Autore Topic: Tiro nelle scuole: una borsa di studio  (Letto 10738 volte)

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Offline diamante

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #30 il: Settembre 11, 2008, 18:33:54 pm »
Infatti credo che il problema non sono i ragazzi ma gli educatori scolastici.
La borsa di studio o finanziamento del progetto scolastico, a carico della sezione, che in bilancio può disporre le somme come spese di "promozione giovani", credo siano ben gradite ai dirigenti scolastici (presidi), o agli educatori (prof. di educazione civica!
E vedrete che il nostro sport diventerà importante anche per gli altri.
Ciao 

Online biagio

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #31 il: Settembre 11, 2008, 18:34:46 pm »
............ (non dimentichiamoci che nelle sezioni abbiamo una buona massa di Master (i nonni) dei quali fa parte anche il medesimo e che non servono Istruttori Federali UITS per insegnare i rudimenti del tiro sportivo).
 

nei quadri dei tecnici federali vi sono riportati ben 850 nominativi: di questi forse solo il 10% fa il tecnico presso le proprie sezioni. Nonostante questo dato molto sconfortante vogliamo pure impiegare i Master! E sì che anche La Palombara ha appena finito di invocare un minor dilettantismo nella formazione di nuovi tiratori.
La base di una qualunque organizzazione (sportiva o meno) è la formazione;
continuo a non capire perchè, nello spsort del tiro, ci si ostina invece a auspicare soluzioni ancora più dilettantistiche! Un albero cresce storto o cade se non ha un buon tutore a reggerlo per i primi due anni; uno scolaro senza insegnanti....lasciamo perdere!
Per ogni attività ci vuole insegnamento ed apprendistato....nel tiro invece pretendiamo che no non ce n'è bisogno! siamo proprio dei maghi! salvo poi lamentarci che non prendiamo medaglie!

bye biagio

« Ultima modifica: Settembre 11, 2008, 18:38:22 pm da biagio »

Offline diamante

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #32 il: Settembre 12, 2008, 00:07:31 am »
Sono d'accordo con l'amico biagio ;)!
Ciao ;D ;D ;D ;D

Offline Ant

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #33 il: Settembre 12, 2008, 09:32:14 am »
Caro Biagio,
per esperienze di abbandono in altri sport devo dirti che non sono daccordo su un approccio troppo tecnico nella prima fase dell'insegnamento di uno sport....
Certo se l'approccio fosse fatto da un Tecnico del Tiro con corrette modalità, e senza esasperazioni, nulla da dire, ma nello sport giovanile quello che conta è avere una vasta base di praticanti, che poi è quello che consente lo svolgimento di competizioni tipo giochi della Gioventù o circuiti similari.
Se poi tra questi giovanissimi emergono talenti, o personaggi con buone qualità nulla vieta di seguirli con metodologie più e più specializzate, per portarli all'agonismo vero.
Ma come ti accennavo, un approccio troppo tecnico all'inizio può spaventare i meno capaci, e portarli all'abbandono, e purtroppo le gare giovanili non possono essere fatte solo con pochi e bravi concorrenti, e l'unico modo di far funzionare un settore sportivo, è di avere una vasta base su cui operare la selezione degli Agonisti, e organizzare competizioni giovanili...
Se si potesse riportare il Tiro a Segno nelle scuole, ricordati che dovrà essere praticato da tutti, e non solo dai migliori, quindi il Tecnico incaricato dovrà armarsi di pazienza e cercare di insegnare e far migliorare anche l'allievo in cui il tecnico non vede proprio alcuna speranza, e far passare a tutti i partecipanti una bella giornata, solo così verrà accettato una seconda volta.....

Ant

Offline Daniele Puccioni

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #34 il: Settembre 12, 2008, 12:06:13 pm »
Credo che tutti si dica la stessa cosa, ma che si giri intorno ad un equivoco...

Dico la mia, senza riprendere i commenti fatti in precedenza, cercando di dare un mio giudizio e stabilire una base comune di intenti.

Credo fermamente in una qualifica "professionale" dell'albo dei tecnici. A parer mio l'attuale ha delle grosse lacune che possono essere superate e migliorate (come scritto in precedenza).
Le idee in merito a questo ci sono.

passo successivo...

L'approccio con i giovani.
Nei limiti delle possibilità di ogni sezione, questo primo contatto (dove è possibile) andrebbe fatto con un tecnico Sezionale.
Questo ha una conoscenza di base sulla tecnica che dovrebbe avere un linguaggio e metodo comune su tutto il territorio nazionale. Inoltre dovrebbe essere privo di "metodi personali da autodidatta", i quali niente da eccepire, ma offrono una visione troppo personale e spesso condizionata delle proprie esperienze, condizioni fisiche ecc...

Qui non si parla di un approccio ai giovani "troppo tecnico", ma di affiancare UN tecnico.
L'allenatore capace sa uniformarsi ad ogni situazione e livello di esperienza della persona che ha davanti... fornisce stimoli adatti, si adatta, e fornisce informazioni tecniche specifiche mascherate da giochi ed esercizi ludici.
L'importante è che le informazioni fornite siano corrette.
L'improvvisazione porta a risultati improvvisati e non duraturi.

Questo sempre nella disponibilità di avere tecnici. Il numero dei tecnici nell'albo è largamente superiore a quelli in esercizio, come dice Biagio, ma questo per un errore di fondo che può essere superato.

Per concludere: un approccio continuativo con un giovane andrebbe fatto da un tecnico per fornire informazioni corrette.
Possedere un titolo di tecnico non include sempre la capacità di relazionarsi con i giovani, specialmente con quelli alle prime armi, questo perchè si è portati spesso a sottovalutare il compito, in funzione delle proprie aspirazioni, le quali ci porterebbero magari a sentirsi più appagati allenando un tiratore esperto per prepararlo ai Campionati Italiani.

Online biagio

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #35 il: Settembre 12, 2008, 17:31:59 pm »
Daniele mi ha bruciato sul tempo >:( ma ha detto quasi tutto quello che avrei detto io.

Che aggiungo: il tecnico ( e per l'attività giovanile sarebbe opportuno avesse fatto anche i corsi CAS- che non è una parolaccia) non è un sergente che inquadra i coscritti! ma ha le nozioni di base corrette ( ed uniformi sul territorio nazionale) che permettono ai giovani di 10-14 anni di "giocare" sì ma correttamente.
Inoltre, nel caso dei giovani, è opprtuno valutare il loro grado di senso cinestesico, il loro grado di coordinazione , la loro capacità di concentrazione, la capacità di apprendimento (ed apportare i correttivi necessari per ciascuno dei casi) altrimenti giocano solamente e non "giocano" imparando i rudimenti del tiro.

bye bye biagio

Offline diamante

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #36 il: Settembre 12, 2008, 19:24:20 pm »
Al di là del materiale umano ( giovani tiratori), credo che  ce ne siano a iosa , è importante che questa iniziativa venga supportata dai Dirigenti scolastici di concerto con i prof. di Ed. Fisica.
Soltanto così si può dare inizio, a far conoscere e praticare lo sport del Tiro a Segno nelle scuole.
Ciao

Offline Ant

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #37 il: Settembre 12, 2008, 19:41:55 pm »
Proprio di questo mi sto interessando con il Presidente del Coni di Varese, ovvero valutare la possibilità di effettuare i CAS (Centri Avviamento allo Sport) di Tiro a Segno nelle scuole della ns. Provincia, per poi poter passare a parlare di Giochi della Gioventù...   ;D

Non è una buona idea?    ::)

Ant

p.s. lo sapevo che CAS non era una parolaccia Biagio... ;)

Offline Daniele Puccioni

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #38 il: Settembre 12, 2008, 20:34:16 pm »
Quando ho fatto i corsi UITS i corsi CAS erano obbligatori. Allenatore I° llivello CAS I° livello, allenatore II° livello CAS II° livello, più tutti gli aggiornamenti del caso.
Ho durato più fatica nei CAS che il resto...
Non so se adesso sono sempre obbligatori, ma sono FONDAMENTALI per l'insegnamento.
Senza di essi ci mettiamo a fare delle cose senza tener conto delle necessità fisiche dell'età, e del particolare momento che sono i 11-13 anni...

Online biagio

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Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
« Risposta #39 il: Settembre 12, 2008, 20:52:08 pm »
p.s. lo sapevo che CAS non era una parolaccia Biagio... ;)

scherzavo...è una delle mie battute preferite ;D