sono d'accordo Ricky, quando uno dei nostro atleti va sul podio dobbiamo esserne fieri e felici tutti, così almeno auspico.
allo stesso tempo, senza scadere in discussioni da "bar sport" bisogna anche essere critici (o autocritici) quando altri nostri atleti vengono portati a una competizione internazionale e riscontrano piazzamenti molto lontani da quelli che contano (anche come qualità della prestazione). Averei qualcuno nei primi 8 delle qualifiche o esserci andanti vicini (entro i primi 20) direi che dovrebbe essere un obiettivo nemmeno tanto pretenzioso visto che parliamo di atleti pagati e stipendiati dai gruppi sportivi per rappresentarci in campo internazionale
poi capita purtroppo di vedere prestazioni con rosate che sembrano fatte più con un flobert a pallini che con una carabina in 22, ci può stare se il problema è di natura tecnica (l'arma, le munizioni), meno se l'atleta non è stato preparato a modo o se c'è stato un errore in selezione preferendolo ad altri per scelte più politiche che sportive