Le regole 2020 sono quelle che sono, lamentarsi non serve a nulla, se non piacciono si resta a casa ed AMEN.
Diverso è il discorso che UITS non DEVE occuparsi di Br perché assolutamente inadeguati sia all'organizzazione che al rispetto delle regole.
Se UITS, a suo dire, è inadeguata chi dovrebbe occuparsi del BR?
La domanda da sola denota la completa sua ignoranza del BR, non merita assolutamente risposta perchè di BR 22 in Italia da oltre 10 anni si è fatta una sola gara (internazionale a Novi Ligure organizzata da me e da altri due amici), tutto il resto sono cartelli di Br fatti alle 9 del mattino vicino ad un muro per proteggersi dal vento e finalizzata ad andare in vacanza 15 gg a spese dell'UITS ogni due anni infischiandosene delle regole basilari della disciplina mortificandola fino all'inverosimile (tutto quando affermato vale anche per il Br Aria compressa).
Il BR in Italia solo chiacchiere e tabacchiere di legno!!!
Purtroppo continuano ad esserci persone che non hanno la più pallida idea di cosa sia l'educazione e cosa significhi partecipare e contribuire attivamente ad una discussione.
Abbiamo un campionato italiano UITS di BR22 dal lontano 2006, anno in cui appunto la disciplina ottenne il riconoscimento ufficiale da parte di UITS... in quell'anno io c'ero, sia come partecipante che in seguito come adiuvante all'organizzazione della prima finale che si tenne sempre nel 2006 presso la sezione TSN di Parma, all'epoca l'unica insieme a Pisa ad avere 20 linee a 50mt attrezzate con banconi idonei.
A quel campionato si arrivò tramite la sintesi e l'accordo tra UITS e le associazioni BR22 Italia e AIBR22 (creata da dissidenti di BR22 Italia).
Sempre nel 2006, con proteste plateali proprio alla prima finale, soprattutto a causa della scarsa capacità di fare da mediatore da parte di un consigliere UITS preposto alla gestione delle specialità non-ISSF, e alcuni componenti della commissione specifica formata da rappresentanti delle associazioni sopra citate, scoppiarono liti e screzi che di fatto incrinarono le varie relazioni.
La prepotenza con cui si pose UITS nei confronti di chi fino ad allora si era speso e attivato per promuovere la disciplina non lascio altro che spazio a lingue lunghe e umide.
Nel 2008 fu organizzata da Carlo Caricato la prima gara internazionale di BR22 presso il TSN di Milano, senza alcuna collaborazione o patrocinio da parte di UITS, Carlo, che è utente di questo forum e se vuole può spiegare meglio di me e sicuramente molto meglio del sig. 10X, la genesi e l'evoluzione del BR22 italico.
Da quel 2016 di buchi sui cartelli ne sono stati fatti tanti, e la gestione delle specialità non-ISSF da parte di UITS (tutte) è andata di male in peggio. Nelle mani di poche persone (dalla lingua lunga e umida) si sono accentrati compiti e poteri in modo del tutto incomprensibile, che di fatto è risultato essere un processo fallimentare soprattutto sul piano della promozione.
Il movimento che io stesso ho conosciuto e frequentato, e tante persone da me incrociate sulle linee di tiro, oggi non sono che l'ombra di quello che c'era nel 2006/2007, dal 2010 in poi il declino è stato sempre constante.
Per quanto riguarda l'avancarica, quello che accadde agli europei di avancarica organizzati da CNDA e ospitati dalla sezione TSN di Parma, fu l'inizio di una contesa ad oggi ancora aperta e irrisolta, dovuta sempre e soprattutto all'atteggiamento ottuso e prepotente della dirigenza UITS.
L'ex-ordinanza a 100 e 300mt non se la passa meglio...
Il risultato finale, e il comune denominatore delle varie specialità e che appunto fatte poche eccezioni, i praticanti sono diminuiti e le diatribe tra UITS e soggetti terzi come CNDA e BRItalia (la continuazione di BR22 italia estesa anche al BR centerfire a distanze dai 100/200/300mt), sono state il peggior esempio di come una federazione potesse gestire specialità diverse da quelle del circuito olimpico e ISSF.