http://gazzettadimodena.gelocal.it/cronaca/2013/03/21/news/scomparsa-dieci-mesi-fa-riprendono-le-indagini-1.6742083Sassuolo, scomparsa dieci mesi fa Riprendono le indagini
Il caso di Paola Landini. La questura va avanti e dà nuovo impulso alle ricerche Il figlio: «Nessuno ci aveva informato, chiederemo un confronto per fare il punto»
Perché non sono stati registrati movimenti di denaro, nè pagamenti di sorta? Perché sono sparite due pistole mai ritrovate? Perché non si è riusciti a trovare una sola traccia, un solo elemento che facesse propendere per una pista piuttosto che per un’altra? Sono le domande sulla scomparsa di Paola Landini alle quali gli inquirenti hanno deciso di provare a trovare una risposta. La questura ha infatti deciso di dare nuovo impulso alle ricerche della donna scomparsa il 15 maggio dell’anno scorso.
Le indagini ad un certo punto erano giunte a un punto morto ed erano state abbandonate dagli inquirenti; questo aveva motivato una dura reazione da parte dei familiari della donna, il figlio Luca Arletti e il compagno, responsabile del poligono di tiro di Sassuolo. I due avevano ripetuto chiesto di continuare negli accertamenti e di non lasciar perdere.
Nel febbraio scorso si era anche tenuto un incontro proprio tra i familiari e i titolari delle indagini per cercare di chiarire la situazione cui si era giunti. Poi la decisione assunta pochi giorni fa e cioè di riprendere le ricerche e gli accertamenti sulla scomparsa di Paola Landini con rinnovato vigore anche per cercare di chiarire i tanti punti rimasti ancora oscuri.
«Finora nessuno ci ha informato di nulla - ha spiegato però ieri il figlio della Landini, Luca Arletti - apprendiamo con piacere l’intenzione di riprendere e speriamo intensificare le ricerche di mia madre, ma al più presto chiederemo un incontro con gli inquirenti e con chi sta coordinando le indagini per capire come si muoveranno».
Convinto che la donna non si sia allontanata volontariamente resta Ezio Denti, l’investigatore privato assunto dalla famiglia della Landini per condurre una serie di accertamenti.
«I nostri controlli sono stati capillari - ha spiegato Denti - e continuiamo a escludere che la signora Landini si sia allontanata di sua volontà. Restiamo convinti che sia stata vittima di un fatto criminoso e a supporto di questa tesi ci sono appunto l’assenza di qualsiasi movimentazione di denaro e un’esposizione debitoria che assolutamente non avrebbe giustificato un gesto simile. Inoltre sono sparite due pistole, una di proprietà della donna e l’altra del tirassegno. Abbiamo anche compiuto verifiche presso amicizie all’estero e non ci risulta nulla che possa far supporre l’allontanamento per rifugiarsi in un altro paese. Probabilmente quelle armi le aveva portate con sè per difendersi da qualcosa o da qualcuno e ci auguriamo che gli inquirenti vadano fino in fondo a questa storia».
Sulla scomparsa della donna si stanno dunque muovendo il personale del commissariato e la Procura che coordina le indagini.
21 marzo 2013
Secondo me è giusto parlare visto che sono sparite 2 pistole ed una di queste è del "TIRASSEGNO".