Inserisco l'articolo originale completo, inviato da Franceschetto, dal quale è stato estratto una citazione inserito in questo post:
http://www.concentrica-online.it/smf/index.php/topic,1023.msg5743.html#msg5743
LACRIME DI COCCODRILLO
Non mettiamoci a piangere strappandoci le vesti dal
dolore quando i media non considerano il nostro sport,
quando i giovani non frequentano le nostre sezioni di
tiro a segno, quando si grida allo scandalo se un
professore di liceo porta in visita una scolaresca in
poligono, non arrabbiamoci quando ci dipingono come
dei guerrafondai, amanti delle armi e perciò amanti
della guerra. Non vogliamo apparire quello che non siamo, il
mondo delle armi è una cosa che ci affascina, consideriamo lo
sport del Tiro a Segno è uno tra i più belli, ma rimane sempre
un problema di comunicazione con i media, con i cosiddetti
"benpensanti". Che fatica spiegare al giornalista di turno che
viene a curiosare nei nostri stand che le armi per noi sono degli
attrezzi sportivi, come potrebbe essere un'asta per il salto, un
peso per il lancio, un arco per il tiro, come spiegare che i
delinquenti certamente non frequentano il Tiro a Segno e che
oggi è molto più facile ed economico procurarsi un'arma
illegale che ottenere il permesso dell'acquisto o tanto peggio
del porto d'armi ?come spiegare che le sezioni del Tiro a Segno
sono una realtà centenaria della nostra società ? come
spiegare che questo sport ha il più basso indice d'incidenti ?
Chi ha, o ha avuto, dei ruoli di responsabilità in qualunque
sezione del T.S.N. si trova quotidianamente a dover dare delle
risposte a queste domande per riuscire a far comprendere "agli
altri" che le sezioni del Tiro a Segno non sono covi di
delinquenti guerra fondai, e che questo è uno sport che ci ha
dato molta soddisfazione alle olimpiadi e che queste sezioni
svolgono un compito istituzionale importante per
l'addestramento di coloro che prestano servizio armato presso
enti pubblici o privati e per la sicurezza in generale nell'uso e
maneggio delle armi. Questo ruolo, che viene sancito dalla
legge 28 maggio 1981 n. 286, viene espletato con dei corsi
tenuti da istruttori che a loro volta hanno partecipato ad altri
corsi per dare il massimo supporto professionale in fatto di
sicurezza nel maneggio armi e attraverso esercizi di tiro
operativo, una sempre più dimestichezza con i loro "attrezzi da
lavoro" . E allora spero che qualcuno si chiederà perché l'
Unione Italiana Tiro a Segno ha organizzato, con un discorso di
apertura del Presidente Ernfried Obrist, presso la sezione di
Padova il primo corso Master a livello nazionale per
tecnico/istruttore istituzionale di 2° livello. Tra le varie tecniche
di questo corso, possiamo leggere tra l'altro ( rif. ARMI E TIRO
- agosto 2006 n. 8 pag. 160) : tecniche di tiro con torcia, le
regole del porto dissimulato, le regole della tattica,la bonifica e
i movimenti in ambienti chiusi, apertura porte, passaggio di
scale e corridoio, elementi caratteristici di un conflitto a fuoco,
simulazioni ( prove in appartamenti e in shooting house),
tecniche di perquisizioni, tecniche di ammanettamento, ecc,
ecc
.
Vorremo chiedere, a questo punto, al presidente Obrist, alla
faccia dei media, a quando il corso di contro guerriglia urbana e
al viaggio/ studio in Libano ?
TIROPRATICO.COM, agosto 2006
Stefano Franceschetto