La gran parte delle volte che la stampa parla di noi, lo fa in maniera simile a quella dell'articolo postato da Daniele.
Mi meraviglia che Daniele si sia guastato la mattinata, dovresti averci fatto il callo a certi discorsi sulle armi e gli appassionati.
E giusto dire che spesso certi discorsi sono il frutto dell'ignoranza e del pregiudizio, è anche vero che certi luoghi comuni frutto di un pensiero post-sessantottino anti armi e falso-pacifista sono diffusi in tutta la cultura occidentale.
Quello che per me però è il problema più grave a proposito di questo argomento è che anche tra di noi appassionati di tiro a segno c'è una certa insofferenza nei confronti di altre categorie di utilizzatori di armi, questo fa si che nonostante gli utilizzatori di armi in Italia siano molti in realtà a causa delle divergenze di vedute e le insofferenze reciproche non contiamo niente, per dirla all'americana, non facciamo lobby.
Mi è capitato di sentire mesi orsono una intervista su un canale satellitare al signor Roberto Di Donna, l'argometo della trasmissione era la cucina, ma visto il personaggio, l'argomento e passato anche per il tiro a segno, e subito, il signor Di Donna senza che nessuno gli chiedesse niente ha premesso di non essere appassionato di armi.
La stessa cosa fece il consigliere Turisini in un intervista a La Repubblica subito dopo le olimpiadi di Atene.
Vedete...............io capisco benissimo che i due non siano appassionati di armi, però visto e considerato che sono forse i due personaggi più noti del tiro, magari una piccola bugia a fin di bene potevano dirla, un peccatuccio per il bene del tiro avrebbero potuto farlo..............potevano magari dire:non conosco le armi di grosso calibro.......però mi incuriosicono, o inventarsi dell'altro, e invece niente, loro sparano si allenano in poligono ma non hanno niente a che vedere con le armi, è come se Tomba ai tempi delle sue vittorie olimpiche avesse detto : scio ma non sopporto la neve e odio la montagna.
Gli unici sportivi che io ho sentito denigrare il propio sport sono i tiratori, e uno di questi è anche consigliere nazionale..........andiamo bene.....
Se del nostro sport a parlarne male sono i nostri stessi colleghi, se non ci sentiamo parte di una stessa cosa, come possiamo pretendere che ci rispettino gli altri?
L'orso uits in tema non dice niente, mai un intervento mai una parola, la stampa denigra l'orso tace, se non faccimo un esame di coscenza e non ci uniamo togliendoci di dosso quella specie di razzismo intellettuale nei confronti degli altri utilizzatori di armi non saremo mai forti e saremo sempre alla mercè di un qualsiasi giornalista post- sessantottino anti armi.
Saluti chebe