ma non facciamo finta di cadere dalle nuvole
Le esternazioni del presidente di Imola sono più che comprensibili e condivisibili, soprattutto da chi in questo periodo è oggetto delle visite ispettive dei funzionari del Genio Militare per le armerie, che nel frattempo buttano un occhio sulla situazione complessiva del poligono per l'agibilità, così si risparmiano un viaggio.
Però la DT-P2 è dal 2006 che risulta in vigore, di conseguenza è anche tardivo lamentarsi solo ora perchè si viene toccati nel vivo.
Il problema agibilità è una conseguenza e chiunque abbia impianti in cui si spara fuoco si deve aspettare, purtroppo, il rischio della "temporanea inagibilità".
Sezioni con impianti praticamente moderni, di recente costruzione ma di progettazione ante 2006 si sono ritrovate con osservazioni degli ispettori piuttosto inquietanti.
Le sezioni pagano dazio e la Uits istituzionale non ha mezzi di contrasto, i padroni di casa sono i militari.... anzi, Uits Istituzionale avrebbe dovuto vigilare e spronare per tempo le sezioni stesse affinchè si mettessero in pari con la direttiva tecnica, invece hanno tranquillizzato tutti dicendo che le agibilità dei poligoni di 1a categoria sarebbero state di loro competenza.
I poligoni di 1a categoria sono quelli dove si spara con il "famigerato" calibro 22 delle specialità olimpiche, del bench-rest, della Production, e di tutte le altre specialità che in questi ultimi anni hanno dato una boccata d'ossigeno a tante sezioni.
Ma soprattutto si tratta di tutti gli impianti a cielo aperto a 25mt dove si svolgono le attività istituzionali delle sezioni a favore degli armati e obbligati, dove per altro sarebbe vietato sparare con munizioni blindate... perchè altrimenti si sconfinerebbe nella 2a categoria... e li son dolori.
Un setto separatore fatto con i crismi DT-P2 non costa meno di 2000 euro, pavimenti, balaustre, quinte, bonetti, parapalle, insonorizzazione, barriere anti proiettile per separare la zona pubblico e armeria fanno il resto.
Scusate dimenticavo la bonifica delle coperture in eternit, pare ce ne siano ancora parecchie in giro.
Ad aggravare il quadro complessivo c'è che il reparto infrastrutture del Genio ha competenza sulle regioni del centro (da cui dipende l'Emilia Romagna) adotta criteri di valutazione molto rigidi.
Quante sono le sezioni che di questi tempi hanno in cassa 20-30-40.000 euro per le opere di adeguamento?
Proviamo a fare un censimento? Ma soprattutto quante sono le sezioni che abbisognerebbero degli interventi di adeguamento? vabbè ok scherzavo, facciamo prima a contare quelle in regola!
Sarebbe interessante sapere gli interventi fatti recentemente a Pontedera e a Rimini ed il relativo costo, anche solo indicativo...
Giugno non è lontano e ci sarà l'assemblea generale, chissà se gli interessati alla questione agibilità in quella sede rivendicheranno le proprie ragioni e rimostranze al direttivo federale, pur sapendo di non ottenere sedutastante risoluzione al problema?
La competenza su chi rilascia le certificazioni dovrebbe andare a ente terzo e "superpartes", perchè un tale potere in mano a Uits Istituzionale potrebbe rivelarsi un vero e proprio "boomerang politico" per le sezioni stesse... un pò come i certificati di maneggio elettronici...