ciao Attilio,
mi fa piacere leggerti, le vicende personali tra Antonio e altri non hanno mai scalfito la mia amicizia con Antonio, nè con altri, ho stimato e continuo a ricordare con immutabile considerazione uno dei più grandi appassionati di carabina, nessuno ha idea di quanto tempo abbiamo trascorso insieme a parlare e discutere di quello che per noi era passione, e che per altri diventa (a volte) commercio, pubblicità, e altre cose di questo genere. L'immutata amicizia non è rimasta solo con me, in tanti abbiamo continuato a telefonargli, ad andarlo a trovare quando ci si trovava da quelle parti, in una, a relazionarci. Grande ANTONIO. Poi, purtroppo, non tutto resta idilliaco, ci si litiga con la moglie per problemi di qualsiasi natura, figurarsi con un MAESTRO di carabina. E' (forse) accaduto, si è rotto il meccanismo idilliaco che lo aveva portato in questà piccola realtà, ovviamente io sono a conoscenza delle motivazioni personali dell'una e dell'altra parte, di fatto è andato ad allenare la nazionale di San Marino, ha lasciato la piccola sezione di Candela, vivaio di tanti atleti della nazionale e che lo aveva portato davvero alla rilevanza nazionale. Si è quello che si fa, e lui di campioni ne ha costruiti tanti. Poi che sia stata una volontaria crescita professionale di allenatore o altro questo non è dato, fino in fondo, saperlo. Quando era a San Marino ha allenato anche gli atleti di Roma, alcune volte ci siamo incontrati anche lì. In sostanza, a beneficio di tutti, nella vita occorre anche, a volte, scegliere. Ed Antonio ha scelto così. Tu stesso sei Presidente (o meglio, dopo la sentenza, che succede ora? Ci deve essere un atto di decadenza istituzionale?), e sai che a volte può rompersi un rapporto con uno dei più fidati collaboratori, questo nello sport come nelle occasioni della vita che ognuno di noi vive, come ci se ne esce? Ognuno per la sua strada, e questo è accaduto, con le proprie ragioni da parte di ognuno. Non è ipocrisia, è la realtà, che a volte ci si configura come la peggiore delle cose. Il mio era il ricordo di un GRANDE ALLENATORE e nulla altro di più. E mi sono ripromesso di farlo ancora. Se lo merita!!
Saluti