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se da una parte è vero che un crescente bisogno di sicurezza porta i cittadini ad armarsi e poichè è difficile al di fuori delle strutture di un poligono esercitarsi con la propria arma è giusto che gli stessi frequentino le strutture deputate a questo, d'altra parte è altrettanto vero che se un giornalista frequentasse quelle strutture del Tsn che di sportivo hanno perso anche il nome avrebbe molta carne da mettere al fuoco.
Ci rendiamo conto che questi personaggi fanno solo del male al TSN?
I TSN dovrebbero diventare "palestre di tiro" e per fare cio' occorre organizzare corsi regolari con veri istruttori-tecnici e psicologi (ci si deve allenare con gli stessi supporti e metodi di cui usufruiscono i campioni). Il "fai da te" non e' piu' tollerabile perche' il tiro/armi e' un binomio delicato.
Propongo così (la butto là tanto per dirne una), perchè non cominciamo ad organizzare un campionato di tiro in P10-C10 e ad avancarica provinciale, successivamente regionale e poi nazionale riservato ai GIORNALISTI, attraverso il coordinamento dei Comitati Regionali (se funzionano però, perchè quello nostro NON SERVE A NULLA se non a sperperare ancor più soldi delle sezioni, a mio avviso)????. Pensateci ed eventualmente parliamone se lo desiderate. Ciao a tutti.
“GARE UFFICIALI”:
1. Campionati Sezionali (1 per Sezione);
2. Campionati Provinciali (1 per provincia);
3. Fasi comunali, provinciali e regionali del Campionato Giovanissimi;
4. Gare Zonali militari;
5. Campionato Nazionale Interforze indetta dall'Unione;
6. Campionato Nazionale Universitario;
7. Campionato Italiano Giornalisti;
8. Campionato Italiano Bancari;
9. Campionato Italiano Bench Rest 22
10. Campionato Italiano ex Ordinanza (armi lunghe e corte)
11. Campionato Italiano Tiro Rapido Sportivo
12. Campionato Italiano Tiro Avancarica
13. Campionato Nazionale Vigili Urbani
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Abbiamo ravvivato i contatti, cercando di cancellare i trascorsi anche se negativi, alcuni articoli e fotografie sono stati pubblicati e pensavamo di aver instaurato un buon rapporto, ma dopo alcuni mesi dopo aver mandato articoli e foto gli articoli sono tagliati drasticamente e messi in angoli nascosti.
Abbiamo chieste spiegazioni, ci hanno chiesto scusa e ci sollecitavano a inviare nuovamente foto e articoli che avrebbero provveduto, in qualche modo, a pubblicare in modo proprio. A oggi dopo tre/quattro mesi non sono ancora apparsi sul giornale.
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Ogni gara o manifestazione, 5 o 6 articoli garantiti, si spendono circa 300,00 euro.
la nostra federazione, innominata, paga profumatamente una società che dovrebbe curargli l'immagine e la promozione, ma ad oggi, ho visto solo articoli negativi, peraltro, se non ti raccomandi a qualche consigliere sul giornalino dei piccoli dell'unione non ti fanno nemmeno uscire gli articoli pubblicati dai giornali per le gare o le manifestazioni organizzate.
Ciao
Non ci credo..................troppo bello per essere vero ;D!
beh, esiste l'ordine dei giornalisti, no?!
chiediamoglielo ....
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scusate la presunzione ma credo che si riuscirà ad azzerare la stupidità di alcuni saccenti solo facendo diventare le sezioni dei posti frequentati da tantissimi sportivi e per fare ciò è inutile tirare in ballo l'unione come più volte mi è capitato leggere,certe cose si fanno in zona e sono i presidenti (supportati da validi consigli)a doverlo fare.
complimenti per il sito è un punto di riferimento più che importante ;)
gira e rigira, si torna sempre al solito ritornello:(...)alcuni poligoni, dispongono anche di ampi spazi aperti entro i quali si potrebbero ospitare delle feste aperte a tutti, in questo ambito con armi sotto i 7,5J si possono organizzare gare dimotrative aperte a tuttiDaccordissimo, sempre sostenuto, forse è ora di sostenerlo di più!
l'interesse nasce spesso per gioco...
(...)
In merito poi ad eventuali interventi dei presidenti di sezione per dare risposta ad articoli tipo quello sull’espresso di Biondani credo che la voce di un singolo presidente poco potrebbe contro un articolo pubblicato su un settimanale come l’espresso.
Magari la voce di un dirigente nazionale avrebbe un peso maggiore.
Saluti chebe
Bravo Daniele, lodevole iniziativa cercare di riunire le voci di tanti sportivi e farle pervenire ai media "ignoranti", intesi come non a conoscenza di una questione.
Ma per fare leva su opinioni, seppur deviate, ma ormai radicate nell'opinione "comune", servono interventi professionalmente adeguati, statistiche comprovate e la ferma presa di posizione di organizzazioni istituzionalmente riconosciute.
Il giusto sfogo del singolo appassionato o anche dell'associazione sportiva di tiro, però sconosciuta al mondo dello sport nazionale, purtroppo resta limitato e senza diffusione sufficiente.
Il vecchio detto "la pubblicità è l'anima del commercio" penso sia valido anche per noi: le associazioni sportive nazionali, i produttori, l'assoarmieri, ecc. facciano pubblicare sulle testate nazionali e/o regionali dei messaggi pubblicitari, chiari, unitari, supportati da cifre non opinioni.
Questo ha un costo, certo, ma direi che possiamo sostenerlo.
Consiglio a tutti la visione e la lettura dei numerosi articoli di http://www.davekopel.com/Kopel-in-Italiano.htm
Mauro
Non dico che questa possa essere la ricetta .....ma forse sarebbe ora o di svegliarsi nelle sezioni o iniziare veramente a creare dei club privati che per la solo aria compressa non sarebbe poi così impensabile!
Ri-invito a fare un bel giro per la bella Italia a vedere i tsn se qualcuno ha la forza e voglia di candidarsi alla futura Presidenza federale....
... Ma qui siamo all'estero e, probabilmente la "mammasantissima" lavora in modo diverso ???
sarei curioso di sapere quanti poligoni e società sportive ci sono in Germania, Francia e Spagna, così giusto per cominciare a far due conti...Ho provato a contarli in francia, ma ho perso il conto... sono parecchie... parecchie centinaia. Solo in un paio di regioni prese a caso superano i 50 club. Le regioni sono circa 30...!
come per esempio un tariffario UNICO IN TUTTA ITALIA E PER TUTTE LE SEZIONI,
come per esempio un tariffario UNICO IN TUTTA ITALIA E PER TUTTE LE SEZIONI,
Forse questo non potrebbe essere fattibile, dato che il tenore di vita ed il potere economico varia da regione a regione.
Però credo che a livello regionale potrebbe essere una soluzione percorribile...
(...) allora comiciamo a prendere ad esempio dei modelli dove le cose funzionano... o dobbiamo sempre metterci dietro al solito filo d'erba con la scusa "da noi è diverso, da noi non si può fare..." ma va va! ;)Non si può negare che le cose in Italia sono diverse che in altri paesi.
in qualche regione si fanno rirunioni tra i presidenti dei TSN, a Bologna il presidente del comitato regionale UITS, Marco Masetti, è solito indire assemblee, anche non istituzionali o informali, per discutere dei vari problemi comuni a tutte le sezioni, economici, tecnici o sportivi. non so da altre parti, ma credo sia cosa frequente, almeno lo spero.
...........Queste sezioni che dispongono di strutture e servizi all'avanguardia, non è vero che applicano prezzi più elevati ma anzi, molte volte applicano i prezzi più bassi per accapararsi gruppi interi di g.p.g. o comandi completi di polizia locale.........Carissimi amici,Angelo per certi versi ha centrato il problema, in questi giorni ho saputo che la sezione di Candela il cui ex Presidente è un Consigliere, ha installato i bersagli elettronici.
Caro BrainDamage, purtroppo non la penso come te e te ne spiego il perchè. Le sezioni che tu hai citato e cioè quelle che offrono quelle strutture e servizi più "qualificati" delle altre, sono sempre quelle sezioni che sono riuscite a diventare di notevole spessore e prestigio, QUASI sempre grazie a contributi concessi dall'UITS o ad ottenere l'accesso al Credito Sportivo, sempre grazie all'UITS e cioè amici di Mammasantissima (prima e ora).
Lo ripeto ancora una volta, che le intrate principali di ogni sezione provengono dal settore istituzionale e che agli istituti di vigilanza e loro organizzazioni sindacali, NON IMPORTA UN BEL NIENTE se le proprie guardie effettuano le varie prove in strutture con i bagni puliti, le sagome di spessore più o meno sottile o altro, ma vogliono solamente limitare i costi sostenuti per l'addestramento del proprio personale, giusto o sbagliato che sia.
beh, esiste l'ordine dei giornalisti, no?!
chiediamoglielo ....
FATTO.... ! ;D ;D ;D ;D ;D
Hai ragione Daniele hai centrato in pieno (sei per caso un medico???), stò già prendendo il Triatec 2,5 mg. per la pressione alta. Quando però apro il "giornalino delle meraviglie" federale e vedo Obrist, Caputo, Suss e Co. devo però subito aumentare la dose a 5 mg.. Se poi vedo Iardella e Lenaro, allora è la fine, devo farmi subito in vena qualche cosa (lambrusco, merlot, prosecco o altro). Secondo te allora, che sei esperto, di che malattia soffro ????. Ciao Daniele, sei forte.Egr. Angelo Ti conviene prendere il Karvea 150 mg stabilizza meglio la pressione spelcialmente quando ci sono problemi emotivi, il Triatec ha un problema fa gonfiare i piedi, pensa quando incontrerai i soci & C Ti si potrebbe gonfiare dell'altro.
Un'altra, nuova, iniziativa di concentrica sta prendendo avvio.
Come già preannunciato un paio di mesi fa, nel post I veri problemi: TSN, media e Immagine ( http://www.concentrica-online.it/smf/index.php/topic,1023.0.html )
stà prendendo corpo una idea in collaborazione con alcuni importanti siti, associazioni sportive, ecc., riguardo a un coordinamento unitario nel dare una risposta seria, competente, e soprattutto informata, ad articoli simili a quelli ultimamente pubblicati su varie testate nazionali, con l'unico scopo di denigrare il nostro sport, e non informare come dovrebbe essere ogni articolo pubblicato da un giornalista ritenuto tale.
In pratica si tratterebbe di fornire una risposta scritta da un esperto appartenente ad un sito e/o associazione sportiva aderente a questa iniziativa, ed inviarla alla testata che ha pubblicato l'articolo in questione e per conoscenza al CONI e a numerose testate nazionali.
Questo dovrà essere fatto in maniera individuale e in contemporanea, mettendo ben in chiaro che dietro a questa risposta ci sono migliaia e migliaia di iscritti e quindi anche lettori.
Non nascondo che è una lotta improba e forse destinata a non suscitare nessun risultato, ma è comunque una cosa che dovrà essere fatta perchè è il momento di dire BASTA alla pubblicazione di cattiva informazione contro il nostro sport.
Ogni aderente si riserva comunque il diritto di modificare o elaborare una sua personale risposta, l'importante è che comunque l'invio venga fatto in contemporanea agli altri.
Ho inviato numerose richieste, ma l'iniziativa è partita solo da pochi giorni, nonostante tutto già alcune risposte confortanti sono arrivate.
Attualmente hanno aderito:
Concentrica 1034 iscritti
http://www.ariacompressa.org ( 6600 iscritti )
http://www.tiropratico.org (media di visite giornaliere 1000)
Gli enti associazioni ecc.
CNDA (avancarica)
C.N.S.F.
F.S.A.T. (deve dare conferma)
Ho avuto contatti anche con il direttore Vallini di Armi e Tiro al quale ho spiegato la nostra iniziativa.
Spero che altri si aggreghino a noi per portare avanti questo progetto.
Quello che possiamo aspettarci è dare un segnale di compattezza e unità, di far capire che se si scrive un articolo senza documentarsi non verrà lasciato senza risposta, e magari anche un pò più di visibilità...
Spero che tutto ciò trovi il vostro consenso.
Quando ci saranno altre novità vi aggiornerò