Complimenti al neo eletto presidente Costantino Vespasiano, e complimenti agli eletti nel consiglio che vede nomi interessanti, fatta eccezione per alcuni soggetti che negli ultimi anni hanno solo dimostrato di sapere essere solo banderuole al vento.
Dal nostro punto di vista questa assemblea è stata un grande successo perché il risultato restituito dalle urne già al primo giro di consultazione per l'elezione del presidente, ha visto Mantelli e Vespasiano andare al ballottaggio racimolando ben oltre il 55% dei voti.
Occorre ringraziare e rendere onore al dott. Mantelli, oltre che riconoscergli il coraggio di essersi gettato nella "fossa dei leoni". Forse se avesse osato qualcosa di più nel condurre una campagna elettorale più radicale, pressante e capillare probabilmente avrebbe raccolto numeri superiori se non la vittoria.
Ad ogni modo grazie a Mantelli e Vespasiano è stato raggiunto l'obbiettivo più importante: escludere dai giochi i candidati "irricevibili", soprattutto la corrente più pericolosa ovvero quella rappresentata dal binomio Rugiero/Mantegazza che avrebbe rappresentato, sempre a nostro avviso, la restaurazione della passata governance federale, quella dei vari Obrist, Caputo, Mariani & c., giusto per fare alcuni nomi.
Sul fronte dei consiglieri si sarebbe potuto certamente far meglio, entrambe le squadre di Mantelli e Vespasiano proponevano nomi di spicco e stimabili, fatte un paio di eccezioni. Comunque la squadra dei consiglieri è composta in gran parte da persone che possono aiutare il neo presidente Vespasiano, nell'arduo compito di riscrivere le regole del sistema TSN/UITS sia per quanto riguarda gli aspetti istituzionali quanto quelli sportivi, e aver anteposto TSN a UITS è ovviamente voluto, perché UITS senza una rete di sezioni forti e autonome, non è nulla!
Le sezioni devono tornare ad essere il punto focale del sistema, e UITS da ente vigilante non deve comandare bensì coadiuvare le stesse per preservarne le prerogative conferite per legge nel massimo rispetto ognuno dei propri ruoli.
Altro evento di grande importanza è stato l'aver stralciato dall'ordine del giorno dell'assemblea, l'elezione dell'ing. Obrist a presidente onorario UITS.
Questa volta la maggioranza bulgara Obrist l'ha subita, ovvero la quasi totalità dei presenti ha votato per lo stralcio impedendo lo scempio di vederlo eletto a presidente onorario, proprio lui, uno dei principali responsabili di questo lungo commissariamento, che a causa della sua incandidabilità del 2016 e successivo ricorso al TAR (poi perso come da ns. previsioni puntualmente confermate dai fatti), ha appunto trascinato UITS nel periodo più buio dal dopo guerra. Quanto avvenuto e l'onestà intellettuale dovrebbe far riflettere l'ing. Obrist e anche chi lo ha proposto a presidente onorario, sul fatto che il sole è tramontato.
Unico neo, troppe deleghe!
Dopo tutto il trambusto per invocare le elezioni, ci si sarebbe aspettato di vedere molte più persone in carne ed ossa, e invece non è stato così... peccato! Atro argomento spinoso sono i voti plurimi che si spera possano essere rivisti o ridimensionati unitamente alle deleghe, perchè non consentono a ns. avviso una corretta rappresentazione della democrazia interna a UITS.
Non rimane che attendere l'esito della ratifica da parte di Min.Difesa e Presidente della Repubblica, processo affatto scontato come abbiamo avuto modo di vedere per le elezioni 2016.
Incrociamo le dita e soprattutto speriamo che queste elezioni siano servite a qualcosa e che si possa finalmente cambiare passo e voltare pagina in un clima più disteso, ricercando la collaborazione anche tra le persone competenti e di buona volontà che non hanno votato per Vespasiano.
Come sempre il nostro forum ha consentito la massima libertà di espressione cercando di stimolare il senso di responsabilità degli aventi diritto al volto, ma una promessa la facciamo anche noi: osserveremo e criticheremo senza alcun favoritismo le azioni politiche del nuovo CD, non faremo sconti di nessun tipo, e se qualcosa non andasse nella direzione delle promesse elettorali spese in campagna elettorale, nelle dichiarazioni pre voto e nelle chiacchiere tra gentiluomini scambiate durante l'assemblea elettiva, lo faremo presente proponendo adeguata discussione e diritto di replica.
Buona fortuna e buon lavoro.