Autore Topic: UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!  (Letto 80537 volte)

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Offline gunny

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #250 il: Marzo 10, 2020, 20:26:25 pm »
Certo, la salute va anteposta a qualunque altro interesse.

Peccato che l'attività istituzionale delle sezioni TSN sia di pubblica utilità, e se lo sport può ragionevolmente prendersi una pausa nell'interesse collettivo, diverso è il discorso per quanti necessitano per un motivo o per l'altro del servizio pubblico delle sezioni (e non di UITS).

Finché le attività lavorative, e con esse determinati servizi pubblici, non verranno fermate per decreto, non è nemmeno immaginabile che una UITS qualsiasi possa "imporre" alle sezioni di chiudere i battenti, anche perché ogni volta ci tocca di dover ricordare a tutti i livelli che:
1) le sezioni non sono diramazioni periferiche di UITS, in quanto autonome sul piano organizzativo e amministrativo
2) i presidenti di sezione non sono funzionari delegati, quindi non sono subordinati all'organigramma UITS e dalla stessa non percepiscono indennità o emolumenti
3) i direttori di tiro e gli istruttori di tiro, sono dei "volontari" i quali tranne in rare occasioni non percepiscono alcuna indennità o stipendio per l'attività prestata.

UITS avrebbe fatto una figura migliore, come ente vigilante, nel diramare delle indicazioni per prevenire e ridurre al minimo il contagio da COVID-19, magari suggerendo, oltre all'impiego di mascherine per tutelare proprio i volontari che garantiscono il servizio pubblico, che so l'uso di linee alternate se in assenza di setti separatori, perché se questi ultimi esistono dovendo essere a prova di proiettile di sicuro fermano anche uno starnuto o un colpo di tosse; e se non bastasse la dovuta bonifica degli ambienti (stand di tiro) oltre che dagli incombusti anche da potenziali tracce di virus.

Se l'attività istituzionale delle sezioni non viene sospesa dal governo o dai prefetti, sulla base di motivazioni serie e concrete, non può certo farlo UITS.

La minaccia conclusiva nel comunicato del Commissario, non ci piace affatto, visto il tono possiamo anche immaginarci chi gliela possa aver suggerita.

Forse quei presidenti che si sono lamentati con con Armi & Tiro, meglio avrebbero fatto a prendere carta e penna e scrivere al Commissario mettendo in copia conoscenza tutte le altre sezione e gli enti vigilanti (Min.Difesa, Min.Interno, Coni e Quirinale), per evidenziare che forse quell'atteggiamento di apparente perentoria ingerenza sta travalicando il limite de mandato commissariale ben oltre le previsioni di legge e statutarie... ma per arrivare a tanto occorre avere le così dette palle... quindi meglio mandare avanti Armi & Tiro.

Temo che l'auspicio di questo topic "... riprendiamoci il TIRO a SEGNO", sia destinato a cadere nel nulla per inadeguatezza di gran parte dei dirigenti delle Sezioni del TIRO a SEGNO... continua la lenta agonia di quello che di fatto è un suicidio assistito e indotto... se poi ci si mette anche il coronavirus stiamo a posto!!!
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a brusa suta l' Susa

Offline Sora Lucia

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #251 il: Marzo 10, 2020, 22:43:32 pm »
Er bravo infermiere,
prima de infilarte l’ago,
te da un tocco ner sedere.
Non fa male e non indago,

pensi tu con gran piacere.
Ma ho un pensiero, seppur vago,
che ben presto er cavaliere,
ner distrarte sarà un mago.

La salute prima de tutto!
grazie al corno, sai che scienza.
Intanto er costrutto,

se fa senza competenza.
Er virus è farabutto,
e pure lui non ha coscienza.

Offline pierpu

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #252 il: Marzo 11, 2020, 09:28:40 am »
non concordo molto con gunny, sotto il profilo normativo: a ben vedere l'autonomia fra TSN e UITS è ben diversa da quella che le sezioni avevano p.es. con il R.D. n° 2051/32 (e ciò per i noti fatti del 2008):

art 59 DPR 90/2010 comma 2: L'Unione italiana tiro a segno è sottoposta alla vigilanza del Ministero della difesa e realizza i fini istituzionali di istruzione, di addestramento e di certificazione per il tramite delle sezioni di tiro a segno nazionale di cui all’ articolo 61.

Art. 61 DPR 90/2010 Sezioni del tiro a segno nazionale
1. Le sezioni tiro a segno nazionale svolgono i compiti istituzionali stabiliti dal regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, concernente approvazione del regolamento per l’esecuzione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931, n. 773, dalla legge 18 aprile 1975, n. 110, dal codice [D.Lvo 66/2010, art 251], dalla presente sezione [artt da 59 a 64], dallo statuto, ...

comma 2: "2. Le sezioni tiro a segno nazionale sono dotate di struttura organizzativa e di assetti operativi, amministrativi gestionali e di funzionamento autonomi, definiti in apposito statuto in base a criteri di semplificazione. Svolgono attività di tiro a segno con coordinamento e vigilanza dell'Unione italiana tiro a segno, nonché sotto il controllo dei Ministeri della difesa e dell'interno, per i profili di rispettiva competenza concernenti la realizzazione e tenuta degli impianti di tiro, compresi i locali per la custodia di munizioni, e relative agibilità, nonché compiti di pubblica sicurezza connessi all'uso delle armi. L'attività svolta, fatto salvo l'esercizio delle funzioni pubbliche attribuite dalla legge, è disciplinata dalle norme di diritto privato".

statuto TSN art 1, comma 4. "La Sezione svolge, con il coordinamento e vigilanza dell’Unione Italiana Tiro a Segno, nonché sotto il controllo dei Ministeri della Difesa e dell’Interno, per i profili di rispettiva competenza, i seguenti compiti istituzionali previsti dalle vigenti norme di legge:
a) provvede all’addestramento di quanti sono obbligati per legge a iscriversi a una Sezione, anche mediante la organizzazione e lo svolgimento di corsi e lezioni regolamentari di tiro a segno;..."

autonomi si, ma col coordinamento e vigilanza di UITS.  quindi se quest'assetto (che sottopone i TSN al coordinamento e vigilanza i UITS) non piace ai presidenti TSN basta che (in realtà non basta, perché occorrerebbe cambiare il D.Lvo 66/2010 e DPR 90/2010) quando andranno in assemblea di approvazione del nuovo emandando statuto UITS (sempre più CONIforme anziche TSNnante), non lo approvino, si oppongano p.es. alla permanenza della attuale previsione statutaria UITS che i fini istituzionali siano perseguiti da UITS "anche tramite" le sezioni TSN (=prossimamente anche tramite i campi privati e di tiro a volo e allora ciao soldi per l'attività sportiva dei TSN).
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Offline vincenzo

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #253 il: Marzo 11, 2020, 11:56:16 am »
Condivido il pensiero di @pierpu.
Non c'è dubbio che l'attività delle sezioni del TSN sia regolata da un coacervo di norme che si possono prestare a diverse interpretazioni.
Ed è superfluo richiamare le peculiarità che le contraddistinguono. (Associazioni private, ma con funzioni pubblicistiche, potere di certificazione amministrativa etcc).

Altrettanto indubbio è il dato normativo e....fattualmente concreto, che la UITS esercita tutta una serie di atti e di controlli che, innegabilmente, ne fanno un Organo sovraordinato. Tant'è che (Palermo docet) ha il potere di incidere nella vita delle sezioni stesse.
E se un Organo/Soggetto è sovraordinato ad un altro, risulta difficile frazionarne o, se vogliamo, limitarne i poteri.
 

Offline gunny

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #254 il: Marzo 11, 2020, 17:17:00 pm »
Cari signori, Pierpu e Vincenzo,
vi ringrazio per i vostri contributi, che rispetto ma non riesco a condividere.

Le parole "vigilanza" e "coordinamento" sono sottintendono affatto, a mio avviso, alcun subordine delle sezioni TSN rispetto a UITS.

Se le si voleva sub-ordinare, allora non le si lasciavano enti di diritto privato con funzione pubblica come appunto normato dall'Art. 61 DPR 90/2010.

Non darei troppo peso a quanto scritto negli statuti, norme di rango inferiore, quanto si cerca di andare oltre alle previsioni di legge, perché poi quando intervengono organi come il TAR abbbiamo ampiamente imparato che i giudici tendono più a far rispettare le leggi anziché gli statuti e i regolamenti.

Se così non fosse UITS non sarebbe commissariata, sarebbe ora che chi appunto compone l'assemblea federale (organo supremo), ovvero i presidenti di sezione, mostrasse gli attributi per cercare di dare un assetto ragionevole a questa UITS ormai più inutile di un ente inutile riordinato.

Invece, vedasi statuto UITS e prossimo statuto delle sezioni, sta accadendo il contrario ovvero si va sempre più nella direzione di una sottomissione incondizionata. Ma se così fosse, ribadisco, la forma federazione sportiva / asd affiliate non è consona, perché appunto essendo enti autonomi sotto il profilo amministrativo, gestionale e organizzativo, non si può affatto pretendere che il presidente di sezione (incaricato di pubblico servizio) prenda ordini "gratis", e d'altro canto essendo presidente di una ASD lo debba fare "gratis" in ragione della gratuità delle cariche.

Il caso di Palermo, come di altre sezioni, ferme restando le responsabilità oggettive dei dirigenti sezionali, dimostra una spregiudicata quanto tardiva ingerenza di UITS in faccende che non la riguardano. Erano anni che alcuni soci segnalavano tramite esposti anomalie e presunta malagestio, e di tutta risposta sono questi ultimi ad essere stati colpiti da sanzioni disiciplinari allo scopo di emarginarli. Dov'era UITS come ente "vigilante"?. E Palermo è solo la punta dell'iceberg, vogliamo parlare di Udine... o di Eboli?

UITS non può affatto, salvo gravi ed accertate responsabilità dell'intero organo direttivo di una sezione intervenire sulla stessa, perché lederebbe i più basilari principi di democrazia, pertanto essa può nominare un commissario allo scopo garantire il ripristino della legalità nel più breve tempo possibile, ovvero il tempo di indire e organizzare le elezioni di un nuovo organo direttivo (diciamo 2/3 mesi nella peggiore delle ipotesi), ma solo ed esclusivamente quanto lo stesso organo direttivo è passibile di sanzioni disciplinari tali da impedirne lo svolgimento dei proprio compiti, e non vi siano le condizioni perché l'associazione possa andare ad elezioni elezioni in autonomia. Quindi di fatto il commissariamento dovrebbe essere una misura straordinaria di estrema ratio e non uno strumento dal sapore vagamente "politico".

Il commissario, da uomo militare, ben sa che gli ordini si eseguono quanto questi sono corretti e coerenti. Il blocco perentorio dell'attività istituzionale delle sezioni se non concordata con gli altri ministeri vigilanti, soprattutto il Min. Interni per gli aspetti relativi al rilascio delle certificazioni (che ricordo essere a firma del presidente di sezione e non del Commissario o del presidente di UITS), non è una misura corretta né coerente perché espone potenzialmente proprio i presidenti di sezione (e non UITS) all'ipotesi di interruzione di pubblico servizio.
« Ultima modifica: Marzo 11, 2020, 18:31:34 pm da gunny »
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Offline gunny

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #255 il: Marzo 11, 2020, 18:19:39 pm »
Citazione
Ho letto con enorme dispiacere un articolo su Armi e Tiro che mette in discussione i provvedimenti da me adottati con i due comunicati di ieri mattina nei quali ho sentito il dovere di fare appello al buonsenso e alla sensibilità di ognuno di Noi nell’accettare di  fare qualche sacrificio, limitato nel tempo, a fronte della gravissima situazione nazionale riferita al Covid - 19 e quindi a tutela della salute pubblica che di certo vale più dello sport e di conseguenza anche dello svolgimento dell' attività istituzionale. Il nuovo DPCM di stamattina non a caso espande, a tutto il territorio nazionale, le rigorose restrizioni necessarie ad evitare il dilagare della diffusione del corona virus,  e quest' ultima decisone del governo rafforza ancor più quanto da me disposto ieri e che confermo oggi con convintissima fermezza.
Nell’ articolo in argomento ho anche letto che alcuni presidenti di sezione non si atterranno alle mie indicazioni, spero sia solo una provocazione giornalistica, ma in caso dovesse accadere prego i presidenti dei comitati regionali di monitorare e di rendermi note le sedi inadempienti per le mie successive valutazioni.

Rimango comunque convinto che la maggior parte di Voi, in particolare in questo momento in cui la nazione tutta è chiamata a dare un segnale di unità e senso civico, è concorde con le mie considerazioni, non è certo un articolo di giornale che mi preoccupa.

L' Italia è un grande Paese e  l’UITS è una grande famiglia, ma chi non si sente parte di questa basta che lo dica e Noi, per il suo bene, saremo felici di indirizzarlo altrove.

 
Il Commissario Straordinario UITS
Igino Rugiero

Quello che non piace, è proprio quanto evidenziato in rosso.

Al di là della contingenza del momento, che porta chiunque a una profonda riflessione e presa di coscienza verso il senso di responsabilità affinché il contagio venga contenuto il più possibile, di tutto ci si può aspettare tranne che anatemi e velate minacce.

Le sezioni svolgono un servizio pubblico, UITS se vuole ottemperare al proprio mandato di ente pubblico in una situazione come questa, per la parte istituzionale non può indurre a una interruzione di pubblico servizio, NON PUO'!, così come non possono tutte le altre amministrazioni o enti pubblici a meno di un DCPM o DPR.
La macchina pubblica non può e non deve fermarsi.

DEVE invece suggerire la massima prudenza e l'osservanza di protocolli molto più stringenti per tutelare la salute pubblica, riguardo l'erogazione dei servizi verso gli obbligati, anche se poi che non ha i mezzi per poi vigilare che ciò avvenga.

p.s.
Che la UITS sia una grande famiglia è tutto da dimostrare...
« Ultima modifica: Marzo 11, 2020, 18:38:06 pm da gunny »
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Offline pierpu

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #256 il: Marzo 11, 2020, 19:12:26 pm »
                
Cari signori, Pierpu e Vincenzo,
vi ringrazio per i vostri contributi, che rispetto ma non riesco a condividere.
         
Le parole "vigilanza" e "coordinamento" sono sottintendono affatto, a mio avviso, alcun subordine delle sezioni TSN rispetto a UITS.
Se le si voleva sub-ordinare, allora non le si lasciava enti di diritto privato con funzione pubblica come appunto normato dall'Art. 61 DPR 90/2010.
Quanto alla valenza dei termini vigilanza e coordinamento, occorrerebbe allora chiedere un’interpretazione autentica al legislatore; sta di fatto (e di diritto) che la norma nazionale dal 2010 le ha stabilite come persone giuridiche di diritto privato per quanto attiene all’attività sportiva e di diritto pubblico per quanto attiene alla funzione pubblica dell’addestramento certificativo (art. 61 DPR 90/2010) , trattenendo per la UITS la natura di ente pubblico ma non per i TSN.
I termini usati però questi sono, l’effetto ultimo però è questo (TSN vigilati e coordinati), originatosi da motivi che in parte è chiaro comprendere, in parte forse no (ma ci si può arrivare al perché).
Non darei troppo perso a quanto scritto negli statuti, norme di rango inferiore, quanto si cerca di andare oltre alle previsioni di legge, perché poi quanto intervengono organi come il TAR abbiamo ampiamente imparato che i giudici tendono più a far rispettare le leggi anziché gli statuti e i regolamenti.
Appunto, facciamo parlare le norme ordinarie, che però questo dicono: “vigilanza e coordinamento”, anche se, a ben vedere, lo stesso art 61 DPR 90/2010 tende a creare confusione allorquando prevede, al suo co. 2, nel contempo  “struttura organizzativa e di assetti operativi, amministrativi gestionali e di funzionamento autonomi, definiti in apposito statuto in base a criteri di semplificazione. Svolgono attività di tiro a segno con coordinamento e vigilanza dell'Unione italiana tiro a segno”: quindi verrebbe da dire, delle due l’una: sono autonome o coordinate e/o vigilate?
     
Se così non fosse UITS non sarebbe commissariata, sarebbe ora che chi appunto compone l'assemblea federale (organo supremo), ovvero i presidenti di sezione, mostrasse gli attributi per cercare di dare un assetto ragionevole a questa UITS ormai più inutile di un ente inutile riordinato.
Nulla quaestio, lo sostengo anche io.

         
Invece, vedasi statuto UITS e prossimo statuto delle sezioni, sta accadendo il contrario ovvero si va sempre più nella direzione di una sottomissione incondizionata. Ma se così fosse, ribadisco, la forma federazione sportiva / asd affiliate non è consona, perché appunto essendo enti autonomi sotto il profilo amministrativo, gestionale e organizzativo, non si può affatto pretendere che il presidente di sezione (incaricato di pubblico servizio) prenda ordini "gratis", e d'altro canto essendo presidente di una ASD lo debba fare "gratis" in ragione della gratuità delle cariche.
Sono in parte d’accordo: la questione gratuità delle cariche come discrimine e base per l’autonomia non la condivido troppo: “siccome lo faccio gratis allora faccio come mi pare e non prendo ordini”…bah, anche il volontario che guida un’ambulanza lo fa gratis ma nel contempo si attiene a tutta una serie di norme ed è pienamente responsabile, anche penalmente, in caso p.es. di incidenti stradali della sua condotta di guida.
In altre parole: quando chiedi ed ottieni di diventare presidente “sai cosa compri”, quelle sono le norme e quindi prendi il pacchetto completo , “a corpo”, con “onori ed oneri”.
Per inciso preciso anche che, quanto alle varie nozioni di pubblico ufficiale, incaricato di pubblico servizio, incaricato di servizio di pubblica necessità, alla stregua delle norme di riferimento ( artt. 357-359 C.P.) il presidente è semmai finanche pubblico ufficiale quando certifica, ovvero firma il PIMA e il DIMA, poiché in quel frangente estrinseca la “formazione e dalla manifestazione della volonta’ della pubblica amministrazione (odiernamente l’UITS ente pubblico) o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi”;
gli istruttori di tiro sono invece persone esercenti un servizio di pubblica necessita’ (359 CP) , poiché privati che 1) “esercitano altre professioni [ qui latu sensu] il cui esercizio sia per legge vietato senza una speciale abilitazione dello Stato [la licenza istruttore/DT], quando dell’opera di essi il pubblico sia per legge obbligato a valersi [art 251 D.Lvo 66/2010 e art 31 L. 110/75]; 2) i privati che, non esercitando una pubblica funzione, ne’ prestando un pubblico servizio, adempiono un servizio dichiarato di pubblica necessita’ mediante un atto della pubblica Amministrazione [idem leggi cui sopra].
         
Il caso di Palermo, come di altre sezioni, ferme restando le responsabilità oggettive dei dirigenti sezionali, dimostra una spregiudicata quanto tardiva ingerenza di UITS in faccende che non la riguardano. Erano anni che alcuni soci segnalavano tramite esposti anomalie e presunta malagestio, e di tutta risposta sono questi ultimi ad essere stati colpiti da sanzioni disiciplinari allo scopo di emarginarli. Dov'era UITS come ente "vigilante"?. E Palermo è solo la punta dell'iceberg, vogliamo parlare di Udine... o di Eboli?
Non credo, anche per quanto sopra detto, che l’UITS si sia ingerita in faccende che non la riguardano, semmai invece posso condividere la tardività di azione , laddove fossero anni che la questione fosse stata denunciata
         
UITS non può affatto, salvo gravi ed accertate responsabilità dell'intero organo direttivo di una sezione intervenire sulla stessa, perché lederebbe i più basilari principi di democrazia, pertanto essa può nominare un commissario allo scopo garantire il ripristino della legalità nel più breve tempo possibile, ovvero il tempo di indire e organizzare le elezioni di un nuovo organo direttivo (diciamo 2/3 mesi nella peggiore delle ipotesi), ma solo ed esclusivamente quanto lo stesso organo direttivo è passibile di sanzioni disciplinari tali da impedirne lo svolgimento dei proprio compiti, e non vi siano le condizioni perché l'associazione possa andare ad elezioni elezioni in autonomia. Quindi di fatto il commissariamento dovrebbe essere una misura straordinaria di estrema ratio e non uno strumento dal sapore vagamente "politico".
Mi pare che il caso palermo fosse anzi paradigmatico, quanto alle gravi ed accertate responsabilità dell'intero organo direttivo di una sezione legittimanti, tardivamente, l’intervento UITS
         
Il commissario, da uomo militare, ben sa che gli ordini si eseguono quanto questi sono corretti e coerenti. Il blocco perentorio dell'attività istituzionale delle sezioni se non concordata con gli altri ministeri vigilanti, soprattutto il Min. Interni per gli aspetti relativi al rilascio delle certificazioni (che ricordo essere a firma del presidente di sezione e non del Commissario o del presidente di UITS), non è una misura corretta né coerente perché espone potenzialmente proprio i presidenti di sezione (e non UITS) all'ipotesi di interruzione di pubblico servizio.
Una chiosa: ma i Ministeri vigilanti, che immagino siano informati di questa “direttiva Rugiero” non hanno preso posizione difforme ad essa, laddove illegittima?
L’ipotesi di interruzione di pubblico servizio (ex artt. 357-9 sopra visti) non sarebbe semmai l’unica norma violata, ma non pare possa ricorrere e ciò alla luce della portata dell’art. 51 C.P. (Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere) scriminante penalmente la condotta dei presidenti (ma mettiamoci anche gli istruttori, allora!) posto che, se non altro ormai che per l’ordinanza UITS/Rugiero, si sono accompagnate e sono sopravvenute norme nazionali sotto forma di DPCM dal 04.03.2020 (art.9, applicabile per analogia legis), ecc., che impongono pesanti restrizioni alle attività umane, lasciando a casa anche avvocati, piuttosto che insegnanti, ecc. (tutte attività direi di pari rango ai corsi di tiro e certificazione di vigili e GPG) ed a cui quindi i presidenti TSN non direi possano arbitrariamente sottrarsi.


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Offline gunny

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #257 il: Marzo 11, 2020, 21:14:35 pm »
Caro Pierpu,
io non faccio io tuo mestiere e forse pecco di ingenuità o presunzione di cercare di capire il "legalese", anche i vertici federali nel recente passato mi hanno pubblicamente rivolto tali osservazioni, nel particolare che non si diventa avvocati documentandosi su internet.

E vero, non si diventa avvocati su internet, così come non si diventa esperti informatici e di sicurezza per solo saper accendere un computer o saper maneggiare un'arma.

Però lo sforzo di cercare di capire di cosa si parla, di capire dentro a cosa ci muoviamo (quadro normativo), di capire la bontà o meno di determinate norme statutarie, sarebbe una giusta pretesa nei confronti di chi si candida e poi si ritrova a gestire le sezioni e la federazione nonché ente pubblico.

Se una persona competente come te, arriva a sbilanciarsi sul fatto che lo stesso DPR 90/2010 forse ha creato un qualcosa di poco chiaro (il sistema TSN/UITS in essa descritto) allora qualunque nostra interpretazione (ragionata), può essere considerata rispettabile, fin tanto che qualcuno (un giudice o il legislatore) non arrivi a far chiarezza.

Nel frattempo, rimango dell'avviso che la difesa e la tutela dell'autonomia e funzione pubblica delle sezioni da UITS sia l'unica condizione che ne possa preservare l'esistenza in futuro, confidando però in un netto cambio di passo nel modo di gestire e concepire le sezioni stesse con uno statuto serio e non confezionato a tavolino proprio da chi ne vuol fare carne da macello.

Detto questo, l'auspico è proprio quello di una presa di coscienza seria da parte dei dirigenti sezionali ovvero che il futuro è nelle loro mani, che la loro accondiscendenza acritica su quanto viene puntualmente calato dall'alto non porterà a nulla di buono se non alla fine e all'oblio del TSN per come lo conosciamo.
Poi magari scopriremo che tanti saranno contenti comunque, amen... almeno noi ci si è provato a mettere in guardia chi, in quanto componente dell'assemblea nazionale, potrebbe incidere su quanto potrebbe accadere in futuro.

Chi si candida e poi si ritrova a gestire una sezione, è vero "compra un pacchetto" di oneri e onori preconfezionato, ma ho la certezza che molto spesso si badi più agli "Onori" ignorando forse troppo spesso gli "Oneri", le leggi e i regolamenti (giusti o sbagliati che siano).
Questa consuetudine e mancanza di responsabilità poi spesso porta nei peggiori dei casi a situazioni come quella di Palermo e di altre sezioni, gestite forse più come imprese private che non come associazioni sportive dotate anche di funzioni pubbliche.

L'ingerenza, per altro tardiva di UITS, che ho riscontrato nei due dispositivi che comminano pesanti sanzioni disciplinari all'intero gruppo dirigente della sezione, che sicuramente ha responsabilità oggettive indiscutibili sull'evoluzione degli eventi in quel di Palermo, la leggo nei modi e nei termini in cui ad esempio si affronta il problema dei direttori/istruttori di tiro.
Ma a mio avviso ancora più evidente è la "culpa in vigilando" che UITS dimostra nel comminare, con grave ritardo rispetto gli esposti fatti da soci della sezione, una sanzione disciplinare sulla base dell'assenza di agibilità e del non corretto utilizzo degli impianti di tiro soprattutto in relazione all'agibilità, sulla quale la stessa UITS ha responsabilità storiche!!!

Quante sezioni andrebbero sanzionate per l'utilizzo improprio degli impianti di tiro?!? Quanti impianti di tiro ancora ad oggi non dispongono di agibilità adeguate?

Purtroppo, e tu me lo insegni, in un ipotetico procedimento giudiziario innanzi la giustizia ordinaria, quanti si salverebbero dichiarando: "mi sono comportato così perché me l'ha detto UITS"?

L'immane responsabilità di presidenti, direttori e istruttori di tiro e dirigenti delle sezioni, sia sotto il profilo penale che amministrativo non verrà mai condivisa con UITS, i suoi dirigenti e/o le sue figure apicali.

Ciò non significa che in ragione della responsabilità che ci si accolla ci si può sentire liberi di agire anarchicamente rispetto il legame con chi ci dovrebbe vigilare e coordinare, ma nemmeno si possono "prendere ordini" e pagarne solidamente le conseguenze, e/o vedersi invasa la propria autonomia quando non ne sussistono le ragioni ed il rapporto è completamente sbilanciato a monte (vedasi ad esempio l'imposizione del tesseramento anche a chi di attività sportiva non ne fa nemmeno a livello sezionale).

La relazione tra le Sezioni TSN e UITS va profondamente rivista nell'interesse reciproco, ma continuare a lasciare che le regole vengano calate dall'alto, ovvero da chi si professa esperto e vanta curriculum e studi elevati, non è atteggiamento corretto da parte dei dirigenti delle sezioni, i quali dovrebbero invece coalizzarsi per individuare un team di esperti che tutelino le proprie prerogative nel contraddittorio con UITS e gli enti vigilanti... perché UITS non è una grande famiglia, bensì un ente che bada sempre più a se stesso, che negli anni ha perso contatto con la realtà del territorio e delle sezioni... tanto da arrivare a farsi commissariare!!!

Tanto basterebbe per giocarci il tutto per tutto per riprenderci il TIRO A SEGNO
« Ultima modifica: Marzo 11, 2020, 21:21:10 pm da gunny »
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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #258 il: Marzo 11, 2020, 21:33:50 pm »
         
Il commissario, da uomo militare, ben sa che gli ordini si eseguono quanto questi sono corretti e coerenti. Il blocco perentorio dell'attività istituzionale delle sezioni se non concordata con gli altri ministeri vigilanti, soprattutto il Min. Interni per gli aspetti relativi al rilascio delle certificazioni (che ricordo essere a firma del presidente di sezione e non del Commissario o del presidente di UITS), non è una misura corretta né coerente perché espone potenzialmente proprio i presidenti di sezione (e non UITS) all'ipotesi di interruzione di pubblico servizio.

Una chiosa: ma i Ministeri vigilanti, che immagino siano informati di questa “direttiva Rugiero” non hanno preso posizione difforme ad essa, laddove illegittima?
L’ipotesi di interruzione di pubblico servizio (ex artt. 357-9 sopra visti) non sarebbe semmai l’unica norma violata, ma non pare possa ricorrere e ciò alla luce della portata dell’art. 51 C.P. (Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere) scriminante penalmente la condotta dei presidenti (ma mettiamoci anche gli istruttori, allora!) posto che, se non altro ormai che per l’ordinanza UITS/Rugiero, si sono accompagnate e sono sopravvenute norme nazionali sotto forma di DPCM dal 04.03.2020 (art.9, applicabile per analogia legis), ecc., che impongono pesanti restrizioni alle attività umane, lasciando a casa anche avvocati, piuttosto che insegnanti, ecc. (tutte attività direi di pari rango ai corsi di tiro e certificazione di vigili e GPG) ed a cui quindi i presidenti TSN non direi possano arbitrariamente sottrarsi.

Ho i miei dubbi, ma se esistono prove documentali che il comunicato di sospensione delle attività istituzionali, sia stato concertato con gli enti vigilanti, sarò il primo a chiedere scusa. Ma se tali documenti esistono allora non capisco perchè non siano almeno citati nella comunicazione stessa.

Non credo che si possa interrompere un servizio pubblico per analogia ad altri, se non espressamente previsto dal DPCM, non mi risulta ad esempio che siano state sospese le attività delle motorizzazioni civili e/o il rilascio delle patenti e/o delle revisioni delle auto... così come non mi risulta che si siano bloccate le attività delle varie agenzie "ARPA" regionali...
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a brusa suta l' Susa

Offline VENDETTA

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Re:UITS COMMISSARIATA... Riprendiamoci il TIRO A SEGNO!!!
« Risposta #259 il: Marzo 12, 2020, 07:31:06 am »
         
Il commissario, da uomo militare, ben sa che gli ordini si eseguono quanto questi sono corretti e coerenti. Il blocco perentorio dell'attività istituzionale delle sezioni se non concordata con gli altri ministeri vigilanti, soprattutto il Min. Interni per gli aspetti relativi al rilascio delle certificazioni (che ricordo essere a firma del presidente di sezione e non del Commissario o del presidente di UITS), non è una misura corretta né coerente perché espone potenzialmente proprio i presidenti di sezione (e non UITS) all'ipotesi di interruzione di pubblico servizio.

Una chiosa: ma i Ministeri vigilanti, che immagino siano informati di questa “direttiva Rugiero” non hanno preso posizione difforme ad essa, laddove illegittima?
L’ipotesi di interruzione di pubblico servizio (ex artt. 357-9 sopra visti) non sarebbe semmai l’unica norma violata, ma non pare possa ricorrere e ciò alla luce della portata dell’art. 51 C.P. (Esercizio di un diritto o adempimento di un dovere) scriminante penalmente la condotta dei presidenti (ma mettiamoci anche gli istruttori, allora!) posto che, se non altro ormai che per l’ordinanza UITS/Rugiero, si sono accompagnate e sono sopravvenute norme nazionali sotto forma di DPCM dal 04.03.2020 (art.9, applicabile per analogia legis), ecc., che impongono pesanti restrizioni alle attività umane, lasciando a casa anche avvocati, piuttosto che insegnanti, ecc. (tutte attività direi di pari rango ai corsi di tiro e certificazione di vigili e GPG) ed a cui quindi i presidenti TSN non direi possano arbitrariamente sottrarsi.

Ho i miei dubbi, ma se esistono prove documentali che il comunicato di sospensione delle attività istituzionali, sia stato concertato con gli enti vigilanti, sarò il primo a chiedere scusa. Ma se tali documenti esistono allora non capisco perchè non siano almeno citati nella comunicazione stessa.

Non credo che si possa interrompere un servizio pubblico per analogia ad altri, se non espressamente previsto dal DPCM, non mi risulta ad esempio che siano state sospese le attività delle motorizzazioni civili e/o il rilascio delle patenti e/o delle revisioni delle auto... così come non mi risulta che si siano bloccate le attività delle varie agenzie "ARPA" regionali...


Stante l'evolvesi dei contagi da Corona Virus, oramai passato a livello di Pandemia, si va verso il blocco totale delle attività.

Un plauso al Commissario Lungimirante, tuttavia non v'è chi non vede in quelle ultime due righe nella comunicazione una caduta di stile.


"l’UITS è una grande famiglia, ma chi non si sente parte di questa basta che lo dica e Noi, per il suo bene, saremo felici di indirizzarlo altrove".

Il Commissario forse ha già dimenticato che in questa grande famiglia è l'ultimo arrivato calato dall'alto.

Devo dargli atto che ha subito individuato il vulnus nell'articolo di armi e Tiro:


"Nell’ articolo in argomento ho anche letto che alcuni presidenti di sezione non si atterranno alle mie indicazioni, spero sia solo una provocazione giornalistica, ma in caso dovesse accadere prego i presidenti dei comitati regionali di monitorare e di rendermi note le sedi inadempienti per le mie successive valutazioni".

Effettivamente i presidenti non ci fanno una bella figura poichè al posto di "spifferare" ad armi e tiro le loro intenzioni (non

dimentichiamoci che pure l'articolista è un dirigente di sezione) ben potevano scrivere all'Uits.

Mi è giunta notizia, da confermare, che la sezione di Roma avrebbe fatto scrivere dai suoi avvocati all'Uits non so per quale ragione.

Quindi un solo presidente avrebbe scritto rispetto ai tanti che spifferano e basta.

Il vero dramma è che, probabilmente, l'ultimo arrivato nella famiglia non sa che tante sezioni hanno dipendenti da pagare però non

hanno diritto alle tutele degli altri lavoratori etc. perchè le sezioni non sono nè carne ne pesce.

Urge, a valle di questo momento di crisi mondiale , non escluso il rinvio delle oimpiadi, che i presidenti sottoscrivano una richiesta

d'assemblea elettiva per scongiurare la proroga del commissariamento anche per il 2021.

L'Uits ha bisogno di un organo di Governo a prescindere dalla Pandemia di Corona Virus.

Il TSN non gode di buona salute da svariati anni colpa della logica vecchia, retrograda ed inciuciona della sua vetusta classe dirigente.

Spero che il Commissario imponga il limite dei mandati nello statuto.


 
« Ultima modifica: Marzo 12, 2020, 08:19:36 am da VENDETTA »