deve essere un’aggregazione popolare occorrono degli obiettivi popolari, che raggiungano un ampio consenso da parte di tutti. Questo per stabilire UN PUNTO DI PARTENZA.
Quindi si tratterà di stabilire mete di PRIMA NECESSITA’ e di largo consenso. Come fare a capirlo?
Semplice a farlo, ma con oggettive difficoltà pratiche di raggiungimento:
1. sapere quello che pensa la maggioranza
2. stabilire una comunicazione tra gli aderenti più efficace
3. proporre delle soluzioni
4. stabilire dei servizi di primaria necessità
5. creare un’interfaccia che comunichi all’attuale Dirigenza delle richieste e/o proposte
6. creare le condizioni per essere ascoltati
Per far questo occorre un numero di partecipanti e un consenso significativo nei numeri, altrimenti non avrebbe senso, ne possiamo pretendere di essere rappresentativi di una maggioranza.
Dobbiamo tener conto anche di una cosa molto importante. Quello che stiamo cercando di creare è una iniziativa privata, non ufficializzata, né riconosciuta da nessun ente, nè iscritta (al momento) da nessuna parte, ma solo un associazione temporaneamente informale che ha delle opinioni e delle eventuali richieste da fare.
Quindi la capacità di farsi ascoltare andrà trattata in maniera informale ed ufficiosa. In queste condizioni la possibilità è concreta, attraverso contatti già pressi e considerati a queste condizioni. Credo che questo sia un buon inizio da prendere in debita considerazione.
COME INIZIARE: I PRIMI PASSIAlla luce di quanto sopra, penso che l’inizio potrebbe essere attuato attraverso azioni semplici per stabilire un punto di partenza:
1. diffusione capillare di queste informazioni
2. ricerca dei consensi e iscrizione dei nominativi ad una lista di discussione/partecipazione
3. conoscere il punto di vista ed il pensiero degli iscritti, su argomenti proposti dalla base stessa e dagli organizzatori.
4. Proporre le necessità emerse alla Dirigenza UITS, in modo fa facilitare la stessa nella conoscenza di ciò che potrebbe migliorare la soddisfazione della base.
5. se i numeri lo consentiranno possiamo allora prendere in considerazione la possibilità di costituire l’associazione attraverso le regolari procedure di iscrizione e regolamentazione, quindi passare a stilare uno statuto inizialmente provvisorio, costituzione del consiglio, stabilire le quote, ecc… secondo la regolamentazione vigente in merito alla costituzione delle nuove associazioni.
6. Successivamente istituire dei servizi di base per affiancare e migliorare le necessità delle Sezioni e dei tiratori, per rendere più semplici certe procedure e dare possibilità in più di quelle attuali. Per esempio un servizio legale, informazioni sulla sicurezza, migliorare un interscambio tra sezione e sezione sulle informazioni e sulle personali esperienze, in modo da poter facilitare la soluzione di eventuali problematiche che si son presentate. Lavorandoci sopra e con lo sviluppo di queste idee, potremo man mano aggiungere anche altri tipi di servizi
Non vado oltre questi punti, anche se ci sarebbe molto altro da dire, perché ritengo che per iniziare costituisca già un notevole impegno e con notevoli difficoltà.
IL PRIMO PASSOPer iniziare, credo che la prima cosa da fare sia diffondere questa iniziativa.
Ci saranno difficoltà oggettive, legate al fatto che non tutti potranno disporre di risorse costanti nel mantenersi in contatto via web o per email, quindi dovremo pensare di ricorrere al cartaceo per dare la possibilità anche a questi di esprimersi e partecipare.
Successivamente sto predisponendo un ambiente dedicato esclusivamente a questo, fatto sul modello del BLOG ed il più immediato e semplice possibile, in modo da informare tutti gli aderenti, e di poter anche dare la possibilità di esprimersi. Resterà sull’indirizzo di Concentrica perché questo ho a disposizione, anche see lo spazio è poco… spero che la cosa non disturbi nessuno…
ULTIMA CONSIDERAZIONESono emersi pareri contrari a questo, ma in tutta onestà non credo sia possibile, nè fattibile poter costituire una nuova Federazione di Tiro parallela alla UITS e che si contrapponga ad essa, tenendo conto che esistono anche i Comitati Regionali come ulteriore organizzazione della UITS. Questo considerando esclusivamente fattori pratici e attuabili.
Questo è quello che ho da proporre e lo stesso vale anche per altre persone che ho avuto modo di parlarne e discuterne. Valutate il tutto come punto di partenza, ben sapendo che esistono già idee differenti dalle mie.
Ciò non toglie che ci sia possibilità di scambio, collaborazione ed integrazione anche tra linee di pensiero differenti.
A questo punto chi lo desidera può già cominciare da subito a parlare di questi argomenti in sezione per capire se può interessare una proposta del genere, così possiamo anche farci un idea se c’è la possibilità di andare avanti o mantenere il tutto a livello di discussione.