Dofranco e Biagio siete sul bersaglio! Certe strutture, vedi le citate Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino, ecc. per forza di cose vanno gestite come vere e proprie aziende, basta guardare i fatturati, e sono le meno influenzate dagli umori dei soci, per mandare avanti la baracca ci sono dei meccanismi e degli automatismi imprescindibili. Diverso il discorso per le piccole sezioni, 200/250 soci ed un centinaio di obbligati, con fatturati sui 40mila €. in questo caso per funzionare bisogna fare ricorso al volontariato ed alla buona volontà di tutti, si troveranno il presidente ed i consiglieri che nel periodo di chiusura saranno impegnati nei lavori di sistemazione degli impianti assieme a qualche volonteroso, il tutto, naturalmente, non retribuito, salvo poi organizzare dei pranzi o cene al poligono che servono come ricompensa e per cementare lo spitiro d'appartenenza. Tanto si è in pochi e ci si conosce tutti, in qesti TSN, nelle serate d'apertura, ci sono alcuni tiratori in pedana e molti altri impegnati in discussioni da bar, sulle armi, le cariche ecc. Questo è lo spirito per far sopravivere degnamente queste sezioni.