http://ilpiccolo.gelocal.it/sport/2011/08/12/news/turisini-e-adesso-vinco-da-ct-1.770164 Turisini: «E adesso vinco da ct»
La triestina argento a Atene 2004 ottiene successi alla guida della Nazionale di tiro a segno
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di Francesco Cardella
TRIESTE
Ha appeso la carabina al chiodo ma nel contempo migliorato la mira, quella necessaria per individuare gli atleti degni dell'azzurro per Mondiali e Olimpiadi.
È la nuova vita agonistica di Valentina Turisini, la triestina che conquistò l'argento nella carabina (50 metri, 3 posizioni) ai Giochi di Atene 2004, divenuta ora direttore sportivo, una sorta di ct della Nazionale di tiro a segno.
Lei che si è sempre battuta, anche nelle vesti di sindacalista e di legale, per i diritti e l'emancipazione delle atlete, si trova a dirigere una comunità di tiratori, uomini e donne, da curare, sembra, più fuori dal poligono che durante la stagione agonistica. Valentina Turisini è una delle pochissime donne in Italia a ricoprire un ruolo federale simile: «Mi sento un’eccezione tra i ct - conferma - ma ad esaltarmi è soprattutto la profonda responsabilità, il dovere preciso rivolto alla programmazione e al coordinamento di una Nazionale importante come quella del tiro a segno».
E che sia importante lo testimoniano le varie "carte olimpiche" timbrate dagli azzurri ai recenti Europei in Serbia, una delle ultime passerelle utili per il pass per le Olimpiadi di Londra 2012. Già, le Olimpiadi. Quelle di Pechino del 2008, le ultime vissute dalla Turisini in veste di atleta, non furono esaltanti, anzi. Lontana dal podio, lontana dalla condizione che la vide protagonista quattro anni prima sullo scenario di Atene, dove approdò in sordina a 35 anni, rimediando un argento storico per Trieste e per l'Italia. Poi la decisione di smettere ma di far fruttare vocazione, conoscenze e carattere al servizio della Nazionale armata di pistole e carabine.
Con la nuova veste, Valentina Turisini pare non abbia sparato ancora a salve, trovando risultati e rispolverando stimoli: «Devo ammettere che il clima di gara vissuto da agonista spesso mi manca. È solo una normale conseguenza dopo tantissimi anni di attività, ma ciò che conta è che il nuovo ruolo mi appassioni. Sotto questo profilo non ci sono dubbi, tanto più nel cammino verso le Olimpiadi».
Una laurea in Giurisprudenza, la divisa del Gruppo Sportivo della Forestale e l'impegno sociale con le "Stelle Olimpiche", il team benefico in versione "quote rosa". Non si è mai annoiata la bionda tiratrice triestina, andando a suo tempo a bersaglio anche con alcune esternazioni. Come ad esempio le fucilate verso la scarsa attenzione delle amministrazioni nei riguardi del Poligono di Opicina, lasciato, secondo la campionessa, lettaralmente alla deriva. Pagine di ieri per Valentina Turisini, 43 anni il 16 agosto, una che pare abbia voluto abbracciare la carabina per sfuggire da piccola a un corso di danza imposto dalla madre. Nella parte di ct si sente a suo agio, anche perchè non sfugge a regole precise: «L'approccio deve sempre essere di rispetto per tutti e saper ascoltare sempre tutto e tutti.
Non voglio essere sempre tenera, ci tengo piuttosto ad essere molto chiara, con uomini e donne, indistintamente, pur sapendo che amano sentirsi principini e principesse». Nessuna concessione quindi? «Nel complesso no. Tutti gli atleti di rango spesso di sentono così. Lo facevo anche io..».12 agosto 2011
Principesse doveeee sieteeee?