certo è che i luoghi più adatti all'esercitazione degli obbligati rispondono a caratteristiche ben diverse di quelle che si trovano nei poligoni uits ,poligoni nati per esercitare i militi alla guerra di trincea dove ciò che importava era sostanzialmente,escludendo casi particolari, il volume di fuoco più che la precisione di tiro.
bisogna altresì considerare l'immobilismo di una federazione che non ha saputo vedere oltre il propio naso,occupata a raccogliere i frutti senza pensare a reimpiantare alberi,qualcuno anni fà aveva cominciato ad intuire che la direzione del vento stava cambiando e forse oggi il d.m. di cui sopra non porterà nulla di buono per le sezioni e sopratutto per quelle piccole.
in quanto alle esercitazioni, posto che comunque l'obbligato di turno deve svolgerle e non sono due ma tre,sarebbe cosa logica che chi ha la resposabilità di istruire le suddette persone lo faccia con il massimo della perizia e non tenda ad agevolare l'obbligato magari spostando la sagoma a soli 7 e dico sette mt dalla linea di tiro con la scusa che i conflitti a fuoco si svolgono nella maggior parte dei casi entro tale distanza perchè questo sarebbe logico se le esercitazioni si potessero svolgere in modo adeguato.
Sicuramente gli addetti di Piacenza operano con la massima attenzione ma ho constatato in diversi luoghi un approccio al quanto superficiale per quanto riguarda la sicurezza,preoccupiamoci quando vediamo direttori che si sentono tex willer sicuramente baderanno ai centri dell'esercitando più che all'attenzione posta alla sicurezza.
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