CONCENTRICA - Forum di attualità e notizie sul Tiro a Segno (TSN - UITS)

Quattro amici al bar => Immagine e media - Discussione, idee e proposte => Topic aperto da: Daniele Puccioni - Settembre 02, 2008, 17:17:32 pm

Titolo: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 02, 2008, 17:17:32 pm
Anche la pausa di pranzo può essere utile per pensare e magari avere qualche idea...

Inserisco l'idea a caldo, con tutte le deficienze del caso, ma penso che sia comunque  utile inserirla per affinarla e per verificarla, sottoponendola a discussione.

Lo scopo è sempre il solito: avere la possibilità di entrare nelle scuole, con le maggiori garanzie di successo.
Chiunque ci abbia provato, e che non sia parente del Direttore Didattico, o dell'insegnante di attività fisica, sa benissimo quali sono i problemi, quanta fatica bisogna fare e quanto poco ritorno c'è dietro un duro lavoro.

Quindi occorre trovare un sistema per ottenere il massimo rendimento possibile con il minimo sforzo.
Per questo potremmo adottare una specie di cavallo di Troia, mascherando le informazioni che intendiamo dare sul nostro sport dietro ad una iniziativa che coinvolga gli studenti delle scuole superiori.
Perchè quelli delle superiori e non delle medie?
Sempre per ottenere il massimo ritorno.
Uno dei motivi della scelta è il fattore età, se vogliamo che il "fattore abbandono" sia il più basso possibile, occorre puntare su studenti che abbiano già capacità decisionali di un certo tipo, che siano abbastanza maturi e che se sapientemente motivati possano anche raggiungere risultati di un certo rilievo.
Gli alunni delle medie sono molto più dipendenti dai genitori, con tutto ciò che ne consegue.

DI CHE SI TRATTA
L'idea di base sarebbe quella di istituire una specie di borsa di studio (diciamo così) che sarebbe assegnata (con valore a decrescere) ai primi tre classificati di P10 e C10 del Campionato Studentesco per le Scuole Superiori.

NEL DETTAGLIO
Con la collaborazione del CONI, l'UITS potrebbe stampare dei manifesti e dei volantini da inserire nelle scuole superiori dove verrebbe descritta l'iniziativa.
Affinchè il programma sia preso sul serio ci dovrebbe essere scritto in testa "IN COLLABORAZIONE CON IL CONI" con tanto di logo ecc.
Il manifesto potrebbe essere bello grande, del tipo 100X70.
Il contenuto potrebbe riportare appunto il... "manifesto" della nostra disciplina:
1 - VALORI DEL TIRO A SEGNO
2 - CENNI STORICI
3 - DATI SPORTIVI (OLIMPIADI, MONDIALI, CHI SONO I NOSTRI ATLETI)
4 - CENNI SUL PROGETTO E SULLE FINALITA' PSICOMOTORIE (attraverso il quale potremmo ottenere una moltitudine di dati)
5 - Caratteristiche del Campionato Studentesco e Regolamento
6 - FINALE DEL CAMPIONATO
7 - PREMIAZIONE, MANIFESTAZIONE E MEDIA

Parallelamente insieme al manifesto andrebbero consegnati un certo numero di volantini.

A questo punto le Sezioni TSN interessate, avendo l'avvallo del CONI, potrebbero più facilmente consegnare il materiale e nei casi più fortunati fornire anche una spiegazione di quello che si tratta.
Successivamente le sezioni si dovrebbero occupare dell'istruzione e della selezione, attraverso la quale dovranno ottenere un massimo di tre persone per specialità per poter partecipare come squadra, sotto la quale solo come individuale.
Il campionato prevede l'iscrizione riservata ai soli non tesserati, che si avvicinano a questo sport solo per la prima volta.
La forma più semplice di questa manifestazione prevede la sola gara della finale, ma potrebbe anche essere ampliata con delle prove intermedie, svolte sotto forma di incontri amichevoli tra sezioni della stessa regione.

LE PREMIAZIONI
Come da oggetto si tratterebbe di un premio in denaro sotto forma di una borsa di studio da utilizzare per l'acquisto di libri e/o attrezzature scolastiche.
Gli importi: €. 1.000 per il primo, €.800 per il secondo, €.600 per il terzo; premiazione sia per la P10 che per la C10.
E' chiaro che il premio attirerebbe molto, tenendo conto che non ci stiamo rivolgendo a degli appassionati, ma a chi di tiro non ne sa niente, quindi la borsa di studio potrebbe essere il giusto incentivo per una buona partecipazione.

Il premio alla squadra andrebbe alla sezione e potrebbe essere anche una pistola e carabina offerta dagli sponsor per la prima classificata e materiale di consumo a decrescere per la 2° e 3° classificata.

Le spese di trasferta dei ragazzi sarebbero a carico della sezione, con un accompagnatore della sezione stessa.

La finale dovrebbe essere organizzata come una festa dello sport, una manifestazione pubblicizzata dai media e che dovremmo far intervenire, RAI compresa.

L'idea forse è un pò grezza, sicuramente da affinare nei particolari, ma potrebbe essere una via per far capire che esiste altro dietro ai soliti luoghi comuni.

PS: Ho "sparato" troppo in alto? Do' le tacche?
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: woodcock - Settembre 02, 2008, 19:18:19 pm
Vorrei portare il mio contributo a questa iniziativa, allegando una lettera che io consegnai brevi manu al Presidente Obrist il 27 agosto 2005.
In essa, "il cavallo di troia" consisteva nell'inversione dei punti di vista con cui si affronta di solito questo gravoso problema.
Dato che non ha mai avuto risposta, chissà che non possa essere utile ora.....

Ecco la lettera:

Bologna, 27 Agosto 2005


OGGETTO: Proposta di una strategia per l’incremento del numero dei giovani praticanti lo sport del Tiro a Segno



Obiettivo
Questo documento, vuole essere una linea guida per una nuova strategia di avvicinamento al Tiro a Segno dei giovani delle scuole medie superiori (età 14 – 19).
Ciò anche per dare corso a quanto previsto dalla circolare di presentazione del PSF 2006:
”Lo sforzo e l’impegno dell’Unione sono protesi a migliorare la gestione dell’attività sportiva per ampliare sempre più il numero dei praticanti della nostra disciplina. In tal senso è chiesta la piena ed indispensabile collaborazione delle sezioni e degli Organi Periferici.”


Premessa
Sappiamo tutti quali siano le difficoltà principali che si incontrano nell’avvicinare i giovani al nostro sport, attraverso la scuola.
Ho notizie di volontari del TSN che sono riusciti ad entrare nelle scuole solo in casi di conoscenze dirette (non ufficiali), oppure attraverso la Federazione Disabili (che rappresentano sicuramente una forza di penetrazione estremamente efficace nel mondo della diffidenza nei nostri confronti).
E nelle città è più difficile che nei paesi competere con altri sport ed è più facile incontrare pregiudizi, che utilizzano sempre i soliti luoghi comuni: uso delle armi, ecc.

Strategia
Le Sezioni di Tiro a Segno, hanno la caratteristica di essere distribuite capillarmente sul territorio e di essere ben radicate su di esso: questo mi sembra essere un grosso vantaggio da sfruttare, perché in qualsiasi dimensione si voglia operare (comune, provincia, regione, nazione) c’è sempre un riferimento locale!

A mio parere occorre invertire il punto di osservazione del problema: anziché essere NOI ad andare nelle scuole occorre fare in modo che siano le scuole a venire da NOI.


In che modo?
Utilizzando una strategia  che non focalizzi l’attenzione degli insegnanti o dei dirigenti scolastici sullo sport, ma su di una attività scolastica che abbia come oggetto la Sezione di Tiro a Segno presente nel territorio in cui si trova l’Istituto Scolastico stesso.

Strumento
Un bando di concorso per tutti gli Istituti di una certa area, per disegnare il nuovo logo della Sezione di Tiro a Segno più importante in quel territorio.

(Poi, se nessuno vorrà cambiare un simbolo che può avere anche 100 e passa anni di storia e di gloria, sarà un problema della Sezione: l’obiettivo non è ovviamente il simbolo nuovo! Anche l’Unione ha due simboli: uno storico ed uno più moderno.)


Occorrerebbe motivare opportunamente gli Istituti con premiazioni sia di partecipazione (nessuno si deve sentire escluso) sia per i vincitori, che potrebbero essere premi in danaro, o apparecchiature informatiche (work-station grafica, ecc..), o comunque apparecchiature utili per gli Istituti scolastici; poi pacchetti di accessi gratuiti alle linee TSN, iscrizioni gratuite per un certo numero di ragazzi, ecc.

La premiazione finale, con invito alle varie autorità scolastiche e UITS, potrebbe rappresentare il sigillo a questo nuovo modo di proporre lo sport.

Ovviamente il bando dovrebbe prevedere l’incontro (meglio se più di uno) tra i vari Istituti (corpo docente e ragazzi) con i dirigenti del Poligono all’interno dei locali della Sezione (presa di visione diretta con la struttura), che diventerebbe il punto di raccolta delle informazioni utili alla stesura del compito con la documentazione storica della Sezione e della storia del movimento TSN in Italia.

Ovviamente, le Sezioni interessate andrebbero sensibilizzate opportunamente affinché il contatto delle scuole con le nostre strutture fosse il migliore possibile.
Non solo, dovrebbero istituire anche una “commissione giovani” composta da persone che poi si dovrebbero dedicare ad accogliere i ragazzi che volessero poi continuare a frequentare.
Questa ultima proposta deriva principalmente dallo studio e dalle informazioni, reperite anche con sondaggi, dalle quali risulta che mentre il numero di persone che si avvicina al TSN è abbastanza consistente, ci sono poi difficoltà a farli rimanere, e questo si può ottenere solamente dedicando loro il tempo necessario (non bisogna lasciarli soli).


Proposta
Eseguire un esperimento in un’area ristretta (avvalendosi di una Sezione disposta a fare da “cavia”).
Se l’esperimento riuscisse, si potrebbe poi utilizzare l’esperienza per altri comuni, province ed altre regioni.
Il budget a disposizione sarebbe il fattore per determinare l’ampiezza dell’esperimento, e i Comitati Regionali potrebbero svolgere un ruolo primario coordinando le attività e svolgendo il ruolo di interfaccia con la UITS.
Il costo dell’operazione sarebbe da quantificare nel dettaglio, e sarebbe da suddividere con la seguente modalità:
-   la premiazione finale a carico UITS (Comitato Regionale);
-   gli altri premi a carico della sezione organizzatrice.


Conclusioni
Così come ho scritto nell’OGGETTO, questo documento vuole essere una proposta, un metodo tra altri che possono esistere, per portare più giovani a praticare il nostro sport.

Qualora la Dirigenza UITS ritenesse opportuno discutere il contenuto di questa lettera, al sottoscritto sarebbe gradito conoscerne le opinioni e le risultanze.


Un cordiale saluto
Marco Masetti
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 02, 2008, 19:37:13 pm
Avevo sentito parlare di questa proposta. Non so se ho letto qualcosa sul sito UITS oppure nel tam tam vocale.
Fatto sta che poi non ne ho più sentito parlare...  :-\

Sicuramente è una proposta più facilmente realizzabile della mia e con minor dispendio di energie, per lo scopo di avvicinamento alle scuole e diffusione degli intenti.

Io ho cercato anche di trovare un modo per "raccattare" qualche giovane promessa, ma rileggendo adesso le difficoltà oggettivamente non sono poche...  ::)
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: chebe - Settembre 02, 2008, 20:31:10 pm
Treviso, proposta dei professori: «Gli alunni al poligono di tiro»
Presidi divisi sull' iniziativa Il sindaco Gentilini: «Saper maneggiare un' arma è una virtù»

TREVISO - Nella città-fortezza del sindaco sceriffo Giancarlo Gentilini, campione italiano di «tolleranza zero» («Rudolph Giuliani e Haider? Sono miei allievi»), presto anche i ragazzi potrebbero impugnare una pistola e sparare. Per davvero. Puntare, mirare e fare fuoco. Certo, non per strada ma al chiuso di un bel poligono di tiro, non per far la guerra ma «per sport»: concentrazione, nervi sciolti e pum pum. Si chiama tiro al bersaglio e 30 docenti di educazione fisica della provincia di Treviso, addestratisi appositamente, si preparano a fare entrare la disciplina - riconosciuta dal Coni - fra le attività inserite nell' offerta formativa delle loro scuole. Sia medie sia superiori. Frequentati i corsi con la benedizione del provveditorato agli studi, per passare le armi dalle mani dei prof a quelle degli studenti manca solo il placet dei collegi docenti. Se questo arriverà, oltre alla Divina Commedia e alla geometria durante l' orario scolastico si studierà l' angolo di caduta del proiettile. Naturalmente ad esplodere non sono solo i colpi delle pistole (e della carabine), ma le polemiche e qualcuno boccia l' iniziativa. «Personalmente sono contrario all' uso delle armi - afferma Afro Groppo, preside della scuola media Coletti - ma ho visto la proposta di attività di tiro a segno accantonata dagli insegnanti perché era più urgente fare educazione stradale dato che la maggior parte dei ragazzi viene a scuola in bicicletta». Molti insegnanti di educazione fisica hanno trovato non solo normale ma anche utile il corso proposto da Mario Bruniera, presidente della sezione trevigiana del Tiro a segno. Si aspettava una manciata di docenti e invece ne sono arrivati trenta, un record. Addirittura entusiasta Mario Bernes, cinquantenne insegnante dell' Istituto tecnico industriale Fermi. «Sono felice - ha detto a fine corso il professore - il tiro a segno è una disciplina che aiuta a misurarsi con se stessi e ad autodisciplinarsi. Ho già proposto ai miei allievi questa esperienza e ho incontrato un grande interesse. Ora spetto solo l' ok del collegio docenti. Preoccupazioni? I genitori stiano tranquilli, non c' è alcun pericolo. La pratica avviene in un contesto molto protetto e professionale». E se fra i ragazzi si nascondessero degli aspiranti Rambo? «Chi si presentasse con questo atteggiamento - spiega - resterebbe deluso. L' esercizio di questa disciplina impone tante di quelle regole di autocontrollo da frustrare un approccio sbagliato. Non c' è spazio per l' esaltazione». Gongola, da parte sua, il «borgomastro» leghista Gentilini: «Saper maneggiare le armi è una virtù - spiega lo "sceriffo" -. Quando in un ambiente sicuro impari a conoscere un' arma capisci anche quali possano essere i rischi che corri se non la sai usare. E poi credete che sia meglio che i ragazzi giochino in strada con le pistole simulando la guerra o che sparino a un bersaglio con spirito esclusivamente agonistico?». Alessandro Russello

Russello Alessandro


Pagina 23
(14 ottobre 2002) - Corriere della Sera

Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 02, 2008, 21:14:30 pm
Ok! ma cosa è poi successo dal 2002?
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: gunny - Settembre 02, 2008, 21:25:15 pm
quoto l'idea del bando... (e mi sembra anche chiaro il perchè questo direttivo non abbia colto al balzo la porposta di woodcock...  ;))

mi accodo alla domanda di Biagio... la curiosità è tanta...  ::)
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: diamante - Settembre 02, 2008, 23:42:25 pm
Bravo Wood, ottima idea e proprio perchè tale non è stata accettata!
Essa non poteva essere accettata perchè ha un limite, è troppo semplice ed è difficile complicarla da parte di chi lo sport e la sua promozione, a livello federale, lo ignora.
Ti conviene rivolgerti ad altri o, eventualmente, far si che, se credi in quello che hai elaborato, ti conviene occupartene in prima persona.
Chi ha le capacità di elaborare un' idea merita di concretizzarla.
Ahhh, se trovassimo una trentina di persone di buona volontà, tra consiglieri, commissioni etc., come l'amico wood, disponibili a portare avanti le proprie idee con sagacia ad iniziare dal 16 Novembre!
Speriamo bene
Ciao e complimenti per l'idea.
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 03, 2008, 20:25:52 pm
mentre attendiamo dallo storiografo Chebe la seconda puntata della iniziativa in quel di Treviso sottopongo alla attenzione alcuni commenti relativi all'idea di Puccioni ed a quella di Masetti.

Entrambe le idee mi sembrano accattivanti e interessanti (anche se con necessità di sponsor), non in contraddizione tra loro e facilmente unificabili.
L'unico punto su cui non sono d'accordo è relativo all'età: secondo me i ragazzi vanno pescati tra la 2° e la 3° media inferiore perchè vi è maggior tempo per formarli bene ed impiegarli utilmente dopo...ma...visti i numeri in giro chiunque venga è "grasso che cola" :D

...ma....entrambe le idee fanno sempre e comunque riferimento alla scuola.

Al di là di qualunque meccanismo incentivante la partecipazione di istituti e studenti, vorrei evidenziare due aspetti forse un pò trascurati:
1) la partecipazione ad attività curricolari e no è sempre limitata all'ambito dell'orario ufficiale della scuola; fanno eccezione le gite scolastiche.
2) qualunque attività curricolare o no deve essere prevista dal POF (credo significhi:piano dell'offerta formativa) il che implica una pianificazione superiore ai dodici mesi.

Vorrei, peraltro segnalare, due iniziative che hanno interessato le scuole e che sembra abbiano avuto buon successo:
- nel corsi di aggiornamento per 2° liv.( nov 2005) appresi che la sezione di Udine aveva coinvolto direttamente gli insegnanti di educazione fisica con una iniziativa ludico-godereccia; l'interesse per il tiro è stato poi passato agli studenti e la sezione ha avuto un afflusso notevole di studenti che ha compromesso la capacità di gestione di un numero elevato di studenti. Non so quando è stato fatto nè se ci sono stati degli ulteriori sviluppi.

- il Comitato Regionale ligure ha attivato tempo fa una campagna informativa presso gli istituti superiori savonesi utilizzando anche un simulatore. La campagna di per sè ha avuto successo ma non mi sembra di aver visto molti tiratori juniores savonesi in giro. Non ho i dettagli di questa operazione (periodo e modalità) ma credo che Giuliani e Marci possano dare utili informazioni.

Last but not least....
.................sondaggi, dalle quali risulta che mentre il numero di persone che si avvicina al TSN è abbastanza consistente, ci sono poi difficoltà a farli rimanere, e questo si può ottenere solamente dedicando loro il tempo necessario (non bisogna lasciarli soli).
.............................................

e questa è per me la vera chiave di volta del problema: chi si avvicina al tiro (giovane o meno) non deve sentirsi abbandonato e deve avere un qualcuno cui fare riferimento per la formazione prima e gli allenamenti poi.(ndr: vedansi tutti gli argomenti tirati fuori per gli allenatori e company, proposte comprese!)

baciamo le mani Biagio
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: gunny - Settembre 04, 2008, 09:30:24 am
quoto biagio,

e metto l'accento sull'ultima parte, ovvero trattenere e appassionare coloro che si avvicinano al TSN, spesso solo per ottenere l'abilitazione al maneggio.

Questa problematica penso sia sentita da tanti, anche nella nostra sezione spesso se ne parla e si cercano soluzioni come ad esempio il "comitato d'accoglienza" ovvero tiratori della sezione che volontariamente, assistono le nuove leve trasferendo loro le basi, in pratica persone che volontariamente affiancherebbero il direttore di tiro

semplice a dirsi, purtroppo realizzabile con poca costanza...

anche questo potrebbe essere oggetto di studio e valutazione di idee e soluzioni affinchè in tutti i TSN si seguano delle regole condivise, non fosse altro che utlizzando tutti lo stesso metodo almeno ci si potrebbe confrontare sull'efficacia e i risutati...
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: chebe - Settembre 04, 2008, 10:28:35 am
Non sono riuscito a trovare altro a riguardo sul Web, bisognerebbe sentire qualcuno di Treviso, che potrebbe raccontarci come è andata a finire.
Treviso batti un colpo se ci sei.

Saluti chebe
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 04, 2008, 11:57:20 am
Questa problematica penso sia sentita da tanti, anche nella nostra sezione spesso se ne parla e si cercano soluzioni come ad esempio il "comitato d'accoglienza" ovvero tiratori della sezione che volontariamente, assistono le nuove leve trasferendo loro le basi, in pratica persone che volontariamente affiancherebbero il direttore di tiro

Gunny , una domanda OT: ma negli elenchi dei tecnici della UITS non ci sono tecnici della tua sezione? ;)
poi basta altrimenti mi conviene tornare ai topic sui tecnici :(

bye biagio
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: gunny - Settembre 04, 2008, 21:34:45 pm
Questa problematica penso sia sentita da tanti, anche nella nostra sezione spesso se ne parla e si cercano soluzioni come ad esempio il "comitato d'accoglienza" ovvero tiratori della sezione che volontariamente, assistono le nuove leve trasferendo loro le basi, in pratica persone che volontariamente affiancherebbero il direttore di tiro

Gunny , una domanda OT: ma negli elenchi dei tecnici della UITS non ci sono tecnici della tua sezione? ;)
poi basta altrimenti mi conviene tornare ai topic sui tecnici :(

bye biagio

non mi sembra che il problema sia se ci siano tecnici o meno...  ::)

e non credo, visto tutte le discussioni in merito ai tecnici già sviluppate che la soluzione risieda nel loro forzato coinvolgimento...
il problema è il metodo e la possibilità che questo dia buoni frutti... ci vuole per forza un tecnico per far appassionare un curioso ???

non è forse meglio un altro appassionato che sappia trasmettere il proprio entusiamo?

il tecnico secondo me serve dopo... quando un curioso appassionato vuole imparare davvero
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: DiecipuntoNove - Settembre 09, 2008, 18:13:16 pm
“LO SPORT DEL TIRO” NELLA SCUOLA
Specialmente nella scuola mancò, e manca tuttora, quell’ “indirizzo” alla pratica del tiro che potrebbe richiamare i giovani a quelle  prove che danno saldezza di nervi e alta capacità di concentrazione, doti che , come  l’ educazione spirituale ed intellettuale, salvo lievi modificazioni, rimarranno inalterate per la vita.
I campioni del domani verranno scovati solo facendo divulgazione nelle scuole: non basta che il figlio del tiratore che ha tanto entusiasmo da rubare dal suo tempo libero una fetta per allenarsi, emulando il padre, si affacci all’ agonismo cercando disperatamente di mettersi in luce magari per qualche posticino in squadra nel nostro campionato nazionale. Peccato, pensate quanto è vasta  la  platea di ragazzi su cui operare.
Si dovrebbero vincere molte difficoltà, è vero; si dovrebbe soprattutto urtare contro le ostili prevenzioni di vecchi o giovani invecchiati innanzi tempo. Direte: molte Sezioni svolgono attività esplorative già da  molto tempo. E’ vero, ma spesso queste belle iniziative lasciano il tempo che trovano. Mi spiego. Molte sezioni organizzano leve di tiro ma, inevitabilmente, qualche ragazzino che mostra un qualche talento, per mancanza di idonei istruttori, brucia questa capacità miseramente nel giro di qualche anno.

Questo scrivevo tempo fa sulle pagine del Forum. Intanto mi sono attivato contattando la redazione di EDUSPORT alla quale segnalavo Concentrica ed invitandola ad interessarsi al nostro sport. La risposta è stata:

Caro Carlo


Aggiungo che oltre alla segnalazione di Concentrica-on line, nel nostro Edusport sarebbe interessante pubblicare qualche approfondimento dedicato alla disciplina, anche eventualmente in relazione con la didattica scolastica (il nostro target è costituito soprattutto da docenti di Educazione fisica e scienze motorie). Che ne pensa? Può parlane con la redazione di Concentrica?
Fabio Mancini

Responsabile area internet
www.edusport.it - www.danna.it - www.danna.it/blog G. D'Anna Casa editrice S.p.A.
via Dante da Castiglione, 8 - 50125 Firenze tel. 055.233.55.13 - fax 055.225.932

Come vedete basta muoversi un pò e possiamo tornare a galla!

Ora mi rivolgo a Daniele invitandolo a formulare un impegno con la EDUSPORT teso a una buona divulgazione del Tiro in ambito scolastico.

Dimenticavo. Questa nuova energia che mi pervade è forse dovuto al viaggio da poco fatto in California dove le armi la fanno da padrone!!!!O forse all' ebbrezza di sorvolare in elicottero il Grand Canyon o forse all' emozione di essere stato nella Death Valley!
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: diamante - Settembre 10, 2008, 00:41:22 am
Carlo complimenti, meno male che non sei andato come me allo shooi show di las vegas se no, con l'overdose di tutte quelle armi, ti veniva voglia di fare come john j. Rambo ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D!
Ciao
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: DiecipuntoNove - Settembre 10, 2008, 07:27:24 am
Carlo complimenti, meno male che non sei andato come me allo shooi show di las vegas se no, con l'overdose di tutte quelle armi, ti veniva voglia di fare come john j. Rambo ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D ;D!
Ciao

A Las Vegas mi sono solo ubriacato di luci e gente ma poi in un ranch(finto) dalle parti della Death Valley ho assistito ad una "sparatoria" sportiva di cow boys (finti?) con armi vere! Che spettacolo!
XDaniele: hai letto l' invito di Edusport?
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 10, 2008, 08:51:05 am
GRANDE CARLO! Ed è pure di Firenze. Si vede che era destino...  ;D
Mi puoi mandar in privato per MP l'indirizzo email a cui hai scritto?
Così evitiamo confusione.
Così come primo approccio intanto gli posso parlare del progetto Scuola che dovrebbe partire tra poco.

Aggiungiamo un altro punto a nostro favore...  ;)
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: diamante - Settembre 10, 2008, 12:34:56 pm
Ho interpellato un prof. di educazione fisica (liceo scietifico), al fine di proporre al dirigente scolastico  l'inserimento della disciplina sportiva del Tiro a Segno. Assicurandolo, nel contempo tutta la mia disponibiltà  come istruttore nonchè la disponibiltà della mia Sezione di accollarsi l'onere di quanto serve per  far praticare la disciplina di che trattasi.
... vi lascio immaginare la risposta >:(
Ciao
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 10, 2008, 12:39:11 pm
pernacchione...?  ::)
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 10, 2008, 16:54:15 pm
Lettera a EDUSPORT inviata...

Auguriamoci una proficua e lunga collaborazione...
Tenendo conto che gioco in casa, spero di parlarne a voce e di essere convincente...

Ancora una volta abbiamo la dimostrazione che l'iniziativa privata può fare qualcosa.
Quindi non basiamoci sempre e comunque su ciò che "l'istituzione" può fare.
Ci possono essere momenti in cui è necessario dare una spintarella o battere strade che la Federazione non può percorrere, e questo può succedere oggi come domani.
Quindi penso che unire gli sforzi e partecipare a progetti comuni anche in luoghi come questo possa comunque essere positivo, qualunque sia l'esito.
Possiamo sempre dire che ci abbiamo provato (qualunque sia l'iniziativa che prendiamo).
Appena ci saranno novità vi informerò...
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 10, 2008, 18:26:05 pm
Beh... non si poteva sperare in una risposta più veloce e positiva...

Il tempo di "digerire" le idee e le proposte e poi metterò al lavoro la materia grigia per preparare qualcosa da proporre...
Intanto leggetevi questo...
Ancora un punto a nostro favore...


Carissimo Puccioni,

grazie per le informazioni che ha voluto fornirmi.

Pur essendo "ignorante" in materia ammetto che la disciplina che trattate nel vostro portale mi interessa moltissimo. I mezzi a mia disposizione per aiutarla a diffondere il Tiro a Segno sono limitati ma sono felicissimo di poter ospitare nel nostro Edusport qualsivoglia tipologia di materiale (anche il questionario da lei descritto) soprattutto se posto in relazione con la didattica scolastica. I nostri utenti, per la maggior parte insegnanti di educazione fisica e scienze motoria nelle scuole, sono un pubblico vivace con cui manteniamo un dialogo costante: tutti gli stimoli per arricchire la didattica a scuola sono sempre recepiti con entusiasmo e le assicuro che questo non accade certo per le altre materie.

Per il resto, anche se ho notato con piacere che la comunità che ruota attorno al vostro portale è numerosissima, mi piacerebbe poter ospitare nel nostro Edusport una sorta di "finestra" anche fissa sul mondo del Tiro a Segno e sul vostro portale, pubblicando e segnalando vostri articoli, appuntamenti, approfondimenti e quant'altro.

Nel caso di un riscontro positivo da parte degli utenti nulla ci vieta di pensare a soluzioni alternative ancor più coinvolgenti.

Resto a sua disposizione.

Cordiali saluti,

Fabio Mancini
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: gunny - Settembre 10, 2008, 19:16:15 pm
se non sbaglio un tizio, circa 2000 anni fà, disse: 'chiedete e vi sarà dato...'

forse noi tapini tiratori e frequentatori di poligoni del TSN, per paura di vederci sbattere le porte in faccia siamo arrivati al punto di aver paura di chiedere... la classica sindrome del "NO"

Bravi Daniele e Carlo
ottimo risultato  ;)

avanti così, le buone idee supportate dall'azione e dalla convinzione, non possono che portare a buoni risultati, forse per noi si tratta del medio-lungo termine... ma l'importante è crederci. :)
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Ant - Settembre 10, 2008, 19:29:14 pm
Bella mossa Carlo e MegaBoss.....  ;)

Ancora migliore perchè al primo colpo avete già quasi fatto una mouche....  ;D

Qualcuno ha memoria di eventuali "Giochi della Gioventù" di tiro a segno?

Se già esistesse un precedente sarebbe molto facile re-introdurre la specialità, e in ogni caso non vedo preclusioni possibili, il ns. è uno sport riconosciuto dal CONI, e quindi con tutte le credenziali al giusto posto per tentare l'avventura.

I Giochi della Gioventù si svolgono su due livelli, scuola Primaria (medie) e Secondaria (Licei/Istituti Professionali), quindi nulla di meglio come fascia di età per rendere visibile e incentivare il ns. Sport.

Io posso chiedere al Coordinatore Provinciale dell'Educazione Fisica e Sportiva di Varese la fattibilità di tale progetto ed eventualmente al Presidente del Coni Provinciale, vi farò sapere...

Ant
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 10, 2008, 19:59:04 pm
Il "gancio" è Carlo...
Io ho mandato solo una email e fatto opera di convincimento...
Allo stato attuale di Concentrica  ci presentiamo abbastanza bene.
Come avete detto basta crederci, essere motivati e non arrenderci ai primi no.
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 10, 2008, 20:16:05 pm
ci si offre una grande opportunità e dovremo utilizzarla al meglio!
grazie Carlo 10.9 e grazie a Daniele.
mi auguro che con la collaborazione di tutti si riesca a dare al mondo della scuola una imamgine diversa del nostro sport.

a proposito di Giochi della Gioventù....che fien hanno fatto? credo di ricordare che il tiro sia stato riammesso...ma poi....silenzioooo ???
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: nicolis - Settembre 10, 2008, 20:23:19 pm
ciao Puccioni,
leggo del tiro nelle scuole.

a parte i problemi politici (ricordi Treviso 10 anni fa?)
occorrerebbe che i professori sapessero di tiro ...
che non e'.

una ventina di anni fa ero consigliere al TSN MIlano
con presidente Sacchetti padre;
si fece un accordo con la universita' Cattolica
per tenere presso il TSN Milano un corso facoltativo
di Tiro a Segno per gli studenti ISEF.

il corso fu tenuto magistralmente dall'ing. Galvano,
azzurro di P10, con una ventina di partecipanti;
fu molto gradito, talche' fu ripetuto l'anno successivo.
ma,
quando gli studenti realizzarono che nei poligoni
gli istruttori insegnano il tiro aggratis ...
non si iscrisse piu' nessuno per il prosieguo.

un laureato ISEF si mantiene insegnando, ad esempio,
tennis, o nuoto ... ma con il tiro ... no

i pochi istruttori siamo noi tiratori, spesso pensionati
come me, che frequentano i pochi corsi organizzati da UITS.

non so se quanto ho riportato della mia esperienza
possa interessare qualcuno, ma e' una realta' che ho vissuto.

saluti a tutti
alberto nicolis
TSN Milano
accanito tiratore di 5 pistole (+ il dinamico/operativo)
tecnico di pistole II livello
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: diamante - Settembre 10, 2008, 20:42:51 pm
pernacchione...?  ::)

risposta errata.
Ciao
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 10, 2008, 21:22:58 pm
un laureato ISEF si mantiene insegnando, ad esempio,
tennis, o nuoto ... ma con il tiro ... no

i pochi istruttori siamo noi tiratori, spesso pensionati
come me, che frequentano i pochi corsi organizzati da UITS.


non credo di aver torto quando sostengo che ci vorrebbe una organizzazione strutturata per i tecnici.
Caro Nicolis (scusa il caro ma non credo di conoscerti) cerca tutto quello che è stato detto sui tecnici inquesto forum e vedrai che tuttoggi ci sono resistenze tra i "giovani" del tiro sul considerare l'attività di alleanatore una sinecura

bye bye biagio
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 10, 2008, 22:55:41 pm
Citazione
gentlemen,
sta partendo un nuovo quadriennio olimpico e
mi piacerebbe vedere delle novita' nel programma federale,
relativo alla attivita' dei masters, preziosi nelle sezioni
per il tempo che possono dedicare agli altri soci,
con suggerimenti e trasferimento delle loro esperienze di tio.

1) perche' non ammettere alla finale nazionale anche
    una squadra di PA master ?
    se si ritiene che i master siano pochi, facciamo squadre di 2
    a Milano, i master che frequentano le gare federali sono 10

2) i master sono in aumento continuo e non mi pare giusto che siano
    inseriti tutti nella stessa categoria/classe:
    perche'  non facciamo la classe superMaster per gli over 65?
    mi pare giusto, come ci sono due classi tra gli juniores ...
    non sarebbe una novita' - esiste gia'  nel tiro dinamico

saluti a tutti
nella speranza che qualche capo UITS legga, gradisca e attui...

alberto nicolis
master di PA.PL, ecc

Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: La Palombara - Settembre 11, 2008, 10:47:35 am
quando gli studenti realizzarono che nei poligoni
gli istruttori insegnano il tiro aggratis ...
non si iscrisse piu' nessuno per il prosieguo.

un laureato ISEF si mantiene insegnando, ad esempio,
tennis, o nuoto ... ma con il tiro ... no

i pochi istruttori siamo noi tiratori, spesso pensionati
come me, che frequentano i pochi corsi organizzati da UITS.

non so se quanto ho riportato della mia esperienza
possa interessare qualcuno, ma e' una realta' che ho vissuto.

Finalmente qualcuno che ci capisce...... Bravo.

Tanto per gradire inserisco un pensiero che ho scritto di recente e che fa parte di un articolo scritto per il prossimo numero di Concentrica

Purtroppo in Italia la crescita di alcuni sport definiti “minori” è legata al lavoro di volontariato di poche persone, poco o per niente remunerate, che svolgono l’attività di allenatore nel tempo libero, spinte dalla passione per lo sport, che devono affrontare continuamente problemi di ogni tipo, legati soprattutto a difficoltà logistiche e di reperimento delle attrezzature di base, e che poco hanno a che fare con l’aspetto puramente tecnico dell’allenamento.

Le conseguenze di questa attività dilettantistica non può far altro che generare dilettanti, e non esistendo una incisiva programmazione dell’attività sportiva a livello nazionale, la scoperta e la crescita di nuovi talenti è affidata quasi totalmente all’improvvisazione e al caso.

Le recenti Olimpiadi di Pechino devono farci riflettere su quello che è lo scenario attuale dello sport mondiale, ed i pensieri decoubertiniani lasciano il tempo che trovano. Rimango sbalordito pensando che in Italia ci sono ancora tanti tiratori che nutrono ambizioni da podio internazionale e si allenano 3 o 4 volte alla settimana, non considerano la necessità di allenarsi quotidianamente, requisito fondamentale per l’inserimento e la giusta distribuzione di tutte le componenti necessarie per raggiungere alti livelli di prestazione.
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Robby@seventytwo - Settembre 11, 2008, 12:12:03 pm
Caro Daniele,
la tua idea è brillante e devo dire che se non si comincia da piccoli dopo è molto più difficile far cambiare le cattive abitudini.
Personalmente avevamo già lanciato il sasso anni fa come sezione per portare il nostro sport nelle scuole ed avevamo trovato un discreto interesse presso il corpo docente, purtroppo ci è stato difficile portare il tiro a segno a scuola ed abbiamo dovuto ripiegare sulle classsi in poligono.
La risposta, fino ad un paio di anni fa, è stata sempre buona e il vecchio CD si è sempre prodigato per far vedere il nostro come uno sport come gli altri e con meno pericoli degli altri se praticato bene. C'era disponibilità da parte dei direttori di tiro (non dimentichiamoci che nelle sezioni abbiamo una buona massa di Master (i nonni) dei quali fa parte anche il medesimo e che non servono Istruttori Federali UITS per insegnare i rudimenti del tiro sportivo).
Purtroppo da un anno a questa parte il nuovo CD si è orientato esclusivamente verso il tiro "che rende" ed ha vanificato quanto fatto precedentemente.
Vi immaginate una famigliola che viene al poligono, magari dopo discussioni in famiglia, e che si trova in mezzo a gente bardata come dovessero affrontare un'imboscata in Afganistan?
Comunque non bisogna mai disperare. I frutti si colgono a maturazione e mai se non si piantano prima le piante.
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: diamante - Settembre 11, 2008, 18:33:54 pm
Infatti credo che il problema non sono i ragazzi ma gli educatori scolastici.
La borsa di studio o finanziamento del progetto scolastico, a carico della sezione, che in bilancio può disporre le somme come spese di "promozione giovani", credo siano ben gradite ai dirigenti scolastici (presidi), o agli educatori (prof. di educazione civica!
E vedrete che il nostro sport diventerà importante anche per gli altri.
Ciao 
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 11, 2008, 18:34:46 pm
............ (non dimentichiamoci che nelle sezioni abbiamo una buona massa di Master (i nonni) dei quali fa parte anche il medesimo e che non servono Istruttori Federali UITS per insegnare i rudimenti del tiro sportivo).
 

nei quadri dei tecnici federali vi sono riportati ben 850 nominativi: di questi forse solo il 10% fa il tecnico presso le proprie sezioni. Nonostante questo dato molto sconfortante vogliamo pure impiegare i Master! E sì che anche La Palombara ha appena finito di invocare un minor dilettantismo nella formazione di nuovi tiratori.
La base di una qualunque organizzazione (sportiva o meno) è la formazione;
continuo a non capire perchè, nello spsort del tiro, ci si ostina invece a auspicare soluzioni ancora più dilettantistiche! Un albero cresce storto o cade se non ha un buon tutore a reggerlo per i primi due anni; uno scolaro senza insegnanti....lasciamo perdere!
Per ogni attività ci vuole insegnamento ed apprendistato....nel tiro invece pretendiamo che no non ce n'è bisogno! siamo proprio dei maghi! salvo poi lamentarci che non prendiamo medaglie!

bye biagio

Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: diamante - Settembre 12, 2008, 00:07:31 am
Sono d'accordo con l'amico biagio ;)!
Ciao ;D ;D ;D ;D
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Ant - Settembre 12, 2008, 09:32:14 am
Caro Biagio,
per esperienze di abbandono in altri sport devo dirti che non sono daccordo su un approccio troppo tecnico nella prima fase dell'insegnamento di uno sport....
Certo se l'approccio fosse fatto da un Tecnico del Tiro con corrette modalità, e senza esasperazioni, nulla da dire, ma nello sport giovanile quello che conta è avere una vasta base di praticanti, che poi è quello che consente lo svolgimento di competizioni tipo giochi della Gioventù o circuiti similari.
Se poi tra questi giovanissimi emergono talenti, o personaggi con buone qualità nulla vieta di seguirli con metodologie più e più specializzate, per portarli all'agonismo vero.
Ma come ti accennavo, un approccio troppo tecnico all'inizio può spaventare i meno capaci, e portarli all'abbandono, e purtroppo le gare giovanili non possono essere fatte solo con pochi e bravi concorrenti, e l'unico modo di far funzionare un settore sportivo, è di avere una vasta base su cui operare la selezione degli Agonisti, e organizzare competizioni giovanili...
Se si potesse riportare il Tiro a Segno nelle scuole, ricordati che dovrà essere praticato da tutti, e non solo dai migliori, quindi il Tecnico incaricato dovrà armarsi di pazienza e cercare di insegnare e far migliorare anche l'allievo in cui il tecnico non vede proprio alcuna speranza, e far passare a tutti i partecipanti una bella giornata, solo così verrà accettato una seconda volta.....

Ant
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 12, 2008, 12:06:13 pm
Credo che tutti si dica la stessa cosa, ma che si giri intorno ad un equivoco...

Dico la mia, senza riprendere i commenti fatti in precedenza, cercando di dare un mio giudizio e stabilire una base comune di intenti.

Credo fermamente in una qualifica "professionale" dell'albo dei tecnici. A parer mio l'attuale ha delle grosse lacune che possono essere superate e migliorate (come scritto in precedenza).
Le idee in merito a questo ci sono.

passo successivo...

L'approccio con i giovani.
Nei limiti delle possibilità di ogni sezione, questo primo contatto (dove è possibile) andrebbe fatto con un tecnico Sezionale.
Questo ha una conoscenza di base sulla tecnica che dovrebbe avere un linguaggio e metodo comune su tutto il territorio nazionale. Inoltre dovrebbe essere privo di "metodi personali da autodidatta", i quali niente da eccepire, ma offrono una visione troppo personale e spesso condizionata delle proprie esperienze, condizioni fisiche ecc...

Qui non si parla di un approccio ai giovani "troppo tecnico", ma di affiancare UN tecnico.
L'allenatore capace sa uniformarsi ad ogni situazione e livello di esperienza della persona che ha davanti... fornisce stimoli adatti, si adatta, e fornisce informazioni tecniche specifiche mascherate da giochi ed esercizi ludici.
L'importante è che le informazioni fornite siano corrette.
L'improvvisazione porta a risultati improvvisati e non duraturi.

Questo sempre nella disponibilità di avere tecnici. Il numero dei tecnici nell'albo è largamente superiore a quelli in esercizio, come dice Biagio, ma questo per un errore di fondo che può essere superato.

Per concludere: un approccio continuativo con un giovane andrebbe fatto da un tecnico per fornire informazioni corrette.
Possedere un titolo di tecnico non include sempre la capacità di relazionarsi con i giovani, specialmente con quelli alle prime armi, questo perchè si è portati spesso a sottovalutare il compito, in funzione delle proprie aspirazioni, le quali ci porterebbero magari a sentirsi più appagati allenando un tiratore esperto per prepararlo ai Campionati Italiani.
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 12, 2008, 17:31:59 pm
Daniele mi ha bruciato sul tempo >:( ma ha detto quasi tutto quello che avrei detto io.

Che aggiungo: il tecnico ( e per l'attività giovanile sarebbe opportuno avesse fatto anche i corsi CAS- che non è una parolaccia) non è un sergente che inquadra i coscritti! ma ha le nozioni di base corrette ( ed uniformi sul territorio nazionale) che permettono ai giovani di 10-14 anni di "giocare" sì ma correttamente.
Inoltre, nel caso dei giovani, è opprtuno valutare il loro grado di senso cinestesico, il loro grado di coordinazione , la loro capacità di concentrazione, la capacità di apprendimento (ed apportare i correttivi necessari per ciascuno dei casi) altrimenti giocano solamente e non "giocano" imparando i rudimenti del tiro.

bye bye biagio
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: diamante - Settembre 12, 2008, 19:24:20 pm
Al di là del materiale umano ( giovani tiratori), credo che  ce ne siano a iosa , è importante che questa iniziativa venga supportata dai Dirigenti scolastici di concerto con i prof. di Ed. Fisica.
Soltanto così si può dare inizio, a far conoscere e praticare lo sport del Tiro a Segno nelle scuole.
Ciao
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Ant - Settembre 12, 2008, 19:41:55 pm
Proprio di questo mi sto interessando con il Presidente del Coni di Varese, ovvero valutare la possibilità di effettuare i CAS (Centri Avviamento allo Sport) di Tiro a Segno nelle scuole della ns. Provincia, per poi poter passare a parlare di Giochi della Gioventù...   ;D

Non è una buona idea?    ::)

Ant

p.s. lo sapevo che CAS non era una parolaccia Biagio... ;)
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: Daniele Puccioni - Settembre 12, 2008, 20:34:16 pm
Quando ho fatto i corsi UITS i corsi CAS erano obbligatori. Allenatore I° llivello CAS I° livello, allenatore II° livello CAS II° livello, più tutti gli aggiornamenti del caso.
Ho durato più fatica nei CAS che il resto...
Non so se adesso sono sempre obbligatori, ma sono FONDAMENTALI per l'insegnamento.
Senza di essi ci mettiamo a fare delle cose senza tener conto delle necessità fisiche dell'età, e del particolare momento che sono i 11-13 anni...
Titolo: Re: Tiro nelle scuole: una borsa di studio
Inserito da: biagio - Settembre 12, 2008, 20:52:08 pm
p.s. lo sapevo che CAS non era una parolaccia Biagio... ;)

scherzavo...è una delle mie battute preferite ;D