Che fossimo caduti dalla padella alla brace si era capito fin dalle prime mosse dell’attuale commissario federale. Tanto da far rimpiangere, e lo dico con molto fastidio, i suoi predecessori.
Li accomuna la stessa arroganza dei potenti messi li, e protetti, dal politico di turno, che se ne infischiano del popolo sovrano.
Candidature forzate oltre i limiti dei mandati, statuti proposti al ministero bypassando l’approvazione dell’assemblea e, ora, pure una candidatura auto celebrata.
Ebbene, questa credo sia proprio la mossa peggiore.
Invece di condurre la federazione verso le elezioni democratiche, riconsegnandola ai legittimi proprietari, ovvero i soci, il commissario si candida.
Trovo la proposta molto presuntuosa visto che è formulata da un personaggio esterno al sistema che si è convinto che in soli 14 mesi abbia raggiunto la capacità di sapere conoscere e risolvere le problematiche, sia legali che sportive, che nel ruolo di presidente federale dovrà affrontare. E questo meglio di chi naviga in questo mare da decenni.
E’ molto probabile, quindi, che pensi di farcela appoggiandosi a chi, sempre nell’ombra, si è convinto di essere un grande pilota. E questo nonostante diverse volte abbia portato la macchina rovinosamente fuori strada.
Utilizzare il ruolo istituzionale, e i fondi pubblici, per farsi campagna elettorale tra le sezioni (erano invitati i soci o solo i componenti dei direttivi che poi votano?) vantare amicizie altolocate, e ancora peggio, pilotare lo statuto che possa favorirne, anzi, permetterne la candidatura è, senza ombra di dubbio, eticamente scorretto.
Ma lo è ancora di più aver tradito quella fiducia di avere un garante al di sopra delle parti che riportasse un minimo di trasparenza e legalità alla federazione.
Si, perché al di là dei tanti proclami della sua velina, che preferisco non commentare, sono tante le risposte non date e le porte che il commissario ha chiuso in faccia a chi chiedeva e chiede chiarimenti su molti aspetti federali e sezionali. Ha fatto esattamente come chi lo ha preceduto.
Spero i presidenti e tutti gli elettori non si lascino incantare. Tra i soci sono decine i potenziali bravi presidenti. Se ne scelga finalmente uno che sia mosso da spirito sportivo.