Da quando un presidente ha la facoltà di chiudere a propria discrezione la sezione???
Vogliamo forse parlare dell'ipotesi di interruzione di pubblico servizio
Come minimo ora UITS deve intervenire con un commissario in tempi rapidi, perché nessuno può credere alla favola che una sezione cittadina, e non di una piccola città di provincia o di amena località, non abbia mezzi adeguati per proseguire la propria attività.
Se mancano i fondi, il commissario incaricato da UITS farà le dovute verifiche contabili del perché e del per come, oppure dobbiamo forse aspettarci che possa esserci l'interessamento della Corte dei Conti come avvenuto per Fidenza?
Troppi dirigenti sezionali sono convinti di poter fare come a loro piace senza dover rendere conto ai soci, e agli enti vigilanti, di come amministrano e gestiscono le risorse sezionali, che ricordiamo essere in gran parte frutto dell'attività istituzionale, quindi della funzione pubblica.
Se anche non è codificato e scritto in statuto, la trasparenza è un obbligo morale che qualunque persona dotata di buon senso, e senso civico, metterebbe in atto in auto tutela, visto che la funzione pubblica è attribuita per legge.
Nell'attesa che UITS si muova allo scopo di verificare le eventuali responsabilità per la situazione che si è venuta a generare a Palermo, con l'obbiettivo primo di rimettere in carreggiata la sezione e portarla a nuove elezioni, non possiamo che auspicare che nel caso vi siano appunto responsabilità oggettive, si proceda nelle sedi opportune per censurare un'amministrazione e una conduzione forse inadeguata, anche perché il malcostume di gestire le sezioni come "cosa propria" pare diffuso a qualunque latitudine.
E come abbiamo sempre denunciato su questo forum, se la situazione dovesse essere confermata, parte della responsabilità sarebbe da ricercare e attribuire a di chi aveva il compito di vigilare e forse non l'ha fatto nei modi dovuti per parecchio tempo.
Facciamo nostre le parole del commissario Francesco Soro, spese nella riunione di Milano lo scorso 1 febbraio: "autonomia delle sezioni, non può significare libertà di fare quello che pare e piace..."
Qui su Concentrica siamo da sempre contro l'ingerenza di potere da parte di UITS, almeno come era nell'immaginario della passata dirigenza federale, ma se le regole sono condivise vanno rispettate, da tutti e ai vari livelli... forse è utopia ma bisogna almeno crederci e insistere con tutti i mezzi perché ci sia una seria inversione di tendenza.
La tutela degli interessi dei soci, ma anche di quelli pubblici in ragione del servizio indispensabile che effettuano le sezioni TSN (almeno fin che la legge lo prevede), non può che passare per regole che garantiscano l'alternanza tra i dirigenti proprio per evitare di alimentare il senso di "proprietà" in ragione di quello di "appartenenza e responsabilità"