Autore Topic: 1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN  (Letto 56221 volte)

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Offline gunny

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #10 il: Luglio 31, 2013, 14:44:02 pm »
l'unica cosa che fa UITS, talvolta con apporti discutibili nel merito è il MANIFESTO che dovrebbe fornire le linee guida di come le sezioni dovrebbero erogare i servizi per uniformità su tutto il territorio nazionale

peccato che poi, forse presa a pensare a come arrogarsi i certificati per salvare il proprio status oltre alle incombenze(?!) di natura sportiva, forse si dimentichi di fare la cosa più importanti ovvero fungere da ORGANO DI CONTROLLO e VIGILARE sulla corretta e uniforme applicazione del manifesto... ma come potrebbe? con quale personale? dove sono gli ispettori qualificati? o meglio, sono previsti nell'ordinamento federale?

attenzione perché la produzione sommaria di certificati CIMA e attestati potrebbe configurarsi come falso in atto pubblico! ma stando alla legge attuale nel caso gli unici a rispondere sarebbero i presidenti di sezione e gli istruttori delegati al servizio... ma mai UITS... e allora?!?

servono forse ingegneri o principi del foro (o presunti tali) per capire come stanno le cose?

« Ultima modifica: Luglio 31, 2013, 14:46:11 pm da gunny »
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a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #11 il: Luglio 31, 2013, 15:15:56 pm »
e se una sezione continuasse a certificare in proprio?quali scenari si aprirebbero,legali e non?

Online biagio

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #12 il: Luglio 31, 2013, 15:42:43 pm »
grazie Gunny; molto chiaro
biagio

Offline gunny

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #13 il: Luglio 31, 2013, 19:25:38 pm »
e se una sezione continuasse a certificare in proprio?quali scenari si aprirebbero,legali e non?

nulla vieta a una sezione di produrre i certificati in proprio se non le clausole statutarie che attualmente vincolano le sezioni ad adottare un formato cartaceo anticontraffazione definito e fornito esclusivamente da UITS approvato dal Ministero dell'Interno

con la legge sulla decertificazione il formato cartaceo in pratica è diventato inutile nei rapporti con le istituzioni pubbliche: questure, comandi CC, prefetture, inoltre quello elettronico proposto da UITS non sarebbe nemmeno un sostitutivo valido dal un punto di vista legale

in pratica UITS sta cercando con le unghie e con i denti di arrampicarsi su uno specchio perché altrimenti perderebbe quasi totalmente il controllo quantitativo dei rilasci (ora lo fa tramite la consegna delle mazzette cartacee in carta chimica/copiativa)

quindi se occorre il "pezzo di carta" perché il cittadino/obbligato lo richiede esplicitamente questo può continuare ad essere quello fornito fino ad ora, in caso contrario ovvero nella quasi totalità dei casi, essendo valida l'autocertificazione la sezione è sufficiente che tenga un proprio registro dei corsi effettuati, dei esami svolti (con relativo esito) e delle attestazioni di frequenza. Dove esiste l'obbligo (CIMA) la sezione avrebbe l'onere di registrare anche il numero identificativo della marca da bollo, conservando la stessa per l'eventuale apposizione sul cartaceo nel caso il cittadino/obbligato ne faccia richiesta

non occorre l'affiliazione a UITS per svolgere attività istituzionale, se una sezione non si affilia perde il diritto a praticare attività sportiva in seno a UITS, non può più tesserare agonisti, non porta più in assemblea rappresentanti dei tecnici ne dei tiratori quindi nemmeno votarli, pur rimanendo il diritto per il Presidente di partecipare e votare ma senza voti plurimi

la produzione dei certificati in proprio non viola nessuna legge, ma solo norme statutarie nel rapporto tra UITS e TSN, rapporto che se si guasta, a pensarci bene danneggia concretamente e in solido UITS...
« Ultima modifica: Luglio 31, 2013, 19:28:03 pm da gunny »
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a brusa suta l' Susa

Offline armageddon

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #14 il: Luglio 31, 2013, 19:40:59 pm »
e se una sezione continuasse a certificare in proprio?quali scenari si aprirebbero,legali e non?

nulla vieta a una sezione di produrre i certificati in proprio se non le clausole statutarie che attualmente vincolano le sezioni ad adottare un formato cartaceo anticontraffazione definito e fornito esclusivamente da UITS approvato dal Ministero dell'Interno

con la legge sulla decertificazione il formato cartaceo in pratica è diventato inutile nei rapporti con le istituzioni pubbliche: questure, comandi CC, prefetture, inoltre quello elettronico proposto da UITS non sarebbe nemmeno un sostitutivo valido dal un punto di vista legale

in pratica UITS sta cercando con le unghie e con i denti di arrampicarsi su uno specchio perché altrimenti perderebbe quasi totalmente il controllo quantitativo dei rilasci (ora lo fa tramite la consegna delle mazzette cartacee in carta chimica/copiativa)

quindi se occorre il "pezzo di carta" perché il cittadino/obbligato lo richiede esplicitamente questo può continuare ad essere quello fornito fino ad ora, in caso contrario ovvero nella quasi totalità dei casi, essendo valida l'autocertificazione la sezione è sufficiente che tenga un proprio registro dei corsi effettuati, dei esami svolti (con relativo esito) e delle attestazioni di frequenza. Dove esiste l'obbligo (CIMA) la sezione avrebbe l'onere di registrare anche il numero identificativo della marca da bollo, conservando la stessa per l'eventuale apposizione sul cartaceo nel caso il cittadino/obbligato ne faccia richiesta

non occorre l'affiliazione a UITS per svolgere attività istituzionale, se una sezione non si affilia perde il diritto a praticare attività sportiva in seno a UITS, non può più tesserare agonisti, non porta più in assemblea rappresentanti dei tecnici ne dei tiratori quindi nemmeno votarli, pur rimanendo il diritto per il Presidente di partecipare e votare ma senza voti plurimi

la produzione dei certificati in proprio non viola nessuna legge, ma solo norme statutarie nel rapporto tra UITS e TSN, rapporto che se si guasta, a pensarci bene danneggia concretamente e in solido UITS...


ma allora cosa si sta aspettando?chissenefrega di qualche gara da agonista,si potrebbe sempre fare un circuito parallelo per chi non resiste alle tentazioni ranking

Offline gunny

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #15 il: Agosto 01, 2013, 10:28:55 am »
caro Armageddon,
purtroppo è il cane che si morde la coda, e qui i luminari che hanno ispirato la politica e al strategia di UITS negli ultimi 8/10 anni, hanno dato un forte contributo per ingarbugliare le cose tra statuti e contro-statuti, ma la legge è legge!

Se produci certificati tuoi, di fatto sei fuori da UITS.
Facendolo sei fuori dallo sportivo e quindi dal Coni e l'.A.S.D. perderebbe i vantaggi fiscali che la legge riconosce (fondamentalmente i 7.500,00 euro esentasse annui per i collaboratori), l'accesso al credito sportivo (!?!).

Quindi l'unica soluzione ragionevole sarebbe quella di consentire la separazione tra sportivo e istituzionale, per poter scorporare/svincolare dalle sezioni l'A.S.D. componente sportiva e consentendo che questa possa affiliarsi a UITS tesserando gli atleti e godendo dei benefici fiscali previsti. UITS  federazione sportiva a sua volta soggetto privato beneficerebbe di tutta una serie di agevolazioni (questioni personale) che ora in qualità di ente pubblico non ha.

La legge del ventennio che diede vita al TSN per come lo conosciamo ora, ovvero quanto furono assorbite dal Ministero della Guerra tutte le società mandamentali (comunali) di tiro a segno, quelle fondate da Garibaldi per intenderci, diede a UITS (UIT) il compito di seguire e coordinare la componente sportiva delle sezioni nonché quella a livello nazionale assicurandole entrate dal 25% delle iscrizioni annuali a qualunque titolo presso una sezione TSN, oltre al tesseramento degli agonisti.
Quindi di fatto anche senza affiliazione (ricordo che tutt'ora è necessaria solo per lo sportivo), UITS continuerebbe a "tirare" il 25% delle iscrizioni (che non sono quisquilie), e per questo motivo i presidenti di sezione hanno un posto sempre e comunque garantito in assemblea, stando al quadro legislativo e statutario attuale.

Tornare al sistema originale con qualche innovazione, sarebbe quindi la cosa più logica e sensata (oltre che fonte di indubbio risparmio economico e burocratico), aprendo la federazione anche a soggetti privati (A.S.D. non TSN), stipulando una "convenzione" affinché tutte le ASD (TSN e non) affiliate a UITS possano utilizzare gli impianti di tiro per allenamenti e gare a titolo oneroso o meno regolandone uniformemente i vari aspetti. A questo proposito sorge un problema (non insormontabile) dato dal fatto che nella maggior parte dei casi le sezioni insistono su aree del Demanio Difesa, quindi non possono esercitare attività commerciali e/o "subaffittare" le aree a terzi, ostacolo superabile con un'intesa CONI/UITS - MinDifesa/TSN.
I poligoni sono quasi tutti del MinDifesa in gestione alle sezioni TSN, pertanto UITS non può accampare alcuna pretesa sull'utilizzo degli stessi quindi non può e non deve considerarli impianti suoi.

Semplificare, di fatto tornando al modello originale pensato più di ottant'anni fa, sarebbe un grosso vantaggio per tutti, invece si è riusciti a creare un pateracchio tra ruoli, competenze e numeri che non ha precedenti.

Nulla toglie che lasciando tutto così com'è una o più sezioni escano da UITS magari creando una "rete" alternativa, i tiratori che intendono fare attività sportiva potrebbero sempre tesserarsi anche in altra sezione affiliata... ma se il numero e l'entità di soggetti divenisse interessante sarà la stessa UITS a modificare il sistema per evitare il tracollo
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a brusa suta l' Susa

Offline attiliofanini

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #16 il: Agosto 01, 2013, 15:36:04 pm »
 ;) ;) ;) ;) ;)ottima spiegazione come sempre ! GRANDE GUNNY !  :) :) :) ;) ;) ;)

Offline armageddon

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #17 il: Agosto 01, 2013, 16:01:55 pm »
caro Armageddon,
purtroppo è il cane che si morde la coda, e qui i luminari che hanno ispirato la politica e al strategia di UITS negli ultimi 8/10 anni, hanno dato un forte contributo per ingarbugliare le cose tra statuti e contro-statuti, ma la legge è legge!

Se produci certificati tuoi, di fatto sei fuori da UITS.
Facendolo sei fuori dallo sportivo e quindi dal Coni e l'.A.S.D. perderebbe i vantaggi fiscali che la legge riconosce (fondamentalmente i 7.500,00 euro esentasse annui per i collaboratori), l'accesso al credito sportivo (!?!).

Quindi l'unica soluzione ragionevole sarebbe quella di consentire la separazione tra sportivo e istituzionale, per poter scorporare/svincolare dalle sezioni l'A.S.D. componente sportiva e consentendo che questa possa affiliarsi a UITS tesserando gli atleti e godendo dei benefici fiscali previsti. UITS  federazione sportiva a sua volta soggetto privato beneficerebbe di tutta una serie di agevolazioni (questioni personale) che ora in qualità di ente pubblico non ha.

La legge del ventennio che diede vita al TSN per come lo conosciamo ora, ovvero quanto furono assorbite dal Ministero della Guerra tutte le società mandamentali (comunali) di tiro a segno, quelle fondate da Garibaldi per intenderci, diede a UITS (UIT) il compito di seguire e coordinare la componente sportiva delle sezioni nonché quella a livello nazionale assicurandole entrate dal 25% delle iscrizioni annuali a qualunque titolo presso una sezione TSN, oltre al tesseramento degli agonisti.
Quindi di fatto anche senza affiliazione (ricordo che tutt'ora è necessaria solo per lo sportivo), UITS continuerebbe a "tirare" il 25% delle iscrizioni (che non sono quisquilie), e per questo motivo i presidenti di sezione hanno un posto sempre e comunque garantito in assemblea, stando al quadro legislativo e statutario attuale.

Tornare al sistema originale con qualche innovazione, sarebbe quindi la cosa più logica e sensata (oltre che fonte di indubbio risparmio economico e burocratico), aprendo la federazione anche a soggetti privati (A.S.D. non TSN), stipulando una "convenzione" affinché tutte le ASD (TSN e non) affiliate a UITS possano utilizzare gli impianti di tiro per allenamenti e gare a titolo oneroso o meno regolandone uniformemente i vari aspetti. A questo proposito sorge un problema (non insormontabile) dato dal fatto che nella maggior parte dei casi le sezioni insistono su aree del Demanio Difesa, quindi non possono esercitare attività commerciali e/o "subaffittare" le aree a terzi, ostacolo superabile con un'intesa CONI/UITS - MinDifesa/TSN.
I poligoni sono quasi tutti del MinDifesa in gestione alle sezioni TSN, pertanto UITS non può accampare alcuna pretesa sull'utilizzo degli stessi quindi non può e non deve considerarli impianti suoi.

Semplificare, di fatto tornando al modello originale pensato più di ottant'anni fa, sarebbe un grosso vantaggio per tutti, invece si è riusciti a creare un pateracchio tra ruoli, competenze e numeri che non ha precedenti.

Nulla toglie che lasciando tutto così com'è una o più sezioni escano da UITS magari creando una "rete" alternativa, i tiratori che intendono fare attività sportiva potrebbero sempre tesserarsi anche in altra sezione affiliata... ma se il numero e l'entità di soggetti divenisse interessante sarà la stessa UITS a modificare il sistema per evitare il tracollo

questo intendevo io ,se fattibile senza inconvenienti penali si potrebbe iniziare,immagina se 150 /200 sezioni non si affiliassero più,avrebbero uno strumento in mano terrificante per poter modificare ,azzerare ,stravolgere qualsiasi cosa,sempre se volessero,ma sogno ad occhi aperti.

Offline diamante

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #18 il: Agosto 01, 2013, 16:55:15 pm »
In tempi non sospetti aveveo avanto la proposta- leggete la n.66

http://www.concentrica-online.it/smf2/index.php/topic,2297.msg14888.html#msg14888

Ciao

Offline Franz

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Re:1 Ottobre 2013 - L'ESTREMA UNZIONE... per le Sezioni TSN
« Risposta #19 il: Agosto 02, 2013, 15:56:07 pm »
mi sembra che la legge Melandri fosse orientata verso la creazione di ASD per la sola attività sportiva. Per la possibile "attività commerciale"  non penso ci siano grossi problemi, già ora le sezioni hanno la partita IVA ed emettono fatture (per esempio quando vendono una cuffia ad un frequenatore che ne è sprovvisto). L'uso degli impianti di tiro ad una ASD di tiro a segno potrebbe essere una co-gestione con la sezione del TSN. (vedi gli europei d'avancarica a Parma nel 2007). Certo che quella che sarebbe una svolta epocale, realizzata col solo ritorno al passato, lascia molto perplessi sulla gestione "moderna" del tiro a segno!