Autore Topic: Campus Vergato  (Letto 3403 volte)

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Offline angelo

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Re: Campus Vergato
« Risposta #10 il: Ottobre 01, 2008, 20:07:31 pm »
Ok. La sezione era proprio quella di Caldaro e rilevatori utilizzati non erano quelli che hai fotografato ma erano delle semplici ventose collocate in diverse parti del corpo e, come si vede anche in una tua foto, anche un rilevatore collocato nell'arma impugnata. I giovani atleti della nazionale presenti, non assomigliavano assolutamente a "FANTOMAS" come nelle foto scattate. Non sarebbe meglio domandare a Obrist e altri esperti informazioni più dettagliate e se ci sono il perchè non siamo stati informati di tali nuove tecnologie o si pensa solo, come sempre, a .....................

Offline VENDETTA

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Re:Campus Vergato
« Risposta #11 il: Agosto 24, 2013, 18:25:29 pm »
Per ostacolare il Campus di Vergato organizzato magistralmente da Attilio Fanini, un TSN marchigiano ha ideato su

suggerimento nelle stesse date il "Campus di Sarnano".

Che scafa......pardon schifo!

Segue scheda




Regione   MARCHE

ATTIVITA’ (1*) TECNICA           Campus Sarnano                  REGIONALE  anno___2013________
(1*) specificare se TECNICA oppure PROMOZIONALE
                                (2*)
Riunione n°    3     del _22-25/08/2013 _____ presso la Sezione  Sarnano
(2*) “Tecnica”: massimo n° 8 riunioni – “Promozionale”: massimo n° 3 riunioni

PARTECIPANTI:

a)   Membri dello Staff Tecnico Regionale (barrare la casella corrispondente):
         
            Responsabile                    MARINANGELI R.              
         
            Allenatore carabine         LEGAULT IRENE   
           
             Allenatore pistole            GATTI MASSIMO   

             Giudice di gara                FENATI PIERO       

              Preparatore atletico         CAPUCCI ALESSANDRO   

 
b)   Tiratori:


Nominativo   
Data di nascita
   
Sezione

   
Specialità   
Ranking Nazionale
Giovani
         
C10
   
P10   
A FUOCO
   
                  Posizione   Punteggio
Pacetti Claudio   11/06/96   Sarnano   Ass            
Ciarrocchi Federica   12/02/93   Ascoli P   386            
Cardinali Marco   13/03/96   Jesi   372      578      
Baldcucci Roberta      Osimo   366            
Tozzo  Federica      Osimo               
Seretti Celeste      Macerata               
Badiali  Francesco      Osimo               
Gianfreda Alberto      Ascoli               
                     
                     
Ligorio Giada      Ascoli P.      347   PSp 495      
Emiliozzi Francesco      Macerata      355   PA 516
PSp 559
      
                     
Fratini Alessandro   16/01/96   Sarnano      373   PL 535
PSp 570      
Maurizi Leonardo   22/01/96   Macerata      365   PL 495
PA 489
PSp 550
PS  509      
Rapari Sofia   03/06/96   Macerata      373   539      
Scafa Noemi   04/02/96   Macerata      353         
Lucozzi Chiara   13/02/96   Macerata      344   534      
Scafa Andrea   10/01/93   Sarnano      383   538      
                     
Lesti Rebecca      Jesi      362         



Nominativo   


Data di nascita
   


Sezione   
Specialità
   
Ranking Nazionale
          Giovani
         
C10   
  P10   
A FUOCO
   
Posizione   
Punteggio

Pugliesi Nico      Ascoli P.      356
sp 374         
                     
                     
                     
                     
                     
                     



Note: ...
...
...

Luogo e data _

                        Il Responsabile Tecnico Regionale
pagina n° __2                                  firmato   

Offline gunny

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Re:Campus Vergato
« Risposta #12 il: Agosto 26, 2013, 10:13:19 am »
fermo restando che se qualcuno volesse "copiare" la meritoria iniziativa di Vergato, non sarebbe che un favore fatto ai giovani sportivi ampliandone le opportunità di formazione e crescita

ciò che "schifa" e che dovrebbe far vergognare chi l'ha concepita e organizzata è l'aver intrapreso meschinamente un'azione di disturbo sulla sezione di Vergato per colpire il suo presidente (Fanini)

nonostante non ci sia da stupirsi difronte a queste "ritorsioni" chiamatelo pure sport se volete ma a me pare tutt'altro...  :-\ ??? :(

l'ho già scritto ma lo riscrivo... VERGONA!
--------------------------
a brusa suta l' Susa

Offline attiliofanini

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Re:Campus Vergato
« Risposta #13 il: Agosto 26, 2013, 10:47:22 am »
E' una porecheria mostruosa ma non c'è da aspettarsi nulla e nulla di diverso ormai il nostro TSN è nella degenerazione totale e finirà con l'implosione .
Tutti attaccati alla seggiolina , commissioni ingigantite per creare spazio a tutti , sostituzioni che ormai hanno ricoperto l'apparato del sissignore , giocassimo a scacchi si chiamerebbe arroccamento. L'ultima sostituzione fatta riguarda il tecnico Tosi , ma con chi l'hanno sostituito ??????? Sistema Sistema ! va bene così ma sento solo una leggera e confusionale sensazione di nausea nei confronti di questi soggetti che credono poter essere i costruttori del futuro TSN , sarà anche così , ma sarà solo il loro TSN non quello di tutti. :'(
 

Offline diamante

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Re:Campus Vergato
« Risposta #14 il: Agosto 26, 2013, 19:55:53 pm »
E' una porecheria mostruosa ma non c'è da aspettarsi nulla e nulla di diverso ormai il nostro TSN è nella degenerazione totale e finirà con l'implosione .
Tutti attaccati alla seggiolina , commissioni ingigantite per creare spazio a tutti , sostituzioni che ormai hanno ricoperto l'apparato del sissignore , giocassimo a scacchi si chiamerebbe arroccamento. L'ultima sostituzione fatta riguarda il tecnico Tosi , ma con chi l'hanno sostituito ??????? Sistema Sistema ! va bene così ma sento solo una leggera e confusionale sensazione di nausea nei confronti di questi soggetti che credono poter essere i costruttori del futuro TSN , sarà anche così , ma sarà solo il loro TSN non quello di tutti. :'(

http://www.renonews.it/vergato/2013/08/26/vergato-al-tiro-segno-campus-lo-sport-ed-il-divertimento/

Vergato, al Tiro a Segno un campus per lo sport ed il divertimento

26 agosto 2013 14:47
Il campus al Tiro a Segno di Vergato
Il presidente Prezzi: creare disponibilità e scoprire talenti”
Presenti anche l’argento olimpico Tesconi e il Ct azzurro Masetti

Un’esperienza certamente formativa ma anche divertente.
Il perfetto connubio tra convivialità, sport e spirito di squadra. Così si può riassumere adeguatamente ciò di cui hanno fatto tesoro i partecipanti al campus che si è svolto presso il tiro a segno di Vergato il weekend del 24 e 25 agosto. Un appuntamento giunto ormai all’invidiabile traguardo del tredicesimo anno, che ha raccolto il consenso di un sempre più folto numero di ragazzi, dai quattordici ai vent’anni.
È stato sorprendente osservare come esista una grande sinergia tra sport e lavoro all’interno di questa iniziativa e come ogni attività sia ideata e svolta con l’obiettivo di creare motivazione e di socializzare, oltre allo scopo di avvicinarsi alla disciplina del tiro a segno, per far muovere i primi passi agli appassionati o per coinvolgere chi ha già una pur piccola esperienza in questo sport.
Il grande lavoro è svolto egregiamente da un folto gruppo di volontari e vede la partecipazione di tecnici ed allenatori competenti, che seguono i ragazzi per tutta la durata del campus.
Elio Prezzi, assessore del comune di Vergato ha parlato a Reno News circa la nascita di questa iniziativa e di come sia stata fondamentale la grande volontà e la passione per portarla avanti di anno in anno, rendendola sempre più conosciuta nel territorio e contribuendo al suo continuo sviluppo.
 
Elio Prezzi
“Tutto nacque nel 1999, quando si pensò di fare un raduno di ragazzi in questa struttura, associando il divertimento all’interesse per questa disciplina, creando responsabilità ma anche con lo scopo di formare magari nuove promesse nell’ambito del tiro a segno. Il successo è stato tale da apportare, negli anni, il numero chiuso di partecipanti a causa di motivi logistici e gestionali perché le richieste sono andate via via aumentando. Ci piace dire che, da questo campo, sono passati anche campioni , come la medaglia d’argento di Londra Luca Tesconi, Sabrina Sena, premiata nelle precedenti olimpiadi ed altri. Oltre che motivo d’orgoglio, è anche la prova dell’importanza di continuare a mettere in atto questo progetto e magari migliorarlo ancora di più”.
Quali possono essere i problemi organizzativi con i quali ci si scontra per concretizzare questo tipo di attività?
“Problematiche di questo tipo si verificano sempre, tuttavia si riesce a far fronte nel migliore dei modi. La struttura è completamente a norma, sia per la cucina, i servizi igienici e sanitari ed il dormitorio. Come struttura sportiva di volontariato godiamo di una efficienza ben consolidata”.
Da cosa deriva la sua passione per questa disciplina sportiva?
“È stata una bella fregatura, ovviamente in senso buono. Mi sono impegnato, assieme ad altri amici per impedire la chiusura di questa struttura, circa venticinque anni fa. Ci proponemmo come gestori ed io venni eletto presidente. Dopo aver appunto scongiurato il pericolo della chiusura, mi misi d’impegno e frequentai un corso di tecnico di tiro. Negli anni, ho avuto le mie belle soddisfazioni, non posso negarlo”.
Quindi, il tiro a segno può coinvolgere a qualsiasi età?
“Esattamente. Pur non essendo praticante, io sono la prova di come l’entusiasmo per questo sport possa nascere e coinvolgere in qualunque momento ed a qualsiasi età. Il tiro a segno è una disciplina che può essere praticata dai dieci anni fino all’infinito. Chiaramente, per chi inizia ad interessarsi e non più giovanissimo, non può petendere risultati agonistici di chissà quale livello ma le soddisfazioni personali sono veramente intense e meritano ogni sforzo compiuto ed ogni sacrificio che questo sport, come del resto gli altri, richiedono sia fisicamente che mentalmente”.

Ospite di questa edizione del campus è stato anche il CT della nazionale di pistola Marco Masetti, bolognese e già allenatore del campione Luca Tesconi (anch’egli presente al campus), che ha tenuto una interessante lezione per spiegare ai ragazzi ciò che devono essere le motivazioni e gli obiettivi. Reno News ha rivolto qualche domanda anche a lui, raccogliendo i suoi entusiastici commenti in merito a quel che si riesce a creare di anno in anno all’interno della struttura e di come si riesca ad instaurare un clima familiare che avvolge piacevolmente istruttori, membri dello staff ed i ragazzi.
“L’aspetto conviviale che si crea all’interno di questa struttura è molto importante e si va a coniugare perfettamente con quelli che sono i caratteri espressamente sportivi. Si alternano teoria, pratica e gioco. Da tenere conto che qui si insegna anche la responsabilità del detenere quelle che sono comunque armi, sia pure a bassa capacità offensiva, visto che stiamo parlando di pistole e carabine ad aria compressa, ma pur sempre armi. Questa è una regola base di un’attività del genere, anche perché a tutt’oggi c’è ancora una sorta di mentalità chiusa e timorosa verso le iniziative che parlano di tiro a segno ed un’avversione in generale alla parola arma.”
Quanto c’è di preparazione fisica e quanto mentale in una disciplina di questo tipo?
Su questa domanda si potrebbe aprire un interessante dibattito. Se vogliamo esprimere il discorso in percentuale, possiamo parlare di un venti percento che riguarda la preparazione tecnica e fisica, mentre il restante ottanta è rivolto ad un corretto sostegno psicologico. Sono iscritto all’associazione italiana di psicologia dello sport perché credo fermamente nella formazione mentale. Chiariamo che non voglio assolutamente sostituirmi ad un professionista del settore e non è mia intenzione assumere un ruolo che non è il mio ma penso e sono convinto che anche raccontare le mie esperienze e le mie sensazioni sia utile per svolgere al meglio il lavoro di allenatore. È bene anche partire da un presupposto: a questo livello, non è necessaria la presenza di uno psicologo perché altrimenti si correrebbe un terribile rischio e cioè quello di dare la colpa ad un fatto mentale nel caso che il risultato di una prestazione fosse deludente. Non è assolutamente così: prima di pensare ad un percorso mentale è assolutamente necessario disporre di una base tecnica ben solida. Questo è uno sport strano: è uno dei pochi, infatti (se non l’unico), che da un feedback immediato alla prestazione. Dopo aver sparato sai subito il risultato e non è detto che un buon punteggio sul tabellone equivalga ad aver sparato bene o viceversa. L’obiettivo essenziale, il primo da avere ben in testa e da raggiungere, è quello di sparare bene e non di fare punti.
C’è una sinergia mondiale fra i vari paesi che praticano questo sport oppure ogni stato ha delle regole a sé?
Esiste una federazione mondiale che detta le regole di carattere generale. È essa a gestire tutto lo sport del tiro nel mondo. Ogni continente ha poi una propria federazione con regole che però non si discostano da quelle definite dalla federazione mondiale. Ogni stato può avere poi anche una sola federazione per quello che riguarda tutte le discipline di tiro, mentre in Italia abbiamo una federazione per il tiro a segno, una per il tiro con l’arco, una per il biathlon, ecc…
C’è spazio per il proprio estro nel tiro a segno o è tutta una questione di tecnica?
Certo che c’è spazio anche per l’aspetto caratteriale. Questo si rifà anche al buon lavoro dell’allenatore che deve saper comprendere, oltre alla capacità tecnica, anche l’aspetto caratteriale dell’atleta per implementarne le prestazioni e lasciarlo anche libero di porre la propria impronta nel suo percorso sportivo.
I ragazzi che sono qui hanno già le idee chiare se questo è il loro sport oppure è una scelta ancora difficile da prendere?
È chiaro che abbiamo a che fare con dei giovani. In base all’età, al carattere ed anche ad aspetti che possono essere i più diversi (famiglia, studio, affetti, ecc…) si assiste a diversi cambiamenti in merito alle scelte che essi prendono. Si vedono ragazzi che partono in sordina, magari senza essere convinti al massimo, poi acquistano fiducia e passione e vanno avanti senza ripensamenti. Altri invece sembrano decisi e dopo un anno mollano tutto, inaspettatamente.
Sono aspetti psico-bio-sociali in continuo mutamento, che determinano le scelte ed è quindi difficile, anche come allenatore, fare una previsione su quali saranno i futuri talenti di questo sport.
Ci sono stati episodi di doping nel tiro a segno?
Il problema più grande di questo sport è dato dall’aspetto emozionale. Ci sono farmaci, i cosiddetti betabloccanti, che inibiscono l’agitazione che si può avere all’atto della prestazione, prima di sparare (il respiro in aumento, i battiti del cuore che vanno a mille). Quindi, i betabloccanti, nel tiro a segno, sono considerati dopanti.

Ospite del campus anche gli atleti Luca Tesconi (medaglia d’argento alle olimpiadi di Londra 2012) e Marica Masina, della nazionale italiana carabina ad aria compressa.
Luca Tesconi ci ha svelato anche importanti novità circa il suo lato artistico e la sua grande passione per la fotografia, di cui avevamo raccontato quando fu ospite del Panathlon Valle del Reno, e che tratteremo a breve sempre su Reno News in una interessante intervista con una personalità certamente positiva ed eclettica.

Offline VENDETTA

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Re:Campus Vergato
« Risposta #15 il: Agosto 29, 2013, 22:31:20 pm »
Alla faccia dei Boigottatori del regime la tredicesima edizione del Campus è andata benissimo.

Meno male che lo sport puro, vivo,genuino e schietto ancora prevale.

Speriamo sia quel barlume, quella speranza che porti alla rinascita.

Ai centri federali di Caldaro e Candela, invece, la NAZIONALE non è andata nemmeno una volta.

Contributi a pioggia lo stesso?




Offline diamante

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Re:Campus Vergato
« Risposta #16 il: Agosto 31, 2013, 08:31:19 am »
http://www.tsnsarnano.it/
5° Campus di Tiro a Segno - Sarnano
Pubblicato Lunedì, 26 Agosto 2013 21:59
Si è svolto anche quest'anno a Sarnano, dal 22 al 25 agosto, il Campus regionale di Tiro a Segno organizzato dal Comitato regionale Uits Marche, giunto alla 5^ edizione.
I 9 atleti partecipanti, ragazzi dai 10 ai 17 anni, sono stati le giovani promesse del Tiro a Segno Regionale delle Sezioni Tsn di Sarnano (2), Macerata (6) e Ascoli Piceno (1) che tra 2 settimane gareggeranno a Roma alle Finali dei Campionati Italiani Giovanili 2013 per il Titolo di Campione Italiano di Categoria e Specialità.
Il gruppo dei giovani tiratori insieme allo Staff Tecnico. Da sinistra in piedi: Alessandro Capucci (preparatore atletico), Massimo Gatti (allenatore pistola 2° liv.), Leonardo Maurizi e Francesco Emiliozzi (Mc), Michele Grossi (Presidente C.R. Uits Marche), Alessandro Fratini (Sarnano), Rodolfo Scafa (presidente Sez. Tsn ospitante Sarnano), Irene Legault (Allenatrice Carabina 2° liv. recente campionessa mondiale master di C10 Donne ai campionati del mondo di Torino), Piero Fenati (Giudice Internazionale "A"). In ginocchio da sinistra: Valerio Paolini (Ap), Celeste Seretti - Chiara Lucozzi - Noemi Scafa e Sofia Rapari (Mc), Leonardo Maiani (Sarnano). Ha fatto parte dello staff tecnico anche la prof. Laura Bortoli Psicologa dello Sport e della Nazionale Italiana Juniores, ospite venerdì anche Andrea Scafa della Sez. di Sarnano pluricampione Italiano e Campione Europeo a squadre under 18 (nel 2011).

Pensate che c'era la campionessa mondiale master Campionato della terza età di torino, la sig.ra Irene con il titolo conseguito potrebbe mettere in predicato la Gaby Bulman allenatrice superpagata della Nazionale.
C'era pure Laura Bortoli psicologa della Nazionela.
Ebbene lo staff tecnico e gli ospiti erano 10 i partecipanti effettivi 9.
Morale lo staff vince 10 a 9.
Ciao