Autore Topic: Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza  (Letto 3535 volte)

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Offline diamante

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Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« il: Maggio 25, 2011, 15:09:36 pm »

Corre voce che una guardia giurata si sia rivolta ai preposti per farsi pulire l'arma.
Siccome l'arma per principio è sempre carica anche quando non lo è ma quella in particolare aveva il colpo in canna, ha sparato colpendo una persona alla gamba che si dice si sia rivolto alle amorevoli cure del Pronto soccorso in ospedale.
Se così fosse andata la cosa, di per sè abbastanza grave, ci saranno un bel po di problemi per "Piccoli" .
Ciao

Offline gianfranco65

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #1 il: Maggio 26, 2011, 12:55:45 pm »
ma....... le guardie giurate ci dovrebbero difendere........dovrebbero conoscere il proprio attrezzo del mestiere.......ma chi permette che alcuni di questi signori vada in giro più pericoloso per gli amici che per i nemici?
spero che il ferito non sia grave e che la sezione non passi troppi guai....di questi tempi!

Offline diamante

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #2 il: Maggio 26, 2011, 15:11:29 pm »
........dovrebbero conoscere il proprio attrezzo del mestiere.......

Dici bene Gianfranco, le guardie giurate ".......dovrebbero conoscere il proprio attrezzo del mestiere", ma così non è, l'importante  è che annualmente conseguiscono il certificato di abilitazione all'uso ed al maneggio delle armi per esercitare la professione di G.P.G. ... il resto non conta nulla.

Ciao

Offline Daniele Puccioni

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #3 il: Maggio 26, 2011, 16:32:35 pm »
sicuramente mettere qualche "nero" su un bersaglio una volta all'anno non qualifica e non rende abile se l'arma deve essere utilizzata in caso di bisogno.
L'alto livello di stress, le condizioni ambientali, il bersaglio in movimento e la presenza di civili, fanno dell'utilizzo dell'arma più un pericolo che un aiuto.
Chi si senta responsabile si attrezza e si migliora per conto suo.
Ma attualmente le leggi sono queste, e l'alternativa è perdere il lavoro. Quindi secondo me andrebbe rivisto tutto il sistema

Offline diamante

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #4 il: Maggio 26, 2011, 17:30:01 pm »
Purtroppo non con una o due più prove all'anno, obbligatorie, saranno mai sufficienti a dimostrare la padronanza all'uso delle armi.
Alla fine quello che interessa è che l'allievo  dimostra  di saper armare e sparare su un bersaglio e colpirlo con un numero sufficiente di colpi che alla fine danno diritto al rilascio del "certificato che abilita all'uso ed al maneggio delle armi" .
Dici bene Daniele, è una normativa che andrebbe rivista. :D :D :D  ..... per il bene di chi è abilitato all'uso dell'arma e per la incolumità degli altri.

Ciao

Offline pierpu

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #5 il: Maggio 26, 2011, 17:42:52 pm »
la normativa tecnica attuale è in massima parte frutto delle pressioni delle associazioni di categoria delle GPG che fanno tutto il possibile per far sparare il meno possibile i propri dipendenti.
è un costo, per loro.
il D.M.I. 269/2010 in parte dovrebbe cambiare le cose..
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Offline gianvi

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #6 il: Maggio 26, 2011, 20:05:18 pm »
certo è che i luoghi più adatti all'esercitazione degli obbligati rispondono a caratteristiche ben diverse di quelle che si trovano nei poligoni uits ,poligoni nati per esercitare i militi alla guerra di trincea dove ciò che importava era sostanzialmente,escludendo casi particolari, il volume di fuoco più che la precisione di tiro.
bisogna altresì considerare l'immobilismo di una federazione che non ha saputo vedere oltre il propio naso,occupata a raccogliere i frutti senza pensare a reimpiantare alberi,qualcuno anni fà aveva cominciato ad intuire che la direzione del vento stava cambiando e forse oggi il d.m. di cui sopra non porterà nulla di buono per le sezioni e sopratutto per quelle piccole.
in quanto alle esercitazioni, posto che comunque l'obbligato di turno deve svolgerle e non sono due ma tre,sarebbe cosa logica che chi ha la resposabilità di istruire le suddette persone lo faccia con il massimo della perizia e non tenda ad agevolare l'obbligato magari spostando la sagoma a soli 7 e dico sette mt dalla linea di tiro con la scusa che i conflitti a fuoco si svolgono nella maggior parte dei casi entro tale distanza perchè questo sarebbe logico se le esercitazioni si potessero svolgere in modo adeguato.
Sicuramente gli addetti di Piacenza operano con la massima attenzione ma ho constatato in diversi luoghi un approccio al quanto superficiale per quanto riguarda la sicurezza,preoccupiamoci quando vediamo direttori che si sentono tex willer sicuramente baderanno ai centri dell'esercitando più che all'attenzione posta alla sicurezza.
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Offline pierpu

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #7 il: Maggio 26, 2011, 21:00:29 pm »
c'è modo di rendere anche i poligoni TSN luoghi idonei al contesto difensivo, più di quanto non si creda, se si adottano i c.d. "safety fan angle"; così come impiegando presìdi quali soft air che, non a caso, vengono utilizzati anche in ambienti esterni ai TSN aventi la pretesa di addestrare in modo ultrarealistico gli operatori in esame.
mi piace poi far riflettere che la distanza di addestramento, (con qualche dato statistico), induce a far lavorare alle corte distanze non a caso:
- per più di 250 agenti uccisi la distanza di fuoco era di circa 6 metri e questo prova che esiste una zona mortale fra i 3 e i 7 metri;
- per 567 poliziotti aventi avuto un conflitto a fuoco le distanze erano le seguenti:
- 60% meno di 3 metri (la maggior parte addirittura meno di 1,5 metri)
- 30% meno di 6 metri;
- 10% fra i 6 e i 23 metri;
- 0% oltre 23 metri.
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Offline gianvi

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #8 il: Maggio 26, 2011, 23:50:17 pm »
Egregio Pierpu,nel citare la distanza di 7 metri mi è parso evidente il fatto che ho conoscenza di quanto riporti con numeri ma forse non sono stato chiaro nell'esporre la cattiva abitudine che porta ad avvicinare il bersaglio all'obbligato non certo per simulare eventuali realistiche distanze di ingaggio ma solo per permettere agli stessi di mettere qualche colpo in sagoma e cosi facendo si permette di superare la prova a persone sicuramente incapaci di operare in precisione e probabilmente,se questo è il criterio di addestramento,in sicurezza cosa certamente più deplorevole.
in quanto alla possibilità di addestramento nelle sezioni non ho mai detto che non è possibile ma solo che la volontà di realizzare una informazione,un programma ovvero un progetto su cui operare non esiste.hai hai haiii

Offline Daniele Puccioni

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Re:Notizie dall'Emilia Romagna- Sezione di Piacenza
« Risposta #9 il: Maggio 27, 2011, 08:43:14 am »
ragazzi.... (si fa per dire) sembra che non facciate neanche tiro a segno...

Se io metto 20 colpi nel nove nel bersaglio a 25 metri, riuscirò a colpire una sagoma a 3 - 7 - 10 metri?
E' chiaro che mettere un bersaglio più vicino è solo ed esclusivamente per favorire chi spara, e non perchè è la distanza statistica dei conflitti a fuoco...
dato che la prova viene superata con un certo numero di colpi in una zona del bersaglio, nei tiri a distanza ravvicinata viene forse posto un bersaglio con la visuale ridotta ???
ma dai...

forse non ci si rende conto che stiamo parlando della sicurezza personale e degli altri da parte di chi potrebbe usare un'arma....