Vorrei sgombrare il campo da ogni equivoco. Non ho mai pensato che le discussioni tra vecchia e nuova dirigenza del TSN di Parma riguardassero CNDA e gli Europei di avancarica. Penso invece che purtroppo CNDA sia capitata nel posto sbagliato al momento sbagliato, tutto qui.
Poi ho sentito solo una campana, è vero e lo ammetto, ma capirai anche che con tutti i problemi della mia Consociazione da risolvere, mettere il becco in quelli degli altri non è opportuno.
Il rifiuto definitivo ad ospitare gli europei è avvenuto poco prima di Pasqua, fino ad allora qualche avvisaglia c'era ma ero convinto che si potesse superare con relativa facilità. E' passato un mese e mezzo circa da allora e stiamo ancora esplorando varie possibilità. Di certo questa situazione costituisce un problema che in qualche maniera dovrà essere risolto perchè di certo il sottoscritto non vuole perdere la faccia con MLAIC e non la vuole far perdere a CNDA.
Purtroppo da quanto scritto in precedenza, si legge tutt'altro, ovvero che la causa della rinuncia da parte della sezione di Parma fosse dovuta ai mal di pancia dei "trombati"...
Ma fosse anche questa una delle ragioni, qualcuno dovrebbe spiegarci, e noi poi riflettere, sul perché in ben due assemblee: una straordinaria a fine dicembre 2018 e una ordinaria a metà aprile 2019, la dirigenza attuale ha sempre fatto grande vanto di fronte a centinaia di soci, di quello che sarebbe stato l'evento sportivo di grande importanza e lustro per il sodalizio, ovvero l'europeo d'avancarica MLAIC.
Del resto era anche uno dei capisaldi del programma elettorale di quel gruppo "unito e coeso" che aveva adottato come slogan il sempreverde "provare per credere!"
E come già detto, l'europeo di avancarica, è stato anche una delle leve emotive per vedere approvato dall'assemblea straordinaria il preventivo di spesa cospicuo e importante (circa 100.000 euro) per lavori straordinari tra i quali l'adeguamento alla 3a categoria dell'impianto a 100mt... ma non solo, perché il nuovo CD ha ritenuto importante farsi approvare spese straordinarie già sostenute per circa 30.000, finalizzate alla sistemazione degli ex appartamenti del custode, per ricavarne servizi igenici, sala riunioni, ufficio di presidenza e cucina, praticamente ad uso esclusivo del CD checché ne dicano gli stessi consiglieri nonostante le delibere affisse in bacheca... opere di certo non prioritarie e di cui nessuno sentiva il bisogno, quando appunto la priorità da sempre è stata data agli impianti di tiro, in quanto fonte primaria di introiti, evitando di ricorrere a debiti con banche o UITS.
Ma ciò che diversi soci hanno contestato, non è tanto l'oggettività e l'utilità dei lavori, per i quali ben poche eccezioni sono sono state sollevate se fatti a beneficio della sicurezza e della fruibilità da parte di tutti i soci (e non solamente dei consiglieri, accoliti privilegiati e/o le segretarie verbalizzanti), bensì lo sconcerto è arrivato con la fretta di spendere il cospicuo fondo cassa lasciato al passaggio di consegne (circa 80.000 a fine maggio 2018), e la modalità con con cui i suddetti lavori sono stati affidati ad una sola impresa sulla base di valutazioni poco chiare senza il confronto di preventivi equiparabili, scartando a priori le imprese che negli anni hanno servito la sezione.
Questa è la punta dell'ice-berg, perché tanti sono i capitoli di spesa per cifre di tutto rispetto che hanno visto la scelta arbitraria di fornitori senza produzione di preventivi, per non parlare della gestione dei collaboratori. Dulcis in fundo, lo scarso interesse e la scarsa attenzione da parte di questo CD nei confronti dell'attività sportiva agonistica, sono stati illuminanti! Parma negli ultimi 6 anni ha conquistato titoli e piazzamenti che mai s'erano visti nei precedenti 150 anni di vita della sezione, inoltre la precedente gestione credendo fermamente nella promozione ha portato alla costituzione di un groppo giovanile senza precedenti...
Se in un anno di gestione, l'entusiasmo elettorale dei nuovi eletti è scemato al punto da rinunciare all'evento clou del loro mandato, si rifletta bene prima di fare ipotesi strampalate sui detrattori interni che come i carbonari coverebbero la rivolta... perché le cose non stanno affatto così! Semmai si provi ad immaginare che chi ha avuto responsabilità e ha speso tempo ed energie per cambiare una sezione "vecchia e chiusa" in qualcosa di aperto e vivibile per i soci, magari si senta in dovere di criticare l'atteggiamento reazionario di chi vorrebbe tornare a mettere i lucchetti ovunque per non avere persone fastidiose tra i piedi... a partire dagli sportivi, adducendo le scuse più strampalate.
Se Parma non è in grado di ospitare l'europeo di avancarica, se ne chieda conto ai dirigenti, non ai soci! Troppo comodo scaricare la colpa agli altri come d'abitudine di certi dirigenti che mai hanno avuto colpa o responsabilità quando c'erano problemi ma sempre in prima linea per vantarsi dei successi e lavoro altrui, e sempre pronti a sfruttare la sezione. C'è addirittura chi è stato capace di farne il proprio archivio e magazzino (o discarica, a seconda dei punti di vista...)