Bravo Franz, sempre preciso
Da chi fa prosciutti e formaggi DOC con ingridienti di esportazione c'è sempre da stare attenti
Parma si è fatta soffiare la gara da Santarcangelo forse erano tra quelli che chiedono l'aumento , non gli sono bastati quelli dell'europeo, hanno memoria corta
Auf Wiedersehen
Complimenti Stude,
vedo che sei sempre in prima linea alla fiera delle castronerie!
Anche di coloro che ingnorano bisogna guardarsi bene...
I fatti, perchè solo quelli forse contano:
mi risulta che a già dagli inizi di luglio, quindi con ampio anticipo, la sez. di Parma abbia chiesto di poter posticipare di una settimana la gara di avancarica prevista per il 4/5 settembre, avendo riscontrato alcune difficoltà sul piano organizzativo.
Volendo garantire la massima copertura possibile ai servizi, a tutto vantaggio dei tiratori e del corretto svolgimento della gara e visto che le uniche gare in calendario previste erano Parma e Lonigo, come accade anche per altre discipline e/o circuiti, non ci si poteva di certo aspettare che tale richiesta di variazione potesse essere qualificata come IMPOSSIBILE dal direttivo CNDA.
A quanto pare la sezione si Santarcangelo era già pronta a sopperire a tale defezione, essendo stata ventilata tale ipotesi prima ancora di poterne quanto meno discutere; visto che la richiesta di Parma è stata definita unilaterale, alla fine è Parma che ha rinunciato alla gara.
Certamente Santarcangelo garantirà la conservazione del calendario ai tiratori, ma di certo con minore dispendio di energie e risorse rispetto a Parma la quale metteva a disposizione 20 linee a 25mt, 26 a 50mt e 5 a 100mt.
E' vero che il 2012 è vicino (leggasi calendario Maya), ci saranno certamente altre occasioni per gare d'avancarica a Parma.
In ogni caso sono personalmente convinto che ci siano ampi spazi per migliorare e ragionare sulla base di logiche costruttive, ben lontane dall'utilizzo delle vie legali da qualcuno avviate, e dalle affermazioni di stampo propagandistico.
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Caro Franz,
la tua applaudita e rinomata precisione, mette di nuovo in evidenza che il problema è sempre e solo quello dello "sporco e vile denaro".
Il tiratore che per cieca passione persegue il proprio obiettivo ludico e/o agonistico arriva dove può, sempre e comunque con le proprie risorse, a costo di mangiare pane e acqua.
Non c'è disciplina di tiro a segno (o sportiva in genere) nella quale, se si punta a risultati di vertice e alla presenza a incontri ufficiali nazionali e/o internazionali, non vi sia un bagno di sangue in termini economici.
Sappiamo perfettamente che solo per il tiro accademico e le specialità ISSF la UITS elargisce contributi adeguati (forse), ma la cosa è abbastanta comprensibile.
La sfera delle discipline non ISSF andrebbe gestita diversamente, cercando di adottare schemi organizzativi collaudati e condivisi tra le sezioni ospitanti e coloro che in sede federale sono deputati al coordinamento e supervisione, per quanto possibile vicini agli schemi del tiro accademico per dare continuità all'apparato delle gare ufficiali preesistente e conforme agli schemi ISSF. Ma il riconoscimento almeno nazionale dei titoli è il primo e fondamentale passo che può in propspettiva portare anche al riconoscimento internazionale.
Nella maggior parte dei paesi europei esiste una sola federazione di tiro. Invece noi italiani, come al solito, dobbiamo fare eccezione.
Da noi si assiste al continuo contendere, la diffida, la diatriba, ecc..., si continua a mettere in evidenza l'obiettivo di separare e disperdere energie e risorse che potrebbero invere essere incanalate a sostegno degli agonisti che grazie al loro valore sportivo potrebbero al meglio rappresentare i colori Italiani nelle competizioni internazionali.
D'altro canto in sede UITS la miopia è tale da non far vedere ad alcuni dirigenti la punta del proprio naso, facendo si che questi ultimi sbattano puntualmente la fronte contro il muro, in ambito internazionale.
Tutto ciò purtroppo riguarda anche discipline come il BenchRest, non è prerogativa unica dell'avancarica!
CNDA ha bisogno delle sezioni TSN (quasi tutte affiliate UITS), e i propri consociati se non tesserati UITS nemmeno possono parteciapre a competizioni agonistiche nell'ambito di un TSN, se definite Campionato Italiano, per il semplice fatto che solo una federazione sportiva risconosciuta dal Coni può omologare tale titolo.
Se CNDA fosse federazione autonoma riconosciuta dal Coni, come nel caso di UITS, FITAV, FIDASC e orma anche FITDS dovrebbe dotarsi di proprie strutture.
E questa cosa a chi converrebbe? Non certo a quei 300/400 tiratori che praticano l'avancarica a un certo livello sul territorio nazionale...
Altrimenti potremmo anche pensare che per ogni prestazione per gara 11,00 euro è la quota alla sezione e 5 euro la quota di noleggio dell'impianto ovvero 16,00 euro a prestazione.
Se poi la Compagnia di riferimento ci mette le premiazioni la sezione TSN provvederà al rimborso delle stesse.
Sono d'accordo Franz, sono ovvietà già ampiamente dibattute ma sulle quali non c'è, almeno a mio modo personale di vedere le cose, la ben chè minima volontà di trovare un intesa degna di tal nome.